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Quanto cuocere i finocchi al vapore

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I finocchi al vapore rappresentano un contorno leggero e gradito che ci può far compagnia durante tutto l’inverno. Sono l’ideale anche per chi è a dieta, visto il loro modesto apporto calorico. Naturalmente molti di voi preferiranno i finocchi gratinati, con una bella dose di besciamella e formaggio, o di finocchi al burro. Ma a volte è bene applicare un regime alimentare detox, lasciar da parte le golosità e mangiare sano. In questo senso i finocchi al vapore sono la scelta perfetta. Vediamo dunque quanto cuocere i finocchi al vapore in modo da ottenere una consistenza perfetta ed altre informazioni utili sull’argomento cottura a vapore. 

Quanto cuocere i finocchi al vapore?

Per la cottura dei finocchi al vapore sono sufficienti 10-15 minuti. Per farli, non occorre una vaporiera. Mettete sul fuoco una pentola con acqua a bollire. Quando bolle, posizionate il cestello sulla pentola. Vendono appositi cestelli per la cottura a vapore online, su siti specializzati o siti generalisti di vendita online. Ne troverete di diversi dunque potrete scegliere tra un cestello per la cottura a vapore d’acciaio oppure un cestello per la cottura a vapore in stile orientale, in bambù per esempio. Ad ogni modo, la risposta alla domanda “quanto cuocere i finocchi al vapore” è 10 massimo 15 minuti. Tutto dipende anche da quanto grossolanamente tagliate i vostri finocchi.

Come lessare i finocchi in pentola a pressione?

La pentola a pressione è molto comoda perchè come sapete riduce drasticamente i tempi di cottura. Per lessare i finocchi in pentola a pressione, mettete l’acqua nella pentola, quando bolle mettete i finocchi e un pizzico di sale. Chiudete. Dal fischio calcolate 5 minuti appena! Decisamente una soluzione molto veloce.

Quante calorie hanno i finocchi al vapore?

Come detto i finocchi al vapore sono una buona soluzione per chi vuole tenersi leggero e mangiare detox. E non solo: se fate una dieta dimagrante i finocchi al vapore fanno al caso vostro. In 100 grammi di finocchi al vapore vi sono 22 calorie appena. Senza contare l’eventuale olio che aggiungerete, ovviamente.

Come si usa il cestello per la cottura a vapore?

E’ molto molto semplice. Vediamo come si usa il cestello per la cottura a vapore. Prendete una pentola e portate dell’acqua ad ebollizione. Sopra la pentola posizionate un cestello per la cottura a vapore o, se non ce l’avete, un semplice colapasta. Il vapore che sale dalla pentola, cuoce gli alimenti in modo del tutto naturale. Le verdure peraltro non perdono i loro preziosi elementi nutritivi come avviene invece per la cottura tradizionale tramite bollitura. In alternativa esistono vaporiere vere e proprie: se avete spazio in cucina, possedere una vaporiera può far comodo, perchè consente anche una cottura multilivello: potrete mettere pesce, carne e contorni a più livelli. Anche il Varoma del Bimby è una vaporiera, e in quel caso la cottura multilivello si fa più articolata.

 



Come comprare e riconoscere il merluzzo fresco

Come comprare e riconoscere il merluzzo fresco


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Il merluzzo è un pesce che piace a tutta la famiglia. E’, inoltre, particolarmente economico, dunque rappresenta un modo intelligente per servire del buon pesce senza incidere particolarmente sul budget familiare. Il merluzzo in umido è in molte famiglie un piatto che ricorre settimanalmente, e che sfama adeguatamente tutti. Il merluzzo ha inoltre ottime proprietà nutrizionali: é ricco di Omega 3 ed altri nutrienti preziosi. Conosciamo meglio questo pesce così buono e sano e scopriamo perchè mangiarlo ma soprattutto come acquistarlo senza sbagliare. Una curiosità: il nome merluzzo deriva dal latino maris lucius che significa luccio di mare. Infatti somiglia molto al luccio, che però come sapete è un pesce di lago.

Consigli per acquistare del buon merluzzo fresco: tanti consigli utili

Avete in mente di preparare un buon merluzzo in umido? Partite dalla spesa. Innanzitutto dovete sapere che per fresco si intende pesce pescato e conservato nel ghiaccio a zero gradi. Un pesce che non è stato mai refrigerato dunque. Conservandolo nel ghiaccio, il pesce rimarrà inalterato per qualche giorno, circa 3 o 4. A meno che non subisca sbalzi termici importanti.

  • Dunque, accertatevi che il pesce sia adagiato su un bel letto di ghiaccio.
  • Procedete con l’analisi sensoriale: sentite “puzza” di pesce o un buon odore di mare, di iodio e di salsedine? Se sentite uno strano odore di ammoniaca evitate l’acquisto!
  • Per quanto riguarda l’esame visivo, le branchie devono essere di un bel colore rosso vivo quasi bordeaux. Potete chiedere al venditore di aprirle leggermente e farvele vedere.
  • Deve essere bello lucido, ricoperto di muco, con l’aspetto cangiante e brillante.
  • La cornea deve essere convessa e la pupilla nera: un occhio “sveglio” e vivace. Se la pupilla e grigia e spenta, non è più fresco.
  • Deve essere in “rigor mortis”: è bello rigido o se preso in mano ondeggia? Se ondeggia non acquistatelo.
  • Ancora, se premete con il dito le sue carni dovrete notare che non resta alcuna impronta sul pesce.
  • Infine, se il pesce è senza testa o è già stato porzionato, probabilmente potrebbe non essere fresco.

A cosa fa bene il merluzzo?

Il merluzzo è ricco di:

  • omega3
  • vitamine del gruppo B
  • fosforo
  • calcio
  • ferro
  • iodio
  • calciferolo (vitamina D idrosolubile)

Aiuta a tenere a bada il colesterolo cattivo, offre un ottimo apporto di vitamine e proteine, ha pochi grassi dunque è ottimo se seguite una dieta ipocalorica o chetogenica, migliora le funzioni cerebrali, ha un’azione antiradicalizzante.

Che differenza c’è tra il merluzzo e il nasello?

Attenzione a non confondere merluzzo e nasello. Il merluzzo ha riflessi verdi e striature scure, mentre il nasello è argentato con macchie nere. Il nasello è molto presente nel Mediterraneo e spesso nei mercati di pesce specie dell’Italia meridionale lo potete trovare con il nome di merluzzetto. Merluzzo e nasello hanno proprietà nutrizionali molto simili. Il merluzzo “originale” è invece tipico dei mari del nord ed è quello da cui si ricavano due famosi prodotti, il baccalà e lo stoccafisso.

Come cucinare il merluzzo

Potete cucinarlo tranquillamente in umido ma se siete particolarmente golosi potete anche friggerlo. In alcune regioni italiane si frigge il baccalà o il merluzzo in occasione delle vigilie di festa. Per tutti i giorni, è buono anche bollito o al vapore, ed in questo modo è l’ideale per l’alimentazione dei vostri bambini. Il merluzzo in umido è buono sia con le patate che con la polenta. Se siete a dieta, potete preparare anche il merluzzo in umido light!



Burger King apre il primo fast food “meat-free”

fast food vegani - burger vegan . MyItalian.recipes


fast food vegani - burger vegan . MyItalian.recipes

La cultura vegana ormai è diffusa e consolidata ampiamente in tutto il mondo. La nuova sensibilità nei confronti di chi per principio o per gusti personali non desidera alimentarsi con prodotti di origine animale occupa oramai una percentuale importante del mercato alimentare anche in Europa. A tal punto che il colosso del fast food Burger King ha preso la decisione di aprire il primo punto vendita “meat free” in Europa. Dove? In quel di Colonia. Approfondiamo assieme l’argomento. 

Ha dunque aperto i battenti a Colonia in primo Burger King totalmente meat free, in collaborazione con il brand europeo The Vegetarian Butcher. Al posto di una delle icone della catena americana, amato ed addentato da migliaia di clienti ogni giorno, ovvero il Chichen Royal, sarà dunque proposto il nuovo Vegan Royal.

Cos’è il Vegan Royal di Burger King

Il Vegan Royal è un hamburger senza carne certificato dalla Vegan Society, con maionese vegana, lattuga e panino al sesamo. Un’alternativa gustosa anche per chi non ha voglia di mangiare carne, disponibile all’interno di diversi menu, come sempre accade in questo genere di catene.

C’è da dire che questa piccola rivoluzione vegana non è una novità per il colosso dell’hamburger a stelle e strisce. Già in America la multinazionale californiana aveva proposto l’Impossible Whopper, e il Rebel Whopper, due panini che si professavano vegani ma che hanno avuto qualche problemino con la giustizia.

L’Impossible Whopper (nome e marchio registrato di un noto panino vegano di Burger King) ha dato infatti qualche problemino all’azienda, che è stata citata a giudizio per non professare la “fede” vegana in tutto e per tutto. Sembra infatti che il panino in questione fosse cotto su piastre usate anche per cuocere la carne. Addirittura, nel Regno Unito le pubblicità del panino in questione furono bannate in quanto fuorvianti.

I fast food che si adeguano al cambiamento

Al di là di questi intoppi, appare chiaro che l’intenzione del colosso americano di aprire le porte alla svolta vegan sono sincere. I fast food insomma si stanno adeguando al cambiamento, come d’altronde provato anche dalla concorrente Mc Donald’s, che ha a sua volta introdotto proposte vegane, oltre ad una sempre più marcata attenzione verso l’uso di materie prime locali in tutti i paesi nei quali ha aperto i suoi punti vendita. E lo stesso vale per KFC, che propone nuggets di pollo stampati in 3D.

E quelli che propongono solo hamburger vegani

Oltre agli storici colossi del fast food che stanno compiendo la svolta vegana, oggi stanno anche nascendo numerose catene di negozi di fast food che propongono solamente panini vegani. Pensiamo, per fare un esempio, a Flower Burger, che oltre ad avere numerosi punti vendita in Italia ha recentemente aperto anche in Gran Bretagna. La proposta di menu include diversi burger vegani, di lenticchie, fagioli, ma anche appetizers e persino dolci.



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