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Come eliminare l’odore dei broccoli in casa

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come eliminare l'odore dei broccoli - Myitalian.recipes

Sei di quelli che non friggono, non fanno il pesce nè i broccoli perchè poi la casa ha un odore poco gradito? Oggi ti raccontiamo come eliminare l’odore dei broccoli. Tra le verdure buone e ricche di sostanze nutrienti per il nostro organismo vi è il broccolo: molti, però, non lo preparano perché odiano l’odore che si diffonde per la casa.

Perché é importante mangiare i broccoli e come eliminare l’odore dei broccoli

Prima di svelarti il nostro segreto circa come eliminare l’odore dei broccoli, vogliamo darti qualche motivo in più – dal punto di vista nutrizionale – per convincerti a consumare questo cibo. I broccoli, se mangiati regolarmente, possono aiutarti ad assumere una grande quantità di vitamine: infatti, contengono vitamina A, C, E, K e B, oltre che acido folico. Delle ricerche effettuate di recente, peraltro, dicono che i broccoli sono un ottimo anti-tumorale! Questa verdura, inoltre, è perfetta per tantissime preparazione: ad esempio, li potrai usare come un semplice contorno da condire con olio e sale, ma anche per un buon condimento della pasta o, perché no, sopra alla pizza.

Come eliminare l’odore dei broccoli in modo intelligente: i trucchetti della nonna

Le soluzioni che ti daremo oggi ti consentiranno di eliminare l’odore dei broccoli che si diffonde per casa durante la loro preparazione! Iniziamo parlando di un rimedio assai semplice: nell’acqua in cui dovrai bollire i tuoi broccoli, potrai inserire all’interno degli spicchi di limone o, in alternativa, 3 foglie di alloro, un po’ di mollica di pane bagnata con succo di limone o aceto. Alcune persone, poi, suggeriscono di prendere una patata imbevuta di succo di limone e aceto e di metterla nell’acqua di cottura delle verdure. Potrai sfruttare questi piccoli escamotage sia per la cottura classica nella pentola che con la pentola a pressione. Da evitare, invece, è l’inserimento di mollica nella valvola di sfogo della pentola a pressione: è un’idea decisamente pericolosa che potrebbe causare danni seri alla tua cucina e alla tua persona se sarai poco distante da essa. Infine, l’ultimo suggerimento che ci sentiamo di darti riguarda l’uso dell’aceto: potrai collocare una tazza di aceto vicino al piano cottura oppure metter a bollire di fianco un pentolino con un po’ di aceto, in contemporanea con i broccoli. In questo modo, riuscirai sicuramente a diminuire o eliminare l’odore dei broccoli che si diffonde per le stanze della casa!

È Made in Italy il gelato 3D

gelato 3D Italia


Una stampante 3D per cibi liquidi in Italia crea il gelato

gelato 3D Italia

In Italia, per la prima volta, è stato stampato in 3D un alimento liquido: stiamo parlando di un gelato tridimensionale.

Gustando il gelato 3D stampanto per la prima volta in Italia

Oggigiorno è assai comune parlare di stampante tridimensionale, ma sino ad ora non si era mai vista la stampa in 3D per un cibo liquido, come nel caso del gelato. Così, dopo aver stampato tanti elementi nel nostro paese, ora è il turno del gelato in 3D, realizzato grazie all’idea partita da Selene Biffi. La giovane monzese di 38 anni é l’ideatrice insieme a Paolo Aliverti che con il suo team ha sviluppato una grande idea. L’alimento preparato in questi mesi è un ottimo gelato fior di latte! Al momento la macchina 3D è in grado di preparare un solo gusto alla volta: quindi, si parla di un gelato alla fragola oppure di uno al limone e non entrambi. Il brevettatore, però, è fiducioso e spera ben presto di poter arrivare alla produzione di entrambi i gusti contemporaneamente. Ad ogni modo, si spera nell’arrivo di una startup, così da poter avere dei sostenitori solidi alle spalle per la realizzazione di prodotti liquidi in 3D.

Come funziona la stampante 3D per il gelato tridimensionale

Se vi state chiedendo come funziona questo tipo di stampante, è semplice: praticamente, è necessario inserire nella stampante la panna e latte – di qualunque tipo – e dopodiché si potrà iniziare la procedura di lavorazione. Il latte, quindi, é lavorato a temperature diverse, grazie all’estrusore ottenuto anch’esso con la stampante 3D; successivamente si passa alla refrigerazione del cibo. In questo ambiente si può procedere alla realizzazione del gelato della forma che si desidera – dalla pallina ad un stella, per esempio – e la stampante modella così in 3D il prodotto. Al momento, la stampante  si presenta come un prototipo, dalle dimensioni piuttosto generose: pensate che è grande quanto una lavatrice! Ad ogni modo, si sta già pensando di poter sviluppare un modello di stampante 3D dalle dimensioni più ridotte, così da rendere migliore anche il collocamento della macchina in una cucina.

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