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Misto di verdure al vapore, idee e curiosità

Misto di verdure al vapore, idee e curiosità


misto di verdure al vapore - Ricettepercucinare.com

Il misto di verdure al vapore è una bella idea per un pranzo veloce e soprattutto leggero. Dopo le feste, dopo i fine settimana o semplicemente quando la stagione si fa più calda, tutti noi preferiamo concederci qualche pasto più leggero. Il misto di verdure al vapore è l’ideale. Ma come prepararlo? Quali verdure usare? Come renderlo sfizioso? Vediamo di rispondere ai quesiti comuni sul tema. 

Quali verdure sono buone al vapore?

Le verdure che si prestano meglio ad essere cotte al vapore sono sicuramente le carote, ma anche broccoli, cavolfiori e cavoletti, poi ancora zucchine, zucca, patate, e anche gli spinaci. Evitate di cuocere al vapore le verdure congelate! Per avere una resa ottimale, le verdure devono essere freschissime!

Come cuocere le verdure miste al vapore per non perdere le vitamine?

Volete concedervi un bel piatto di verdure al vapore ma naturalmente volete anche trarre tutto il meglio da esse. Dunque, non intendete perdere o disperdere le vitamine in esse contenute. Il consiglio che vi diamo è quello di cuocere le verdure al vapore e poi servirle con qualche cucchiaio di acqua di cottura. La cottura a vapore di per sè non disperde le vitamine e i minerali contenuti nelle verdure, ma l’acqua di condensa che ricade nella pentola sottostante è a sua volta intrisa di nutrienti. Raccoglietene dunque un mestolino e usatelo per irrorare le verdure. Ne otterrete un piatto umido al punto giusto e pronto da condire.

Come si cucina con la pentola a vapore?

Se non avete lo spazio per tenere in casa una vaporiera, potete anche farne a meno. Per la cottura a vapore potete usare molto semplicemente anche una pentola normale e un colapasta! Non dovrete far altro che mettere un po’ d’acqua in pentola, aggiungere le verdure nel colapasta dalle più croccanti alle meno croccanti in ordine di tempo e poi coprire con un coperchio. Nel frattempo potete prepararvi dei condimenti fantasiosi per il vostro misto di verdure al vapore.

Come insaporire le verdure cotte al vapore?

Quando le verdure sono cotte al punto giusto (il che significa cotte ma non stracotte, controllatene sempre la consistenza), potete procedere e condirle. Potete condirle con olio e aceto, ma anche con erbe aromatiche, limone, oli essenziali. Oppure potete aggiungere dei semi, che oltre ad essere sfiziosi ed aggiungere croccantezza, sono anche particolarmente sani, in quanto ricchi di grassi buoni.

 



La ricetta del gratin dauphinois

Pubblicato da Ilaria Scremin[1] alle venerdì, 19 ottobre 2012 e classificato in Contorni[2], L’Angolo dello Chef[3], Ricette Vegetariane[4].

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Oggi vi propongo un viaggio nella tradizione gastronomica francese con un piatto che fa molto inverno e che a me, personalmente, ricorda anche il Natale. Mi riferisco al gratin dauphinois, un gratin di patate con l’aggiunta di formaggio e panna fresca perfetto per accompagnare egregiamente sia piatti a base di carne che di pesce. Il gratin del Delfinato, regione della quale questo piatto è originario, è particolarmente noto e diffuso anche in America settentrionale e Canada. Diffidate delle ricette che vi chiedono di pre-cuocere le patate: per una perfetta riuscita del gratin dauphinois, le patate devono essere affettate sottilissime ed cuocere direttamente in forno.

formaggio,grana,gruviera,noce moscata,panna fresca,patate,pepe,sale[6][7][8][9][10][11][12][13]

References

  1. ^ Ilaria Scremin (plus.google.com)
  2. ^ Visualizza tutti gli articoli in Contorni (www.imenùdibenedetta.com)
  3. ^ Visualizza tutti gli articoli in L’Angolo dello Chef (www.imenùdibenedetta.com)
  4. ^ Visualizza tutti gli articoli in Ricette Vegetariane (www.imenùdibenedetta.com)
  5. ^ Stampa ricetta/articolo (www.imenùdibenedetta.com)
  6. ^ formaggio (www.imenùdibenedetta.com)
  7. ^ grana (www.imenùdibenedetta.com)
  8. ^ gruviera (www.imenùdibenedetta.com)
  9. ^ noce moscata (www.imenùdibenedetta.com)
  10. ^ panna fresca (www.imenùdibenedetta.com)
  11. ^ patate (www.imenùdibenedetta.com)
  12. ^ pepe (www.imenùdibenedetta.com)
  13. ^ sale (www.imenùdibenedetta.com)

Come si pulisce il radicchio lungo

Ricettepercucinare.com


come si pulisce il radicchio lungo - Ricettepercucinare.com

Solitamente quando si pensa e si nomina il radicchio lungo si fa riferimento al radicchio di Treviso. E’ un radicchio di un bellissimo colore rosso vivo e dal sapore lievemente amarognolo ma per nulla sovrastante. E’ capitato a tutti noi di gustarlo in modi differenti e di apprezzarlo sia crudo che cotto. E oggi l’abbiamo acquistato. E ci apprestiamo a prepararlo. Ma partiamo dal principio: come si pulisce il radicchio lungo? Scopriamolo assieme.

Come detto in apertura, il radicchio ha davvero un gusto intenso e caratteristico. Ha anche ottime proprietà nutrizionali che fanno di esso un alimento sano per tutta la famiglia. In cucina trova ampio impiego ed è spesso gradito sia cotto che crudo. Eccezionale in insalata, è davvero l’ideale per dar vita  pasta o risotti, preparazioni al forno o per essere cotto e servito come contorno. Vediamo oggi come si pulisce il radicchio lungo. Dalla pulizia e dal taglio può infatti dipendere la buona riuscita dei piatti.

Punto primo: la scelta e l’acquisto del radicchio

Abbiamo detto che il radicchio lungo è solitamente il radicchio di Treviso. Esistono altre tipologie di radicchio rosso, che non sempre sono lunghe, ma tondeggianti. Ci riferiamo al variegato di Castelfranco, al radicchio di Verona e al rosa di Chioggia. Quando vi recate dall’ortolano per comprare il radicchio di Treviso o altro radicchio rosso, verificate che il cespo sia bello compatto e turgido. Più è compatto e più è fresco. Se le foglie cominciano ad aprirsi vuol dire che non è più così fresco. Se notate macchie scure, se appare leggermente appassito o se è molto bagnato, evitate.

Secondo punto: come si pulisce il radicchio lungo

Dovete sapere che non c’è troppa differenza tra un cespo di radicchio ed un cespo di insalata. Cominciate dunque a togliere le foglie esterne, quelle più appassite e anche più amare. Rimuovetele totalmente, sin dalla base. Procuratevi poi un tagliere e tagliate il cespo in due. Aprite leggermente le foglie e lavate il tutto sotto acqua corrente. Al suo interno potreste trovare della terra o qualche impurità! A questo punto riponete il radicchio su un colapasta in modo che si asciughi.

Terzo punto: come si taglia il radicchio lungo

Solitamente il radicchio lungo si taglia in lunghezza oppure in alternativa a listarelle. Dipende da come lo dovete cucinare. Se lo farete in insalata o lo volete fare stufato in padella, le listarelle vanno benissimo. Se lo volete cucinare al forno oppure alla griglia procedete tagliandolo nel verso della lunghezza, in spicchi più o meno spessi, a seconda del vostro gusto oppure della dimensione del cespo. Detto questo, prima di procedere alla cottura vi consigliamo di far fare al vostro radicchio lungo un ammollo in acqua fredda. Come sapete, e questo vale anche per la cicoria, l’acqua fredda toglie l’amaro.

Quarto punto: cucinare il radicchio

Le ricette con il radicchio rosso o con il radicchio di Treviso sono molteplici: in Veneto sono davvero maestri nell’uso del radicchio in cucina e non potete esimervi dal prendere ispirazione! Il radicchio di Treviso in padella, semplicissimo, è sempre molto gradito. Lo è anche il radicchio di Treviso in agrodolce. Con il radicchio potete fare una pasta al forno con radicchio, un risotto di radicchio e salsiccia. L’abbinamento tra radicchio e salsiccia funziona molto bene dunque potete pensare di fare anche una pasta con radicchio e salsiccia. O, ancora, una bella torta salata con brie e radicchio di Treviso.



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