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Ricetta Cookie con cioccolato, nocciole e stevia

Pubblicata 24/09/2012 Scritto da
Benedetta in Cookie[1]

Dopo la scarpaccia alla stevia[2], continuano le sperimentazioni con la stevia. In effetti la stevia, dolcificante naturale con il suo retrogusto che sa di liquirizia, si sposa bene con il cioccolato… io ho realizzato dei cookie con nocciole e cioccolato che ho cotto sulla pietra da forno Pepita[3]… sono venuti friabilissimi ed il retrogusto alla liquirizia non si sente molto! Li ho poi riposti nella bellissima scatola cookies Derriere La Porte[4] in alluminio… così si mantengono a lungo (anche se diminuiscono rapidamente…) e ogni volta che apro la scatola il profumo che mi invade è quello dei biscotti appena sfornati! Insomma… io direi ricetta riuscitissima ma potrà dire meglio chi li ha assaggiati!

Ingredienti per circa 25 biscotti:

– 250 gr. di farina
– 250 gr. di burro a temperatura ambiente (io ho usato Burro Occelli)
– 200 gr. di cioccolato fondente
– 100 gr. di nocciole
– 12 gr. di stevia in polvere Misura[5] (in alternativa potete usare 120 gr. di zucchero)
– 2 tuorli d’uovo

Preparazione:

Mentre fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente prendete le nocciole

Fate tostare le nocciole in una padellina

Fatele raffreddare quindi cercate di eliminare la pellicina esterna

In una ciotola mettete il burro ammorbidito e tagliato a pezzetti con la stevia

 Lavorare il burro con la stevia

Separare i tuorli dall’albume… io ho comprato questo accessorio carino e simpatico quanto effettivamente inutile

Aggiungere i tuorli d’uovo nella ciotola e lavorarli con burro e stevia

Unire farina e lievito

Quindi mescolare fino ad ottenere un impasto granuloso

Nel frattempo grattugiare il cioccolato

Aggiungere le nocciole tritate nella ciotola

Amalgamare le nocciole all’impasto, sempre con il cucchiaio di legno, finché è possibile

Solo alla fine utilizzate le mani

Aggiungete infine il  cioccolato grattugiato nella ciotola

Mescolate bene per avere un composto omogeneo

Confezionate, per mezzo di un cucchiaio da gelato (o semplicemente con le mani), delle palline di pasta

Mettete le palline, distanziandole tra di loro, sopra una placca da forno ricoperta di carta da forno… io, avendo utilizzato Pepita (che, come tutte le pietre da forno, necessita di essere scaldata), le ho messe sulla carta da forno sopra la pala in legno e poi le ho trasferite sulla pietra refrattaria già calda

Potete infornarli così, ottenendo dei biscotti più gonfi, oppure schiacciarli leggermente con le mani

Infornate per circa 20-25 minuti a 180°

Togliete dal forno e lasciate raffreddare i cookie prima di metterli nella scatola

Si manterranno a lungo… intendo come giorni!

E se volete farli durare a lungo nella scatola… fatene tanti!!! Potete metterli nel the…

o gustarli così.. sono friabilissimi!!!

Con questa ricetta partecipo al contest “mmm…cookies!!!” di Giulia&Giulia[6][7]

References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Cookie (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ scarpaccia alla stevia (www.imenùdibenedetta.com)
  3. ^ pietra da forno Pepita (www.pietradaforno.com)
  4. ^ scatola cookies Derriere La Porte (wearunique.com)
  5. ^ Stevia (www.misurastevia.it)
  6. ^ Giulia (www.loveateverybite.com)
  7. ^ Giulia (blog.giallozafferano.it)

Cibi ultraprocessati e rischi per la salute

cibi ultraprocessati - Ricettepercucinare.com


Cibi ultraprocessati, cosa sono? Perché non fanno bene?
cibi ultraprocessati - Ricettepercucinare.com

Si chiamano cibi “ultraprocessati” e sono davvero gustosi e golosi. Saziano il palato e coccolano lo spirito con una maestria incredibile e, tra l’altro, durano parecchio una volta acquistati. La scadenza è lunga, il sapore ottimo, ci consentono di risparmiare tempo ai fornelli: e allora, cosa volere di più? Conosciamo più da vicino i cibi ultraprocessati e vediamo se in fondo sono così sani e sicuri per la nostra salute. 

Cosa sono i cibi ultraprocessati

I cibi ultraprocessati sono cibi già pronti per essere consumati. E’ sufficiente scaldarli e mangiarli. Sono il risultato di diverse lavorazioni industriali che, susseguendosi una dopo l’altra, finiscono per alterare le proprietà organolettiche degli alimenti. Secondo la scienza, consumare una dose eccessiva di cibi ultraprocessati può essere fattore predisponente il tumore al colon. E’ quanto riportato in un articolo scientifico comparso recentemente sulle pagine della prestigiosa rivista British Medical Journal.

Distinguiamo tra

  • cibi non processati: ovvero come si presentano in natura, se commestibili crudi, oppure trasformati per renderli commestibili, ma minimamente (le carote sono cibi non processati, il petto di pollo cotto sulla piastra è cibo non processato)
  • cibi processati: sono cibi cotti e conditi con olio e/o sale prima di essere venduti (i legumi in scatola ne sono un esempio)
  • cibi ultraprocessati: sono cibi che non solo sono cotti, ma ai quali sono aggiunti numerosi altri ingredienti (sale, zucchero, additivi, coloranti). Per esempio sono cibi ultraprocessati i primi piatti pronti e surgelati, le bevande zuccherate, gli snack confezionati.

Sono ultraprocessati ma non lo sembrano

Ci sono anche dei cibi ultraprocessati che nell’immaginario collettivo sono sani e salutari, come gli yogurt dolci, i cracker, i cereali per la colazione. Per esempio, i cereali per la colazione sono ricchi di zuccheri aggiunti. Molti cibi apparentemente sani sono arricchiti con amido raffinato e grassi, che impoveriscono il microbiota intestinale e contribuiscono all’aumento di peso.

Quando si fa la spesa è importante leggere l’etichetta! Più ingredienti ci sono, più è facile che l’alimento rientri tra i cosiddetti ultraprocessati.

Tuttavia, non facciamo di un’erba un fascio: sembra per esempio che chi consuma molti yogurt – anche se arricchiti con frutta o cereali già all’origine – goda di una buona protezione intestinale proprio nei confronti del tumore del colon retto.

Come prevenire il tumore del colon-retto

Secondo gli esperti, avere una dieta sana e varie e limitare il consumo di cibi ultra processati è la chiave per prevenire efficacemente il tumore del colon-retto. Sembra proprio che i cibi ultraprocessati svolgano un ruolo di primo piano nell’insorgenza del tumore in questione. Questo accade in particolar modo negli Stati Uniti d’America, dove il 75% delle calorie ingerite quotidianamente dagli adulti proviene esattamente da prodotti industriali ultra lavorati.

E in Italia, i cibi ultraprocessati sono molto diffusi?

Anche se l’Italia è il paese che ha insegnato al mondo i precetti della dieta mediterranea, non è tutto oro quello che luccica. E difatti anche i supermercati italiani vedono come protagonisti sempre di più degli espositori riccamente forniti di cibi pronti. Il tempo è sempre meno e le abitudini alimentari degli italiani cambiano.

Perché esattamente i cibi processati sono considerati meno sani di quelli casalinghi?

I valori e le caratteristiche nutrizionali di un cibo ultra lavorato a livello industriale cambiano rispetto a quanto accade per le preparazioni casalinghe. Più trasformazioni un cibo subisce e più si impoverisce e si altera a livello nutrizionale. Si arricchisce di grassi e zuccheri e si impoverisce di vitamine e fibre. Sono anche ricchi di additivi di vario genere. Il tutto coopera ad alimentare un forte stato di infiammazione intestinale. Non dimentichiamo, poi, che le cotture industriali ad alte temperature sono anche foriere di sostanze potenzialmente cancerogene, come l’acrilammide e le nitrosamine.

L’alterazione qualitativa degli alimenti ultraprocessati favorisce dunque l’infiammazione intestinale e porta ad un aumento del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, tumori ed aumenta di conseguenza anche il rischio di mortalità. Non è vietato consumarli, ma è bene farlo solo occasionalmente.



Ricette leggere per una lunga sessione di gaming online

Ricette leggere per una lunga sessione di gaming online


Trascorrere una serata in compagnia dei propri amici davanti alla televisione giocando ai videogame è sempre qualcosa di molto divertente. Se avete in mente, però, di affrontare una lunga sessione di gaming online, dovrete programmare con la dovuta cura il pasto, in maniera tale da evitare l’effetto soporifero e non rischiare di addormentarsi con il joystick in mano.

Sia che si tratti di giochi da Casinò che di sessioni online di alcuni videogiochi molto famosi, è importante scegliere con la giusta accuratezza i cibi da consumare. È facile intuire come la pizza potrebbe essere appetitosa e golosa, ma il rischio di sporcarsi è molto alto, soprattutto quando il divano non è di vostra proprietà. Stesso discorso per i panini farciti, che rende impossibile avere le mani libere per impugnare i joystick.

Cosa mangiare durante sessioni di gioco mattutine

Ci sono dei suggerimenti che possono tornare decisamente utili per seguire la giusta alimentazione in base al momento della giornata in cui ci si posiziona davanti allo schermo. La colazione, ad esempio, è il pasto fondamentale della giornata, che non si deve saltare per alcuna ragione, dal momento che garantisce tutti quei nutrienti che servono per affrontare quanto accadrà nel resto della giornata.

dolci italiani per i morti - Ricettepercucinare.com

Per una sessione senza problemi e dalla digestione semplice di gaming mattutina proviamo a capire i migliori consigli da seguire. Ad esempio, potreste pensare di mangiare una brioche e dei biscotti, a patto che non siano eccessivamente zuccherati. Molto meglio puntare sui biscotti integrali.

Va molto bene anche optare per una colazione all’inglese, senza però eccedere con le quantità sia di bacon che di salsiccia. Ad ogni modo, nel momento in cui si comincia con la sessione di gaming, il cibo viene sicuramente in secondo piano. Tenete a portata di mano sempre della frutta fresca, piuttosto che qualche salatino oppure dei biscotti leggeri, come potrebbero essere ad esempio dei Pavesini.

Se la sessione di gaming dovesse rivelarsi particolarmente impegnativa e complessa anche dal punto di vista fisico, allora il suggerimento migliore da seguire è quello di evitare la colazione salata. Infatti, è molto meglio optare per un pezzo di cioccolato in compagnia di frutta secca sgusciata.

Cosa mangiare in una sessione di gaming di sera

Tutto cambia se invece avete in programma una sessione di gaming durante le ore serali. Per chi lavora o chi studia si tratta di un appuntamento fisso per quanto riguarda la finestra temporale, dato che spesso è l’unica disponibile in tutta la giornata. Proprio per questo motivo, siccome si è alla fina della giornata, meglio stare distanti dai carboidrati, così come dagli zuccheri semplici e dai grassi, provando ad azzerarli o a ridurli quantomeno il più possibile.

Nel caso in cui la sessione di gaming si dovesse rivelare semplice e non troppo impegnativa, allora si può pensare di consumare delle gallette di riso. Un’ottima soluzione, dal momento che consentono di non sporcarsi le mani. Ottima scelta anche avere a portata di mano della frutta fresca, magari da prendere usando degli stuzzicadenti, in maniera tale da mantenere le mani sempre ben pulite. In questo modo, si conserva la lucidità e la concentrazione e il senso di fame se ne va.

Per quanto concerne la cena, invece, la cosa migliore è puntare sulle proteine. Quindi, vanno benissimo i piatti a base di carne e pesce, accompagnati da un buon quantitativo di verdura. Cercate di stare alla larga dai cibi fritti, così come dalla pasta. Qualora la sessione di gaming dovesse essere piuttosto complessiva e impegnativa, allora si può pensare di consumare qualche pezzetto di cioccolata, a patto che sia fondente quantomeno al 50%, visto che si può digerire con maggiore facilità e rapidità.



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