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Weekend con Adriano e Paoletta all’Agritur Ponte Alto

Certe emozioni devono la loro intensità dal fatto di nascere da molto lontano e quando arrivano è un tale turbinio che le parole non riescono ad esprimerle completamente.
Se mi conoscete solo un pochino sapete che per me farine,  lieviti, cioccolato e tutto ciò che ti permette di creare qualche cosa di magico in cucina è affascinante, una magia che mi cattura e si ripete ogni volta …………. 
Il mondo dei lievitati poi ho iniziato ad amarlo veramente quando al corso  di Marianne ho iniziato con le mani in pasta a percepirne le prime alchimie ………….. da allora è stata una continua ricerca e da quando ho conosciuto loro attraverso i loro blog ho cercato di captare ogni suggerimento.
Inutile dire che frequentare un loro corso era in cima alla lista dei desideri, ma erano sempre troppo lontani per potervi partecipare però quando a giugno ho visto che avrebbero tenuto un corso a Trento non me lo sono lasciato scappare.

Questo weekend il sogno si è avverato, sono stati due giorni intensissimi.

Adriano e Paoletta sono veramente fantastici, sempre disponibili ad insegnare e trasmettere la loro passione, consigliarti ed aiutarti in ogni momento.

A volte non serviva chiedere ad Adriano se andava bene quello che facevi, bastava guardarlo e capivi oppure precedeva la tua domanda con

“…. Ho detto di sgonfiarlo non di fare una pizza …..”

E senza guardarti e solo ascoltando ti sapeva dire se l’impastatrice andava veloce o troppo piano, perché per Adriano:
“… l’impastatrice si deve ascoltare, non serve sapere a che tacca metterla..”
Paola poi è una forza della natura, non sta ferma un secondo solo nel nome è “Paoletta”, è una persona meravigliosa che ti mette immediatamente a tuo agio, è pronta ad aiutarti appena lo chiedi e la sua bravura è lampante.

Le emozioni sono tante ed è difficile racchiuderle in queste poche parole perché vivere un corso, vedere Adriano e Paoletta all’opera è veramente fantastico ti riempie il cuore e quello che puoi imparare è veramente infinito.

Avevo portato la macchina fotografica, ma sono stata veramente rapita e nei due giorni di corso ho fatto solo qualche scatto come se fotografare distogliesse la mia attenzione, vi propongo solo pochi scatti riassunti dei due giorni
Le mani di Adriano che impastano

Un suo panetto

E noi in un momento in cui cerchiamo di ripetere la sua manualità

Infine qualche scatto dei pani, 

focacce 

e torta di rose preparate

Sono poche e non sono particolari, ma veramente non si può racchiudere in una foto le emozioni di due giorni e tornata a casa mi sono accorta che non abbiamo fatto nemmeno una foto di gruppo, tutti veramente troppo intenti a percepire ogni attimo e farlo proprio.

Il gruppo era formato da belle persone, tutte appassionate ed attente anche se poi si finisce per conoscere di più le proprie vicine come Simonetta con cui ho condiviso spianatoia e Maria con noi all’impastatrice

Se tutto questo è stato possibile è grazie anche alla bellissima e comoda sistemazione trovata per il corso. 
L’agritur Ponte Alto è veramente confortevole e la disponibilità di Alessandra e famiglia è stata davvero meravigliosa.
 
Un corso come questo non è possibile organizzarlo così bene se non c’è collaborazione da parte di chi ospita e l’ospitalità è stata veramente perfetta ed accurata in ogni momento

Sapevo che sarebbe sta una bella esperienza, ma ciò che ho ricevuto è stato più grande delle aspettative.
Desidero ringraziare Alessandra dell’agritur per la loro accoglienza …. non parole ma fatti
Un grazie a tutto il gruppo è stato bello seguire il corso assieme, perché si impara anche confrontandosi

Ad Adriano e Paoletta il mio GRAZIE più grande per aver permesso tutto questo, vi stimavo prima, ma ancor di più adesso che ho avuto l’onore e il piacere di conoscervi, vedervi all’opera e sempre disponibili alle mille domande con cui in questi giorni vi abbiamo tartassato, non può far altro che aumentare la mia stima per voi
Nel blog c’è qualche ricetta di Adriano e Paoletta, tantissime poi potrete trovarle sui loro blog, però se avrete l’occasione di un loro corso vicino a voi non fatevelo scappare, correte ad iscrivervi

Krapfen fantastici di Adriano
Croissant Francesi di Paoletta
Ciao Adriano e Paoletta grazie di tutto  

Calendario food 2013? 12 food bloggers per 12 mesi? o quasi!!

Pubblicata 01/12/2012
in Calendari[1]

Oggi niente ricetta… ma un post con un piccolo regalo per tutti gli amici di Ideericette[2] e Ricettecondivise[3] e per tutti gli appassionati di cucina in genere… il calendario del nuovo anno, di cui l’immagine qui accanto è una piccola anteprima!

Questo calendario è nato per gioco, ad opera di 10 amiche foodbloggers ed un bravo e paziente grafico… non troverete le ricette nel calendario ma solo le foto, una foto per mese adeguata alla stagionalità del mese stesso. Se volete un calendario carino, allegro e stimolante da tenere in cucina, potete stampare questo calendario… è tutto per voi! Fatevelo stampare in una copisteria e… godetevelo in cucina, mese dopo mese, per tutto il 2013!

La mia foto è quella del mese di Febbraio, mese da noi scelto perché è un mese galeotto (quello in cui tra me e Fabio è scoccato l’amore)… ed è la foto della Vellutata di eddos e pomodorini di cui trovate la ricetta qui[4].

L’altro mese che abbiamo scelto, il mese di Giugno, è il mese del compleanno mio e di Fabio (come siamo mielosi e diabetici!!!): ho voluto che fosse occupato da una foto tratta dall’altro nostro sito, Ricettecondivise.it. La scelta è ricaduta su una foto di Midori, quella del Babaganoush, di cui trovate la ricetta qui[5]. Spero non me ne vogliano gli altri cuochini del sito se non ho scelto la loro foto… sono tutti bravissimi in cucina e tutti ricchi di idee strepitose… ma purtroppo avevo solo 1 mese a disposizione e dovevo pur scegliere! Spero che possiate comunque godere di questo bel calendario.

Eccovi un’anteprima del calendario…

E prima lasciarvi il calendario, un saluto ed un ringraziamento a tutte le altre blogger Barbara, Fabiola, Alessandra, Cran, Giulia, Rosaria, Simo, Roberta, Gloria (spero di non aver dimenticato nessuno!) oltre a Fabio e Valerio (Blueberry) per i bei momenti passati insieme, anche se solo su FB, a progettare il calendario, scegliere e rivedere le foto (tutte bellissime!).

Augurandovi un felice anno nuovo (anche se un po’ in anticipo!), finalmente vi lascio il link al calendario in pdf!

Benedetta – Ideericette

Scarica il calendario foodloggers 2013 in pdf[6]

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References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Calendari (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ Ideericette (www.imenùdibenedetta.com)
  3. ^ Ricettecondivise (www.ricettecondivise.it)
  4. ^ qui (www.imenùdibenedetta.com)
  5. ^ qui (www.ricettecondivise.it)
  6. ^ Scarica il calendario foodloggers 2013 in pdf (www.imenùdibenedetta.com)

Quanto deve cuocere un uovo sodo?

Quanto deve cuocere un uovo sodo?


quanto deve cuocere un uovo sodo - Ricettepercucinare.com

Sembra una domanda banale la cui risposta è altrettanto intuitiva ma spesso sono proprio le domande più banali a sollevare nella nostra mente i dubbi più insidiosi. E allora, quanto deve cuocere un uovo sodo? Vediamo di dare una risposta definitiva a questa domanda. Che, dovete sapere, non è univoca. 

Cuocere un uovo immerso in acqua fredda

Se immergete l’uovo in acqua fredda e poi mettete il tutto sul fuoco, ci vorranno 9 minuti dal bollore. Dopodiché toglierete l’uovo dal fuoco e lo sposterete sotto il getto dell’acqua fredda per arrestare la cottura e per poterlo sbucciare senza ustionarvi le dita.

Uovo sodo in acqua bollente

Se invece desiderate cuocere un uovo sodo immergendolo in acqua già bollente, dovrete attendere solamente 7 minuti. Quando metterete l’uovo in acqua, specie se è freddo, il guscio tenderà a rompersi. Per evitare che questo accada, aggiungete due gocce di limone in acqua. Il limone renderà il guscio più stabile e renderà anche più agevole la sbucciatura dell’uovo. Dopo 7 minuti, spostate il pentolino sotto l’acqua fredda analogamente a quanto fatto per l’immersione in acqua fredda.

Il limone avanzato vi potrebbe tornare utile per preparare una maionese o una cirtronette con la quale condire le vostre uova sode prima di servirle. Ecco spiegato quanto deve cuocere un uovo sodo. 

E se l’uovo sodo è di colore verde?

Capita di sgusciare un uovo sodo e di trovarlo di colore verdino. Cosa significa? Significa semplicemente che l’avete cotto un po’ troppo. Non occorre gettarlo nell’immondizia, la prossima volta controllate meglio i tempi di cottura, magari usando un timer. Sulle pagine di questo magazine troverete anche le risposte ad altri quesiti culinari, come per esempio:

 

 



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