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Risotto con pesce spada e limone: una proposta chic

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ricetta del risotto con pesce spada e limone - Ricettepercucinare.comUna proposta chic per le feste da riproporre durante tutto l’anno è il risotto con pesce spada e limone. Buono, semplice, elegante e dal gusto ben calibrato, incontra solitamente l’approvazione anche di chi non ama particolarmente il pesce. Lo potete preparare in occasione di una vigilia ma anche, come detto, durante tutto il resto dell’anno. Scopriamo assieme la ricetta del risotto con pesce spada e limone. 

Risotto con pesce spada e limone, ingredienti

  • un piccolo mazzetto di prezzemolo fresco
  • 30 grammi di scalogno
  • 30 grammi di olio extravergine di oliva
  • 320 grammi di riso per risotti (tipo Carnaroli o Arborio)
  • 50 grammi di vino bianco secco per sfumare
  • 400 grammi di pesce spada a pezzi
  • 700 g di brodo vegetale
  • 1 cucchiaino di sale
  • 40 g di burro per mantecare
  • il succo e la scorza di mezzo limone

Risotto con pesce spada e limone, preparazione

  1. Lavate per bene il prezzemolo e tritatelo finemente
  2. Tritate finemente anche lo scalogno
  3. Aggiungete l’olio e fate appassire lo scalogno dolcemente
  4. Aggiungete il riso e fate tostare per bene
  5. Sfumate con il vino bianco e con il succo di mezzo limone
  6. Aggiungete il pesce spada a dadini
  7. Aggiungete il sale e cominciate a portare a cottura aggiungendo il brodo e mescolando continuamente
  8. Completate con una generosa grattugiata di buccia di limone (solo la parte gialla)
  9. Mantecate con il burro e spolverizzate con prezzemolo fresco
  10. Servite subito il vostro risotto con pesce spada e limone: se vi va, potete guarnire come nell’immagine proposta con qualche gamberetto o qualche dadino di pesce spada tenuto precedentemente da parte.

Ecco la ricetta del risotto con pesce spada e limone, pronta e fresca, perfetta per soddisfare tutta la famiglia.



La cheesecake giapponese o Japanese cotton cake

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Le cheesecake sono un gruppo di dolci che non appartengono alla tradizione dolciaria italiana, bensì americana. Non sono tutte uguali ma nel complesso tutte le cheesecake hanno una base ed una crema a base di formaggio o panna. Possono essere sia cotte che crude, dipende dalla ricetta e dalla stagione. Scopriamo oggi la cheesecake giapponese o Japanese cotton cake. 

Cheesecake giapponese o Japanese cotton cake

Come ci suggerisce il nome stesso questa torta nonostante sia una cheesecake non proviene dagli Stati Uniti d’America e dai paesi anglosassoni, ma al contrario dal Giappone! Non si tratta di un dolce particolarmente complicato ma come sempre accade nei dolci, ci vuole un po’ di pazienza. Vediamo come si prepara.

Ingredienti della cheesecake giapponese

Preparazione della cheesecake giapponese

Ecco come si prepara la cheesecake giapponese

  • sciogliete a bagnomaria il latte, il formaggio spalmabile e il burro
  • setacciate l’amido e la farina
  • aggiungete un pizzico di sale
  • poi separate i tuorli dagli albumi delle uova
  • al composto di formaggio aggiungete i tuorli uno alla volta e battete con le fruste
  • aggiungete anche la scorza del limone
  • montate gli albumi e aggiungetevi il succo di limone
  • aggiungete lo zucchero agli albumi sino a quando non saranno a neve
  • incorporate gli albumi al composto di formaggi mescolando delicatamente
  • versate il tutto in una tortiera ben imburrata e infarinata e cuocete per un’ora a 160 gradi

Adesso che vi abbiamo raccontato di che si tratta capirete che la Japanese Cheesecake altro non è che la famosa Cotton Cake, che deve il suo nome al suo essere soffice e spumosa come non mai.



Ricerche frequenti:

Vitamina D e Covid: quali effetti?

Vitamina D e Covid: quali effetti?


Vitamina D e Covid? Quali sono gli effetti dell’assunzione della vitamina D su chi è affetto da Covid? Scopriamo cosa dice la scienza in merito. In particolare, secondo un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova, Parma e Verona oltre che CNR di Reggio Calabria e di Pisa, la vitamina D é rivestirebbe un ruolo di primo piano nella lotta al Covid-19, in quanto sarebbe in grado di ridurre concretamente il rischio di decesso.

Vitamina D e Covid 19: quali gli effetti della vitamina D?

Uno studio italiano, pubblicato sulla rivista Nutrients, condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma e Verona e gli istituti di ricerca CNR di Reggio Calabria e di Pisa – con la coordinazione del professore Sandro Giannini dell’Università di Padova –  ha permesso di capire quanto sia importante l’introduzione della vitamina D contro il Covid19. Infatti, è stato possibile evidenziare dal punto di vista scientifico l’effetto della vitamina D nei pazienti malati di Covid-19, specie coloro che soffrivano di altre patologie contemporaneamente.

La scoperta sulla vitamina D

La scoperta del legame positivo tra vitamina D e Covid è stata portata alla luce già durante la prima fase dell’ondata pandemica: infatti, questa ricerca retrospettiva ha permesso di raccogliere dati importanti su 91 pazienti con Covid-19 ospedalizzati presso l’azienda ospedale-Università di Padova. L’obiettivo dello studio era quello di valutare la proporzione di persone malate che potevano morire o andare in terapia intensiva. Le persone d’età media di 74 anni sono state curate con le medicine adoperate allora per la terapia e, in particolare, 36 persone su 91 con un’importante dose di vitamina D somministrata per due giorni consecutivi, mentre che agli altri 55 pazienti non è stata data. Le persone che hanno ottenuto la dose di vitamina D avevano valori bassi nel sangue, erano fumatori oppure livelli molto elevati dell’indicatore di aggressività della malattia (D-Dimero ematico) o presentavano comorbidità elevata (malattie cardiovascolari, ai bronchi, insufficienza renale…). Durante la fase d’osservazione (14 giorni circa) sono stati trasferite 27 persone in terapia intensiva e 22 sono morte; nel complesso, dunque, la metà delle persone che facevano parte della ricerca sono morte e l’altra, invece, è passata nel reparto di terapia intensiva. I ricercatori, peraltro, hanno notato che i soggetti affetti da un numero elevato di patologie contemporanee al Covid-19 avevano effetti benefici della vitamina D maggiori, tanto da ridurre la possibilità di decesso dell’80% rispetto coloro che non avevano assunto la vitamina.

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