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Nocino dei frati: risposte alle domande più frequenti (FAQ)

Il Nocino dei Frati è un liquore tipico italiano che spesso si prepara sia a nord che a sud. Particolarmente diffuso in Emilia-Romagna, Lombardia, e nelle zone circostanti, trova anche un ottimo riscontro in Puglia e in altre regioni del meridione. Ottenuto dalla macerazione delle noci verdi in alcol, questo liquore ha una lunga tradizione e un sapore unico. In questo articolo, esploreremo le domande più frequenti (FAQ) riguardanti il Nocino dei Frati.

Cos’è il Nocino dei Frati?

Il Nocino dei Frati è un liquore scuro e aromatico prodotto attraverso la macerazione delle noci verdi, comunemente chiamate “noci di sorbo”, in alcol. La miscela viene successivamente addolcita con zucchero e aromatizzata con spezie. Il risultato è un liquore dal gusto ricco e complesso.

Qual è l’origine del Nocino dei Frati?

L’origine del Nocino dei Frati è avvolta nel mistero e nella tradizione. Si racconta che i monaci francescani fossero tra i primi a produrre questo liquore nei loro monasteri, dando così il nome “dei Frati”. La tradizione di preparare il Nocino in casa è stata tramandata di generazione in generazione. Ad Altamura, in provincia di Bari, la tradizione del nocino è molto antica, e affonda le sue origini esattamente in un monastero.

Come si prepara il Nocino dei Frati in casa?

La preparazione del Nocino in casa è un processo artigianale che richiede tempo e pazienza. Le noci verdi vengono raccolte prima che il loro guscio si indurisca. Dopo la raccolta, le noci vengono tagliate e messe a macerare in alcol con l’aggiunta di spezie come chiodi di garofano, cannella e scorza d’arancia. La miscela viene lasciata riposare per diversi mesi prima di essere filtrata e addolcita con zucchero.

Qual è il periodo migliore per preparare il Nocino dei Frati?

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La tradizione vuole che il Nocino venga preparato intorno al periodo del solstizio d’estate, generalmente attorno al 24 giugno, in concomitanza con la festa di San Giovanni. In questo periodo, le noci sono ancora verdi e la loro polpa è tenera, il che conferisce al liquore un sapore distintivo.

Come si serve il Nocino dei Frati?

Il Nocino può essere gustato da solo, a temperatura ambiente o leggermente freddo. Può anche essere utilizzato come ingrediente in cocktail creativi o aggiunto a dolci e dessert per aggiungere un tocco di ricchezza e complessità.

Quali sono le varianti regionali del Nocino?

In diverse regioni italiane, esistono varianti della ricetta del Nocino con piccole differenze di ingredienti e metodi di preparazione. Ad esempio, in Emilia-Romagna, potrebbe essere più comune l’uso di frutta aggiuntiva come ciliegie o prugne. Ogni regione può avere la propria interpretazione unica di questo liquore tradizionale.

Quanto tempo può essere conservato il Nocino dei Frati?

Il Nocino può essere conservato per diversi anni, e spesso il suo sapore migliora con il tempo. Tuttavia, è consigliabile conservarlo in bottiglie ben sigillate, al riparo dalla luce diretta del sole e a una temperatura costante.

Il Nocino dei Frati è un tesoro di tradizione e sapori, un liquore che porta con sé la maestria artigianale e la passione per le radici culturali. Preparare e gustare questo liquore è un’esperienza che va al di là del semplice assaggio, è un viaggio nella storia e nella cultura delle terre italiane.



Treccia Danese

Il dolce con cui si conclude il menu di questa sera, dedicato alle regioni del nord europa, proviene dalla Danimarca. Si tratta di una traccia simile ad un panbrioches ripiena di marmellata, davvero buonissima e anche molto bella da vedere. Scopriamo come l’ha cucinata Benedetta Parodi.

Puntata I Menu di Benedetta: 9 ottobre 2012 (Menu del Grande Nord[1])
Tempo preparazione e cottura: 2 ore ca.

Ingredienti Treccia Danese alla Marmellata:

  • 1/2 panetto di lievito
  • 125 ml di latte
  • 60 gr di burro
  • 50 gr di zucchero
  • 1/2 uovo
  • scorza di arancia qb
  • 325 gr di farina
  • 1 vasetto di marmellata di lamponi
  • mandorle a lamelle qb
  • 1/2 uovo
  • zucchero di canna qb

Procedimento ricetta Treccia Danese di Benedetta Parodi

  1. Stemperare il lievito nel latte, poi unire il burro fuso, lo zucchero, mezzo uovo, la scorza d’arancia e la farina. Impastare per circa 10 minuti.
  2. Formare un panetto e lasciare lievitare coperto un ora.
  3. Stendere l’impasto con il mattarello sopra alla carta forno.
  4. Aiutandosi con uno stampo da plumcake disegnare una forma rettangolare al centro della pasta, poi incidere a striscioline oblique sulle eccedenze ai lati (vedi video).
  5. Farcire il rettangolo centrale con la marmellata e le mandorle, poi richiudere le striscioline di pasta formando delle trecce.
  6. Spennellare con l’uovo e spolverizzare con zucchero di canna.
  7. Infornare per 30 minuti circa a 180 gradi

References

  1. ^ Menu del Grande Nord

Le ricette di È Sempre Mezzogiorno dell’8 dicembre 2023

È sempre mezzogiorno - Ricettepercucinare.com


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A È Sempre Mezzogiorno dell’8 dicembre 2023 vediamo preparare nuovi piatti gustosi per le feste di Natale.

 Stollen di Barbara De Nigris

INGREDIENTI

  • 400 g farina 00
  • 160 g burro
  • 30 g zucchero
  • 1 cucchiaio di miele
  • 15 g lievito di birra
  • 100 ml latte
  • 140 g uvetta
  • 50 ml rum
  • 1 uovo
  • scorza di 1 arancia
  • scorza di 1 limone
  • pasta di vaniglia
  • cannella
  • zenzero e cardamomo
  • 100 g canditi misti
  • 50 g mandorle a lamelle
  • sale

Inoltre:

PREPARAZIONE

  • Mettere in un pentolino il miele, lo zucchero e il latte;
  • Scaldare un pochino e poi spegnere il fuoco e aggiungere il lievito di birra;
  • Far riposare per 20 minuti e dopo il riposo unire le uova sbattute;
  • Mettere in ammollo nel rum l’uvetta;
  • Nella padella tostare le mandorle e le lamelle a fiamma dolce;
  • Mescolare di frequente;
  • In un pentolino far fondere il burro con la scorza grattugiata del limone e arancia, cannella, vaniglia, zenzero e cardamomo in polvere;
  • In una scodella mettere la farina e poi aggiungere il burro fuso e aromatizzato;
  • Mescolare il tutto e poi aggiungere anche la miscela di latte, lievito e uovo;
  • Lavorare il composto con il cucchiaio;
  • Aggiungere i canditi misti a dadini, uvetta ammollata e mandorle tostate e mescolare per distribuire bene il tutto;
  • Preparare un panetto, spolverando con un pizzico di sale;
  • Posizionare il panetto nella scodella e coprire con la pellicola e far riposare per 1 ora;
  • Stendere l’impasto con uno spessore di 1 cm e ottenere un rettangolo;
  • Fare le pieghe a listo e stendere di nuovo con il mattarello con uno spessore di 2 cm;
  • Ripiegare il lato lungo del rettangolo verso l’altro, realizzato una sorta di galleria;
  • Cuocere in forno a 170°C per 45 minuti;
  • Spennellare con il burro fuso e aggiungere lo zucchero semolato e a velo all’uscita dal forno;

 Sfincione dell’immacolata di Fulvio Marino

INGREDIENTI

Per l’impasto:

  • 1 kg di semola di grano duro
  • 700 ml di acqua
  • 7 g di lievito fresco
  • 22 g di sale
  • 50 ml di olio evo

Per lo sfincione rosso:

  • 100 g di caciocavallo
  • acciughe sott’olio
  • 2 cipolle
  • passata di pomodoro
  • caciocavallo grattugiato
  • pangrattato
  • origano

Per lo sfincione bianco:

  • 100 g di caciocavallo
  • acciughe sott’olio
  • 150 g di ricotta salata
  • mollica di pane
  • pangrattato
  • caciocavallo grattugiato

PREPARAZIONE

  • In una scodella mettere la farina con la maggior parte dell’acqua per fare l’autolisi;
  • Dopodiché far riposare per 1 ora a temperatura ambiente;
  • Trascorso il tempo unire il lievito sbriciolato e un altro po’ di acqua;
  • Continuare a lavorare l’impasto, aggiungendo altra acqua;
  • Aggiungere poi il sale e l’ultima parte di acqua;
  • Impastare ancora e poi unire l’olio, facendolo assorbire bene;
  • Far riposare l’impasto in frigo per 12 ore;
  • Dividere a metà l’impasto (dimensioni delle teglie 30 cm e 26 centimetri) e fare due palline una più grande dell’altra;
  • Fare delle pieghe e poi creare un filoncino da riposare in teglia unta d’olio;
  • Far lievitare per 2 ore a temperatura ambiente;
  • Ungere abbondantemente le teglie e adagiare le palline al suo interno passandole sull’olio da entrambi i lati;
  • Schiacciare leggermente per riempire e allargare bene nella teglia;
  • Sulla versione bianca mettere le acciughe nei buchi, caciocavallo a dadini, cipolla tagliata fine cruda o se preferite anche stufata, ricotta salata e mollica di pane leggermente saltata in padella e caciocavallo grattugiato;
  • Per la versione rossa, mettere le acciughe, caciocavallo a dadini, cipolla e pomodoro (in alcune versioni sono già cotti, pangrattato e pan
  • Aggiungere un goccio di olio evo su entrambe le varianti;
  • Cuocere a 250°C per almeno 25 minuti;

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