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Frittelle veneziane ricetta originale | Ricettepercucinare.com

Storia delle frittelle veneziane | Ricettepercucinare.com


frittelle veneziane - Ricettepercucinare.com

Le frittelle veneziane sono un dolce tipico della tradizione veneta legato alla festa del Carnevale. In Veneto le si trova in giro già dai primissimi giorni di Carnevale e spesso già in occasione dell’Epifania, e si possono gustare praticamente ovunque fino alla Quaresima. Se non vi va di comprare le frittelle veneziane online o volete provare a prepararle voi stessi in casa, vi diamo noi la ricetta. E allora, pronti a preparare le frittelle veneziane, ricetta originale e autentica veneta? Si parte! 

Ingredienti per la ricetta originale delle frittelle veneziane

  • 250 grammi di farina

  • 20 grammi di lievito di birra (tre quarti di cubetto)

  • 30 grammi di zucchero (le frittelle veneziane non sono dolcissime, se desiderate un prodotto più dolce vi consigliamo di aumentare la dose di zucchero)

  • un uovo
  • un bicchiere di latte
  • 30 grammi di uvetta
  • 30 grammi di pinoli
  • la scorza di un limone (solo la parte gialla)
  • una mela tagliata a pezzettini piccoli
  • un bicchierino di rum
  • olio per friggere
  • zucchero a velo

Preparazione della ricetta delle frittelle veneziane

Ed ora vediamo come si preparano le frittelle veneziane.

  • Procuratevi una terrina piuttosto ampia e metteteci il latte intiepidito (passate la terrina con il latte un minuto in microonde) con il lievito sbriciolato al suo interno.
  • Aggiungete 50 grammi di farina setacciata e lavorate il tutto. Coprite con un canovaccio e lasciate che lieviti.
  • Nel frattempo mettete l’uvetta a bagno nel rum.
  • Quando l’impasto ha raggiunto il doppio del volume, aggiungete la farina restante, l’uovo, l’uvetta strizzata bene, asciugata con carta da cucina e infarinata, la scorza di limone grattugiata finemente, la mela e un pizzico di sale. Riponete di nuovo a lievitare.
  • Quando l’impasto sarà ben gonfio friggete le frittelle usando dei cucchiaini o cucchiai. Raccogliete un cucchiaio di impasto e con l’altro cucchiaio fate cadere la pallina di impasto nell’olio bollente.
  • Quando avranno un bel colore caramellato toglietele e posatele su carta forno. Infine spolverizzatele con zucchero a velo. Ecco spiegato come si fanno le frittelle veneziane.

Varianti delle frittelle veneziane

Le frittelle veneziane sono ottime così come sono “senza niente” ma sono buone anche se farcite con crema pasticcera o zabaione. In tal caso dovrete farle un po’ più grandi, senza uvetta e senza mela. Poi quando le avrete preparate, dovrete usare una sac à poche per farcirle. In un altro articolo vi spiegheremo come preparare la crema pasticcera e come preparare la crema allo zabaione per le frittelle.



Funghi cardoncelli, ricette pugliesi | Ricettepercucinare.com

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funghi cardoncelli ricette pugliesi - Ricettepercucinare.com

I funghi cardoncelli sono tra i prodotti tipici pugliesi più diffusi e gustati in regione durante la stagione autunnale. Sono funghi meno costosi dei forse più famosi funghi porcini e possono accontentare ugualmente il palato degli amanti dei funghi freschi. Scopriamo oggi, a proposito dei funghi cardoncelli, ricette pugliesi e italiane famose e preparate tutti gli anni in autunno. 

Funghi cardoncelli, ricette pugliesi di primi piatti

A proposito di funghi cardoncelli, ricette pugliesi e nazioniali non mancano e spesso sono ricette di primi piatit. I cardoncelli si prestano a dar vita ad innumerevoli ricette di primi piatti pugliesi e italiani. Una proposta che vi consigliamo è quella di preparare un piatto di tagliatelle con funghi cardoncelli, in bianco ma con l’aggiunta di qualche pomodorino. Anche la carbonara con cardoncelli è una buona idea, dunque dovrete aggiungere pancetta e, se l’idea vi alletta, un tuorlo ed un manciata di formaggio grana o parmigiano. Oppure, potete preparare le tagliatelle con funghi cardoncelli e speck, senza necessariamente trasformarla in una carbonara. Infine, la pasta con cardoncelli e salsiccia è sempre gradita a tutti. Se invece volete preparare un risotto, il consiglio è quello di provare l’abbinamento cardoncelli e zafferano.

Funghi cardoncelli gratinati al forno

La ricetta dei funghi cardoncelli gratinati al forno è un ottimo contorno pugliese. La panatura andrà fatta con pangrattato, aglio tritato, prezzemolo, pecorino grattugiato, sale e pepe. Non dovrete far altro che disporre i funghi in teglia dopo averli mondati e puliti e poi cospargerli con la panatura preparata. Per la cottura sarà sufficiente un quarto d’ora a 200 gradi.

Funghi cardoncelli impanati al forno

I funghi cardoncelli impanati al forno sono buoni ma non fritti dunque accontentano salute e palato. Si tratta di funghi croccanti e gustosi. Dovrete pulire per bene ciascun fungo, dopodichè passerete i funghi nell’uovo. A questo punto passerete ciascun fungo in un mix di grana grattugiato, pangrattato, sale, prezzemolo, pepe. Infornate i funghi a 180 gradi per 20 minuti. Diventeranno ben croccanti!

Funghi cardoncelli fritti

Se friggere non vi dispiace, provate infine i funghi cardoncelli fritti. Come al solito mondate e pulite per bene tutti i funghi. Dopodichè preparatevi una pastella mescolando farina, pangrattato, birra chiara, sale, pepe. Passate i funghi nella pastella e friggete in olio bollente.

 

 



Storia delle frittelle veneziane | Ricettepercucinare.com

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frittelle veneziane - Ricettepercucinare.com

La regione Veneto è una regione con una tradizione gastronomica straordinaria capace di scandire, a suon di sapori, i piccoli grandi appuntamenti dell’anno e del calendario. Non v’è santo o ricorrenza che non abbia una sua pietanza caratterizzante. Per quanto riguarda il Carnevale, parliamo naturalmente delle frittelle veneziane. Durante il periodo del Carnevale, in Veneto trovate le frittelle in tutti i panifici e supermercati. Le trovate semplici, le classiche veneziane, ma anche con crema o zabaione. Che gioia addentare queste piccole grandi bontà! E che ricordi d’infanzia, per chi le ha gustate più e più volte da bambino! Ma conoscete la storia delle frittelle veneziane? Ve la raccontiamo noi. 

Le frittelle veneziane, dolce nazionale della Repubblica Serenissima

Innanzitutto dovete sapere che le frittelle veneziane sono così buone che le trovate sino in Friuli e sino al confine con la Lombardia. La loro storia affonda le sue radici nella seconda metà del XIV secolo. Il primissimo documento scritto che cita la ricetta delle frittelle veneziane si trova oggi a Roma, all’interno della Biblioteca Casatanense. In dialetto le chiamiamo anche “fritoe” o fritole. La ricetta rinascimentale è invece conservata al Museo Correr di Venezia, all’interno di una serie di appunti di cucina firmati da Bartolomeo Scappi.

La corporazione dei fritoleri

Pensate che nel Seicento i fritoleri, cioè coloro che facevano le fritole, si unirono in una corporazione. Alla corporazione appartenevano una settantina di fritoleri, che potevano tramandarsi l’appartenenza ad essa di padre in figlio. Nel Settecento, poi, pensate che la frittella fu insignita del titolo di “Dolce Nazionale dello Stato Veneto”. 

Le frittelle veneziane nell’arte

Pensate che le frittelle veneziane fanno parte così fortemente della storia e della cultura del Veneto che sono presenti anche in molte opere d’arte di prestigio. Sono innumerevoli i quadri appartenenti al Seicento o al Settecento che raffigurano proprio il personaggio del venditore o della venditrice di fritole. Ai tempi era possibile acquistare le frittelle come cibo da strada: il venditore forniva la frittella infilzata in una sorta di spiedo, affinchè fosse possibile gustarla senza ungersi le dita nè scottarsi.

Le frittelle veneziane nella letteratura

Non mancano le citazioni letterarie. Lo scrittore e nobiluomo veneziano Pietro Gasparo Moro scriveva nel 1800 a proposito dei fritoleri:

Hanno sempre sul davanti un pannolino che s’assomiglia al grembial delle donne, che sembra venuto allora fuor dal bucato. Tengono in mano un vasetto bucherellato con cui gettano del continuo zucchero sulla mercie, ma con tal atteggiamento che par vogliano dire: e chi sente l’odore e il sapore di questa cosa che noi inzuccheriamo?

Analogamente, Giovanni Marangoni, li descriveva così:

Cuocitori e venditori a un tempo, impastavano la farina sopra ampi tavolati per poi friggerle con olio, grasso di maiale o burro, entro grandi padelle sostenute da tripodi. A cottura ultimata le frittelle venivano esposte su piatti variamente e riccamente decorati, di stagno o di peltro. Su altri piatti, a dimostrazione della bontà del prodotto venivano esibiti gli ingredienti usati: pinoli, uvette, cedrini.

Non possiamo infine non menzionare Carlo Goldoni, famosissimo commediografo veneziano, che menziona la frittella proprio all’interno di una sua commedia dal titolo Il Campiello, risalente al 1756. 

La frittelle veneziana nella cucina ebraica

Come sapete a Venezia c’è uno dei ghetti ebraici più antichi d’Italia. Gli ebrei gradirono particolarmente la fritola veneziana e scelsero di rivisitarla, dando vita ad una versione tutta loro che ancora oggi è protagonista della ricorrenza del Purim.

Per la ricetta delle frittelle veneziane originale, vi invitiamo a cliccare qui



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