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Come fare il vino in casa

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come fare il vino fatto in casa

Saper preparare gli alimenti e le bevande fatte in casa è decisamente bello: proprio per questo oggi ti sveleremo come fare il vino in casa, così da ottenere un ottimo prodotto artigianale, buono e soddisfacente. Sono sempre di più le persone che amano preparare alimenti e bevande artigianalmente in casa. Una passione spesso innescata dal recente lockdown, altre volte invece dal desiderio di un “ritorno alle origini”, al saper fare antico, al passato, ai sapori buoni e genuini di casa. Ma torniamo al nostro vino fatto in casa e vediamo come si fa. 

Ecco come fare il vino in casa

Primo consiglio sul tema “come fare il vino in casa”: l’uva da tavola non va bene

Sono sempre di più le persone che si dedicano alla preparazione di prodotti fatti in casa, come lo yogurt o la pizza, ma ci sono pure tante altre che decidono di cimentarsi nelle ricette di liquori, digestivi, birra e, addirittura, vino. Proprio per questo, oggi vogliamo darti qualche informazione utile in merito a come fare il vino in casa, così da poterlo servire in tavola ai tuoi ospiti o alla famiglia. Se ti stai chiedendo che cosa è necessario fare per fare questa bevanda alcolica, ti daremo tutte le dritte del caso. Per prima cosa, è fondamentale selezionare i migliori grappoli di uva, meglio ancora se biologica, eliminando quelli rovinati o che presentano eventuale sporco che non si rimuove. Ricorda che dovrai selezionare dell’uva della specie “vitis vinifera”, poichè quella che mangi comunemente in tavola non va bene.

Come fare il vino in casa: la pigiatura

Questa fase del lavoro dovrà occupare un parte del tuo tempo, giacché é molto importante per l’ottenimento di un prodotto di buona qualità. Il tuo obiettivo non sarà ovviamente quello di avere un’etichetta di pregio, ma sicuramente un buon prodotto, qualitativamente gradevole. La fase seguente per la preparazione del vino è pigiare l’uva:questa fase la potrai eseguire attraverso una pigiatura meccanica fatta con una macchina ad hoc. Se non sei in possesso di una pigiadiraspatrice in acciaio inox, dovrai occuparti di separare a mano i raspi dalla polpa e bucce, evitando di far aumentare l’acidità. Lo scopo è di rompere gli acini d’uva ottenendo il succo. Cerca online “pigiadiraspatrice” e ne troverai di casalinghe sia manuali che elettriche.

Come fare il vino in casa: vinificazione in bianco o in rosso

Giunta a questo momento del come fare il vino in casa, devi sapere che le tempistiche si differenziano in base al tipo di vino che desideri ottenere. Durante la vinificazione – ovvero quel momento in cui gli zuccheri si trasformano in alcool, vengono aggiunti al prodotto alcuni elementi che possono eliminare i batteri e i funghi. Tieni a mente, peraltro, la vinificazione in bianco e la vinificazione in rosso sono differenti!

  • Vinificazione in bianco: il mosto è lasciato fermentare senza alcun residuo dalla pigiatura ed è filtrato per esser ancor di più puro. Nel caso di vini rosati, si esegue ugualmente una vinificazione in bianco, ma solo parzialmente, proprio per fare quel colore tra il bianco ed il rosso.
  • Vinificazione in rosso: il mosto è lasciato fermentare con tutti i residui della pigiatura, per ottenere il colore rosso e aromi intensi.

Come fare il vino in casa: tutti i passaggi necessari

Diamo ora qualche informazione di massima sulla vinificazione. Niente paura! Di seguito ti diremo come fare per fare il vino in casa anche tu senza essere particolarmente esperto. Per lo meno all’inizio della vostra avventura nel mondo dell’enologia.

Svinatura e travaso

Al termine della fermentazione è fondamentale separare le vinacce dal vino attraverso il processo di svinatura. Solo giunti a questa fase si potrà passare al travaso in vasca d’acciaio o botte di rovere, lasciando invecchiare il vino, con la conseguente formazione degli zuccheri in alcool. Niente paura: se state provando a fare il vino in casa sappiate che online vendono delle piccole botti di rovere utili per un uso casalingo e per produzioni modeste. Non dovrete insomma acquistare botti enormi con le quali occupare tutto il vostro garage!

Prima dell’imbottigliamento è necessario effettuare la filtrazione per eliminare e “pulire” il vino da depositi e batteri. Al tempo stesso, viene eliminato l’ossigeno con l’aggiunta di azoto gassoso o tecniche più complesse. Successivamente si passa alla chiusura della bottiglia: ricorda, che per gustare il vino, sarà necessario far trascorrere sei mesi circa prima di poterlo bere.

Un’idea per fare il vino in casa: acquistare un kit per fare il vino in casa

Se tutto questo ti sembra insormontabile, conviene sapere che online sono in vendita degli interessanti kit per fare il vino in casa. Come detto, oltre al kit è fondamentale procurarsi della buona materia prima, ovvero l’uva giusta. Ma il kit è sicuramente di grande aiuto perchè oltre alla botte di rovere o damigiana di vetro contiene solitamente anche:

  • il tubo di scarico del vino
  • i tubi di fermentazione del vino
  • i tappi in vera gomma per vino, con appositi fori per il tubo di fementazione
  • il misuratore di grado alcolico
  • i lieviti nobili necessari per innescare la fermentazione
  • i sali nutritivi
  • le sostanze per chiarificare il vino
  • il metabisolfito di potassio, che è fondamentale per stabilizzare il vino, oltre che per disinfettare i vari oggetti del kit
  • e ovviamente tutte le istruzioni, che solitamente sono sia in inglese che in italiano, ma eventualmente verificate prima dell’acquisto

Per sapere come fare il vino in casa è necessario sapersi muovere correttamente nella produzione e seguire alla lettera ogni fase. Ma con i kit è possibile muovere i primi passi ed acquisire qualche competenza in più per migliorare anno dopo anno e magari ingrandire la propria produzione di vino casalingo.



Misto di verdure: 3 ricette originali

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Non tutti amano le verdure ed ognuno ha i suoi gusti. Tuttavia, è bene non evitare di mangiarle. I maggiori nutrizionisti al mondo raccomandano di assumere 5 dosi di frutta e verdura al giorno. Oggi vi proponiamo un’idea: dar vita di volta in volta ad un misto di verdure colorato, divertente, veloce e leggero. Ma sempre con un sapore diverso. Come? Scopriamolo assieme.

Un misto di verdure per un contorno goloso

Il misto di verdure si configura come un contorno leggero e appetitoso da portare sempre in tavola: se, però, ti sei annoiato di presentare sempre la solita insalata di rucola con i pomodori o di radicchio con le noci, è arrivato il momento di salutare il contorno a crudo e pensare qualcosa di davvero speciale. Nonostante ti dobbiamo ricordare che le verdure a crudo sono molto più ricche di nutrimenti, non possiamo fare a meno di far apprezzare anche il misto di verdure cotte. Vi sono diversi metodi di cottura che ti consentiranno di assaporare le verdure di stagione e, dunque, perché non approfittarne. provando anche qualcosa di nuovo?

Ecco tre modi per gustare il misto di verdure

Qui di seguito ti suggeriamo tre metodi di preparazione per il tuo misto di verdure: la cottura al vapore che ti permette di preservare al meglio le proprietà nutrizionali, la cottura al forno che è ideale soprattutto quando vuoi dare un tocco di originalità al tuo piatto e la cottura in padella, quella più veloce che ti consentirà di servire un contorno delizioso e fantasioso. A ciascuno di questi metodi abbiamo aggiunto uno “sprint” in più che ti consentirà di ottenere un misto di verdure saporito e diverso dal solito.

Misto di verdure al vapore con un piglio orientale

Il contorno di misto di verdure al vapore si presenta come una soluzione light, perfetta da abbinare ad un secondo di carne bianca. È senz’altro il miglior metodo per cucinare le verdure e gli ortaggi, giacché i nutrienti in esse contenuti sono preservati. Per avere un buon contorno sarà necessario acquistare delle verdure fresche nel negozio di fiducia o, in alternativa, raccogliere quelle del proprio orto. Il suggerimento per una buona cottura al vapore è di scegliere verdure che hanno tempi di cottura abbastanza simili: in tal caso, perché non scegliere dei peperoni, zucchine e carote? Dovrai cuocere il tuo contorno per 10/12 minuti, in base al grado di croccantezza che desideri ottenere, sfruttando il cestello. Una volta che il tuo contorno sarà pronto, potrai condire le verdure con un filo di olio extravergine di oliva e dell’aceto; se preferisci, potrai anche utilizzare olio e salsa di soia per ottenere qualcosa di diverso dal solito.

Misto di verdure al forno: tutti i sapori del mediterraneo

Anche il misto di verdure al forno é un piatto veloce da fare anche quando ci sono degli ospiti, giacché ti permette di sfoggiare in tavola un piatto sano e al tempo stesso bello da vedersi. È una soluzione perfetta anche per accompagnare un buona frittata o, perché no, un tagliare di salumi e formaggi. Per questa ricetta potrai scegliere delle melanzane, pomodori, cipolla, ma anche peperoni e zucchine, in base al tuo gusti: ti basterà tagliare le verdure di uno spessore simile, spolverare con del pangrattato, erbette aromatiche e un filo d’olio e il gioco sarà fatto. In alternativa, potrai anche preparare una panatura speciale con pangrattato, prezzemolo e, se gradisci, dell’aglio. Inforna il tutto a 180°C per 20 minuti (statico) e poi termina con gli ultimi 10 minuti in modalità ventilato.

Misto di verdure in padella: un viaggio in India tra spezie e colori

Un altro contorno davvero delizioso e, soprattutto, veloce da fare per accompagnare un bel secondo a base di carne o pesce è quello del misto di verdure in padella. Dovrai recuperare una padella antiaderente, così da non far attaccare niente sul fondo, e un coperchio per creare una camera di vapore: in questo modo, potrai cuocere le tue verdure senza friggerle! Per questo piatto potrai usare delle patate, melanzane, zucchine e peperoni: taglia le verdure a cubetti cercando di ottenerle delle stesse dimensioni: mi raccomando, questo dettaglio di aiuterà per la cottura! Con un goccio di olio evo e uno spicchio d’aglio potrai far cuocere il misto verdure per 10 minuti circa, a fiamma moderata. Non dimenticare di aggiungere un goccio di acqua, sale ed erbe aromatiche, se gradisci. Il nostro consiglio è quello di aggiungervi un cucchiaino di curcuma, che rende il piatto profumatissimo ed aromatico, ma anche molto più sano. Sono infatti famose le proprietà benefiche della curcuma.

Ed ecco pronto il tuo misto verdure: ora scegli la modalità di cottura che preferisci e assaporalo ad ogni pasto!



Come fare la birra artigianale

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Sono tante le persone che già prima del lockdown cercavano di apprendere le tecniche per fare in casa tale o tal’altro prodotto gastronomico. Come fare la birra artigianale è uno di quei temi molto cercati e richiesti e dunque abbiamo ritenuto di proporre qui una piccola guida sull’argomento, sperando che sia cosa gradita per chi desidera preparare la deliziosa bevanda anche in autonomia. Vediamo come muoversi allora.

Come fare la birra artigianale in casa: una premessa

L’homebrewing, ovvero l’arte della birrificazione casalinga, non si impara propriamente in un pomeriggio. Vi sono tantissime persone che si fanno la birra in casa da anni e che riescono finalmente ad ottenere un buon prodotto dopo innumerevoli tentativi. Dunque armatevi di buona volontà e di pazienza, ma siamo certi che riuscirete nell’intento.

Le 6 mosse per fare la birra artigianale in casa

Ecco le sei fasi dalle quali non è possibile prescindere per fare la birra artigianale in casa. Prima di entrare nel dettaglio delle fasi, devi sapere che online puoi comprare dei kit per fare la birra in casa. Dunque se sei alle prime armi perchè non provare? Potrebbe essere una bella avventura e potresti scoprire una nuova passione, magari da coltivare in modo più professionale anche nel futuro.

  1. Preparare il mosto: si ottiene dalla bollitura di malto e luppolo assieme ad acqua
  2. Aggiungere il lievito: si aggiunge il lievito al mosto precedentemente preparato
  3. Far fermentare il mosto: è un momento di attesa
  4. Aggiungere lo zucchero: è indispensabile per rendere la bevanda frizzante
  5. Imbottigliare: al termine della fermentazione e dopo l’aggiunta degli zuccheri, si imbottiglia in lattine ermetiche oppure in bottiglie
  6. Maturare in bottiglia: è un altro momento di attesa, durante il quale la birra acquisisce il sapore e l’aroma “finale”.

La preparazione del mosto

Il mosto come abbiamo detto si compone di malto, luppolo e acqua. Si procede all’apertura o sfarlatura del malto, che consiste nella rottura del chicco, che viene sì rotto, ma non ridotto in farina. Il malto macinato viene poi messo in una pentola, dove viene aggiunta acqua: si porta poi il tutto ad una temperatura tra i 50° e gli 80°. Questa fase è detta di ammostamento. Terminato l’ammostamento, si filtra nuovamente, e si procede ad una seconda bollitura. I grani saranno, ora, tutti aperti. Con la seconda bollitura si aggiunge il luppolo. La seconda bollitura dura più o meno un’ora.

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L’aggiunta del lievito

Dopo la seconda bollitura si aggiunge il lievito. E’ fondamentale che il liquido sia raffreddato prima di aggiungere il lievito. La temperatura ideale è di 30 gradi. Per velocizzare il raffreddamento puoi usare una serpentina nella quale scorre acqua fredda. La serpentina si immerge nel liquido. Oppure ricorri alla pazienza! Aggiungere il lievito serve ad indurre la fermentazione, facendo in modo che gli zuccheri naturali si convertano in alcol. Chi usa lievito in polvere dovrà reidratarlo con poca acqua per farlo diventare una sorta di pappetta. Oppure, puoi usare i cosiddetti “starter”, che dovrai preparare un po di ore prima.

La fermentazione

Questa fase dura dalla settimana ai 10 giorni e dovrà essere fatta in un luogo buio, secco e asciutto. Armati di pazienza. Poi dovrai travasare il tutto per eliminare i depositi, e procedere ad una seconda fase di fermentazione, di circa altri 5 giorni / una settimana. Occhio a tutto quello che tocchi, usi e maneggi. Come sempre in cucina l’igiene è d’obbligo: fai in modo che recipienti e attrezzi siano sempre sterilizzati.

L’aggiunta degli zuccheri

Detta anche carbonazione o priming, l’aggiunta di zuccheri serve a conferire frizzantezza alla tua birra fatta in casa. Lo zucchero innescherà una reazione chimica che favorirà la liberazione di anidride carbonica. Sapevi che spesso nei birrifici industriali per risparmiare tempo si aggiunge l’anidride carbonica tramite bombole? Un po come succede per l’acqua frizzante addizionata con anidride carbonica e non effervescente naturale. Tu invece aggiungerai lo zucchero, perchè farai una birra fatta in casa artigianale fatta come da tradizione. Otterrai una rifermentazione insomma.

Imbottigliamento

Sull’imbottigliamento abbiamo poco da dire, se non ricordarti di usare sempre bottiglie nuove e ben sterilizzate! Un errore igienico e dovrai buttare via tutto. Niente leggerezze!

Maturazione

La maturazione in bottiglia è un altro tempo d’attesa fondamentale per ottenere un buon prodotto. Dovrai attendere due o tre settimane almeno, per dare il tempo ai lieviti, vitamine e proteine di continuare la fermentazione ed assumere il perfetto sapore di birra che piace a te. Perchè la birra, in fondo, è viva! Dunque devi trattarla bene, e soprattutto avere pazienza. Quanto alla temperatura, in questa fase dovrai conservare le bottiglie ad una temperatura tra i 16 ed i 22 gradi.

Come fare la birra artigianale insomma può essere insidioso e lungo ma vale sempre la pena di provare. E’ bello fare le cose in autonomia ed è bello poi poterle gustare con i propri cari. Dunque buon lavoro con il tuo primo tentativo di birrificazione casalinga. 

 

Ilaria Scremin, martedì, 27 Luglio 2021 e classificato in Come Fare, Consigli, News.



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