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Quanto deve cuocere il ragu?

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Il ragu è uno di quei deliziosi piatti della tradizione che trasformano una giornata qualunque in un momento di festa. Oggi rispondiamo ad una domanda che spesso ci sottoponete, ovvero “quanto deve cuocere il ragu”. Ma non solo. Rispondiamo anche ad altre comuni domande frequenti sul ragu. Pronti? Si parte! 

Quanto deve cuocere il ragu?

Il ragu è una preparazione classica originaria della città di Bologna. Non a caso si chiama ragu bolognese. Pensate che all’estero lo chiamano direttamente “bolognese”, omettendo del tutto la parola ragù. In realtà esiste anche un’altra versione del ragù, ovvero quello alla napoletana. Per rispondere alla domanda: “quanto deve cuocere il ragù”, la risposta è: almeno due ore. Si tratta di un piatto della tradizione con tempi di cottura lunghi, dunque sarebbe impensabile preparare un ragù con una cottura breve di meno di un’ora. Ma ora che vi sveleremo la differenza tra ragu bolognese e ragu napoletano, scoprirete con noi che i tempi di cottura in alcuni casi possono dilatarsi a dismisura.

Che differenza c’è tra il ragu bolognese e il ragu napoletano?

Il ragu alla bolognese pensate che è stato brevettato! La ricetta fu depositata il 17 ottobre 1982 da una delegazione bolognese dell’Accademia della Cucina Italiana, alla Camera di Commercio di Bologna. Si prevede dunque che si usi il macinato di maiale, la pancetta di maiale, e poi naturalmente tutti gli altri ingredienti, sedano, carota, cipolla, passata di pomodoro, vino bianco, brodo, olio e burro, sale e pepe. La particolarità di questa ricetta è l’aggiunta di mezzo bicchiere di latte intero. C’è chi usa anche la panna fresca, ma non rientra nella ricetta originale.

Il ragu napoletano invece non è stato depositato da nessuna parte, ma è stato osannato dal celebre Eduardo De Filippo in una poesia intitolata proprio O rraù. Le varianti sono numerose ed ogni famiglia ha la sua ricetta “perfetta”. In generale, si tratta di uno spezzatino di carne, con gamboncello di vitello, costine di maiale, una braciolina arrotolata, salsicce, cotiche, pomodori pelati, concentrato di pomodoro, cipolle dorate, vino rosso. Pensate, abbiamo risposto alla domanda “quanto deve cuocere il ragu” dicendo che deve cuocere non meno di due ore.

Ma il ragu napoletano cuoce davvero molte ore. La sua preparazione inizia addirittura la sera prima, e poi deve essere lasciato pippare (cioè sobbollinre) per circa sei ore!

Una curiosità sul nome ragù

La parola ragù deriva dal francese ragout, che significa spezzatino di carne in umido. E’ legittimo pensare che, etimologicamente parlando, il ragu napoletano si avvicini maggiormente al concetto stesso di ragu! Tuttavia, si consideri che il francese ragout indica pezzettini di carne piuttosto piccoli, e non grandi come si usa nel caso del ragu napoletano. 

 



Comunicato stampa olio Dante-

V GIORNATA ANTIRACKET, AGLI OLEIFICI MATALUNI IL PREMIO PER LA LEGALITA’
Alla premiazione, parteciperà anche il Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino



Gli Oleifici Mataluni, sempre in prima linea sul fronte della legalità, saranno premiati nel corso della “V Giornata Antiracket a sostegno della legalità e della trasparenza”, in programma venerdì 16 novembre, alle ore 9,30, presso la Sala del Consiglio provinciale della Rocca dei Rettori di Benevento.

Un riconoscimento importante, dedicato a “Il Sannio che produce legalmente”, che premia l’operato dell’azienda di Montesarchio (BN) che recentemente è stata protagonista anche della Settimana della Legalità, sensibilizzando le nuove generazioni a combattere le infiltrazioni malavitose all’interno di imprese e associazioni.

L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere una generale riflessione sul fenomeno della criminalità, sostenere le imprese, fornire una dettagliata conoscenza degli strumenti che lo Stato mette a disposizione in chiave di prevenzione e di emersione, creare una rete di solidarietà tra regioni, Enti locali, associazioni di volontariato, formazioni sociali e di categoria per unire la cultura della legalità con quella dei prodotti di qualità del territorio.

A premiare Vincenzo Mataluni, Amministratore Delegato degli Oleifici Mataluni – Olio Dante, sarà Rosaria Pisaniello, Responsabile SIALP Mezzogiorno e Isole, che consegnerà il riconoscimento per l’attività imprenditoriale svolta all’insegna dell’etica e della legalità.

Alla manifestazione – organizzata dal Sindacato Appalti Lavori Pubblici per il Mezzogiorno, con il patrocinio di Regione Campania, Provincia e Comune di Benevento – parteciperà Luigi Giampaolino, Presidente della Corte dei Conti; il Senatore Giuseppe Lumia, Commissione Parlamentare Antimafia; Edoardo Cosenza, Assessore alle Opere e Lavori Pubblici della Regione Campania; Sergio Santoro, Presidente Autorità di Vigilanza Appalti Pubblici; Alberto Custodero, giornalista di “la Repubblica”; Aniello Cimitile, Presidente della Provincia di Benevento; Pietro Iadanza, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Benevento; Carlo Falato, Assessore alla Cultura e l’Innovazione della Provincia di Benevento; Annachiara Palmieri, Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Benevento, e Danila De Lucia, Direttore di “Messaggio d’Oggi”.

Nell’ambito della “V Giornata Antiracket” sarà conferito l’attestato per l’impegno a favore della legalità, per il rispetto delle regole e contro la malavita, a due scuole sannite: il Liceo Scientifico “Enrico Medi” di San Bartolomeo in Galdo (BN) e l’Istituto Tecnico Industriale “Bosco Lucarelli” di Benevento. Uno speciale riconoscimento, infine, andrà al Comune di San Bartolomeo in Galdo che, il 30 giugno scorso, ha conferito la cittadinanza onoraria a Pino Masciari, imprenditore edile calabrese, sottoposto dal 1997 ad un programma speciale di protezione per aver denunciato le pressioni della ‘ndrangheta.






L’avreste mai detto ? J
Olio extra vergine, l’elisir di giovinezza
Nei prossimi 5 anni, per la prima volta nella storia dell’umanità, il numero di individui di età uguale o superiore a 65 anni supererà quello dei bambini al di sotto dei 5 anni. Una delle conseguenze di questo fenomeno è un aumento dell’incidenza di malattie neurodegenerative, quali Alzheimer e morbo di Parkinson. Anche per queste patologie, come per molte altre, sembra che una dieta corretta possa avere un ruolo significativo, migliorando la capacità di difesa del nostro organismo. Leggi l’articolo completo su http://www.oleificimataluni.com/oliodante/salute.php

Chi è la chef transgender di è sempre mezzogiorno

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Durante la prima stagione di È sempre Mezzogiorno le sorprese non sono certamente mancate: ad esempio, non possiamo certamente dimenticare l’arrivo della prima chef transgender a è Sempre Mezzogiorno, su Rai 1.

Chef Chloe Facchini È Sempre Mezzogiorno

Chi è la chef transgender del programma di Antonella Clerici?

Durante la prima edizione di È Sempre Mezzogiorno, Antonella Clerici ha ospitato una chef transgender: stiamo parlando di Chloe Facchini. Questo cognome non è certamente nuovo alle orecchie di molti, poiché proprio a La Prova del Cuoco abbiamo assistito alla preparazione di tante ricette fatte dallo chef Riccardo Facchini. La padrona di casa, quindi, ha pensato bene di portare in televisione la sua amica chef per parlare al mondo di una tematica assai importante, quello del transgender, e lo ha fatto proprio in occasione della giornata mondiale contro l’omotransfobia. Ecco chi è la chef transgender di E’ sempre mezzogiorno.
Nessuno si aspettava questo coming out da parte di questo personaggio televisivo, ma in realtà, come ha raccontato la stessa Chloe oramai non si sentiva più bene nel corpo in cui era imprigionata. Proprio per questo anche Antonella Clerici ha desiderato parlare a tutti gli italiani di questo tema così sensibile, visto che molto spesso le persone che si trovano in questa circostanza vivono un periodo della propria vita davvero difficile.

Il cambio di vita: da Riccardo a Chloe Facchini a È Sempre Mezzogiorno

Il cambio di vita da Riccardo a Chloe Facchini non sappiamo come sia avvenuto per la precisione, ma stando a quando ha raccontato la chef a È Sempre Mezzogiorno è partito circa due anni fa. Ad ogni modo, i fan più attenti che seguivano il profilo di Riccardo Facchini non hanno potuto fare a meno di notare alcune piccole differenze. Ad esempio, Riccardo è passato dal suo taglio corto di colore grigio a capelli leggermente più lunghi, a caschetto, di colore biondo. Anche le forme del suo corpo sono decisamente cambiante, divenendo meno maschili. Insomma, un vero e proprio cambiamento che pure la chef ha voluto mostrare solo dopo tanto tempo di stop dalla televisione e da La Prova del Cuoco.

Antonella Clerici è stata ed è tuttora una grande amica di Chloe: grazie alla conduttrice bionda di È Sempre Mezzogiorno, in tv è arrivato un argomento assai delicato che, troppo spesso, viene strumentalizzato dai media televisivi. Sicuramente ritroveremo Chloe e le sue ricette dal mood francese anche nella nuova stagione televisiva di È Sempre Mezzogiorno che partirà il 13 settembre!



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