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Dolce con i savoiardi, il dolce dell’estate

dolce di savoiardi - My Italian recipes


dolce di savoiardi - My Italian recipes

Il dolce con i savoiardi rappresenta la risposta all’esigenza ed alla voglia di dolce senza lavorare troppo nè surriscaldare inutilmente la cucina. Anche in estate, infatti la voglia di dolce si fa sentire, ma la voglia di lavorare ai fornelli è poca, e nessuno ha intenzione di accendere il forno. E’ un dolce al cucchiaio irresistibile, perfetto per il quotidiano ma anche per l’arrivo di ospiti. Vediamo come prepararlo e quali sono le varianti possibili. 

Dolce con i savoiardi, quali creme usare

Il dolce con i savoiardi è semplice da preparare e si realizza sulla falsa riga di due altre preparazioni dolci molto note e preparate: il tiramisù e lo zuccotto. Si tratta dunque di due o tre strati di savoiardi alternati ad una crema golosa di vostro gusto. Ecco le creme che potreste preparare:

  • crema pasticcera,
  • crema Chantilly
  • crema al cacao, alla nocciola o al caffè
  • crema al mascarpone (come per il tiramisu)
  • crema alla ricotta (con ricotta vaccina o di pecora, dal sapore più intenso

La bagna ideale per il dolce con i savoiardi

Quanto alla bagna per il dolce di savoiardi, se non ci sono bambini potete usare del caffè (ma ricordate, non state preparando un tiramisù), del Grand Marnier, del marsala, un vin santo allungato con poca acqua, un san marzano. In alternativa, potete fare una bagna con il succo delle amarene, delle fragole, dei frutti rossi (se usate questi frutti per la preparazione del dolce), o con del semplicissimo latte, sempre gradito e sempre delicato.

Aggiunte e integrazioni

Altre aggiunte ed integrazioni al vostro dolce con i savoiardi includono un velo di nutella sopra i biscotti, una granella di nocciole o noci, frutta fresca a pezzettini (come pesche o fragole), canditi e scaglie di cioccolata (perfette se usate la crema di ricotta), le amarene allo sciroppo.

Occhio agli abbinamenti

Vi abbiamo proposto diversi sapori sia per le creme, che per la bagna, che per quanto riguarda diverse aggiunte e integrazioni al vostro dolce con i savoiardi. Un buon dolce di savoiardi è anche frutto di abbinamenti intelligenti. Fate dunque in modo che tutti gli elementi che userete creino un insieme armonico e ben bilanciato, cosicchè il dolce risulti gradevole al palato, assaggio dopo assaggio.



Come fare le patate perfette

come fare le patate - Myitalian.recipes


come fare le patate - Myitalian.recipes

Le patate sono un ottimo contorno per accompagnare tutti i secondi a base di carne e pesce, ma per ottenerle realmente buone è necessario adottare alcuni stratagemmi. Oggi te ne rileveremo alcuni!

Come si preparano le patate al forno perfette

Fare delle ottime patate al forno, con l’interno morbido e l’esterno croccante, è possibile! Se stai cercando di preparare delle patate perfette che siano fritte, in padella o al forno, è fondamentale adottare delle piccole tecniche che ti garantiscono un buon contorno da mettere a disposizione dei tuoi commensali. Devi sapere che la scelta dell’olio usato per cucinare questo tubero è fondamentale, poiché dà quel tocco in più al piatto finale. Per evitare di compromettere il sapore delle patate, difatti, è necessario selezionare un olio con un alto punto di fumo. In questo modo, anche se si raggiungeranno temperature alte, l’olio non brucerà l’alimento e non emanerà sostanze nocive per l’organismo. Se desideri preparare delle patate fritte in padella, potrai utilizzare dell’ottimo olio extravergine di oliva: fai attenzione a sceglierne uno che non ha un sapore troppo forte, perché altrimenti potrebbe esser percepito come invadente da alcuni palati. Non dimenticare, però, che anche la scelta del tubero ricopre un ruolo importante nella preparazione del piatto: quando andrai al supermercato oppure dalla bancarella di fiducia, cerca di prendere quelle farinose. Questa tipologia di patate, difatti, è suggerita per la frittura, giacché assorbe poco olio; anche quelle a pasta gialla sono adatte per la frittura. Da non scegliere sono le patate a pasta bianca e le novelle che sono da preferirsi per la preparazione di gnocchi o puré.  Ricordati, inoltre, che le patate vecchie e quelle con buccia rossa sono ricche di amido e con una polpa soda: anche queste le potrai utilizzare da friggere!

Leggi anche: come conservare le patate

Il trucco che ti aiuterà a renderle davvero gustose

Uno dei trucchetti più importanti che dovrai mettere in atto prima di fare le patate è molto semplice: sia che decidi di farle in padella sia in forno, dovrai tagliare le tue patate e metterle in acqua. In particolare, ti suggeriamo di preparare un’insalatiera – o un contenitore grande – con acqua fredda: quest’azione ti consentirà di eliminare una parte dell’amido, così da far diventare le patate ancor di più croccanti all’esterno. Infine, ricorda pure di salare le patate solo alla fine della cottura: questo segreto che hai imparato oggi ti consentirà di trattenere l’umidità all’interno delle patate, lasciandole morbide nel centro. Ora che conosci tutte le dritte del caso, sei pronto per fare delle gustose patate arrosto, fritte o in padella!

Leggi anche: patate al forno, 4 errori da non fare

Abissine La Molisana, e scandalo fu

abissine o conchiglie rigate La Molisana - MyItalian.recipes


abissine o conchiglie rigate La Molisana - MyItalian.recipes
Fonte: lamolisana.it

Abissine rigate La Molisana: chi le ha mai assaggiate, godendosi tutta la bontà di un buon piatto di pasta e senza alcun retropensiero? Eppure, com’è usanza nel nostro Bel Paese, la polemica (inutile) era dietro l’angolo, pronta ad esplodere. Vi raccontiamo com’è andata. 

Come è nata la polemica intorno alla pasta Molisana abissine rigate

In questi ultimi giorni la faccenda della pasta La Molisana e il formato abissine rigate ha suscitato parecchio scalpore tra gli utenti del mondo social (e non solo). Infatti, la scheda descrittiva sul sito La Molisana ha contribuito a far aumentare l’indignazione intorno a dei formati di pasta che, apparentemente, potevano non avere un significato ben preciso. Facciamo, però, un passo indietro e cerchiamo di capire come è nata la polemica intorno alla pasta La Molisana abissine rigate. Il fotografo milanese Nicola Bertasi, in un certo senso, è colui che ha lanciato la “pietra” sul web ed ha avviato una serie di riflessioni nei confronti del pastificio italiano. Il fotografo, infatti, avendo acquistato un pacco di abissine rigate per preparare il suo pranzo, è stato incuriosito dal nome del formato (alquanto originale per della pasta) e così si è messo davanti al proprio pc, cercando su Google il motivo per il quale si chiamasse così. Insomma, sul sito ufficiale del pastificio La Molisana è campeggiava un testo piuttosto enfatico, che descriveva il formato di pasta in questione con frasi come “celebrazione del colonialismo” e ancora “sicuro sapore littorio”. Un testo che il noto fotografo ha interpretato come provocatorio, chiaramente redatto con riferimento al periodo buio italiano – quello del colonialismo in Africa. E dunque Bertasi ha immediatamente deciso di esternare il suo pensiero su Facebook. Da lì a poco il post ha cominciato a diventare virale, suscitando altrettanto stupore ed indignazione da parte di alcuni utenti del web.

Un cambio di rotta per la pasta  LaMolisana abissine rigate

Davanti all’evidenza e dopo una giornata di intense polemiche scattate sui social, il pastificio di Campobasso La Molisana non ha potuto far altro che prendere in mano la situazione e cambiare i nomi “provocatori” dei suoi formati di pasta. Così, le abissine rigate della pasta La Molisana sono diventate conchiglie rigate, mentre che le tripoline lunghe sono ora mezze fettuccine ricce e, per finire, le tripoline si sono trasformate in farfalline. L’amministratore delegato Giuseppe Ferro ha spiegato che il pastificio vanta 100 anni di storia e che lui insieme ad altri hanno preso in mano l’azienda nel 2011, senza pensare al cambio dei nomi dei formati che, invece, hanno rievocato un’epoca drammatica della storia italiana. Ora, però, possiamo dire tutto è bene quel che finisce bene!

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