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Limoncello: tutto ciò che c’è da sapere

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Limoncello fatto in casa - Ricettepercucinare.com

Il limoncello è una delle bevande alcoliche più amate dagli italiani e che meglio descrive l’amore per gli italiani verso tutto ciò che appartiene strettamente e indissolubilmente al Mediterraneo. C’è chi si accontenta del limoncello economico acquistato al supermercato sotto casa, chi si diletta con il limoncello fatto in casa, chi invece va alla ricerca delle etichette più blasonate. A ognuno il suo, insomma. Vediamo oggi cosa c’è da sapere sul limoncello. 

Quanti gradi è il limoncello?

Il limoncello non è sempre uguale a se stesso. Specie se lo preparate in casa. Pur tuttavia, è un superalcolico. Tenete conto che la sua gradazione alcolica è dunque piuttosto elevata: si va dai 30 ai 50 gradi circa.

Qual è il miglior limoncello?

In commercio trovate diversi liquori limoncello di qualità eccellente. Tutti prodotti da una materia prima davvero ottima, rispettando i tempi necessari di produzione. Il risultato è una gamma di prodotti davvero gradevoli, ottimi sia al naturale che con l’aggiunta di un cubetto di ghiaccio. Il miglior limoncello lo potete acquistare sia presso un buon negozio di liquori e distillati, oppure online, su qualche sito specializzato di alcolici e superalcolici. In Italia, a differenza delle sigarette online, comprare alcolici online non è vietato. Dunque anche da web potrete fare la vostra selezione di liquori da acquistare per arricchire e dare varietà alla vostra vetrinetta dei liquori.

Tuttavia, la risposta che ci sentiamo di dare alla domanda “qual è il miglior limoncello?” è forse: “quello fatto in casa da voi!”

Come abbassare la gradazione alcolica del limoncello?

Avete preparato il vostro limoncello fatto in casa ed è veramente molto alcolico. Forse avete sbagliato le proporzioni! Come fare allora? E’ possibile rimediare? Certo che sì. Le soluzioni che vi diamo sono due:

  1. aggiungete un paio di cubetti di ghiaccio nel bicchiere al momento di servire. Questo, sciogliendosi, allungherà il liquore, abbassandone la gradazione alcolica.
  2. preparate un po’ di sciroppo, fatto con acqua e zucchero, e allungate tutta la bevanda. Regolatevi più o meno sulle quantità, in modo da bilanciare bene la dolcezza del limoncello con la sua gradazione alcolica.

Cosa fare con le bucce di limone usate per fare il limoncello?

Una volta terminato il periodo di infusione delle bucce di limone in alcol, dovrete filtrare il tutto. E, in teoria, gettare le bucce. Dunque ora vi diamo un suggerimento in merito a cosa fare di queste bucce prima di pensare di gettarle nell’immondizia. Potete metterle il freezer! La presenza dell’alcol peraltro farà la magia: le bucce non si surgeleranno e rimarranno sempre come fresche! Dopodichè potrete usarle per preparare qualche buon dolce o gelato al momento opportuno.



E’ sempre mezzogiorno, le ricette di Fulvio Marino

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ricette di fulvio marino di è sempre mezzogiorno - Ricettepercucinare.com

Fulvio Marino è l’esperto panificatore di E’ sempre mezzogiorno, il programma televisivo culinario più amato dagli italiani. Le ricette di Fulvio Marino sono forse tra le più copiate e replicate anche a casa. Non sono mai troppo difficili e sanno proprio di casa, dunque piacciono davvero a tutti. Scopriamo assieme una piccola classifica delle ricette di Fulvio Marino di E’ sempre mezzogiorno. 

Le pizzette da buffet di Fulvio Marino a E’ sempre mezzogiorno

Ingredienti

  • 200 grammi i farina 0, 200 grammi di semola di grano duro, 200 grammi di farina di farro bianco, 7 grammi lievito di birra, 300 grammi acqua, 12 grammi sale, 20 g olio extra vergine di oliva, 200 grammi burro morbido
  • 200 grammi di passata di pomodoro, 200 grammi di formaggio, origano, olio extravergine di oliva

Preparazione

    • come sempre impastiamo bene il tutto e lasciamo lievitare 2 ore a temperatura ambiente e 3 ore in frigorifero
    • ricaviamo poi delle palline da 40 grammi
    • lasciamo lievitare le palline a temperatura ambiente per 1 ora
    • trascorso il tempo prendiamo un mattarello e prendiamo tre palline, che tiriamo in modo da ottenere tra dischetti abbastanza sottili
    • spalmiamo sul primo dischetto del burro morbido, ma se non ce l’avete va bene olio o strutto
    • sovrapponiamo un secondo dischetto e di nuovo spalmiamo con burro e poi sovrapponiamo il terzo dischetto
    • disponiamo le varie pizzette su carta forno e condiamo la superficie con pomodoro e origano
    • se ne volete qualcuna bianca, potete mettere solo origano
    • lasciamo lievitare un’altra ora a temperatura ambiente, infine cuociamo a 240 gradi per un quarto d’ora e se gradito spolverizziamo con del formaggio

Il danubio salato

Ingredienti

  • 1 kg di farina 0, un cubetto di lievito di birra, 150 grammi di zucchero semolato, 8 uova, 200 grammi di acqua, un po’ di scorza di arancia, 20 grammi sale, 250 grammi burro, uovo per spennellare
  • per il ripieno: prosciutto cotto e fontina
  • una tortiera tonda da 25 cm

Preparazione

  • prepariamo l’impasto e lasciamolo lievitare in frigo per 8 ore
  • ricaviamo poi diverse palline dall’impasto, facendole roteare bene sul piano di lavoro in modo che siano perfette
  • lasciamole lievitare a temperatura ambiente per un’altra ora e mezza
  • trascorso il tempo, appiattiamo le palline e mettiamo al centro qualche dadino di prosciutto e formaggio
  • formiamo nuovamente le palline, collochiamo tutte le palline nella tortiera
  • spennelliamo con l’uovo
  • lasciamo lievitare per un’altra ora e mezza
  • cuociamo in forno a 180 gradi per 40 minuti

La pizza di scarole di Fulvio Marino

Ingredienti

  • 500 grammi farina di farro bianco, 500 grammi farina 0, 4 grammi lievito di birra, 650 grammi acqua, 22 grammi sale, 40 grammi olio, un po di semola per tirare l’impasto

Preparazione

  • cuocete la scarola in acqua bollente e poi ripassatela in padella con olio, aglio, uvetta, pinoli, sale
  • preparate l’impasto le lasciatelo lievitare per 12 ore
  • tirate la pasta in due cerchi, farcite, chiudete
  • cuocete in forno dapprima 10 minuti a 250 gradi e poi altri 20 minuti a 200 gradi

Vi aspettiamo al prossimo articolo per scoprire altre ricette di Fulvio Marino di E’ sempre mezzogiorno, come la pizza dell’orto d’inverno, le marraquetas, i panini di segale, il pane del recupero.



Come comprare e riconoscere il merluzzo fresco

Come comprare e riconoscere il merluzzo fresco


come comprare il merluzzo - MyItalian.recipes

Il merluzzo è un pesce che piace a tutta la famiglia. E’, inoltre, particolarmente economico, dunque rappresenta un modo intelligente per servire del buon pesce senza incidere particolarmente sul budget familiare. Il merluzzo in umido è in molte famiglie un piatto che ricorre settimanalmente, e che sfama adeguatamente tutti. Il merluzzo ha inoltre ottime proprietà nutrizionali: é ricco di Omega 3 ed altri nutrienti preziosi. Conosciamo meglio questo pesce così buono e sano e scopriamo perchè mangiarlo ma soprattutto come acquistarlo senza sbagliare. Una curiosità: il nome merluzzo deriva dal latino maris lucius che significa luccio di mare. Infatti somiglia molto al luccio, che però come sapete è un pesce di lago.

Consigli per acquistare del buon merluzzo fresco: tanti consigli utili

Avete in mente di preparare un buon merluzzo in umido? Partite dalla spesa. Innanzitutto dovete sapere che per fresco si intende pesce pescato e conservato nel ghiaccio a zero gradi. Un pesce che non è stato mai refrigerato dunque. Conservandolo nel ghiaccio, il pesce rimarrà inalterato per qualche giorno, circa 3 o 4. A meno che non subisca sbalzi termici importanti.

  • Dunque, accertatevi che il pesce sia adagiato su un bel letto di ghiaccio.
  • Procedete con l’analisi sensoriale: sentite “puzza” di pesce o un buon odore di mare, di iodio e di salsedine? Se sentite uno strano odore di ammoniaca evitate l’acquisto!
  • Per quanto riguarda l’esame visivo, le branchie devono essere di un bel colore rosso vivo quasi bordeaux. Potete chiedere al venditore di aprirle leggermente e farvele vedere.
  • Deve essere bello lucido, ricoperto di muco, con l’aspetto cangiante e brillante.
  • La cornea deve essere convessa e la pupilla nera: un occhio “sveglio” e vivace. Se la pupilla e grigia e spenta, non è più fresco.
  • Deve essere in “rigor mortis”: è bello rigido o se preso in mano ondeggia? Se ondeggia non acquistatelo.
  • Ancora, se premete con il dito le sue carni dovrete notare che non resta alcuna impronta sul pesce.
  • Infine, se il pesce è senza testa o è già stato porzionato, probabilmente potrebbe non essere fresco.

A cosa fa bene il merluzzo?

Il merluzzo è ricco di:

  • omega3
  • vitamine del gruppo B
  • fosforo
  • calcio
  • ferro
  • iodio
  • calciferolo (vitamina D idrosolubile)

Aiuta a tenere a bada il colesterolo cattivo, offre un ottimo apporto di vitamine e proteine, ha pochi grassi dunque è ottimo se seguite una dieta ipocalorica o chetogenica, migliora le funzioni cerebrali, ha un’azione antiradicalizzante.

Che differenza c’è tra il merluzzo e il nasello?

Attenzione a non confondere merluzzo e nasello. Il merluzzo ha riflessi verdi e striature scure, mentre il nasello è argentato con macchie nere. Il nasello è molto presente nel Mediterraneo e spesso nei mercati di pesce specie dell’Italia meridionale lo potete trovare con il nome di merluzzetto. Merluzzo e nasello hanno proprietà nutrizionali molto simili. Il merluzzo “originale” è invece tipico dei mari del nord ed è quello da cui si ricavano due famosi prodotti, il baccalà e lo stoccafisso.

Come cucinare il merluzzo

Potete cucinarlo tranquillamente in umido ma se siete particolarmente golosi potete anche friggerlo. In alcune regioni italiane si frigge il baccalà o il merluzzo in occasione delle vigilie di festa. Per tutti i giorni, è buono anche bollito o al vapore, ed in questo modo è l’ideale per l’alimentazione dei vostri bambini. Il merluzzo in umido è buono sia con le patate che con la polenta. Se siete a dieta, potete preparare anche il merluzzo in umido light!



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