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Spaghetti al Pomodoro

Per l’appuntamento con lo specialista di oggi, Benedetta ci presenta la chef Victoire Gouloubi grande appassionata di pasta al pomodoro che questa sera ha cucinato la sua ricetta degli spaghetti, perfezionata nel corso degli anni. Scopriamola insieme!

Puntata I Menu di Benedetta: 3 ottobre 2012 (Menu dei Campioni[1])
Tempo preparazione e cottura: 75 min ca.

Ingredienti Spaghetti al Pomodoro:

  • 2 gambi di sedano bianco
  • 2 carote baby
  • 1 cipolla rossa
  • 1 cipolla borettana
  • olio
  • 1,5 gr di pomodori pelati
  • sale
  • spaghetti
  • basilico
  • pepe bianco

Procedimento ricetta Spaghetti al Pomodoro di Benedetta Parodi

  1. Preparare una dadolata di sedano, carote e cipolle tagliate al coltello.
  2. Rosolare il misto per soffritto in padella con olio, poi unire i pelati.
  3. Lasciare cuocere per un ora, salare e passare il sugo formando una salsa.
  4. Lessare gli spaghetti e ripassarli in padella con il sugo e un filo d’olio.
  5. In ultimo unire anche un misto di basilico tagliato a julienne e pepare.

References

  1. ^ Menu dei Campioni

Radicchio di Treviso in padella con speck

Ricettepercucinare.com


radicchio di Treviso in padella - Ricettepercucinare.com

Il radicchio di Treviso è uno degli ortaggi più amati e consumati nelle case degli italiani durante tutti i mesi freddi. E c’è chi lo ama a tal punto che lo surgela per ritrovarselo disponibile durante l’estate, o lo mette sott’aceto o sott’olio per il medesimo motivo. Oggi scopriamo insieme una ricetta particolarmente saporita per portare in tavola il radicchio di Treviso e coccolare anche gli amanti della carne e degli insaccati: si tratta della ricetta del radicchio di Treviso in padella con speck. Vediamo subito come si prepara. 

Radicchio di Treviso in padella con speck

Lo speck è un insaccato particolarmente gustoso e saporito capace di donare il giusto sprint a qualunque tipo di piatto. Un panino, una pizza, una torta salata al radicchio, un piatto al forno, un risotto, degli involtini… Anche un semplice ortaggio come il radicchio può diventare ancor più gustoso grazie alla presenza dello speck. Ovviamente vi consigliamo di acquistare uno speck di buona qualità, saporito e realizzato artigianalmente. Anche il radicchio dovrà essere fresco e compatto! Detto questo, vediamo come procedere.

Ingredienti per la ricetta del radicchio di Treviso in padella con speck

  • 4 cespi di radicchio di Treviso ben compatti
  • un filo di olio evo
  • uno spicchio d’aglio
  • 150 grammi di speck
  • sale e pepe

Preparazione della ricetta

Prendete una padella, irroratela con un filo di olio e aggiungete l’aglio. Accendete la fiamma bassa. Dopo alcuni minuti togliete l’aglio. Aggiungete il radicchio a listarelle e cominciate a cuocere. Nel frattempo aggiungete anche lo speck. Quando il radicchio è a metà cottura, aggiungete lo speck e coprite. In questo modo lo speck rimarrà morbido e non cuocerà eccessivamente. Quando il radicchio è cotto, regolate di sale, aggiungete una grattata di pepe se gradito e servite.

La ricetta del radicchio di Treviso con speck è un secondo piatto molto gustoso e semplice. Poiché contiene proteine ed ortaggi può essere considerata anche un piatto unico. Non siate timidi dunque: preparatene in abbondanza e gustatela come piatto unico con del buon pane di casa! 



Cibi ultraprocessati e rischi per la salute

cibi ultraprocessati - Ricettepercucinare.com


Cibi ultraprocessati, cosa sono? Perché non fanno bene?
cibi ultraprocessati - Ricettepercucinare.com

Si chiamano cibi “ultraprocessati” e sono davvero gustosi e golosi. Saziano il palato e coccolano lo spirito con una maestria incredibile e, tra l’altro, durano parecchio una volta acquistati. La scadenza è lunga, il sapore ottimo, ci consentono di risparmiare tempo ai fornelli: e allora, cosa volere di più? Conosciamo più da vicino i cibi ultraprocessati e vediamo se in fondo sono così sani e sicuri per la nostra salute. 

Cosa sono i cibi ultraprocessati

I cibi ultraprocessati sono cibi già pronti per essere consumati. E’ sufficiente scaldarli e mangiarli. Sono il risultato di diverse lavorazioni industriali che, susseguendosi una dopo l’altra, finiscono per alterare le proprietà organolettiche degli alimenti. Secondo la scienza, consumare una dose eccessiva di cibi ultraprocessati può essere fattore predisponente il tumore al colon. E’ quanto riportato in un articolo scientifico comparso recentemente sulle pagine della prestigiosa rivista British Medical Journal.

Distinguiamo tra

  • cibi non processati: ovvero come si presentano in natura, se commestibili crudi, oppure trasformati per renderli commestibili, ma minimamente (le carote sono cibi non processati, il petto di pollo cotto sulla piastra è cibo non processato)
  • cibi processati: sono cibi cotti e conditi con olio e/o sale prima di essere venduti (i legumi in scatola ne sono un esempio)
  • cibi ultraprocessati: sono cibi che non solo sono cotti, ma ai quali sono aggiunti numerosi altri ingredienti (sale, zucchero, additivi, coloranti). Per esempio sono cibi ultraprocessati i primi piatti pronti e surgelati, le bevande zuccherate, gli snack confezionati.

Sono ultraprocessati ma non lo sembrano

Ci sono anche dei cibi ultraprocessati che nell’immaginario collettivo sono sani e salutari, come gli yogurt dolci, i cracker, i cereali per la colazione. Per esempio, i cereali per la colazione sono ricchi di zuccheri aggiunti. Molti cibi apparentemente sani sono arricchiti con amido raffinato e grassi, che impoveriscono il microbiota intestinale e contribuiscono all’aumento di peso.

Quando si fa la spesa è importante leggere l’etichetta! Più ingredienti ci sono, più è facile che l’alimento rientri tra i cosiddetti ultraprocessati.

Tuttavia, non facciamo di un’erba un fascio: sembra per esempio che chi consuma molti yogurt – anche se arricchiti con frutta o cereali già all’origine – goda di una buona protezione intestinale proprio nei confronti del tumore del colon retto.

Come prevenire il tumore del colon-retto

Secondo gli esperti, avere una dieta sana e varie e limitare il consumo di cibi ultra processati è la chiave per prevenire efficacemente il tumore del colon-retto. Sembra proprio che i cibi ultraprocessati svolgano un ruolo di primo piano nell’insorgenza del tumore in questione. Questo accade in particolar modo negli Stati Uniti d’America, dove il 75% delle calorie ingerite quotidianamente dagli adulti proviene esattamente da prodotti industriali ultra lavorati.

E in Italia, i cibi ultraprocessati sono molto diffusi?

Anche se l’Italia è il paese che ha insegnato al mondo i precetti della dieta mediterranea, non è tutto oro quello che luccica. E difatti anche i supermercati italiani vedono come protagonisti sempre di più degli espositori riccamente forniti di cibi pronti. Il tempo è sempre meno e le abitudini alimentari degli italiani cambiano.

Perché esattamente i cibi processati sono considerati meno sani di quelli casalinghi?

I valori e le caratteristiche nutrizionali di un cibo ultra lavorato a livello industriale cambiano rispetto a quanto accade per le preparazioni casalinghe. Più trasformazioni un cibo subisce e più si impoverisce e si altera a livello nutrizionale. Si arricchisce di grassi e zuccheri e si impoverisce di vitamine e fibre. Sono anche ricchi di additivi di vario genere. Il tutto coopera ad alimentare un forte stato di infiammazione intestinale. Non dimentichiamo, poi, che le cotture industriali ad alte temperature sono anche foriere di sostanze potenzialmente cancerogene, come l’acrilammide e le nitrosamine.

L’alterazione qualitativa degli alimenti ultraprocessati favorisce dunque l’infiammazione intestinale e porta ad un aumento del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, tumori ed aumenta di conseguenza anche il rischio di mortalità. Non è vietato consumarli, ma è bene farlo solo occasionalmente.



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