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Ravioli ripieni di gorgonzola, come condirli?

ravioli gorgonzola e noci - Ricettepercucinare.com


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I ravioli ripieni di gorgonzola attirano la nostra attenzione e ci fanno gola. Il gorgonzola è uno dei formaggi italiani più amati in tutto il mondo. Il suo sapore intenso, talvolta pungente, ma anche deliziosamente dolce è un tripudio di armonia. E la sua cremosità conquista anche i palati più esigenti. Vi siete dunque messi all’opera e avete preparato i vostri ravioli ripieni di gorgonzola fatti in casa. Oppure avete saltato direttamente questo passaggio ed avete deciso di acquistarli già pronti presso il negozio di pasta fresca sotto casa o al supermercato. Ma ora non sappiamo esattamente condirli. Quale potrebbe essere il condimento perfetto per questi ravioli? Scopriamolo insieme.

Come scegliere il miglior condimento per i ravioli gorgonzola e noci

Come condire i ravioli gorgonzola e noci o semplicemente i ravioli al gorgonzola? Vi diamo subito qualche consiglio pratico e qualche idea da copiare.

1 – Condimento con poca panna

La panna dà pesantezza al piatto e lo rende grasso. Meglio non esagerare. E’, tuttavia, un ottimo legante. Dunque vi consigliamo di preparare un condimento con giusto qualche cucchiaio di panna, un po’ di pepe e magari mezzo cucchiaio di passata di pomodoro, che dà dolcezza e colora il piatto.

2 – Condimento con zucchine trifolate o melanzane al funghetto

Un’altra idea per condire al meglio i ravioli al gorgonzola è quella di aggiungere un ingrediente vegetale. Provate con delle zucchine trifolate o con delle melanzane al funghetto: sarà un modo per dare sapore, leggerezza e colore senza sovrastare il sapore dei ravioli, ma piuttosto accompagnandolo. L’importante è non esagerare coi dosaggi!

3 – Condimento con pomodoro fresco e basilico

Anche il pomodoro è una buona idea purché in dosi modiche. Potete usare dei pomodorini piccadilly saltati velocemente in padella con qualche fogliolina di basilico oppure della passata di pomodoro. L’ideale è che si tratti di una passata preparata al momento da voi, cosicché la freschezza del pomodoro si senta molto al palato. Se invece decidete di usare una passata di pomodoro commerciale, vi consigliamo di usarne poca. Accompagnerà i ravioli al gorgonzola dando salinità e mineralità pur senza sovrastarli!

 



Crostata di ricotta tipo pastiera

pastiera napoletana - crostata di ricotta tipo pastiera Ricettepercucinare.com


Ricorda la pastiera, ma non è una pastiera: è la crostata di ricotta “tipo pastiera”
pastiera napoletana - crostata di ricotta tipo pastiera Ricettepercucinare.com

Crostata di ricotta tipo pastiera: sogni di preparare un dolce simile alla pastiera per sapore e consistenza, e non fa niente se non sarà la pastiera originale? Ti diamo noi qualche spunto. 

Crostata di ricotta tipo pastiera, come prepararla?

La crostata di ricotta è un dolce di ricotta non facilissimo da preparare e pur tuttavia non impossibile. Si tratta, come è facile immaginare, di una crostata a base di pasta frolla, con un ripieno di ricotta. In questa ricetta eviteremo l’uso di canditi perché non tutti li amano. Vediamo come procedere.

Ingredienti della crostata di ricotta

Vediamo dunque come si procede per preparare questa crostata di ricotta tipo pastiera. Partite dalla pasta frolla. Ciascuno di noi ha una ricetta della pasta frolla che è un po’ il proprio cavallo di battaglia. Di ricette ne esistono varie. Dipende anche da cosa volete preparare, se crostate o biscotti. Vi diamo ad ogni modo una buona ricetta della pasta frolla, che potrete usare anche per preparare la ricetta della crostata di ricotta e marmellata.

A questo link trovate la ricetta della pasta frolla per crostata. E’ buona ed affidabile!

Come preparare il ripieno della crostata di ricotta tipo pastiera

La crostata di ricotta tipo pastiera deve profumare di ricotta e di agrumi. Deve avere quell’inconfondibile piglio mediterraneo che piace a tanti di noi. Per prepararla, dunque, procuratevi una ricotta vaccina fresca (350 grammi circa), possibilmente presa da un caseificio di fiducia; la scorza grattugiata di un’arancia e di un limone; un po’ di gocce di cioccolato; un uovo, un tuorlo e 90 grammi di zucchero. Questi sono gli ingredienti da tenere sottomano.

Come realizzare la crostata “simil pastiera”

Ripetiamo, non si tratta di una pastiera, semplicemente di una crostata di ricotta che rievoca i sapori della pastiera in modo veloce. Mancano molti ingredienti e passaggi della pastiera difatti! Ma torniamo a noi!

Il resto della ricetta è molto intuitivo. Preparate la frolla, avvolgetela nella pellicola, dopodiché foderate il fondo di una tortiera. Se vi sentite particolarmente abili, tenete da parte un terzo della pasta per dar vita alle classiche strisce superficiali. Altrimenti potete anche farne a meno. Poi lavorate la ricotta con le uova e lo zucchero (anche a mano) e aggiungete le scorze degli agrumi e il cioccolato. Infine, versate la crema sulla frolla (bucherellata coi rebbi di una forchetta) e infornate! 40 minuti a 180 gradi sono sufficienti.



Come si fa il mirto

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Come si fa il mirto? Il mirto è uno dei liquori più noti e famosi prodotti in Italia assieme al limoncello. La sua origine è sarda, non a caso in Sardegna le piante di mirto abbondano. Scopriamo oggi assieme come si fa il mirto, in modo da ottenere un ottimo liquore casalingo pronto per ogni evenienza, da gustare al naturale oppure con l’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio.

Cos’è il mirto e come si gusta

Il mirto è un liquore tradizionale sardo che si prepara a partire da bacche di mirto ben mature. Il mirto è un arbusto che cresce in tutta la regione. Alcune persone preparano il liquore usando anche le foglie della pianta, ma la ricetta tradizionale prevede che si usino solamente le bacche. Il suo sapore è deciso e fresco. Raramente, in realtà, si gusta a temperatura ambiente. E’ più comune gustarlo con ghiaccio o meglio ancora freddo di freezer. Essendo una bevanda a base alcolica, non ghiaccia, quindi potete riporlo comodamente in freezer. Una buona idea è quella di riporre in freezer anche i bicchierini. L’effetto rinfrescante e digestivo sarà assicurato. Ma forse siamo partiti dalla fine. Dunque torniamo indietro e vediamo come si fa il mirto.

Qual è la gradazione alcolica del mirto

Il liquore di mirto ha una gradazione alcolica che oscilla tra i 30° e i 50°. Ha un bel colore viola intenso che proviene dalla buccia delle bacche di mirto. La buccia, oltre a dare un bellissimo colore al liquore, è anche ricca di antiociani, degli antiossidanti preziosi per tenere alla larga le patologie tipiche del tempo che avanza e per mantenere in salute il sistema cardiovascolare.

Come si prepara il mirto

Veniamo ora alla preparazione del mirto. Come si prepara il mirto? Si raccolgono dapprima le bacche, che devono essere molto mature. Si lavano e asciugano, dopodiché si mettono nell’alcol per liquori (lo trovate al supermercato) per 40 giorni muovendo di tanto in tanto il recipiente. Terminato il periodo di macerazione, il liquido si filtra e le bacche si gettano. Il liquido va mescolato ad uno sciroppo precedentemente preparato facendo bollire acqua e zucchero (un litro di acqua e 100 grammi di zucchero). Lo sciroppo deve essere ormai freddo. Si mescolano dunque il liquido di macerazione (che dovrà essere anch’esso un litro per un libro di sciroppo) e lo sciroppo e si imbottiglia. Il tutto si gusta dopo un paio di mesi.

Per la preparazione, si lasciano a macerare le bacche mature, nell’alcool a 90° per 40 giorni. Trascorso il tempo di macerazione, il liquido viene filtrato e l’essenza ricavata viene addizionata con uno sciroppo di acqua e zucchero. Il liquore di mirto, però, potrà essere gustato solo dopo un riposo di 1-2 mesi.

Abbiate cura di usare le bacche entro due giorni dalla loro raccolta. Più sono fresche e meglio è! 



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