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Calamari ripieni in umido, ricetta

Le migliori ricette con calamari


ricette con calamari ripieni in umido - Ricettepercucinare.com

I calamari ripieni in umido sono un secondo piatto di pesce gustoso e giornaliero. Non serve un’occasione speciale per gustarli. Si prestano molto bene a sfamare tutta la famiglia e “l’umido” ovvero il gustoso sughetto di pomodoro, è perfetto per la scarpetta. Un’abitudine italiana che piace a tutta, e che sfama ulteriormente anche le bocche più voraci. Vediamo subito come si preparano. 

Calamari ripieni in umido

I calamari ripieni in umido – come già accennato in apertura – sono un secondo piatto di pesce molto gradito a tutta la famiglia. Anche chi non ama troppo il pesce solitamente si convince di fronte alla tenerezza di questo piatto e alla delicatezza del suo sapore. Naturalmente dei calamari non dovrete gettare nulla. Utilizzerete anche i tentacoli, ora vi spieghiamo come.

Come ottenere calamari morbidi morbidi

I calamari sono dei cefalopodi delicati: cuoceteli con le dovute attenzioni onde non renderli duri e sgradevoli. Per fare ciò, calcolate i minuti di cottura. Basterà un quarto d’ora di cottura per ottenere un risultato delizioso. Evitate anche di soffriggerli troppo a lungo: non è necessario soffriggerli, basta sfumarli velocemente con poco vino bianco, coprirli con la passata di pomodoro, salare leggermente, coprire e attendere! Peraltro, la cottura in umido già di per sé è garanzia di risultati teneri teneri. Ma veniamo alla nostra ricetta dei calamari ripieni in umido.

Ingredienti della ricetta dei calamari ripieni

Preparazione dei calamari ripieni in umido

Prendete una padella e irroratela con un filo di olio evo. Aggiungete i tentacoli tritati a coltello, metà spicchio d’aglio privato dell’anima e tritato finemente, le erbe aromatiche di vostro gusto (noi abbiamo consigliato il prezzemolo), i capperi tritati e la mollica di pane. Fate stufare per bene. Regolate di sale e se vi piace aggiungere una grattata di pepe.

A questo punto prendete i vostri calamari precedentemente lavati ed asciugati e riempiteli con il composto di pane. Fermate la chiusura con uno stecchino. Posateli in padella e fateli rosolare molto velocemente in olio evo con la restante metà dello spicchio d’aglio. Rigirateli e sfumate con vino bianco.

Aggiungete la passata, salate e coprite con un coperchio. Attendete venti minuti e servite!



Baguette Facili

Rientrati dalle vacanze? Io si, purtroppo! 🙁
Durano sempre troppo poco (o troppo, dipende dai punti di vista).

Devo dire che questa Poppea è una manna per me: infatti ho ripreso subito ad accendere il forno visto che ha rinfrescato.
E cosa potevo sfornare secondo voi oltre a un bel dolce per la colazione?
Un lievitato, ovviamente, visto che sono la mia passione e sono sempre alla ricerca di trucchi ed espedienti, ricette e quant’altro.

Così ho pensato di provare a fare le baguette, quei filoncini fragranti e profumati tipici della Francia, ma non ho seguito la strada solita, quella lunga, ho trovato una ricetta facile e veloce e il risultato, come potrete vedere, non è niente male, anzi! 😛
In tutto ci metterete circa 5 minuti ad impastare, a mano, e poi via con una lievitazione lunga (lunghissima) in frigo.
Sul sito trovate anche il video, ma già le foto sono esaurienti.
Io ho seguito la ricetta pari pari e quindi non mi resta che copia/incolare il tutto 😉

340 g di Acqua
480 g di Farina Tipo 0
6 g di Lievito di Birra Fresco o 2 g di lievito di birra secco (liofilizzato)
6-8 g di Sale

Sciogliete il lievito nell’acqua a temperatura ambiente.
Tenete da parte 30-40 grammi farina, ed aggiungete il resto della farina all’impasto.

Iniziate a mescolare.
Aggiungete il sale.
Continuate a mescolare per circa 2 minuti

Quando la farina è stata assorbita, prendete un po’ della farina che avete tenuto da parte e spolverate il tavolo di lavoro.
Rovesciate l’impasto sul tavolo di lavoro, spolveratevi le mani di farina, impastate a mano aggiungendo poco alla volta la farina che avevate messo da parte fino al completo assorbimento (circa 5 minuti).

Otterrete un impasto di media consistenza e non completamente liscio.
Mettetelo in un contenitore con il fondo coperto di farina.

Coprite con un coperchio o con un telo (io con pellicola trasparente, non a contatto).
Mettete a lievitare per 2 ore al riparo da spifferi d’aria (se possibile intorno ai 25°C).
Io l’ho messo nel forno spento con la luce accesa.
Dopo due ore, l’impasto dovrebbe più o meno raddoppiare di volume.

Richiudete il coperchio e mettetelo in frigo. Si si proprio in frigo.
Lasciatelo riposare in frigo per tutta la notte, fino a 7 giorni. Più giorni riposa in frigo e più acquisterà un gusto intenso.

Tirate fuori l’impasto dal frigo.
Rovesciatelo sul tavolo di lavoro senza stropicciarlo.
Dividete l’impasto in tre parti uguali per ottenere 3 piccole baguette, o in due parti per ottenere 2 baguette di dimensione maggiore (come ho fatto io).
Schiacciate la pasta e ripiegatela su se stessa due volte usando le dita per sigillare lo strato superiore su quello inferiore.
La doppia piega darà forza alla pasta e migliorerà la forma finale delle baguette.

Arrotolate la baguette con il palmo delle mani allungandola fino a circa 32 cm se avete diviso la pasta in 3, e 35 cm se l’avete divisa in due.

Adagiate le baguette su una teglia (coperta da carta forno) a distanza di 5-8 cm l’una dall’altra
Coprite con un telo e lasciate lievitare circa 90 minuti (anche 2 ore a seconda della temperatura).
Utilizzando una lametta da barba o un coltello affilatissimo, effettuate 3-4 tagli obliqui su ogni baguette senza schiacciare troppo per non rovinare la lievitazione.
Spruzzate la superficie delle baguete con acqua tiepida.
Infornate a forno già caldo.
Cuocete a 220°C per 20-25 minuti se avete fatto 3 baguette, o per 25-30 minuti se ne avete fatte due.
Negli ultimi 5 minuti di cottura potete capovolgere le baguette in modo che asciughino bene anche sotto, oppure alzarle da un lato ed appoggiarle sul bordo della teglia.

Ho in mente di utilizzarle per un paio di ricettine sfiziose 😛 voi con cosa le mangereste?

Olive in salamoia domande e risposte

olive in salamoia - Ricettepercucinare.com


Olive in salamoia, vera bontà mediterranea
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Fare le olive in salamoia non è per nulla difficile. L’ingrediente principale, oltre alle olive è probabilmente la pazienza. Secondo il metodo tradizionale di preparazione, il più comune, facile e diffuso, le olive devono infatti stare a bagno per 40 giorni. Organizzatevi per tempo insomma. Solitamente la raccolta delle olive avviene a novembre dunque potrete invasare le vostre olive nere in salamoia intorno a Natale. Potreste anche assaggiarle, anche se bisognerebbe lasciarle riposare per un mese prima di gustarle il tutta la loro bontà e in tutto il loro sapore. Detto questo, rispondiamo ad alcune domande comuni sulle olive in salamoia.

Come si fanno le olive in salamoia?

Vediamo dunque come si fanno le olive in salamoia in tutta semplicità. Dovrete raccogliere le olive oppure farvele dare da qualcuno che ha gli alberi. Poi le immergerete in acqua in un secchio o bacinella. Cambierete l’acqua una volta al giorno per 40 giorni. Al termine dei 40 giorni dovrete preparare una salamoia facendo bollire 100 gr di sale per ogni litro di acqua. Quando la salamoia è fredda, invasate le olive in vasi ben sterilizzati. Se volete potete aggiungere degli aromi di vostro gusto: scorza di agrumi, mirto, pepe e quant’altro.

Non hai voglia di farle? Puoi sempre acquistarle

Online si trovano alcune aziende interessanti che producono e vendono olive in salamoia preparate secondo la ricetta della tradizione. La Terra di Puglia per esempio si occupa di vendita online di olive in salamoia ed altri prodotti tipici pugliesi da abbinare e servire assieme: friselle, sottoli, melanzane a filetti, tarallini, olio di oliva e così via. Ma torniamo a noi.

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Varietà di olive da usare per le olive all’acqua

Note anche con il nome di olive all’acqua, le olive in salamoia sono solitamente piccoline. In Puglia, per esempio, si usano le celline o le leccine, per intenderci. E’ fondamentale che non siano troppo mature però! Sceglietele di un colore marroncino per così dire “intermedio”, dunque nè troppo verdi, nè troppo nere.

Perchè si lasciano le olive in acqua così tanti giorni?

Le olive in salamoia devono rimanere in acqua per tanti giorni per perdere l’amaro. 40 giorni!  Il processo si chiama per l’appunto deamarizzazione delle olive. Accorciare i tempi significherebbe avere un prodotto finale amaro e poco gradevole al palato. Qualcuno accorcia questi tempi usando soda caustica oppure cenere, ma vi sconsigliamo di imbarcarvi in questi metodi se non vi sentite troppo a vostro agio con la ricetta. C’è anche chi usa calce in polvere o calce viva, in tal caso si chiamano olive alla calce.

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L’alternativa semplice alle olive in salamoia: le olive al sale

Se l’idea di mettere le olive in acqua per 40 giorni non vi convince, non ne avete nè la voglia nè il tempo, potete fare le olive al sale. Dovrete mettere le olive in un recipiente di coccio con abbondante sale grosso e gli aromi di vostro gusto. Il sale cuocerà e farà maturare le olive. Non dovrete far altro che togliere mano a mano l’acqua di vegetazione delle olive. In tal caso ci metteranno meno di 40 giorni: assaggiatele ogni tanto per verificare quando sono pronte!

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Cosa fare dopo i 40 giorni in acqua?

Dopo che le olive sono rimaste per 40 giorni in acqua dovete prepararvi ad invasarle. Ecco come si fa:

  • lavate e sterilizzate dei vasi nuovi (per lo meno le capsule che siano nuove)
  • preparate una salamoia facendo bollire 100 grammi di sale grosso per ogni litro d’acqua
  • quando la salamoia è pronta, fatela raffreddare
  • a questo punto potete invasare le olive
  • chiudete bene i vasi e disponete in dispensa per un mese
  • dopo un mese potete assaggiare le vostre olive in salamoia!



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