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Cosa bisogna fare per aprire una panetteria ?

Cosa bisogna fare per aprire una panetteria ?


L’apertura di una panetteria rappresenta un’aspirazione in grado di attingere dalla bellezza del mestiere del panettiere. Un’attività di questo genere risveglia il desiderio degli appassionati di avventurarsi nell’arte della panificazione, che affonda le radici in millenni di storia. A discapito dei rapidi cambiamenti che hanno interessato il settore dell’alimentazione, il lavoro manuale e la creazione di prodotti deliziosi e nutrienti nelle panetterie richiama ancora moltissimi, anche tra i giovani. Di sicuro, oggi più che mai vale la pena mettersi in gioco in quest’ambito e perseguire il proprio amore per la gastronomia e, in particolare, per il pane.

Al giorno d’oggi, però, col mondo del lavoro che è cambiato in maniera particolarmente radicale, la panetteria non rappresenta più soltanto un’attività artigianale. Chi decide di intraprendere un percorso e mettersi in proprio in questo settore, dunque, deve ragionare attraverso strategie d’impresa vere e proprie, in maniera tale da immergersi completamente e con efficacia nell’economia locale. È a partire da questi presupposti, dunque, che bisogna mettere in conto il fatto che aprire una panetteria richieda la pianificazione e la considerazione di diversi fattori, molti dei quali trascendono le capacità di manipolare farine e lieviti.

Insomma, appare chiaro alla luce dei presupposti appena enunciati, che le sfide che possono accompagnare l’apertura di una panetteria possano essere molteplici. Ciò nonostante, non bisogna perdersi d’animo e, anzi, pensare al fascino e alla gratificazione che si prova nel creare prodotti di qualità in grado di deliziare il palato dei propri clienti. Questo approfondimento vuole fornirvi alcune nozioni utili per poter intraprendere questa avventura nel settore alimentare e, nella fattispecie, in quello della panetteria con dedizione e consapevolezza, mettendovi in gioco al meglio e affrontando adeguatamente oneri amministrativi, finanziari e di mercato per iniziare la propria attività al meglio.

Effettuare un’analisi di mercato

Come per una qualsiasi attività d’impresa, la prima cosa da fare prima di aprire la propria panetteria è confrontarsi con il mercato locale e l’ambiente circostante. In questo modo, potrete comprendere la domanda di prodotti da forno nella vostra area geografica e avrete la possibilità di personalizzare la vostra proposta, distinguendovi dalla pletora di competitor e soddisfacendo le esigenze dei clienti con produzioni originali ed innovative. In questo modo, potrete irrompere nel settore grazie alle novità che potete arrecare ad esso.

Leggi anche: la ricetta del pane fatto in casa

L’importanza di un business plan e della burocrazia

Anche per l’apertura di una panetteria, è importante tenere conto del carattere amministrativo e di quello finanziario. Bisognerà, dunque, considerare gli investimenti iniziali, i costi operativi, il margine di profitto e i flussi di cassa. Inoltre, occorrerà informarsi riguardo tutte le licenze e le autorizzazioni necessarie. Rispettando la normativa vigente in fatto di igiene, in primis, e tutte le regolamentazioni del caso, non dovrete affrontare imprevisti di sorta sul medio o lungo periodo.

L’importanza della formazione

Avere una passione per il pane e per tutti i prodotti che derivano da questo magnifico settore non basta per aprire una panetteria. Certo, è possibile sviluppare competenze di base sperimentando anche a casa, ma per aprire un’attività e avere successo con essa risulta praticamente necessario formarsi, seguendo un corso di panificazione, con il quale poter scoprire le tecniche e i metodi più innovativi che riguardano il settore all’interno del quale si intende immergersi.

Investire in strumenti e macchinari

Ulteriore carattere fondamentale per la buona riuscita della propria attività di panetteria è l’investimento in prodotti di qualità per lo svolgimento della stessa. Stiamo facendo riferimento ai forni professionali, in primis, con cui cuocere in maniera ottimale i vari prodotti da proporre al pubblico, ma anche di banconi con tavola calda, leccarde da forno, registratore di cassa e complementi d’arredo utili all’esposizione del pane e di tutti gli altri prodotti.



Gnocchi di patate senza uova, ricetta

gnocchi di patate senza uova come si fanno - Ricettepercucinare.com


Gnocchi di patate senza uova? Facili, veloci e perfettamente lavorabili
gnocchi di patate senza uova come si fanno - Ricettepercucinare.com

Gnocchi di patate senza uova, è possibile farli? Come vengono? Rispondiamo a questa domanda informandovi in merito alla riuscita della ricetta e ovviamente dandovi tutti i dosaggi necessari per realizzarla. 

Gnocchi di patate ricetta originale

Gli gnocchi di patate sono un grande classico di tante case. Innumerevoli mamme e nonne li preparano come da tradizione il giovedi, ma non è infrequente che facciano la loro comparsa in tavola anche la domenica. Tra i condimenti più gettonati troviamo il ragu alla bolognese, ma anche il classico sugo di pomodoro e basilico. Anche il pesto alla genovese è spesso usato come condimento per gli gnocchi!

A proposito di gnocchi di patate ricetta originale, dovete sapere che ogni famiglia ha la sua, e ben collaudata. Ma come farli senza uova? E’ presto detto.

Ricetta degli gnocchi senza uova

Ecco come fare gli gnocchi di patate senza uova:

  • un chilo di patate a pasta gialla
  • 300 grammi di farina
  • una presa di sale

Lessate le patate in acqua bollente le patate e lasciatele raffreddare. Schiacciatele con lo schiacciapatate e aggiungete 300 grammi di farina. Ottenete la vostra massa e ricavate gli gnocchi. Saranno sofficissimi anche senza uova, anzi, forse ancor di più. Vedrete che anche senza aggiungere l’uovo il vostro impasto degli gnocchi sarà perfettamente lavorabile. Anche in questo caso peraltro potrete dare ai vostri gnocchi la classica sagoma sia usando i rebbi della forchetta, sia usando la grattugia.

Insomma, senza le uova gli gnocchi di patate sono soffici, leggeri ma ugualmente lavorabili con tanta facilità.

Come avere gnocchi di patate senza uova ancora più soffici

Se volete avere gnocchi di patate senza uova ancora più soffici potete sostituire una parte di farina (un terzo o metà) con della farina di riso. I vostri gnocchi saranno leggerissimi, delle piccole nuvolette pronte a sciogliersi nella vostra bocca!

Idee per condimenti per gli gnocchi di patate

  • alla sorrentina
  • al pesto
  • al ragu’ alla bolognese
  • gnocchi al gorgonzola
  • gnocchi con funghi
  • con burro e salvia

I condimenti sono tantissimi, attingete alla vostra tradizione familiare e trovate quello che meglio fa per voi.



Il polpo al pesto verde di mandorle ed il primo “ RALLO’S BLOG-FRIENDS DAY “

Quando ho deciso di partecipare al primo blog-friends day delle cantine Rallo di Marsala,ho pensato subito a questa ricetta di polpo che è stata il mio “ cavallo di battaglia” di tante cene dove il comune denominatore delle pietanze doveva essere la facilità,per gli invitati alla cena,di servirsi da soli e mangiare senza l’ausilio del coltello (per cene all’impiedi).

Pur non essendo una intenditrice di vini,appena aperta una bottiglia di vino Bianco Maggiore,il grillo fatto a Marsala dalle cantine Rallo,ho capito,degustandolo,che ben si abbinava al piatto che avevo in mente di fare.

Il suo sapore è ben equilibrato e pieno,il suo odore è di pompelmo,con piacevoli note di ananas,agrumi e frutti tropicali; va bevuto alla temperatura di 10°-12° C .

 

 

 

 

Ingredienti:

due polpi da 350 g ciascuno

30 foglie di basilico fresco

30 g di mandorle bianche

80 ml di olio extravergine d’oliva

due spicchi d’aglio rosso di Nubia

sale q.b.

Inoltre per accompagnamento:

vino Bianco Maggiore grillo I.G. P. Sicilia delle cantine Rallo di Marsala

 

Iniziare con il pulire e lavare bene i due polpi.

Mettere una pentola con dell’acqua sul fuoco e,appena bolle,versare i polpi tenendoli dalla testa e facendoli entrare ed uscire dall’acqua bollente per ben tre volte.

Mettere il coperchio e cuocere 20 minuti.

Trascorso il tempo,spegnere il fuoco,versare in pentola un pugnetto di sale (meglio non abbondare perchè a mettere ci siamo ma a togliere no…)e rimettere il coperchio al tegame per fare riposare altri 10 minuti il polpo a fuoco spento. I minuti di cottura e di riposo dipendono,naturalmente,dalla grossezza dei polpi. Non dobbiamo avere dei polpi duri e gommosi nè dei polpi spellati e stracotti ( qui ci vuole la maestria della brava cuoca!!!).

Fatto ciò togliere subito i polpi dal tegame e metterli su un largo piatto per freddarli.

Intanto è il momento di fare il profumato pesto verde di mandorle.

In un mixer inserire aglio,basilico,mandorle ed un pizzico di sale e frullare il tutto unendo,pian piano,l’olio.

Si raccomanda di non abbondare con le mandorle perchè deve predominare il sapore del basilico ed anche perchè non garantisco più la riuscita del piatto. Ho sempre fatto questa buona ricetta “ ad occhio” ma questa volta ho voluto pesare tutto e contare perfino le foglie di basilico ( precisina vero? ).

Sono dell’idea che se vogliamo condividere le nostre ricette dobbiamo farlo al meglio.

Una volta pronto il pesto,tagliare i polpi a pezzetti ed “avvolgerli “ nel pesto.Coprire il piatto con carta stagnola e metterlo in frigorifero.

Questo polpo va servito freddo ma non freddissimo di frigo per cui consiglio di uscire dal frigorifero il piatto da portata almeno dieci minuti prima di servire in tavola.

Servirsi, gustandolo con vino  Bianco Maggiore.

 

 

 

 

 

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