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Paparina verdura selvatica del Salento (e non solo)

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Le erbe selvatiche o spontanee commestibili sono un patrimonio naturale del quale spesso disponiamo senza nemmeno rendercene conto. Semplicemente perchè non le conosciamo. Eppure è una ricchezza naturale, sana ed economica alla quale attingere in totale sicurezza. Molti sanno raccogliere le erbe spontanee, altri le acquistano presso i fruttivendoli. Oggi spendiamo due parole sulla paparina verdura del Salento molto nota ed apprezzata anche – ad onor del vero – nel resto d’Italia. Scopriamo insieme cosa sono e perché questa erba spontanea è così gradita ai più.

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Puoi acquistare la paparina del Salento su La Terra di Puglia.

Paparina verdura selvatica del Salento, segreto di benessere e scrigno di bontà

In Salento è molto nota e molto apprezzata e prende il nome di paparina. Si tratta della parte verde della pianta del papavero, quella che rimane dopo che l’infiorescenza è sfiorita. Sembrano delle ampie roselline di foglioline verdi allungate e delicate. In Veneto, per esempio, le chiamano proprio rosole. E nelle altre regioni d’Italia hanno altri nomi, ora fantasiosi, altre volte legati alle loro proprietà, o alla loro forma. Gli anziani forse le conoscono maggiormente, i giovani meno. Si è persa, infatti, l’abitudine di andar per campi a raccogliere le erbe spontanee commestibili.

Cos’è la paparina e come si gusta

Come detto la paparina verdura selvatica del Salento è davvero gustosa e ricca di proprietà. La potete acquistare dai fruttivendoli locali e, dopo averla lavata a più riprese, dovete cuocerla in olio caldo con l’aggiunta di un po’ di cipollotto e qualche oliva cellina. Questa è la ricetta della paparina del Salento, quella autentica e che oggi si sta riscoprendo. Potete anche aggiungerci una punta di peperoncino, se è di vostro gusto.

Proprietà della paparina

La paparina ha ottime proprietà benefiche per il nostro organismo. E’ antinfiammatoria, digestiva, coccola il nostro intestino ed è ricca di vitamine e sali minerali. Quanto all’effetto sedativo che forse penserete sia fortemente marcato, esso è, al contrario, davvero molto blando.

Come assaggiare la paparina per la prima volta e dove trovare la paparina verdura del Salento

Come detto non tutti siamo in grado ed abbiamo tempo di andar per campi a raccogliere la paparina o altre erbe spontanee. Oggi per fortuna c’è chi lo fa per noi. La Terra di Puglia raccoglie, cuoce ed invasa in totale sicurezza la paparina colta a mano nei campi del Salento per voi. Per voi che non l’avete mai assaggiata e vorreste gustare un prodotto nuovo, e per voi che invece la conoscete bene, ma avete difficoltà a reperirla, forse per la distanza che vi separa dalla terra nella quale siete cresciuti.

Un’idea diversa dal solito

Un’altra idea che vi diamo è quella di usare le erbe spontanee per dar vita a focacce e torte salate. Impastate una buona farina sana e leggera, come per esempio una farina Senatore Cappelli, con poca farina di forza, e mettete a lievitare. Farcite poi con le paparine del Salento, oppure con spinaci freschi, o altra verdura verde. Sarà un modo divertente per far mangiare la verdura anche a chi non la gradisce!



Domande frequenti sulla millefoglie | Ricettepercucinare.com

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ricetta millefoglie - Ricettepercucinare.com

La torta millefoglie appartiene alle deliziose e famose torte della tradizione italiana. Diciamo così perchè in Italia la torta millefoglie si prepara di frequente, in tante occasioni: ai buffet con torte di compleanno, per anniversari, lauree, occasioni di vario genere. Anche la famosa cream tart è di fatto una bellissima millefoglie. Cugini della millefoglie sono anche il diplomatico o la millefoglie napoleon. Ma vediamo di rispondere assieme alle domande frequenti sulla millefoglie.

Come si taglia la torta millefoglie?

Se preparare la millefoglie può essere difficile, ancor più difficile può essere tagliarla. La cucina è fatta di strumenti ben precisi e tra questi non possiamo non menzionare i coltelli. Il coltello migliore per tagliare la millefoglie è sicuramente un coltello seghettato. Va bene anche un coltello per il pane. Dovete incidere la millefoglie perpendicolarmente, andando giù verticalmente con il coltello ,e poi segare piano piano senza esercitare pressione. Solo in questo modo taglierete la millefoglie in modo corretto senza che questa si sfaldi e diventi di fatto una millefoglie scomposta! 

Dove comprare la pasta per millefoglie?

Nel banco frigo del supermercato si trovano vari rotoli di pasta sfoglia già pronta. Se non volete cimentarvi nella preparazione della pasta sfoglia pronta, potete acquistarla al supermercato. I consigli che vi diamo in questo senso sono due. Il primo consiglio è quello di acquistare pasta sfoglia di qualità, di una marca nella quale riponete la vostra fiducia. Il secondo è quello di prestare attenzione alla forma perchè in commercio si trova pasta sfoglia rotonda e pasta sfoglia rettangolare. L’ideale per realizzare la ricetta della millefoglie è quella rettangolare.

Quanto costa una torta millefoglie per 10 persone?

La millefoglie non è un dolce a buon mercato ma non è nemmeno eccessivamente costosa. Considerate che ci sono altri dolci molto più cari, come per esempio le torte ricoperte di pasta di zucchero. Sono torte costose per il peso così come per la maestria artistica di chi le realizza. La millefoglie sicuramente costerà di meno e non abbiamo dubbi che il vostro pasticcere di fiducia vi chiederà il giusto.

Come farcire la millefoglie già pronta

Se non volete comprare la pasta sfoglia del banco frigo del supermercato potete anche acquistare quella già fatta che si trova nel reparto degli ingredienti ed accessori per realizzare i dolci. Le basi per torta millefoglie sono molto pratiche. Dovrete occuparvi solamente di preparare la crema pasticcera fatta in casa e farcire poi il tutto. Per la farcitura potete sbizzarrirvi come meglio credete. Potete usare la crema pasticciera ed aggiungervi qualche goccia di cioccolata e poi decorare la superficie della millefoglie con frutta fresca.

Come decorare la superficie della millefoglie

La superficie della millefoglie è sicuramente di maggiore effetto se opportunamente decorata. Potreste decorarla con frutti di bosco o fragoline fresche, che si abbinano molto bene sia alla crema pasticciera classica, sia alla crema pasticcera al cioccolato. Un consiglio per la decorazione della superficie della millefoglie: spalmate la superficie del dolce con un velo sottilissimo di marmellata: sarà il collante perfetto ma invisibile per far rimanere la vostra decorazione in posizione.

 



3 cose che non sapevi sul radicchio di Treviso

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radicchio di treviso in padella - Ricettepercucinare.com

Il radicchio di Treviso è un’autentica bontà. Prodotto tipico del Veneto, è molto amato anche nel resto d’Italia. Ottimo crudo, si presta molto bene ad essere anche cotto e “trasformato” al fine di dar vita a tante diverse preparazioni. Ma sappiamo davvero tutto sul radicchio di Treviso? Ecco 5 cose che forse non sapevi su questo strabiliante e coloratissimo ingrediente. 

1 – Il Radicchio ha molte caratteristiche benefiche

Il radicchio di Treviso è un alimento sano e leggero. Ha un buon effetto disintossicante ed antiossidante. E’ ricco di vitamine del gruppo B, vitamina C e vitamina K. E’ anche ricco di potassio. Oltre a disintossicare l’intestino, aiuta le arterie a tenersi pulite e a tenere a bada il colesterolo. Il suo effetto antiossidante invece è perfetto per ritardare o prevenire l’insorgenza delle patologie tipicamente legate all’invecchiamento cellulare. Infine, riduce la glicemia!

2 – La produzione del radicchio di Treviso è molto particolare

Vi immaginerete un bel campo pieno di cespi di radicchio di Treviso pronti ad essere raccolti e venduti. La realtà dei fatti non è esattamente così. Il radicchio di Treviso prevede una procedura un po’ più articolata e complicata. Le fasi della produzione del Radicchio di Treviso sono fondamentalmente 3 e sono la preforzatura, l’imbianchimento e la toelettatura. Durante la preforzatura, i cespi di radicchio sono raccolti con le loro radici, legati in mazzi e ripiantati in apposite serre. Durante l’imbianchimento, il radicchio è posto “in ammollo” in apposite vasche d’acqua. Infine, durante la toelettatura, si esegue un lavaggio dei cespi, che poi andranno in vendita.

3 – Qual è l’origine del radicchio di Treviso?

Il radicchio di Treviso è un ortaggio dalle origini piuttosto datate. Sembra che abbia fatto la sua comparsa in quel di Treviso appunto nel Cinquecento. Vi sono alcuni testi dell’Ottocento che fanno riferimento chiaramente a questo tipo di radicchio.

 



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