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Cibi ultraprocessati e rischi per la salute

cibi ultraprocessati - Ricettepercucinare.com


Cibi ultraprocessati, cosa sono? Perché non fanno bene?
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Si chiamano cibi “ultraprocessati” e sono davvero gustosi e golosi. Saziano il palato e coccolano lo spirito con una maestria incredibile e, tra l’altro, durano parecchio una volta acquistati. La scadenza è lunga, il sapore ottimo, ci consentono di risparmiare tempo ai fornelli: e allora, cosa volere di più? Conosciamo più da vicino i cibi ultraprocessati e vediamo se in fondo sono così sani e sicuri per la nostra salute. 

Cosa sono i cibi ultraprocessati

I cibi ultraprocessati sono cibi già pronti per essere consumati. E’ sufficiente scaldarli e mangiarli. Sono il risultato di diverse lavorazioni industriali che, susseguendosi una dopo l’altra, finiscono per alterare le proprietà organolettiche degli alimenti. Secondo la scienza, consumare una dose eccessiva di cibi ultraprocessati può essere fattore predisponente il tumore al colon. E’ quanto riportato in un articolo scientifico comparso recentemente sulle pagine della prestigiosa rivista British Medical Journal.

Distinguiamo tra

  • cibi non processati: ovvero come si presentano in natura, se commestibili crudi, oppure trasformati per renderli commestibili, ma minimamente (le carote sono cibi non processati, il petto di pollo cotto sulla piastra è cibo non processato)
  • cibi processati: sono cibi cotti e conditi con olio e/o sale prima di essere venduti (i legumi in scatola ne sono un esempio)
  • cibi ultraprocessati: sono cibi che non solo sono cotti, ma ai quali sono aggiunti numerosi altri ingredienti (sale, zucchero, additivi, coloranti). Per esempio sono cibi ultraprocessati i primi piatti pronti e surgelati, le bevande zuccherate, gli snack confezionati.

Sono ultraprocessati ma non lo sembrano

Ci sono anche dei cibi ultraprocessati che nell’immaginario collettivo sono sani e salutari, come gli yogurt dolci, i cracker, i cereali per la colazione. Per esempio, i cereali per la colazione sono ricchi di zuccheri aggiunti. Molti cibi apparentemente sani sono arricchiti con amido raffinato e grassi, che impoveriscono il microbiota intestinale e contribuiscono all’aumento di peso.

Quando si fa la spesa è importante leggere l’etichetta! Più ingredienti ci sono, più è facile che l’alimento rientri tra i cosiddetti ultraprocessati.

Tuttavia, non facciamo di un’erba un fascio: sembra per esempio che chi consuma molti yogurt – anche se arricchiti con frutta o cereali già all’origine – goda di una buona protezione intestinale proprio nei confronti del tumore del colon retto.

Come prevenire il tumore del colon-retto

Secondo gli esperti, avere una dieta sana e varie e limitare il consumo di cibi ultra processati è la chiave per prevenire efficacemente il tumore del colon-retto. Sembra proprio che i cibi ultraprocessati svolgano un ruolo di primo piano nell’insorgenza del tumore in questione. Questo accade in particolar modo negli Stati Uniti d’America, dove il 75% delle calorie ingerite quotidianamente dagli adulti proviene esattamente da prodotti industriali ultra lavorati.

E in Italia, i cibi ultraprocessati sono molto diffusi?

Anche se l’Italia è il paese che ha insegnato al mondo i precetti della dieta mediterranea, non è tutto oro quello che luccica. E difatti anche i supermercati italiani vedono come protagonisti sempre di più degli espositori riccamente forniti di cibi pronti. Il tempo è sempre meno e le abitudini alimentari degli italiani cambiano.

Perché esattamente i cibi processati sono considerati meno sani di quelli casalinghi?

I valori e le caratteristiche nutrizionali di un cibo ultra lavorato a livello industriale cambiano rispetto a quanto accade per le preparazioni casalinghe. Più trasformazioni un cibo subisce e più si impoverisce e si altera a livello nutrizionale. Si arricchisce di grassi e zuccheri e si impoverisce di vitamine e fibre. Sono anche ricchi di additivi di vario genere. Il tutto coopera ad alimentare un forte stato di infiammazione intestinale. Non dimentichiamo, poi, che le cotture industriali ad alte temperature sono anche foriere di sostanze potenzialmente cancerogene, come l’acrilammide e le nitrosamine.

L’alterazione qualitativa degli alimenti ultraprocessati favorisce dunque l’infiammazione intestinale e porta ad un aumento del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, tumori ed aumenta di conseguenza anche il rischio di mortalità. Non è vietato consumarli, ma è bene farlo solo occasionalmente.



Ricetta Tortiglie napoletane con gorgonzola, funghi, rucola e noci

Pubblicata 28/07/2012 Scritto da
Benedetta in Primi a base di funghi e verdura,Primi Vari[1][2]

Oggi vi propongo un ricetta semplice e veloce che, a dispetto della numerosità degli ingredienti, è anche leggera e molto saporita! L’importante è scegliere degli ingredienti di qualità e anche la ricetta più semplice sarà un gran successo!

Ingredienti per 2 persone:

– 200 gr di tortiglie napoletane (formato speciale pasta Vietri)
– 200 gr di misto funghi con porcini (anche surgelato)
– 100 gr di gorgonzola (ottimo il Bontàzola Mauri[3])
– rucola secondo gradimento
– 1 spicchio d’aglio
– qualche gheriglio di noce
– olio extravergine di oliva
– sale

Preparazione:

Una debita premessa: adoro i formati di pasta speciale… e queste tortiglie napoletane sono strepitose, con ogni tipo di sugo!

Mettete a soffriggere l’aglio tritato in padella con poco olio

Quando l’aglio è soffritto delicatamente aggiungere i funghi

Mentre fate cuocere i funghi coperti prendete il gorgonzola

Nel frattempo pesate la pasta e mettetela a cuocere in abbondante acqua salata… se non avete i fusilloni vanno bene anche dei fusilli normali, la pasta attorcigliata lega particolarmente con questo condimento

Quando i funghi sono morbidi, aggiungete il gorgonzola in padella con i funghi

Aggiungete un po’ di acqua di cottura della pasta e fate sciogliere il gorgonzola; regolate di sale se necessario (il gorgonzola è già saporito)

Scolate la pasta al dente, saltatela in padella con il condimento di funghi e gorgonzola

Aggiungete la rucola secondo gradimento

Mescolate per farla appassire

Impiattate aggiungendo qualche gheriglio di noce a pezzetti

Buon appetito!

Noi abbiamo gradito… e pulito bene il piatto!

Ricetta scritta da Benedetta
Inserita nelle categorie
Tag: bontà zola, Bontàzola, funghi, fusilloni giganti, gorgonzola mauri, Mauri, noci, pasta vietri, ricette di cucina con foto, rucola, tortiglie napoletane

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References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Primi a base di funghi e verdura (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ Visualizza tutti gli articoli in Primi Vari (www.imenùdibenedetta.com)
  3. ^ Bontàzola Mauri (www.mauri.it)
  4. ^ Stampa questo post (www.imenùdibenedetta.com)
  5. ^ ricetta in pdf con foto (www.imenùdibenedetta.com)

Sciroppo limone e salvia per una bibita genuina e dissetante

Il prossimo fine settimana sarà, secondo previsioni, molto caldo ed afoso non mi sembra il caso di proporvi di accendere il forno o una ricetta troppo complicata 
Una ricetta però non può mancare 
per festeggiare i quattro anni di questo mio piccolo spazio….
per dire GRAZIE a voi che con fiducia mi seguite provando quello che vi propongo ed apprezzando il mio modo di trasmettere la gioia del cucinare ……..
per tutto questo è perfetta questa dissetante non ricetta, rapida quanto apprezzata in questo periodo. 
La “ricetta” è di Maria una ragazza che ha fatto con me il corso di panificazione. 
E’ un dissetante sciroppo alla salvia e limone da tenere sempre in frigo per delle bibite genuine e dissetanti, se lo offrite ai vostri ospiti non svelate subito gli ingredienti, dopo l’assaggio saranno meravigliati ed il bis sarà assicurato 

40 foglie di salvia medio-grandi 
4 limoni non trattati 
1 litro d’acqua 
600-700gr zucchero 

Il procedimento è semplicissimo ed è talmente buono ed apprezzato che io faccio doppia dose 
In una coppa fare degli strati alternati di salvia e fette sottili di limone (ho usato dei bellissimi limoni di Sorrento), quindi aggiungere un litro d’acqua, coprire e lasciare in infusione per 20-24 ore. 

Il giorno dopo, o trascorso il tempo, mettere in una pentola tutto il liquido ottenuto, schiacciare aiutandosi con uno schiacciapatate (o altro utensile simile) le fette di limone e la salvia per recuperare tutto il liquido d’infusione. Aggiungere al succo 600gr (o 700gr secondo i gusti) di zucchero e riscaldare lo sciroppo quel tanto che basta per sciogliere lo zucchero. 
Quando sarà tutto sciolto, filtrare lo sciroppo e trasferirlo in una bottiglia di vetro, farlo raffreddare e poi conservarlo in frigorifero. 

Per un ottimo bicchiere dissetante, basterà aggiungere un po’ di sciroppo in un bicchiere d’acqua fresca e sorseggiarlo. 
Il suo gusto delicato e fresco sarà veramente rinfrescante.

Offro a tutti Voi un bel bicchiere dissetante, ringraziandovi e augurandovi un buon weekend

Ricerche frequenti:

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