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Torta di mele, tutti i segreti

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La torta di mele è un classico dolce italiano che possiamo annoverare tra le torte classiche italiane. E’ un dolce che accontenta i bambini ed i grandi. Chi ama la mela sicuramente non dirà mai di no ad una torta di mele appena fatta. Calda, fragrante, che profuma di montagna. Alla quale sarà stato aggiunto forse un tocco di cannella. E allora scopriamo qualche piccono grande segreto sulla torta di mele. 

Quanto dura la torta di mele fatta in casa?

La torta di mele fatta in casa può durare anche una settimana, a patto che la conserviate con le giuste attenzioni. Dunque, occhio a riporla in un’alzatina, un copritorta o un vassoio con coperchio per torta. Se conservata adeguatamente, la torta di mele fatta in casa durerà il giusto tempo. Non vi consigliamo di metterla in frigo, a meno che non sia piena estate e la temperatura non sia davvero torrida.

Come si lucida la torta?

Se la vostra torta di mele è fatta in casa per la vostra famiglia, non è necessario lucidarla in modo particolare. Se invece dovete regalarla o ricevere ospiti, potete lucidarla con una classica gelatina per torte. La gelatina per torte è in vendita al supermercato ed è molto facile da preparare. Seguite le istruzioni sulla confezione e versate poi il preparato sopra la torta. La gelatina per torte è insapore ma donerà un finish extra lucido alla superficie del dolce. E’ molto indicata per le torte classiche italiane con frutta.

Quali sono le mele adatte per la torta di mele?

Se vi state domandando quali sono le mele adatte per la torta di mele, la risposta potrebbe essere dipende dai vostri gusti. C’è chi ama usare mele più acidule e saporite. Chi invece predilige le mele dolci. Ad ogni modo, ed in linea di massima, le mele più adatte per la torta di mele sono le Golden Delicious. Ovvero le classiche mele gialle, che sono anche ottime da cotte.

Come servire la torta di mele?

La torta di mele si può servire in modo molto semplice su un piattino con una forchettina. Se volete fare bella figura ed ottenere un effetto un po’ gourmet ed elegante, potete accompagnarla ad una crema pasticciera fatta in casa. Ancora, potreste decidere di servirla con dello yogurt bianco, magro o zuccherato, come si usa nei paesi anglosassoni. Oppure con del gelato alla vaniglia. In tal caso, servite la torta in comode coppette, con cucchiaini.



Vi aspetto lunedì!

L’ultimo weekend di vacanza! Da lunedì torno con I menu di Benedetta. Sono emozionatissima, ci sono tante novità e soprattutto tante nuove ricette che poi leggerete ogni giorno qui sul blog. Intanto aspetto i vostri commenti e le vostre propposte. Le migliori ricettine che mi invierete le farò in trasmissione.  E allora buon fine settimana a tutti e ci vediamo lunedì alle 18.25. Vi aspetto!

Come fare la birra artigianale

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Sono tante le persone che già prima del lockdown cercavano di apprendere le tecniche per fare in casa tale o tal’altro prodotto gastronomico. Come fare la birra artigianale è uno di quei temi molto cercati e richiesti e dunque abbiamo ritenuto di proporre qui una piccola guida sull’argomento, sperando che sia cosa gradita per chi desidera preparare la deliziosa bevanda anche in autonomia. Vediamo come muoversi allora.

Come fare la birra artigianale in casa: una premessa

L’homebrewing, ovvero l’arte della birrificazione casalinga, non si impara propriamente in un pomeriggio. Vi sono tantissime persone che si fanno la birra in casa da anni e che riescono finalmente ad ottenere un buon prodotto dopo innumerevoli tentativi. Dunque armatevi di buona volontà e di pazienza, ma siamo certi che riuscirete nell’intento.

Le 6 mosse per fare la birra artigianale in casa

Ecco le sei fasi dalle quali non è possibile prescindere per fare la birra artigianale in casa. Prima di entrare nel dettaglio delle fasi, devi sapere che online puoi comprare dei kit per fare la birra in casa. Dunque se sei alle prime armi perchè non provare? Potrebbe essere una bella avventura e potresti scoprire una nuova passione, magari da coltivare in modo più professionale anche nel futuro.

  1. Preparare il mosto: si ottiene dalla bollitura di malto e luppolo assieme ad acqua
  2. Aggiungere il lievito: si aggiunge il lievito al mosto precedentemente preparato
  3. Far fermentare il mosto: è un momento di attesa
  4. Aggiungere lo zucchero: è indispensabile per rendere la bevanda frizzante
  5. Imbottigliare: al termine della fermentazione e dopo l’aggiunta degli zuccheri, si imbottiglia in lattine ermetiche oppure in bottiglie
  6. Maturare in bottiglia: è un altro momento di attesa, durante il quale la birra acquisisce il sapore e l’aroma “finale”.

La preparazione del mosto

Il mosto come abbiamo detto si compone di malto, luppolo e acqua. Si procede all’apertura o sfarlatura del malto, che consiste nella rottura del chicco, che viene sì rotto, ma non ridotto in farina. Il malto macinato viene poi messo in una pentola, dove viene aggiunta acqua: si porta poi il tutto ad una temperatura tra i 50° e gli 80°. Questa fase è detta di ammostamento. Terminato l’ammostamento, si filtra nuovamente, e si procede ad una seconda bollitura. I grani saranno, ora, tutti aperti. Con la seconda bollitura si aggiunge il luppolo. La seconda bollitura dura più o meno un’ora.

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L’aggiunta del lievito

Dopo la seconda bollitura si aggiunge il lievito. E’ fondamentale che il liquido sia raffreddato prima di aggiungere il lievito. La temperatura ideale è di 30 gradi. Per velocizzare il raffreddamento puoi usare una serpentina nella quale scorre acqua fredda. La serpentina si immerge nel liquido. Oppure ricorri alla pazienza! Aggiungere il lievito serve ad indurre la fermentazione, facendo in modo che gli zuccheri naturali si convertano in alcol. Chi usa lievito in polvere dovrà reidratarlo con poca acqua per farlo diventare una sorta di pappetta. Oppure, puoi usare i cosiddetti “starter”, che dovrai preparare un po di ore prima.

La fermentazione

Questa fase dura dalla settimana ai 10 giorni e dovrà essere fatta in un luogo buio, secco e asciutto. Armati di pazienza. Poi dovrai travasare il tutto per eliminare i depositi, e procedere ad una seconda fase di fermentazione, di circa altri 5 giorni / una settimana. Occhio a tutto quello che tocchi, usi e maneggi. Come sempre in cucina l’igiene è d’obbligo: fai in modo che recipienti e attrezzi siano sempre sterilizzati.

L’aggiunta degli zuccheri

Detta anche carbonazione o priming, l’aggiunta di zuccheri serve a conferire frizzantezza alla tua birra fatta in casa. Lo zucchero innescherà una reazione chimica che favorirà la liberazione di anidride carbonica. Sapevi che spesso nei birrifici industriali per risparmiare tempo si aggiunge l’anidride carbonica tramite bombole? Un po come succede per l’acqua frizzante addizionata con anidride carbonica e non effervescente naturale. Tu invece aggiungerai lo zucchero, perchè farai una birra fatta in casa artigianale fatta come da tradizione. Otterrai una rifermentazione insomma.

Imbottigliamento

Sull’imbottigliamento abbiamo poco da dire, se non ricordarti di usare sempre bottiglie nuove e ben sterilizzate! Un errore igienico e dovrai buttare via tutto. Niente leggerezze!

Maturazione

La maturazione in bottiglia è un altro tempo d’attesa fondamentale per ottenere un buon prodotto. Dovrai attendere due o tre settimane almeno, per dare il tempo ai lieviti, vitamine e proteine di continuare la fermentazione ed assumere il perfetto sapore di birra che piace a te. Perchè la birra, in fondo, è viva! Dunque devi trattarla bene, e soprattutto avere pazienza. Quanto alla temperatura, in questa fase dovrai conservare le bottiglie ad una temperatura tra i 16 ed i 22 gradi.

Come fare la birra artigianale insomma può essere insidioso e lungo ma vale sempre la pena di provare. E’ bello fare le cose in autonomia ed è bello poi poterle gustare con i propri cari. Dunque buon lavoro con il tuo primo tentativo di birrificazione casalinga. 

 

Ilaria Scremin, martedì, 27 Luglio 2021 e classificato in Come Fare, Consigli, News.



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