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Come comprare e riconoscere il merluzzo fresco

Come comprare e riconoscere il merluzzo fresco


come comprare il merluzzo - MyItalian.recipes

Il merluzzo è un pesce che piace a tutta la famiglia. E’, inoltre, particolarmente economico, dunque rappresenta un modo intelligente per servire del buon pesce senza incidere particolarmente sul budget familiare. Il merluzzo in umido è in molte famiglie un piatto che ricorre settimanalmente, e che sfama adeguatamente tutti. Il merluzzo ha inoltre ottime proprietà nutrizionali: é ricco di Omega 3 ed altri nutrienti preziosi. Conosciamo meglio questo pesce così buono e sano e scopriamo perchè mangiarlo ma soprattutto come acquistarlo senza sbagliare. Una curiosità: il nome merluzzo deriva dal latino maris lucius che significa luccio di mare. Infatti somiglia molto al luccio, che però come sapete è un pesce di lago.

Consigli per acquistare del buon merluzzo fresco: tanti consigli utili

Avete in mente di preparare un buon merluzzo in umido? Partite dalla spesa. Innanzitutto dovete sapere che per fresco si intende pesce pescato e conservato nel ghiaccio a zero gradi. Un pesce che non è stato mai refrigerato dunque. Conservandolo nel ghiaccio, il pesce rimarrà inalterato per qualche giorno, circa 3 o 4. A meno che non subisca sbalzi termici importanti.

  • Dunque, accertatevi che il pesce sia adagiato su un bel letto di ghiaccio.
  • Procedete con l’analisi sensoriale: sentite “puzza” di pesce o un buon odore di mare, di iodio e di salsedine? Se sentite uno strano odore di ammoniaca evitate l’acquisto!
  • Per quanto riguarda l’esame visivo, le branchie devono essere di un bel colore rosso vivo quasi bordeaux. Potete chiedere al venditore di aprirle leggermente e farvele vedere.
  • Deve essere bello lucido, ricoperto di muco, con l’aspetto cangiante e brillante.
  • La cornea deve essere convessa e la pupilla nera: un occhio “sveglio” e vivace. Se la pupilla e grigia e spenta, non è più fresco.
  • Deve essere in “rigor mortis”: è bello rigido o se preso in mano ondeggia? Se ondeggia non acquistatelo.
  • Ancora, se premete con il dito le sue carni dovrete notare che non resta alcuna impronta sul pesce.
  • Infine, se il pesce è senza testa o è già stato porzionato, probabilmente potrebbe non essere fresco.

A cosa fa bene il merluzzo?

Il merluzzo è ricco di:

  • omega3
  • vitamine del gruppo B
  • fosforo
  • calcio
  • ferro
  • iodio
  • calciferolo (vitamina D idrosolubile)

Aiuta a tenere a bada il colesterolo cattivo, offre un ottimo apporto di vitamine e proteine, ha pochi grassi dunque è ottimo se seguite una dieta ipocalorica o chetogenica, migliora le funzioni cerebrali, ha un’azione antiradicalizzante.

Che differenza c’è tra il merluzzo e il nasello?

Attenzione a non confondere merluzzo e nasello. Il merluzzo ha riflessi verdi e striature scure, mentre il nasello è argentato con macchie nere. Il nasello è molto presente nel Mediterraneo e spesso nei mercati di pesce specie dell’Italia meridionale lo potete trovare con il nome di merluzzetto. Merluzzo e nasello hanno proprietà nutrizionali molto simili. Il merluzzo “originale” è invece tipico dei mari del nord ed è quello da cui si ricavano due famosi prodotti, il baccalà e lo stoccafisso.

Come cucinare il merluzzo

Potete cucinarlo tranquillamente in umido ma se siete particolarmente golosi potete anche friggerlo. In alcune regioni italiane si frigge il baccalà o il merluzzo in occasione delle vigilie di festa. Per tutti i giorni, è buono anche bollito o al vapore, ed in questo modo è l’ideale per l’alimentazione dei vostri bambini. Il merluzzo in umido è buono sia con le patate che con la polenta. Se siete a dieta, potete preparare anche il merluzzo in umido light!



Il paté di olive: curiosità e consigli per l’uso

paté di olive


paté di olive

Il paté di olive si presenta come una crema gustosa ottenuta direttamente dalle olive che, solitamente, si utilizza per arricchire un antipasto – spalmandolo su bruschette – o nei primi piatti. Scopriamo dunque insieme qualcosa in più su questa straordinaria crema spalmabile che mette d’accordo tutta l’Italia da nord a sud.

Paté di olive: a ciascuna regione il suo

Il patè di olive si produce in tutte le regioni italiane che sono grandi produttrici di olive, tra cui naturalmente la Toscana e la Liguria, oltre alle regioni che si affacciano direttamente sul Mediterraneo, come la Sicilia e la Puglia. Ogni singola regione produce una sua variante di paté d’olive davvero gustosa: pensate che lo stesso prodotto si può preparare sia utilizzando le olive nere sia utilizzando le olive verdi. Ad esempio, spostandoci in Puglia troviamo il gustoso paté di olive a base di Leccine. Si tratta di un’oliva che ha probabilmente origini toscane, ma che possiamo localizzare un po’ per tutta l’Italia, visto che è di facile coltivazione. Il sapore è leggermente speziato e aromatico e, perciò, queste olive sono ideali per la preparazione di questa prelibata crema spalmabile salata su pane casereccio come il pane di Altamura  o per rendere ancor di più ricco un piatto di pasta fresca. Il tutto potrà esser reso ancor più goloso da delle ottime fette di capocollo di Martina Franca e pomodorini secchi! Sempre per la produzione di paté di olive nere sono utilizzate anche le olive Celline: si tratta di un’altra tipologia di olive nere usate nel Salento, dal sapore unico e dolce.

I tipi di paté di olive

Solitamente, siamo abituati a trovare in vendita il paté di olive nere, ma in realtà è possibile produrre questo condimento anche con le olive verdi. La condizione più importante per ottenere un buon prodotto è di utilizzare per l’appunto materie prima di elevata qualità. In questo modo, si potrà avere un delizioso paté di olive da assaggiare come semplice ingrediente con dei grissini o, perché no, da aggiungere ad un’ottima orata ai pomodori secchi. Se, invece, vorrai rendere unico un piatto di pasta, potrai decidere di mixare un buon tonno con del paté di olive verdi: il risultato sarà decisamente sublime! Anche altri sughi potranno acquisire un gusto differente se saranno impreziositi con paté di olive nere o verdi: da un lato si potrà avere un gusto più intenso, mentre dall’altro più attenuato e delicato. Si tratta semplicemente di accontentare i gusti di tutti e di trovare disponibile sul mercato il condimento, anche se oramai è sempre di più comune imbattersi in piccoli produttori che offrono entrambe le scelte di paté di olive!

Le alternative all’estero del paté d’olive

Un’alternativa al nostro italiano paté d’olive potrebbe senz’altro essere la tapenade: questa preparazione tipica della Provenza si può preparare con facilità in casa, così come il paté di olive italaino. In un certo senso, si può dire che questa preparazione ha decisamente influenze mediterranee e dell’Italia! Questo condimento francese ha un sapore decisamente intenso e viene fatto unendo olive, acciughe, capperi ed olio per condire le bruschette di pane e realizzare un antipasto appetitoso, ma anche per accompagnare carni, verdure e formaggi.



Ricetta Formaggio Halloumi con peperoni alla piastra

Pubblicata 07/09/2012 Scritto da
Benedetta in Sapori dal mondo,Secondi a base di formaggi e verdure[1][2]

Oggi vi propongo una ricetta semplice ma saporita con l’halloumi, il formaggio originario di Cipro ma diffuso in tutta l’area dell’est Mediterraneo (Grecia e la Turchia) a base di latte di capra e pecora… l’ho trovato poco tempo fa alla LIDL e, dopo aver letto gli ingredienti (un formaggio con la menta… figo!), senza nemmeno sapere esattamente cosa farci, l’ho preso… la prima volta lo abbiamo semplicemente mangiato grigliato (e lo abbiamo gradito), così sono andata a riprenderlo per realizzare qualcosa per il sito! La confezione di cartone, con una bella foto, è accattivante (all’inizio mi sembrava pesce visto il suo colore bianco candido!), ma non si può dire altrettanto del confezionamento in plastica sottovuoto con un po’ di acqua/siero. E’ un formaggio a pasta cotta, saporito poiché aromatizzato con sale ed erbe, tra cui la menta che serve anche come conservante. Stavolta ho deciso di realizzare una ricetta molto light (l’halloumi ha una percentuale di grassi bassa, intorno al 25%, ed ha un elevato contenuto di calcio) cuocendolo alla piastra (utilizzando i bellissimi piatti in ghisa smaltati con tagliere il legno a servire della ILSA – Industria Articoli Casalinghi Professionali[3], sia per servire il piatto che per la cottura dello stesso) accompagnandoli con gli squisiti peperoni dell’orto dell’Elba del mio amico Daniel. Passiamo alla ricetta?

 Ingredienti per 2 persone: 
– 1 confezione di halloumi da 250 gr.
– 1 peperone grosso, 2 medi o 4/5 piccoli
– sale
– 1 filo di olio extravergine di oliva
– qualche foglia di menta

Preparazione:

Prendete il peperone (o i peperoni)… io ho utilizzato questi peperoni che sembrano piccanti ma in realtà non lo sono!

 Lavate e asciugate i peperoni, quindi apriteli ed eliminate il torsolo, i filamenti ed i semi (questi ultimi li ho messi da parte a seccare per seminarli in terrazza l’anno prossimo!)

Tagliate quindi i peperoni a pezzetti o listarelle, secondo gradimento

Fate scaldare la/le piastra/e (io ho utilizzato due piastre separate), se volete aggiungete un filo di olio (io non l’ho messo perchè volevo dei peperoni belli abbrustoliti)… quindi  aggiungete i peperoni e salateli leggermente per favorire la cottura e l’appassimento

Mentre fate cuocere i peperoni, girandoli spesso, prendete l’halloumi.. bella foto di presentazione, vero?

Ecco come si presenta nella confezione sotto vuoto con il siero

Ed ecco il nostro formaggio dall’aspetto ondulato e “sgualcito” per via del ripiegamento della pasta durante la lavorazione

Affettate l’halloumi a fette alte circa 1 cm

Continuate la cottura alla piastra dei peperoni fino a quando sono belli abbrustoliti e sbruciacchiati

Mettete quindi i peperoni di lato, aggiungete centralmente un filo di olio extravergine

Disponete quindi le fette di halloumi sulla piastra

Fate cuocere il formaggio girandolo quando è colorito secondo preferenza (per me l’ho fatto più cotto, per Fabio meno); aggiungere anche qualche fogliolina di menta

Servire l’halloumi con peperoni direttamente nella piastra in ghisa, sopo averla posizionata sull’apposito vassoio a servire in legno!

References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Sapori dal mondo (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ Visualizza tutti gli articoli in Secondi a base di formaggi e verdure (www.imenùdibenedetta.com)
  3. ^ Piatto a servire ovale in ghisa smaltata Ilsa (www.ilsa-italy.it)

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