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Come chiamare a E’ sempre mezzogiorno

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E’ sempre mezzogiorno è un programma televisivo culinario molto amato ed apprezzato dagli spettatori che a suo tempo erano affezionati a La Prova del Cuoco, il programma di Antonella Clerici. Il cast di E’ sempre mezzogiorno è composto da professionisti ed esperti appartenenti a diversi ambiti della cucina: il fornaio, il pasticcere, e via dicendo. Sicuramente se stai leggendo queste righe sei già affezionato a Fulvio Marino, Chloe Facchini, Cristina Lunardini, Natalia Cattelani, Sergio Barzetti, Luca Montersino, Mario Improta e suo figlio e molti altri. Ci scrivete in molti per sapere come chiamare a E’ sempre mezzogiorno. Perchè oltre a guardare il programma il tv e ad annotare o copiare le ricette, volete anche partecipare. Partecipare a E’ sempre mezzogiorno è davvero coinvolgente e divertente e non è improbabile che si vinca qualcosa! E allora vediamo un po’ come chiamare a E’ sempre mezzogiorno.

Come chiamare a è sempre mezzogiorno

Vuoi sapere come chiamare a E’ sempre mezzogiorno? Non è difficile e ti consentirà di partecipare con buona probabilità al programma culinario di Antonella Clerici e partecipare in diretta parlando proprio con lei. Carta e penna alla mano, annota subito questo numero: 0645789090. Ma chiamare a E’ sempre mezzogiorno non è l’unico modo per diventare protagonisti per qualche istante del proprio programma televisivo preferito. L’alternativa è il web. In alternativa, collegandosi al sito www.giocherai.it è possibile prenotarsi per essere richiamati e partecipare in diretta a E’ sempre mezzogiorno.

Dove girano E’ sempre mezzogiorno?

E’ sempre mezzogiorno è girato presso un centro di produzione Rai in quel di Milano. Lo studio si chiama Studio 2000. Tornando per un attimo alla domanda “come chiamare a E’ sempre mezzogiorno”, potete chiamare al numero sopra indicato dalla mezzanotte del lunedi fino alle 23.59 del venerdi. Per chiamare e per partecipare dovrete essere maggiorenni e dovete per forza chiamare a E’ sempre mezzogiorno da una linea fissa e dall’Italia.

Come si gioca a Pentola o Dispensa?

Il gioco del martedi che piace davvero a tutti si chiama Pentola o Dispensa. Bisogna indovinare queli ingredienti servono per una determinata ricetta. La conduttrice ne elenca alcuni e bisogna indicare se metterli in pentola oppure in dispensa. In palio c’è un buono da spendere al supermercato discount MD dal valore di 150 euro.

Quante sono le foglie del bonsai di E’ sempre mezzogiorno?

Un altro gioco per il quale vi consigliamo di chiamare a E’ sempre mezzogiorno è quello del bonsai. Bisogna indovinare quante foglie ha il bonsai. Pensate che una concorrente ha indovinato, affermando correttamente che il bonsai ha 2039 foglie! Ha vinto la medesima somma in euro, che potrà usare per fare la spesa. Questo è accaduto l’11 novembre.

 

 

 

 



Paparina verdura selvatica del Salento (e non solo)

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Le erbe selvatiche o spontanee commestibili sono un patrimonio naturale del quale spesso disponiamo senza nemmeno rendercene conto. Semplicemente perchè non le conosciamo. Eppure è una ricchezza naturale, sana ed economica alla quale attingere in totale sicurezza. Molti sanno raccogliere le erbe spontanee, altri le acquistano presso i fruttivendoli. Oggi spendiamo due parole sulla paparina verdura del Salento molto nota ed apprezzata anche – ad onor del vero – nel resto d’Italia. Scopriamo insieme cosa sono e perché questa erba spontanea è così gradita ai più.

paparina verdura selvatica del salento - Laterradipuglia.it
Puoi acquistare la paparina del Salento su La Terra di Puglia.

Paparina verdura selvatica del Salento, segreto di benessere e scrigno di bontà

In Salento è molto nota e molto apprezzata e prende il nome di paparina. Si tratta della parte verde della pianta del papavero, quella che rimane dopo che l’infiorescenza è sfiorita. Sembrano delle ampie roselline di foglioline verdi allungate e delicate. In Veneto, per esempio, le chiamano proprio rosole. E nelle altre regioni d’Italia hanno altri nomi, ora fantasiosi, altre volte legati alle loro proprietà, o alla loro forma. Gli anziani forse le conoscono maggiormente, i giovani meno. Si è persa, infatti, l’abitudine di andar per campi a raccogliere le erbe spontanee commestibili.

Cos’è la paparina e come si gusta

Come detto la paparina verdura selvatica del Salento è davvero gustosa e ricca di proprietà. La potete acquistare dai fruttivendoli locali e, dopo averla lavata a più riprese, dovete cuocerla in olio caldo con l’aggiunta di un po’ di cipollotto e qualche oliva cellina. Questa è la ricetta della paparina del Salento, quella autentica e che oggi si sta riscoprendo. Potete anche aggiungerci una punta di peperoncino, se è di vostro gusto.

Proprietà della paparina

La paparina ha ottime proprietà benefiche per il nostro organismo. E’ antinfiammatoria, digestiva, coccola il nostro intestino ed è ricca di vitamine e sali minerali. Quanto all’effetto sedativo che forse penserete sia fortemente marcato, esso è, al contrario, davvero molto blando.

Come assaggiare la paparina per la prima volta e dove trovare la paparina verdura del Salento

Come detto non tutti siamo in grado ed abbiamo tempo di andar per campi a raccogliere la paparina o altre erbe spontanee. Oggi per fortuna c’è chi lo fa per noi. La Terra di Puglia raccoglie, cuoce ed invasa in totale sicurezza la paparina colta a mano nei campi del Salento per voi. Per voi che non l’avete mai assaggiata e vorreste gustare un prodotto nuovo, e per voi che invece la conoscete bene, ma avete difficoltà a reperirla, forse per la distanza che vi separa dalla terra nella quale siete cresciuti.

Un’idea diversa dal solito

Un’altra idea che vi diamo è quella di usare le erbe spontanee per dar vita a focacce e torte salate. Impastate una buona farina sana e leggera, come per esempio una farina Senatore Cappelli, con poca farina di forza, e mettete a lievitare. Farcite poi con le paparine del Salento, oppure con spinaci freschi, o altra verdura verde. Sarà un modo divertente per far mangiare la verdura anche a chi non la gradisce!



3 cose che non sapevi sul radicchio di Treviso

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radicchio di treviso in padella - Ricettepercucinare.com

Il radicchio di Treviso è un’autentica bontà. Prodotto tipico del Veneto, è molto amato anche nel resto d’Italia. Ottimo crudo, si presta molto bene ad essere anche cotto e “trasformato” al fine di dar vita a tante diverse preparazioni. Ma sappiamo davvero tutto sul radicchio di Treviso? Ecco 5 cose che forse non sapevi su questo strabiliante e coloratissimo ingrediente. 

1 – Il Radicchio ha molte caratteristiche benefiche

Il radicchio di Treviso è un alimento sano e leggero. Ha un buon effetto disintossicante ed antiossidante. E’ ricco di vitamine del gruppo B, vitamina C e vitamina K. E’ anche ricco di potassio. Oltre a disintossicare l’intestino, aiuta le arterie a tenersi pulite e a tenere a bada il colesterolo. Il suo effetto antiossidante invece è perfetto per ritardare o prevenire l’insorgenza delle patologie tipicamente legate all’invecchiamento cellulare. Infine, riduce la glicemia!

2 – La produzione del radicchio di Treviso è molto particolare

Vi immaginerete un bel campo pieno di cespi di radicchio di Treviso pronti ad essere raccolti e venduti. La realtà dei fatti non è esattamente così. Il radicchio di Treviso prevede una procedura un po’ più articolata e complicata. Le fasi della produzione del Radicchio di Treviso sono fondamentalmente 3 e sono la preforzatura, l’imbianchimento e la toelettatura. Durante la preforzatura, i cespi di radicchio sono raccolti con le loro radici, legati in mazzi e ripiantati in apposite serre. Durante l’imbianchimento, il radicchio è posto “in ammollo” in apposite vasche d’acqua. Infine, durante la toelettatura, si esegue un lavaggio dei cespi, che poi andranno in vendita.

3 – Qual è l’origine del radicchio di Treviso?

Il radicchio di Treviso è un ortaggio dalle origini piuttosto datate. Sembra che abbia fatto la sua comparsa in quel di Treviso appunto nel Cinquecento. Vi sono alcuni testi dell’Ottocento che fanno riferimento chiaramente a questo tipo di radicchio.

 



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