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Crostata Gorgonzola e Piselli

Un piatto utile da portarsi in ufficio o ad un pic-nic può essere senza dubbio una torta salata. In questo caso Benedetta ne prepara una creando un connubio delizioso tra gorgonzola e piselli. Scopriamo come prepararla.

Puntata I Menu di Benedetta: 13 febbraio 2013 (Menu nel Cestino[1])
Tempo preparazione e cottura: 45 min. ca.

Ingredienti Crostata Gorgonzola e Piselli per 4 persone:

  • 3 cipollotti
  • olio
  • 300 gr di piselli
  • 1 rotolo di brisèe
  • 100 gr di gorgonzola
  • 2 uova
  • 120 ml di latte

Procedimento ricetta Quiche Gorgonzola e Piselli di Benedetta Parodi

  1. Affettare i cipollotti e rosolarli in padella con l’olio.
  2. Aggiungere i piselli e aggiustare di sale.
  3. Foderare una teglia rotonda da forno con la pasta brisèe, rigirando bene i bordi.
  4. Trasferire i piselli all’interno di questo guscio e aggiungere anche il gorgonzola distribuendolo a fiocchetti.
  5. A parte mescolare le uova con il latte, poi versare il tutto all’interno della crostata sopra a piselli e gorgonzola.
  6. Infornare a 180 gradi e cuocere per circa mezzora.

References

  1. ^ Menu nel Cestino

Polpo, curiosità e segreti | Ricettepercucinare.com

insalata di polpo - My Italian Recipes


insalata di polpo - My Italian Recipes

Alzi la mano chi non ama una bella ricetta con polpo: caldo o tiepido in inverno, freddo in estate, il polpo è uno di quei molluschi che risolve antipasto, primo e secondo in poche mosse. Non è nemmeno troppo difficile da preparare ed è ricco di ottime proprietà nutritive. Ma ci sono alcune curiosità e segreti sul polpo che sicuramente non avreste mai immaginato. Scopriamole insieme.

Il polpo è un animale incredibile, ecco alcune curiosità che lo riguardano

Starete già pensando al polpo in insalata, ma noi vogliamo prima raccontarvi alcune curiosità su questo cefalopode così straordinario. Il polpo appartiene alla famiglia dei cefalopodi, molluschi con la testa particolarmente grande e con il corpo più piccolo. E’ un animale dotato di innumerevoli tentacoli, abilissimo anche nel mimetizzarsi in caso di pericolo. Queste brevi informazioni sicuramente erano già in vostro possesso. Ma ve ne sono altre. Scopriamole insieme:

  1. in natura esistono 300 specie diverse di polpi
  2. alcuni polpi riescono a vivere anche a 4000 metri di profondità
  3. i polpi riescono a mimetizzarsi ma anche a camuffarsi, assumendo le sembianze di altri animali per sfuggire ai loro predatori o per predare meglio le loro vittime
  4. anche il polpo dispone di una sacca di inchiostro utile per annebbiare le acque e fuggire in caso di emergenza
  5. sui suoi 8 tentacoli si trovano migliaia di recettori chimici che gli servono per sviluppare il gusto e l’olfatto
  6. riescono ad infilarsi in qualunque anfratto, contraendosi in modo straordinario
  7. hanno 3 cuori, uno per pompare sangue verso il cuore e gli altri due per pomparlo verso le branchie
  8. alcuni sono velenosi, emettono una tossina che usano per immobilizzare le loro prede
  9. il loro sangue è ricco di rame e di colore blu
  10. sono molto intelligenti e hanno un’ottima consapevolezza di sé
  11. sono daltonici, non vedono il colore rosso e difficilmente distinguono il rosso dal blu

Come cucinare il polpo: non solo polpo in insalata

Vediamo ora di spostarci dal mondo animale a quello gastronomico. Il polpo può essere cotto senza aggiunta di liquidi oppure bollito in acqua. Indicativamente saranno sufficienti 20 minuti ogni mezzo kg. Vediamo alcune ricette:

  • polpo in insalata
  • catalana di polpo (con patate lesse)
  • in umido, in pignata
  • fritto
  • polpette di polpo
  • arrostito su piastra, bistecchiera o barbecue

Le idee sono tutte ottime. Il polpo fresco è eccellente ma se non vi sentite troppo abili in cucina, optate per il polpo decongelato: sarete ancora più sicuri del fatto che la carne diventerà morbidissima!



Come fare il vino in casa

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come fare il vino fatto in casa

Saper preparare gli alimenti e le bevande fatte in casa è decisamente bello: proprio per questo oggi ti sveleremo come fare il vino in casa, così da ottenere un ottimo prodotto artigianale, buono e soddisfacente. Sono sempre di più le persone che amano preparare alimenti e bevande artigianalmente in casa. Una passione spesso innescata dal recente lockdown, altre volte invece dal desiderio di un “ritorno alle origini”, al saper fare antico, al passato, ai sapori buoni e genuini di casa. Ma torniamo al nostro vino fatto in casa e vediamo come si fa. 

Ecco come fare il vino in casa

Primo consiglio sul tema “come fare il vino in casa”: l’uva da tavola non va bene

Sono sempre di più le persone che si dedicano alla preparazione di prodotti fatti in casa, come lo yogurt o la pizza, ma ci sono pure tante altre che decidono di cimentarsi nelle ricette di liquori, digestivi, birra e, addirittura, vino. Proprio per questo, oggi vogliamo darti qualche informazione utile in merito a come fare il vino in casa, così da poterlo servire in tavola ai tuoi ospiti o alla famiglia. Se ti stai chiedendo che cosa è necessario fare per fare questa bevanda alcolica, ti daremo tutte le dritte del caso. Per prima cosa, è fondamentale selezionare i migliori grappoli di uva, meglio ancora se biologica, eliminando quelli rovinati o che presentano eventuale sporco che non si rimuove. Ricorda che dovrai selezionare dell’uva della specie “vitis vinifera”, poichè quella che mangi comunemente in tavola non va bene.

Come fare il vino in casa: la pigiatura

Questa fase del lavoro dovrà occupare un parte del tuo tempo, giacché é molto importante per l’ottenimento di un prodotto di buona qualità. Il tuo obiettivo non sarà ovviamente quello di avere un’etichetta di pregio, ma sicuramente un buon prodotto, qualitativamente gradevole. La fase seguente per la preparazione del vino è pigiare l’uva:questa fase la potrai eseguire attraverso una pigiatura meccanica fatta con una macchina ad hoc. Se non sei in possesso di una pigiadiraspatrice in acciaio inox, dovrai occuparti di separare a mano i raspi dalla polpa e bucce, evitando di far aumentare l’acidità. Lo scopo è di rompere gli acini d’uva ottenendo il succo. Cerca online “pigiadiraspatrice” e ne troverai di casalinghe sia manuali che elettriche.

Come fare il vino in casa: vinificazione in bianco o in rosso

Giunta a questo momento del come fare il vino in casa, devi sapere che le tempistiche si differenziano in base al tipo di vino che desideri ottenere. Durante la vinificazione – ovvero quel momento in cui gli zuccheri si trasformano in alcool, vengono aggiunti al prodotto alcuni elementi che possono eliminare i batteri e i funghi. Tieni a mente, peraltro, la vinificazione in bianco e la vinificazione in rosso sono differenti!

  • Vinificazione in bianco: il mosto è lasciato fermentare senza alcun residuo dalla pigiatura ed è filtrato per esser ancor di più puro. Nel caso di vini rosati, si esegue ugualmente una vinificazione in bianco, ma solo parzialmente, proprio per fare quel colore tra il bianco ed il rosso.
  • Vinificazione in rosso: il mosto è lasciato fermentare con tutti i residui della pigiatura, per ottenere il colore rosso e aromi intensi.

Come fare il vino in casa: tutti i passaggi necessari

Diamo ora qualche informazione di massima sulla vinificazione. Niente paura! Di seguito ti diremo come fare per fare il vino in casa anche tu senza essere particolarmente esperto. Per lo meno all’inizio della vostra avventura nel mondo dell’enologia.

Svinatura e travaso

Al termine della fermentazione è fondamentale separare le vinacce dal vino attraverso il processo di svinatura. Solo giunti a questa fase si potrà passare al travaso in vasca d’acciaio o botte di rovere, lasciando invecchiare il vino, con la conseguente formazione degli zuccheri in alcool. Niente paura: se state provando a fare il vino in casa sappiate che online vendono delle piccole botti di rovere utili per un uso casalingo e per produzioni modeste. Non dovrete insomma acquistare botti enormi con le quali occupare tutto il vostro garage!

Prima dell’imbottigliamento è necessario effettuare la filtrazione per eliminare e “pulire” il vino da depositi e batteri. Al tempo stesso, viene eliminato l’ossigeno con l’aggiunta di azoto gassoso o tecniche più complesse. Successivamente si passa alla chiusura della bottiglia: ricorda, che per gustare il vino, sarà necessario far trascorrere sei mesi circa prima di poterlo bere.

Un’idea per fare il vino in casa: acquistare un kit per fare il vino in casa

Se tutto questo ti sembra insormontabile, conviene sapere che online sono in vendita degli interessanti kit per fare il vino in casa. Come detto, oltre al kit è fondamentale procurarsi della buona materia prima, ovvero l’uva giusta. Ma il kit è sicuramente di grande aiuto perchè oltre alla botte di rovere o damigiana di vetro contiene solitamente anche:

  • il tubo di scarico del vino
  • i tubi di fermentazione del vino
  • i tappi in vera gomma per vino, con appositi fori per il tubo di fementazione
  • il misuratore di grado alcolico
  • i lieviti nobili necessari per innescare la fermentazione
  • i sali nutritivi
  • le sostanze per chiarificare il vino
  • il metabisolfito di potassio, che è fondamentale per stabilizzare il vino, oltre che per disinfettare i vari oggetti del kit
  • e ovviamente tutte le istruzioni, che solitamente sono sia in inglese che in italiano, ma eventualmente verificate prima dell’acquisto

Per sapere come fare il vino in casa è necessario sapersi muovere correttamente nella produzione e seguire alla lettera ogni fase. Ma con i kit è possibile muovere i primi passi ed acquisire qualche competenza in più per migliorare anno dopo anno e magari ingrandire la propria produzione di vino casalingo.



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