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Il menù di È Sempre Mezzogiorno del 29 dicembre 2023

È sempre mezzogiorno - Ricettepercucinare.com


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A È Sempre Mezzogiorno del 29 dicembre 2023 con Antonella Clerici si preparano tante gustose ricette che hanno mostrato in occasione delle feste.

Paté come se piovesse di Daniele Persegani

Daniele Persegani con l’aiuto di Giovanna si sono dilettati nella preparazione di semplici paté da spalmare sui crostini di pane. Scopriamo come preparare i paté di Daniele Persegani per l’appuntamento di oggi.

Faraona ripiena di Gianpiero Fava

Un altro classico delle feste è sicuramente la ricetta del cuoco romano Gianpiero Fava, la faraona ripiena. Scopriamo come impreziosire una carne bianca, rendendola davvero gustosa.

Panettone gastronomico di Antonio Paolino

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Il panettone gastronomico è di facile preparazione e non ha niente a che vedere con il classico dolce milanese. Scopriamo come fare il panettone gastronomico di Antonio Paolino.

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Il menù di venerdì 6 ottobre 2023 a È Sempre Mezzogiorno

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Inizia una nuova puntata di È Sempre Mezzogiorno del 6 ottobre 2023 con Antonella Clerici e tutti gli chef. Scopriamo le ricette fatte per la giornata di oggi.

Pici toscani con funghi e salsiccia di Federico Fusca

Ingredienti

Per i pici:

  • 500 g di farina 0
  • 1/4 di acqua
  • sale

Per il sugo:

  • 500 g di funghi porcini
  • 4 salsicce
  • 400 g di pecorino
  • 1/2 cipolla
  • 1/2 spicchio d’aglio
  • 3 rametti di mentuccia
  • olio evo
  • sale e pepe

Preparazione

  • Fare un fondo di cipolla e metterlo in padella con lo spicchio d’aglio e un goccio di olio extravergine di oliva;
  • Nel frattempo, eliminare il budello alla salsiccia;
  • Sbriciolare la salsiccia in una scodella;
  • Tagliare anche i funghi puliti;
  • Aggiungere anche la salsiccia e i funghi nella padella per fare il sugo;
  • Condire con sale e pepe;
  • Preparare l’impasto e poi far riposare la pasta per 1 ora;
  • Realizzare i pici toscani e cuocerli in acqua bollente e salata;
  • Scolare la pasta e metterla nella padella;
  • Mantecare con il pecorino grattugiato;
  • Servire i pici caldi;

 Pizza con le patatine fritte di Fulvio Marino

Ingredienti

  • 500 g di farina 0
  • 300 ml di acqua
  • 6 g di lievito di birra
  • 35 ml di olio evo
  • 12 g di sale

Per farcire:

  • 250 g di mozzarella
  • 2 salsicce
  • 100 g di patate
  • rosmarino
  • olio per friggere

Preparazione

  • In una scodella mettere la farina con l’acqua e mescolare con un cucchiaio;
  • Far riposare per 20 minuti l’impasto;
  • Aggiungere poi il lievito sbriciolato e un altro po’ di acqua;
  • Impastare per circa 10 minuti fino a ottenere un impasto omogeneo;
  • Aggiungere poi un po’ di sale e l’acqua avanzata;
  • Impastare e poi aggiungere l’olio;
  • Farlo assorbire per bene e poi lasciare lievitare coperta a temperatura ambiente per 2 ore;
  • Sistemare il panetto sul piano e fare delle pieghe su sé stesso;
  • Sistemarlo poi su una teglia già unta e farlo lievitare per 1 ora;
  • Allargare il panetto portandolo verso i brodi e far lievitare ancora 1 ora;
  • Schiacciare con le dita fino a raggiungere il bordo della teglia;
  • Aggiungere un po’ di passata di pomodoro e mozzarella asciutta e tritata fine;
  • Aggiungere la salsiccia cruda sbriciolata con le mani, un filo d’olio e cuocere in forno caldo e statico a 220°C per 20 minuti;
  • Sfornare la pizza e aggiungere le patatine fritte sopra;

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Perchè lo zafferano costa cosi tanto?

zafferano italiano - Ricettepercucinare.com


zafferano italiano - Ricettepercucinare.com

Se sentite parlare di oro rosso sicuramente il protagonista è lui, lo zafferano. Pensate, il costo dello zafferano al grammo è talmente elevato che alcuni negozianti lo custodiscono in apposite vetrinette, quasi fosse una reliquia. Ma come mai costa così tanto? E come mai i prezzi non sono tutti uguali, ma variano a seconda della zona? Scopriamolo assieme.

60 mila euro al chilo?

E’ lei la spezia più cara del mondo: lo zafferano. Pensate, un kg di zafferano – nelle produzioni d’eccellenza, naturalmente – può costare anche 60 mila euro! Una cifra davvero da capogiro. Vi sembrerà stupefacente, ma a ben pensarci non è così strano. Vi basterà acquistare una bustina di zafferano al supermercato, procurarvi una calcolatrice, fare una piccola proporzione, e scoprirete che anche quello che comprate voi per il vostro risotto fatto in casa tocca quote esorbitanti. Si va – di fatto- dai 26 sino al 60 mila euro al chilo. Ma come mai? Il segreto non sta nel fatto che lo zafferano sia fatto d’oro. Ma nella sua lavorazione. Scopriamo subito questo segreto.

La lavorazione dello zafferano è particolare ed elaborata. Pensate, per lavorare i fiori di zafferano ed estrarne i pistilli, servono circa 30 euro al grammo. Al netto del confezionamento, peraltro. Ma come mai? La risposta la diamo subito. Ebbene, mentre tutte le altre produzioni alimentari sono state meccanizzate nel corso del tempo, i fiori di zafferano sono talmente delicati da non poter essere trattati da nulla che non siano mani umane. I fiori vanno raccolti a mano, possibilmente nelle prime ore del mattino: in questo modo l’aroma non va perduto. Ciascun fiore presenta 3 pistilli o stimmi che vanno tolti a mano, e poi essiccati. E’ necessario maneggiarli con grandissima cautela! Solo la piantagione dei bulbi è meccanizzata, dalla raccolta in poi sta tutto alla pazienza, all’esperienza e alla manualità di chi lavora lo zafferano.

Lo zafferano italiano: un prodotto di pregio

Si consideri poi che in Italia i costi della manodopera sono più alti rispetto a quelli che si riscontrano negli altri paesi. In Marocco o in Iran la manodopera costa meno, ma la lavorazione dello zafferano in Italia ha anche costi più elevati. Ecco perchè lo zafferano italiano cosa così tanto. Ma non solo: gli esperti non hanno dubbi nell’affermare che lo zafferano italiano è qualitativamente superiore rispetto a quello iraniano o marocchino.



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