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Misto di verdure: 3 ricette originali

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Non tutti amano le verdure ed ognuno ha i suoi gusti. Tuttavia, è bene non evitare di mangiarle. I maggiori nutrizionisti al mondo raccomandano di assumere 5 dosi di frutta e verdura al giorno. Oggi vi proponiamo un’idea: dar vita di volta in volta ad un misto di verdure colorato, divertente, veloce e leggero. Ma sempre con un sapore diverso. Come? Scopriamolo assieme.

Un misto di verdure per un contorno goloso

Il misto di verdure si configura come un contorno leggero e appetitoso da portare sempre in tavola: se, però, ti sei annoiato di presentare sempre la solita insalata di rucola con i pomodori o di radicchio con le noci, è arrivato il momento di salutare il contorno a crudo e pensare qualcosa di davvero speciale. Nonostante ti dobbiamo ricordare che le verdure a crudo sono molto più ricche di nutrimenti, non possiamo fare a meno di far apprezzare anche il misto di verdure cotte. Vi sono diversi metodi di cottura che ti consentiranno di assaporare le verdure di stagione e, dunque, perché non approfittarne. provando anche qualcosa di nuovo?

Ecco tre modi per gustare il misto di verdure

Qui di seguito ti suggeriamo tre metodi di preparazione per il tuo misto di verdure: la cottura al vapore che ti permette di preservare al meglio le proprietà nutrizionali, la cottura al forno che è ideale soprattutto quando vuoi dare un tocco di originalità al tuo piatto e la cottura in padella, quella più veloce che ti consentirà di servire un contorno delizioso e fantasioso. A ciascuno di questi metodi abbiamo aggiunto uno “sprint” in più che ti consentirà di ottenere un misto di verdure saporito e diverso dal solito.

Misto di verdure al vapore con un piglio orientale

Il contorno di misto di verdure al vapore si presenta come una soluzione light, perfetta da abbinare ad un secondo di carne bianca. È senz’altro il miglior metodo per cucinare le verdure e gli ortaggi, giacché i nutrienti in esse contenuti sono preservati. Per avere un buon contorno sarà necessario acquistare delle verdure fresche nel negozio di fiducia o, in alternativa, raccogliere quelle del proprio orto. Il suggerimento per una buona cottura al vapore è di scegliere verdure che hanno tempi di cottura abbastanza simili: in tal caso, perché non scegliere dei peperoni, zucchine e carote? Dovrai cuocere il tuo contorno per 10/12 minuti, in base al grado di croccantezza che desideri ottenere, sfruttando il cestello. Una volta che il tuo contorno sarà pronto, potrai condire le verdure con un filo di olio extravergine di oliva e dell’aceto; se preferisci, potrai anche utilizzare olio e salsa di soia per ottenere qualcosa di diverso dal solito.

Misto di verdure al forno: tutti i sapori del mediterraneo

Anche il misto di verdure al forno é un piatto veloce da fare anche quando ci sono degli ospiti, giacché ti permette di sfoggiare in tavola un piatto sano e al tempo stesso bello da vedersi. È una soluzione perfetta anche per accompagnare un buona frittata o, perché no, un tagliare di salumi e formaggi. Per questa ricetta potrai scegliere delle melanzane, pomodori, cipolla, ma anche peperoni e zucchine, in base al tuo gusti: ti basterà tagliare le verdure di uno spessore simile, spolverare con del pangrattato, erbette aromatiche e un filo d’olio e il gioco sarà fatto. In alternativa, potrai anche preparare una panatura speciale con pangrattato, prezzemolo e, se gradisci, dell’aglio. Inforna il tutto a 180°C per 20 minuti (statico) e poi termina con gli ultimi 10 minuti in modalità ventilato.

Misto di verdure in padella: un viaggio in India tra spezie e colori

Un altro contorno davvero delizioso e, soprattutto, veloce da fare per accompagnare un bel secondo a base di carne o pesce è quello del misto di verdure in padella. Dovrai recuperare una padella antiaderente, così da non far attaccare niente sul fondo, e un coperchio per creare una camera di vapore: in questo modo, potrai cuocere le tue verdure senza friggerle! Per questo piatto potrai usare delle patate, melanzane, zucchine e peperoni: taglia le verdure a cubetti cercando di ottenerle delle stesse dimensioni: mi raccomando, questo dettaglio di aiuterà per la cottura! Con un goccio di olio evo e uno spicchio d’aglio potrai far cuocere il misto verdure per 10 minuti circa, a fiamma moderata. Non dimenticare di aggiungere un goccio di acqua, sale ed erbe aromatiche, se gradisci. Il nostro consiglio è quello di aggiungervi un cucchiaino di curcuma, che rende il piatto profumatissimo ed aromatico, ma anche molto più sano. Sono infatti famose le proprietà benefiche della curcuma.

Ed ecco pronto il tuo misto verdure: ora scegli la modalità di cottura che preferisci e assaporalo ad ogni pasto!



Latte parzialmente scremato, fa bene?

Latte parzialmente scremato, fa bene?


latte parzialmente scremato fa bene - MyItalianRecipes

La nostra alimentazione ci consente di consumare diverse tipologie di alimenti, anche se generalmente quando ci si affeziona ad un prodotto non lo si abbandona più: è l’esempio del latte parzialmente scremato. Ma il latte parzialmente scremato fa bene? O essendo scremato è privo di sostanze nutritive? Sicuramente ce lo siamo chiesto qualche volta mentre la mattina sonnecchiavamo sulla tazza… e allora, mettiamo un po’ d’ordine sul tema e scopriamo se questo latte fa bene o no. 

Che cos’è il latte parzialmente scremato?

Cominciamo col rispondere alla domanda “che cos’è il latte parzialmente scremato”. Quando si parla di latte parzialmente scremato si è soliti indicare il latte intero che è stato lavorato in centrifuga, così da poter eliminare le eventuali impurità – come si fa sempre per tutti i tipi di latte – e che possiede una quantità inferiore di grassi rispetto al classico latte intero. Pensa che, grazie al procedimento di scrematura, è possibile ridurre della metà la concentrazione di colesterolo, senza danneggiare le vitamine ed i sali minerali contenuti in esso. Nel complesso, quindi, il latte parzialmente scremato è un latte magro che viene suggerito a coloro che hanno bisogno di impostare una dieta ben precisa. Ad esempio, si consiglia il consumo di questo tipo di bevanda a coloro che soffrono di problemi di colesterolo alto, ma anche di ipertensione e cardiovascolari. Come potrai ben immaginare, con un regime alimentare ponderato è possibile ridurre drasticamente i valori dei grassi, cosa che in soggetti di questo tipo può fare la differenza. Il sapore del latte scremato differisce da quello intero: infatti, alcune persone preferiscono non consumare questa bevanda proprio perché il gusto non è di loro gradimento, rinunciando però a tutti gli evidenti vantaggi che si possono riscontrare con il suo consumo (calcio, potassio e proteine). Ma veniamo al nostro quesito: latte parzialmente scremato, fa bene?

Latte parzialmente scremato, fa bene?  Perché é meglio non rinunciare al latte

La rinuncia del latte – a meno che non siate intolleranti – comporta ad un taglio netto dell’apporto di quei nutrienti che, invece, possono essere di grande importanza nell’organismo di un uomo e di una donna. Proprio per questo, ci sentiamo di suggerirti un consulto con il medico qualora volessi impostare o fossi costretto ad impostare una dieta ipocalorica per perdere peso. Per gestire al meglio l’introduzione dei grassi – senza evitare il latte per via del gusto – sarebbe meglio togliere gli stessi da altri alimenti, così da non togliere completamente un alimento così importante. Ci teniamo a sottolineare anche un falso mito collegato al consumo di questo prezioso cibo: il latte non provoca il cancro e la stessa Fondazione Veronesi ne ha dato conferma smentendo questa testimonianza di falsità che non ha alcun fondamento scientifico. Anzi, il latte ed i latticini sono pure importanti nell’alimentazione, poiché svolgono un’azione preventiva nel confronto di alcuni tumori: è il caso di quello al seno e al colon retto. Dunque se la domanda era latte parzialmente scremato, fa bene? La risposta è sì, fa bene e non conviene toglierlo!

Abissine La Molisana, e scandalo fu

abissine o conchiglie rigate La Molisana - MyItalian.recipes


abissine o conchiglie rigate La Molisana - MyItalian.recipes
Fonte: lamolisana.it

Abissine rigate La Molisana: chi le ha mai assaggiate, godendosi tutta la bontà di un buon piatto di pasta e senza alcun retropensiero? Eppure, com’è usanza nel nostro Bel Paese, la polemica (inutile) era dietro l’angolo, pronta ad esplodere. Vi raccontiamo com’è andata. 

Come è nata la polemica intorno alla pasta Molisana abissine rigate

In questi ultimi giorni la faccenda della pasta La Molisana e il formato abissine rigate ha suscitato parecchio scalpore tra gli utenti del mondo social (e non solo). Infatti, la scheda descrittiva sul sito La Molisana ha contribuito a far aumentare l’indignazione intorno a dei formati di pasta che, apparentemente, potevano non avere un significato ben preciso. Facciamo, però, un passo indietro e cerchiamo di capire come è nata la polemica intorno alla pasta La Molisana abissine rigate. Il fotografo milanese Nicola Bertasi, in un certo senso, è colui che ha lanciato la “pietra” sul web ed ha avviato una serie di riflessioni nei confronti del pastificio italiano. Il fotografo, infatti, avendo acquistato un pacco di abissine rigate per preparare il suo pranzo, è stato incuriosito dal nome del formato (alquanto originale per della pasta) e così si è messo davanti al proprio pc, cercando su Google il motivo per il quale si chiamasse così. Insomma, sul sito ufficiale del pastificio La Molisana è campeggiava un testo piuttosto enfatico, che descriveva il formato di pasta in questione con frasi come “celebrazione del colonialismo” e ancora “sicuro sapore littorio”. Un testo che il noto fotografo ha interpretato come provocatorio, chiaramente redatto con riferimento al periodo buio italiano – quello del colonialismo in Africa. E dunque Bertasi ha immediatamente deciso di esternare il suo pensiero su Facebook. Da lì a poco il post ha cominciato a diventare virale, suscitando altrettanto stupore ed indignazione da parte di alcuni utenti del web.

Un cambio di rotta per la pasta  LaMolisana abissine rigate

Davanti all’evidenza e dopo una giornata di intense polemiche scattate sui social, il pastificio di Campobasso La Molisana non ha potuto far altro che prendere in mano la situazione e cambiare i nomi “provocatori” dei suoi formati di pasta. Così, le abissine rigate della pasta La Molisana sono diventate conchiglie rigate, mentre che le tripoline lunghe sono ora mezze fettuccine ricce e, per finire, le tripoline si sono trasformate in farfalline. L’amministratore delegato Giuseppe Ferro ha spiegato che il pastificio vanta 100 anni di storia e che lui insieme ad altri hanno preso in mano l’azienda nel 2011, senza pensare al cambio dei nomi dei formati che, invece, hanno rievocato un’epoca drammatica della storia italiana. Ora, però, possiamo dire tutto è bene quel che finisce bene!

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