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Come si fanno le ciliegie sotto spirito

ciliegie sotto spirito ricetta - Ricettepercucinare.com


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Tutti noi amiamo le ciliegie e quando la stagione è al top e ne troviamo tante di mature e gustose non possiamo esimerci dal fare qualche bella abbuffata. E non solo. Le usiamo volentieri anche in cucina per dar vita a tante ricette gustose. Tra queste, il liquore di ciliegie (cherry o simile) e le ciliegie sotto spirito. Vediamo subito come si preparano. 

Ciliegie sotto spirito come si fanno

Le ciliegie sotto spirito come detto sono solo una delle preparazioni che possiamo fare con delle meravigliose ciliegie mature. Tra liquore alle ciliegie, ratafià, clafoutis, sorbetti e altro, questo frutto si presta a mille interpretazioni culinarie. Vediamo come si preparano le ciliegie sotto spirito.

Ingredienti

  • 1 kg di ciliegie
  • mezzo litro di alcol per liquori
  • 150 grammi di zucchero
  • 300 ml di acqua
  • una stecca di cannella
  • qualche chiodo di garofano se gradito

Procedura di preparazione delle ciliegie sotto spirito

Dovete sapere che quella delle ciliegie sotto spirito è una ricetta piuttosto antica. Non a caso, avrete memoria che a casa delle vostre nonne non era raro trovare qualche vaso di ciliegie sotto spirito, o di uvette o uva sotto spirito. Ci fu un tempo, sul finire del secolo scorso, in cui andava molto di moda prepararle e servirle. Si usava servirle a fine pasto, specie d’inverno, come digestivo per gli adulti. Oppure, in estate, si metteva qualche ciliegia sotto spirito su gelati o creme. Ebbene, forse vi sarà venuta voglia di preparare le ciliegie sotto spirito proprio perchè vi abbiamo risvegliato in qualche modo un ricordo sopito. Ebbene, approfittiamone subito e mettiamoci al lavoro.

La scelta delle ciliegie

Scegliete delle ciliegie mature, rosse, carnose, non ammaccate. Oltre al sapore, in questa ricetta anche l’occhio vuole la sua parte! Ci sono tante varietà di ciliegie in commercio e questa ricetta si prepara bene con diverse tipologie di ciliegia. C’è chi usa quelle più mature, chi gradisce quelle più aspre. Fate la vostra scelta!

La preparazione delle ciliegie sotto spirito è facile e richiede poche attenzioni. Vediamo subito come si fa:

  • prendete una casseruola e mettere acqua e zucchero a scaldare
  • quando bolle mescolate per un pò fino a quando non otterrete uno sciroppo trasparente
  • non deve caramellare o bruciare
  • togliete la casseruola dal fuoco e fate raffreddare il tutto
  • lavate le ciliegie e asciugatele bene
  • tagliate la sommità del picciolo lasciando solamente 1 cm
  • disponete le ciliegie nei vasetti
  • aggiungete un pezzettino di stecca di cannella e qualche chiodo di garofano se gradito
  • aggiungete l’alcol allo sciroppo ormai freddo, mescolate bene e coprite le ciliegie
  • le ciliegie devono essere ben immerse nel composto
  • chiudete ermeticamente
  • dopo un paio di mesi le ciliegie sotto spirito sono pronte

Come vedete gli ingredienti sono più o meno gli stessi (per non dire gli stessi) del liquore alle ciliegie, ma stavolta le ciliegie non andranno gettate, bensì gustate una ad una durante l’inverno! Con queste ciliegie sotto spirito potete decorare torte, gelati, pudding, creme, budini e molto altro. Oppure, potete gustarle come dopopasto! Vi ricordiamo che

 



La passata di pomodoro comprata va cotta?

passata di pomodoro - Ricettepercucinare.com


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La passata di pomodoro è uno dei capisaldi della cucina italiana e della dieta mediterranea. In Italia si usa ampiamente per una vasta gamma di ricette di vario genere: dalla classica spaghettata al pomodoro sino a piatti più complessi, in umido, a base di carne, pesce, ortaggi. Molti lettori ci scrivono per chiederci se la passata di pomodoro comprata va cotta. Non sempre infatti si sa come comportarsi di fronte ad un prodotto commerciale. La passata di pomodoro è già pronta da usare? E’ sufficiente scaldarla? O richiede cotture lunghe? Rispondiamo subito a questa domanda.

La passata di pomodoro comprata va cotta?

La passata di pomodoro è un prodotto gustoso, sano e genuino se fatta in casa. Spesso per mancanza di tempo o semplicemente perché abbiamo individuato tra gli affollati scaffali del supermercato un prodotto che fa al caso nostro e che ci sembra qualitativamente interessante e adeguatamente gustoso, preferiamo acquistarla. E a quel punto la domanda sorge spontanea: la passata di pomodoro comprata va cotta? Un domanda più che legittima.

Capita sovente di vedere sul web ricette a base di passata di pomodoro intente a sobbollire per diverse ore. Ci riferiamo naturalmente ai ragù, preparazioni che richiedono cotture lunghe proprio per consentire alla carne di insaporire adeguatamente la preparazione finale. Cosa fare invece nel caso di una semplice pasta al pomodoro?

Sarà sufficiente scaldare la passata oppure è necessario cuocerla? Che tipo di prodotto è la passata di pomodoro commerciale? Cotto e pronto da mangiare, oppure crudo, e pertanto bisognoso di cottura? Vediamolo subito insieme.

Ecco come usare la passata comprata

Ebbene, la passata di pomodoro comprata non necessita di lunghe cotture. Questo perchè tutte le passate di pomodoro commerciali, durante la produzione, sono pastorizzate oppure sterilizzate. Dopo aver selezionato e lavato i pomodori, questi sono inviati alla scottatrice. Si scottano i pomodori al fine di rimuovere la buccia. Segue una tecnica industriale chiamata hot-break, portando i pomodori da una temperatura che va dai 45 agli 80 gradi sino a 100 gradi. Si ottiene un prodotto viscoso e denso, che dopo altri passaggi arriva sino al confezionamento. Qui, il prodotto subisce una pastorizzazione o una sterilizzazione.

Se vi state domandando dunque se potete assaggiare la passata di pomodoro commerciale senza nemmeno farla bollire, la risposta è sì, perché è un prodotto sicuro. Tuttavia, una breve cottura (bollitura o sobbollitura) di una decina di minuti vi aiuterà a:

  • esaltarne il sapore
  • migliorarne la densità ove necessario
  • esaltare il sapore complessivo del vostro piatto (poniamo il caso abbiate preparato un soffritto, abbiate aggiunto del basilico o aglio)

Dunque non avrete bisogno di lunghe cotture, ma sicuramente dieci – quindici minuti sono l’ideale per perfezionare la vostra ricetta, migliorare la densità del prodotto e, naturalmente, riscaldarlo.



Ricetta del casatiello napoletano | Ricettepercucinare.com

ricetta del casatiello - Ricettepercucinare.com


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Cerchi la ricetta del casatiello napoletano? Te la diamo noi. Nulla di più semplice, facile e pur tuttavia molto molto goloso. Il casatiello napoletano è un cugino del tortano. Sono due torte rustiche tipiche della tradizione napoletana, ma differenti tra di loro. Vediamo subito la differenza e poi scopriamo la ricetta del casatiello napoletano.

Differenza tra casatiello e tortano napoletano

Casatiello e tortano napoletano risalgono a tempi piuttosto antichi. Pensate, tanti autori soprattutto della zona partenopea li hanno spesso citati nei loro scritti. Fanno parte della tradizione gastronomica di Napoli e dintorni davvero da tempo immemore! Eppure sono differenti.

Il casatiello è un pane condito con strutto o sugna, con l’aggiunta di pepe, uova intere incavate per metà dentro l’impasto e coperte da strisce di pasta a formare una croce. Nell’impasto c’è anche salame molto pecorino, motivo per cui il casatiello si chiama così (da caso, formaggio). Inoltre il pecorino è fatto con latte di pecora, il latte con cui si nutre l’agnello, che a sua volta è simbolo della Pasqua.

Anche in altre preparazioni dolci di Pasqua troviamo le uova incastonate in superficie, come per esempio nella famosa scarcella salentina, un biscottone con un uovo al centro, spesso annoverata tra i prodotti tipici pugliesi.

Il tortano invece è sempre a forma di ciambella. Simboleggia la corona di spine indossata da Gesù sulla croce. Anche qui troviamo farina, strutto, pepe, salame, ed è un prodotto lievitato, come il casatiello. Ma la differenza sta nella presenza o meno delle uova. Che nel tortano sono sì presenti, ma internamente, sode e a spicchi.

Ma veniamo alla ricetta del casatiello

Dosi per 6 persone:

  • 600 G Farina,
  • 30 G Lievito Di Birra,
  • 4 Uova Fresche,
  • 2 Cucchiai Strutto,
  • 150 grammi di pecorino
  • 120 grammi di salame a cubetti (tipo Milano)
  • Pepe Nero,
  • Sale

Preparazione del casatiello

  • Versate la farina in una boule e aggiungetevi lo strutto, il lievito diluito in poca acqua a temperatura ambiente, il sale, il pepe e lo strutto.
  • Aggiungete il pecorino e il salame
  • Impastate a lungo: dovete ottenere un impasto morbido ed elastico
  • Coprite con un canovaccio e mettete da parte per la lievitazione
  • Trascorse almeno tre ore lavorare la pasta a forma di ciambella
  • Posare la pasta in una forma unta con strutto
  • Prendere poi le uova sode e affondarle con le dita premendo leggermente sulla superficie della ciambella
  • Lasciar lievitare ancora una mezz’ora quindi infornare per 45 minuti a 180 gradi.

La ricetta del casatiello è terminata. Come vedete le uova sono in superficie, mentre nel tortano sarebbero all’interno (sempre sode!)



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