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E’ sempre mezzogiorno, scambio social tra zia Cri e Antonella Clerici

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cristina lunardini la zia cri E' Sempre Mezzogiorno - Ricettepercucinare.com

Se ai tempi di La Prova del Cuoco la partner d’eccellenza e compagna d’avventure di Antonella Clerici era la famosa e onnipresente Anna Moroni, E’ Sempre Mezzogiorno vede invece come protagonista Cristina Lunardini, per gli amici la zia Cri. Vediamo dunque lo scambio social che ha visto come protagoniste le due co-conduttrici durante questa estate, mentre tutti attendono il giorno in cui, a settembre, ricomincia E’ Sempre Mezzogiorno. 

Scambio social tra Zia Cri e Antonella di E’ Sempre Mezzogiorno

L’abbiamo imparata a conoscere, noi davanti al piccolo schermo, lei dietro, sempre positiva e sorridente, impegnata nella realizzazione di mille ricette gustose e fantasiose. Ma come tutti, anche Cristina Lunardini – nata in quel di Rimini negli anni Sessanta, curatrice di una deliziosa (in tutti i sensi) rubrica sulla cucina romagnola su Alice cucina e protagonista del format culinario televisivo dell’ammiraglia Rai – ha i suoi momenti di tristezza e malinconia. Ed è così che qualche giorno fa si è sfogata su Instagram, pubblicando una foto di qualche tempo fa…I capelli di un colore diverso, abbigliamento diverso, taglia diversa, e il ricordo di chi faceva parte di quei tempi e oggi non c’è più. Insomma, la Zia Cri ha scelto di affidare ai social un momento intimo di grande nostalgia per il passato.

La risposta di Antonella Clerici

Anche Antonella Clerici, alla conduzione del programma Rai (comunque lo vogliate chiamare, se La Prova del Cuoco o E’ sempre mezzogiorno) da 20 anni, non è nuova a momenti di debolezza sia sui social che in diretta. E’ capitato di assistere a qualche sua lacrima così come a qualche suo malore (la stessa zia Cri nel maggio del 2021 ha avuto un malore in studio), e di sentire anche, sovente, qualche confessione sulla vita privata dei cuochi di E’ sempre mezzogiorno. Ricordate la love story di Antonella Clerici con Eddie Martens? Non era infrequente che la conduttrice regalasse ai telespettatori qualche piccola chicca della sua vita privata. E lo stesso è accaduto alla zia Cri, che ha lasciato trapelare di essersi separata dal marito dopo 20 anni di matrimonio forse per questioni di tradimento… Insomma, tra le due donne c’è un indubbio feeling ed una notevole simpatia, dunque Antonella non ha esitato ed ha subito risposto alla nuova amica scrivendo: A tutta dritta verso nuove avventure gioiose non dimenticando il bello del passato. L’amica ha mostrato di gradire la risposta di Antonella, rispondendo con un sentito e sincero “grazie”.



Natale Giunta propone il panettone natalizio “Ruby”

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Se siete degli appassionati degli ottimi panettoni artigianali, oggi vi presentiamo una delle ultime novità preparate dello chef siciliano Natale Giunta, ovvero, il panettone al cioccolato ruby. Scopriamo insieme di cosa si tratta!

Il tradizionale panettone di Natale trasformato in una variante moderna

Quando si pensa al periodo delle feste natalizie, non possiamo certamente fare a meno di acquistare un ottimo panettone da gustare insieme a tutta la nostra famiglia, meglio ancora se si tratta di un prodotto artigianale preparato da un maestro della cucina in quantità limitate. D’altronde si sa, il panettone che troviamo esposto sugli scaffali del supermercato non potrà mai esser paragonato ad uno di qualità preparato con attenzione ed amore da una pasticceria o da un cuoco professionista. A tal proposito, vogliamo parlare dell’ultima creazione dello chef siciliano Natale Giunta: il cuoco del vecchio programma di cucina di Antonella Clerici, difatti, quest’anno si è superato preparando un panettone davvero particolare. Così, dopo il primo successo riscontrato con il panettone al pistacchio, Natale Giunta ci propone il panettone “ruby”. Se vi state chiedendo di cosa si tratta, qui di seguito vi daremo qualche dettaglio in più circa questa prelibatezza tipica delle festività natalizie.

panettone al cioccolato rosa Natale Giunta

Il panettone al cioccolato rosa di Natale Giunta

Lo chef di “Detto Fatto” – il programma condotto da Bianca Guaccero su Rai 2 – quest’anno ci stupisce con un panettone “tinto” di rosa sulla superficie. In pratica, questa prelibatezza lievitata è stata preparata con un tipo di cioccolata che, per natura, è completamente rosa. Questo prodotto, che troviamo in natura con la fava di cacao coltivata solo in Brasile, Costa D’Avorio e Ecuador, dona a questo panettone un aspetto decisamente delicato e speciale, specie per chi è abituato ad acquistare il classico panettone con canditi e uvetta. L’impasto di questo panettone è stato reso super soffice grazie ad una lievitazione assai lunga eseguita con ingredienti di primissima qualità. In questo modo, quando si affetta il panettone è possibile percepire la bontà e l’attenzione che vi ha messo lo chef nella preparazione di questo panettone davvero creativo. Il cuoco siciliano, peraltro, propone tutti i suoi elaborati direttamente sul suo e-commerce. Se desiderate provare un panettone gustoso e creativo, questo è senz’altro uno da aggiungere alla vostra lista degli acquisti di dicembre. Non dimenticate, però, che potrete trovare un panettone altrettanto gustoso visitando il nostro portale La Terra di Puglia: troverete ben quattro varianti del panettone artigianale che potrete portare sulla vostra tavola o, perché no, donare ad una persona davvero speciale per festeggiare questo strano Natale, lontani ma vicini con il cuore.



Come fare la birra artigianale

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come fare la birra in casa - Ricettepercucinare.com

Sono tante le persone che già prima del lockdown cercavano di apprendere le tecniche per fare in casa tale o tal’altro prodotto gastronomico. Come fare la birra artigianale è uno di quei temi molto cercati e richiesti e dunque abbiamo ritenuto di proporre qui una piccola guida sull’argomento, sperando che sia cosa gradita per chi desidera preparare la deliziosa bevanda anche in autonomia. Vediamo come muoversi allora.

Come fare la birra artigianale in casa: una premessa

L’homebrewing, ovvero l’arte della birrificazione casalinga, non si impara propriamente in un pomeriggio. Vi sono tantissime persone che si fanno la birra in casa da anni e che riescono finalmente ad ottenere un buon prodotto dopo innumerevoli tentativi. Dunque armatevi di buona volontà e di pazienza, ma siamo certi che riuscirete nell’intento.

Le 6 mosse per fare la birra artigianale in casa

Ecco le sei fasi dalle quali non è possibile prescindere per fare la birra artigianale in casa. Prima di entrare nel dettaglio delle fasi, devi sapere che online puoi comprare dei kit per fare la birra in casa. Dunque se sei alle prime armi perchè non provare? Potrebbe essere una bella avventura e potresti scoprire una nuova passione, magari da coltivare in modo più professionale anche nel futuro.

  1. Preparare il mosto: si ottiene dalla bollitura di malto e luppolo assieme ad acqua
  2. Aggiungere il lievito: si aggiunge il lievito al mosto precedentemente preparato
  3. Far fermentare il mosto: è un momento di attesa
  4. Aggiungere lo zucchero: è indispensabile per rendere la bevanda frizzante
  5. Imbottigliare: al termine della fermentazione e dopo l’aggiunta degli zuccheri, si imbottiglia in lattine ermetiche oppure in bottiglie
  6. Maturare in bottiglia: è un altro momento di attesa, durante il quale la birra acquisisce il sapore e l’aroma “finale”.

La preparazione del mosto

Il mosto come abbiamo detto si compone di malto, luppolo e acqua. Si procede all’apertura o sfarlatura del malto, che consiste nella rottura del chicco, che viene sì rotto, ma non ridotto in farina. Il malto macinato viene poi messo in una pentola, dove viene aggiunta acqua: si porta poi il tutto ad una temperatura tra i 50° e gli 80°. Questa fase è detta di ammostamento. Terminato l’ammostamento, si filtra nuovamente, e si procede ad una seconda bollitura. I grani saranno, ora, tutti aperti. Con la seconda bollitura si aggiunge il luppolo. La seconda bollitura dura più o meno un’ora.

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L’aggiunta del lievito

Dopo la seconda bollitura si aggiunge il lievito. E’ fondamentale che il liquido sia raffreddato prima di aggiungere il lievito. La temperatura ideale è di 30 gradi. Per velocizzare il raffreddamento puoi usare una serpentina nella quale scorre acqua fredda. La serpentina si immerge nel liquido. Oppure ricorri alla pazienza! Aggiungere il lievito serve ad indurre la fermentazione, facendo in modo che gli zuccheri naturali si convertano in alcol. Chi usa lievito in polvere dovrà reidratarlo con poca acqua per farlo diventare una sorta di pappetta. Oppure, puoi usare i cosiddetti “starter”, che dovrai preparare un po di ore prima.

La fermentazione

Questa fase dura dalla settimana ai 10 giorni e dovrà essere fatta in un luogo buio, secco e asciutto. Armati di pazienza. Poi dovrai travasare il tutto per eliminare i depositi, e procedere ad una seconda fase di fermentazione, di circa altri 5 giorni / una settimana. Occhio a tutto quello che tocchi, usi e maneggi. Come sempre in cucina l’igiene è d’obbligo: fai in modo che recipienti e attrezzi siano sempre sterilizzati.

L’aggiunta degli zuccheri

Detta anche carbonazione o priming, l’aggiunta di zuccheri serve a conferire frizzantezza alla tua birra fatta in casa. Lo zucchero innescherà una reazione chimica che favorirà la liberazione di anidride carbonica. Sapevi che spesso nei birrifici industriali per risparmiare tempo si aggiunge l’anidride carbonica tramite bombole? Un po come succede per l’acqua frizzante addizionata con anidride carbonica e non effervescente naturale. Tu invece aggiungerai lo zucchero, perchè farai una birra fatta in casa artigianale fatta come da tradizione. Otterrai una rifermentazione insomma.

Imbottigliamento

Sull’imbottigliamento abbiamo poco da dire, se non ricordarti di usare sempre bottiglie nuove e ben sterilizzate! Un errore igienico e dovrai buttare via tutto. Niente leggerezze!

Maturazione

La maturazione in bottiglia è un altro tempo d’attesa fondamentale per ottenere un buon prodotto. Dovrai attendere due o tre settimane almeno, per dare il tempo ai lieviti, vitamine e proteine di continuare la fermentazione ed assumere il perfetto sapore di birra che piace a te. Perchè la birra, in fondo, è viva! Dunque devi trattarla bene, e soprattutto avere pazienza. Quanto alla temperatura, in questa fase dovrai conservare le bottiglie ad una temperatura tra i 16 ed i 22 gradi.

Come fare la birra artigianale insomma può essere insidioso e lungo ma vale sempre la pena di provare. E’ bello fare le cose in autonomia ed è bello poi poterle gustare con i propri cari. Dunque buon lavoro con il tuo primo tentativo di birrificazione casalinga. 

 

Ilaria Scremin, martedì, 27 Luglio 2021 e classificato in Come Fare, Consigli, News.



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