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Piccola guida alla glassa | Ricettepercucinare.com

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tipi di glassa - Ricettepercucinare.com

La glassa è una preparazione culinaria spesso molto utile in cucina. Si usa in particolar modo in pasticceria, ma può capitare anche di glassare una preparazione salata. Il nome glassa deriva dal francese glacer, e significa conferire a qualcosa un aspetto simile a quello del ghiaccio. Avviciniamoci oggi al mondo della glassa e delle glassature. 

Glassa per le preparazioni salate

Le glassature in ambito salato sono sughi ristretti nei quali si nappano le carni, fumetti per i pesci e essenze per i vegetali. Il rivestimento della preparazione dà lucidità a livello estetico, ma anche un tocco in più in fatto di sapore.

La glassa per le preparazioni dolci

In ambito di pasticceria invece la glassa può assumere aspetti e caratteristiche diverse:

  • può essere un mix di zucchero e bianco d’uovo per coprire torte o pasticcini
  • può invece essere una crosta di zucchero se si tratta di frutta sciroppata, come per esempio in marron glacé

In realtà il mondo delle glasse per dolci è molto più ampio e complesso. Possiamo distinguere diverse tipologie di glassa. Scopriamole assieme.

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Tipi di glassa per dolci

Ecco i tipi di glassa esistenti: crema al burro, piatto, schiuma, fondente, reale e smalti.

1 – Crema al burro

La crema al burro è una delle glassature più comuni, semplici e per certi versi golose. Per prepararla lavorate burro a pomata e latte e poi aggiungete zucchero a velo. Le dosi saranno 100 grammi di burro, 2 cucchiai di latte e 200 grammi di zucchero.

La crema al burro è perfetta per decorare i cupcakes che prepararai in occasione della festa di compleanno di tuo figlio! Non dimenticare di aggiungere anche codette colorate, perline commestibili o scagliette di cioccolato. 

2 – Glassa piatta

La glassa piatta è molto comune e si prepara con zucchero a velo e acqua. E’ ottima per glassare diverse tipologie di dolci, inclusi panini danesi o altre golose preparazioni di pasticceria.

La glassa piatta è molto semplice e versatile: preparala per decorare una semplicissima torta margherita. Non dimenticare qualche goccia di limone per dare più sapore.

3 – Glassa in schiuma

La glassa in schiuma si realizza con albumi montati con uno sciroppo aromatizzato a scelta. Di fatto è una meringa molto golosa. E’ anche detta glassa marshmallow. A volte alla meringa si aggiungono aromi di cioccolato oppure di vaniglia.

4 – Fondente

La glassa fondente è la glassa tipica delle torte eleganti come le torte nuziali. Si prepara come la glassa piatta, con zucchero a velo e acqua. Tuttavia, si aggiunge anche del cremor tartaro oppure del glucosio (più comunemente), per conferire un aspetto ancora più lucido e a specchio.

La glassa fondente è, di fatto, una variante della pasta di zucchero. E’ una pasta modellabile perfetta per decorare torte. 

5 – Glassa reale

Anche la glassa reale è una glassa piatta (zucchero a velo e acqua) con l’aggiunta di albumi d’uovo. Quando essiccato diventa duro dunque si usa con successo anche per realizzare alcune decorazioni molto belle. Le sculture di zucchero sono spesso impreziosite da decori realizzati con glassa reale.

La glassa reale o ghiaccia reale è perfetta per decorare i biscotti per l’albero di Natale! Fai scorta di coloranti e decora il tuo albero con fantasia assieme ai tuoi bambini! 

6 – Gli smalti

Fanno parte della grande famiglia delle glasse anche gli smalti. Si tratta di glasse molto sottili a base d’acqua. Si versano oppure si spazzolano su pasticcini, tortine, torte. Oltre a dare sapore ai dolci, sono perfetti per mantenere l’umidità del dolce ed a renderlo più facile da conservare.

Gli smalti sono perfetti per dare colore ai vostri dolci con grande eleganza!

Termina qui la nostra carrellata dei tipi di glassa per dolci che possiamo preparare per i nostri dolci fatti in casa.

 



3 cose che non sapevi sul radicchio di Treviso

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radicchio di treviso in padella - Ricettepercucinare.com

Il radicchio di Treviso è un’autentica bontà. Prodotto tipico del Veneto, è molto amato anche nel resto d’Italia. Ottimo crudo, si presta molto bene ad essere anche cotto e “trasformato” al fine di dar vita a tante diverse preparazioni. Ma sappiamo davvero tutto sul radicchio di Treviso? Ecco 5 cose che forse non sapevi su questo strabiliante e coloratissimo ingrediente. 

1 – Il Radicchio ha molte caratteristiche benefiche

Il radicchio di Treviso è un alimento sano e leggero. Ha un buon effetto disintossicante ed antiossidante. E’ ricco di vitamine del gruppo B, vitamina C e vitamina K. E’ anche ricco di potassio. Oltre a disintossicare l’intestino, aiuta le arterie a tenersi pulite e a tenere a bada il colesterolo. Il suo effetto antiossidante invece è perfetto per ritardare o prevenire l’insorgenza delle patologie tipicamente legate all’invecchiamento cellulare. Infine, riduce la glicemia!

2 – La produzione del radicchio di Treviso è molto particolare

Vi immaginerete un bel campo pieno di cespi di radicchio di Treviso pronti ad essere raccolti e venduti. La realtà dei fatti non è esattamente così. Il radicchio di Treviso prevede una procedura un po’ più articolata e complicata. Le fasi della produzione del Radicchio di Treviso sono fondamentalmente 3 e sono la preforzatura, l’imbianchimento e la toelettatura. Durante la preforzatura, i cespi di radicchio sono raccolti con le loro radici, legati in mazzi e ripiantati in apposite serre. Durante l’imbianchimento, il radicchio è posto “in ammollo” in apposite vasche d’acqua. Infine, durante la toelettatura, si esegue un lavaggio dei cespi, che poi andranno in vendita.

3 – Qual è l’origine del radicchio di Treviso?

Il radicchio di Treviso è un ortaggio dalle origini piuttosto datate. Sembra che abbia fatto la sua comparsa in quel di Treviso appunto nel Cinquecento. Vi sono alcuni testi dell’Ottocento che fanno riferimento chiaramente a questo tipo di radicchio.

 



Limoncello fatto in casa, ricetta della nonna

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limoncello fatto in casa ricetta della nonna - Ricettepercucinare.com

Il limoncello fatto in casa è un vero piacere. Sì, perché ci sono alcune preparazioni che, se preparate in casa con le proprie mani, acquisiscono quel “non so che” di speciale, unico, profumato ed irresistibile. Il limoncello è una di queste preparazioni. Volete mettere il piacere di scegliere i limoni uno ad uno e di apprezzare il piacere dell’attesa, mentre il vostro limoncello acquisisce sapore e colore, in confronto al semplice gesto di acquistare un limoncello commerciale? Non c’è paragone. E allora, vediamo assieme questo limoncello fatto in casa come si fa, seguendo la classica “ricetta della nonna”.

Limoncello fatto in casa, ricetta della nonna: gli ingredienti

Gli ingredienti per il limoncello fatto in casa sono otto limoni biologici, un litro di alcol per liquori, un litro di acqua a 700 gr di zucchero. Sono ingredienti semplici. L’ideale sarebbe possedere un bell’albero di limone, ma se non vivete in Sicilia, Puglia, Calabria o altra regione meridionale, forse non ne avrete uno. O forse sì. Comunque sia, procuratevi otto dei migliori limoni che riusciate a trovare! Passiamo ora alla preparazione.

Preparazione del limoncello

Lavate bene i limoni ed asciugateli. Pelateli dunque, avendo cura di togliere solo la parte gialla della buccia, perchè come saprete quella bianca è amara. Immergete le bucce nell’alcol. Usate un barattolo a bocca larga, se ce l’avete. Lasciate il tutto in “infusione” per due o tre settimane. La nonna raccomanda un luogo buio! A differenza della ricetta del nocino dei frati, che invece richiede un’esposizione alla luce di giorno e al buio di notte, il limoncello fatto in casa va riposto in dispensa.

Al termine di questo tempo, filtrate. Gettate le bucce. Preparate uno sciroppo portando ad ebollizione l’acqua e aggiungendovi lo zucchero. Quando lo zucchero è ben sciolto, spegnete il fuoco. Lasciate raffreddare, poi mescolate la parte alcolica allo sciroppo.

Imbottigliate in bottiglie ben pulite e sterilizzate. In cucina l’igiene non è mai troppa! Attendete un mesetto prima di gustare il vostro limoncello fatto in casa.

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Una variante fresca e divertente? Aggiungete anche una bella manciata di foglioline di menta alla vostra preparazione, già nella fase di infusione. Ne otterrete un liquore fatto in casa fresco e dissetante, che in estate potrete servire con del ghiaccio.

 



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