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Filetto di maiale, come farlo tenerissimo?

filetto di maiale - Ricettepercucinare.com


filetto di maiale - Ricettepercucinare.com

Il filetto di maiale è una di quelle carni semplici ed economiche che accontentano il palato ed al contempo anche il portafogli. Una carne versatile e tenera, gustosa e leggera, con un buon potere saziante ed un buon valore nutrizionale. Ma spesso l’insidia quando si cucina la carne è dietro l’angolo e il rischio è quello di ottenere un prodotto stopposo e poco gradito al palato. Come fare dunque ad ottenere un filetto di maiale tenerissimo? Scopriamolo insieme.

Fare una buona marinatura

Come ben sapete la marinatura della carne è ottima per darle aroma e sapore ma anche per cominciare ad ammorbidire le carni. Ci vuole una parte grassa, una acida, poi sale, pepe e aromi vari. Attenzione però alla componente acida: poiché la componente acida “cuoce” la carne già durante la marinatura, evitate di abusarne. Potreste ottenere un risultato sgradito, ovvero quello di rendere il filetto di maiale duro e difficile poi da ammorbidire nuovamente in cottura.

La cottura

Un altro consiglio per ottenere un filetto tenerissimo è quello di sigillare per bene le carni da tutti i lati su una padella rovente prima di procedere con qualunque tipologia o metodo di cottura. Sigillando le carni e facendo rosolare per bene il filetto di maiale da tutti i lati, otterrete il risultato di conservare e trattenere al suo interno tutti i suoi succhi. Procedete poi alla cottura, che, per un filetto di dimensioni normali / medie, dovrà durare per una ventina di minuti, (25 minuti indicativamente) a fiamma media o, se in forno, a 160 gradi. Per verificare la cottura, infilzate il filetto con una forchetta: se fuoriesce un liquido rosa, non è cotto. Se il forno dovesse essere a temperatura più elevata, accorciate i tempi di cottura: 10 minuti saranno sufficienti se il forno è a 200 gradi.

Vi abbiamo dato due consigli piuttosto semplici ma importanti. Teneteli a mente: vi serviranno per ottenere un filetto di maiale tenerissimo. Eseguire una marinatura troppo acida oppure omettere la rosolatura e sigillatura iniziale della carne potrebbero essere errori fatali, che vi regalarebbero un filetto irrimediabilmente stopposo e asciutto!



Come cucinare a vapore senza vaporiera

cottura a vapore - Ricettepercucinare.com


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Come cucinare a vapore senza vaporiera? La cottura a vapore è sicuramente molto sana e gradita a tutti. A chi è a dieta, a chi ama semplicemente la leggerezza e a chi predilige i cibi non troppo elaborati. Quelli cotti con grande semplicità, senza intingoli e senza aggiunte particolari che alterano il sapore della materia prima originaria. Ma come fare la cottura a vapore perfetta anche senza vaporiera? Scopriamolo insieme. 

L’alleato numero uno per la cottura a vapore senza vaporiera è lui

Avete voglia di preparare qualcosa a vapore ma in realtà non possedete una vaporiera, né uno dei super tecnologici robot da cucina che promettono di preparare pasti completi – dall’antipasto fino al dolce – incluse pietanze cotte a vapore. Avete anche un pò esagerato con grassi e condimenti, pertanto desiderate mantenervi leggeri. Niente paura: l’alleato per la buona riuscita della vostra mission culinaria è più vicino di quanto possiate pensare. Si tratta del colapasta!

Come cucinare a vapore con il colapasta

La cottura a vapore è una cottura semplice ed immediata che si ottiene con grande semplicità e pochi tools. Dunque, vi serviranno:

  • una casseruola larga quanto il vostro il vostro colapasta
  • acqua
  • erbe aromatiche a piacere
  • gli ingredienti da cuocere a vapore
  • un colapasta largo quanto la casseruola
  • un coperchio

Per cucinare a vapore qualunque cibo, mettete dell’acqua nella casseruola. Riempitela solamente fino a metà. Dovete fare in modo che quando l’acqua giunga ad ebollizione, questa non tocchi i cibi che saranno collocati nel colapasta. Aggiungete all’acqua anche le erbe aromatiche che ritenete essere di vostro gradimento. Valutate la scelta delle erbe aromatiche anche sulla base di cosa state cuocendo. Ci sono abbinamenti molto tipici e molto ben indovinati, altri meno!

A questo punto posizionate il colapasta sulla sommità della casseruola. Quando l’acqua bolle, collocate i vostri cibi nel colapasta. Se vi va, aggiungete qualche aroma anche sui cibi! Coprite con un coperchio. Pazientate il tempo necessario per la cottura.

Tempi di cottura al vapore

Regolatevi in autonomia riguardo al tempo: se si tratta di patate o di pollo al vapore, naturalmente servirà un pò più di tempo. Se invece si tratta di verdure più morbide, come piccole carote o fagliolini, servirà sicuramente meno tempo.

Quando il vostro alimento è cotto, spostatelo semplicemente sul piatto di servizio e gustatelo. Potete gustarlo scondito o condire leggermente con un filo di olio extravergine di oliva.

misto di verdure al vapore - Ricettepercucinare.com

Il trucchetto per ottenere verdure verdissime

Se si tratta di verdure verdi, probabilmente non avrete voglia di ritrovarvele nel piatto grigie e prive di colore. Il consiglio che vi diamo è quello di togliere il coperchio, per non privare le verdure di ossigeno e preservarne il colore vivido e brillante. Se si tratta di carne (come il pollo al vapore) o pesce o ancora di patate, questo consiglio non è utile. Anzi: lasciare il coperchio velocizzerà la cottura.

Perchè cucinare a vapore?

Cucinare a vapore offre innumerevoli vantaggi:

  • aiuta la digestione
  • preserva i valori nutrizionali dei prodotti
  • ci aiuta a perdere peso se necessario, in virtù dell’esiguo per non dire nullo uso di grassi

 



Taralli pugliesi friabili ricetta | Ricettepercucinare.com

taralli pugliesi friabili ricetta - Ricettepercucinare.com


taralli pugliesi friabili ricetta - Ricettepercucinare.com

I taralli pugliesi friabili piacciono a tutti noi e spesso finiamo con l’andare ad acquistarli al supermercato per goderceli a tavola o sul divano durante la visione di un film. Non ci verrebbe mai in mente di farli in casa perché riteniamo forse che sia complicato e macchinoso, ma in realtà provare a farli non costa nulla. Vi servirà solamente un po’ di pazienza e, seguendo la nostra ricetta, scoprirete che il risultato sarà super. Sono davvero taralli friabili e gustosi. Super! Scoprite insieme a noi la ricetta e soprattutto il segreto per farli perfetti. 

Taralli pugliesi friabili, ingredienti

I taralli pugliesi friabili si preparano con pochissimi ingredienti. Vi domanderete come fanno ad essere così friabili con così pochi ingredienti! Ve lo raccontiamo a breve. Una volta preparati i taralli in casa con la nostra ricetta – e fatto il paragone con quelli acquistati al supermercato – vi renderete conto che quasi quasi vi conviene e preferite farveli da soli. Ma veniamo subito alla ricetta.

Ecco gli ingredienti

  • 125 gr di farina (scegliete una buona farina locale, naturalmente)
  • olio extravergine di oliva: 30 ml
  • vino bianco pugliese secco: 40 ml
  • una presa di sale
  • pepe nero, un pizzico
  • semi di finocchio ove graditi

Abbiamo menzionato i semi di finocchio perché sono tra gli ingredienti principali dei taralli pugliesi classici. Ma non gli unici. Potete anche ometterli se non li gradite! Mano a mano che acquisirete confidenza con la ricetta, potrete decidere se fare delle aggiunte di vostro gusto, come il rosmarino, la curcuma o altri ingredienti secchi che vi possano piacere. Ad ogni modo, gli ingredienti che vi abbiamo dato sono quelli per preparare dei taralli pugliesi friabili.

Preparazione dei taralli

Veniamo subito alla preparazione dei taralli pugliesi friabili e vediamo come si fanno e soprattutto come ottenere questa straordinaria friabilità.

  • prendete una ciotola e lavorate assieme tutti gli ingredienti
  • formate una palla omogenea e liscia ed avvolgetela in una pellicola trasparente
  • lasciatela riposare per una mezz’ora circa
  • poi riprendetela e cominciate a lavorarla
  • ricavate tanti serpentelli lunghi
  • tagliate ciascun serpentello per una lunghezza sufficiente per avvolgerli in un dito o massimo in due dita
  • avvolgete ciascun serpentello attorno al dito o alle due dita
  • cuocete i taralli in acqua bollente salata come fossero degli gnocchi
  • quando vengono a galla, spostateli su un canovaccio pulito
  • armatevi di pazienza e lasciateli ad asciugare per alcune ore (5 o 6 ore, ma anche per una notte ove possibile)
  • l’indomani o trascorso il tempo di attesa cuocete i taralli in forno a 180 gradi per 20/25 minuti o sino a doratura
  • i taralli sono pronti, assaggiateli: sono friabilissimi, non è vero?

Nella preparazione dei taralli pugliesi risiede il segreto della friabilità

Nella preparazione dei taralli pugliesi risiede proprio il segreto della loro straordinaria friabilità. Ed è presto detto: si tratta della doppia cottura. I taralli pugliesi friabili sono taralli che subiscono una doppia cottura. Molte persone ci scrivono per ricevere la ricetta dei taralli pugliesi senza bollitura, ma se volete essere sicuri di ottenere una certa friabilità vi consigliamo di armarvi di pazienza e non saltare nessun passaggio!



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