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Menu delle Buone Abitudini – 18 settembre 2012

Oggi, menu delle buone abitudini: dopo gli stravizi delle vacanze estive è arrivato il momento di depurarsi grazie alle ricetta di Benedetta Parodi presentate nella puntata di questa sera.

Tanta frutta e verdure protagoniste dei piatti di oggi. Scopriamoli insieme!

il Menù di Benedetta del 18 settembre 2012

(clicca sui link per vedere le ricette)

Antipasto: INVOLTINI DI MELANZANE[1]
Secondo: MELI MELO[2]
Secondo: INSALATA DI ANGURIA E FETA[3]
Dolce: TORTA DI PESCHE DI CATERINA[4]
Cocktail: VIRGIN WATERMELON CAIPIROSKA[5]

References

  1. ^ INVOLTINI DI MELANZANE
  2. ^ MELI MELO
  3. ^ INSALATA DI ANGURIA E FETA
  4. ^ TORTA DI PESCHE DI CATERINA
  5. ^ VIRGIN WATERMELON CAIPIROSKA

Cookies Arachidi e Mou

Quando si prepara l’albero l’atmosfera diventa ancor più natalizia se ad accompagnare questo momento c’è un aroma di biscotti nell’aria. Quest’anno per questo momento Benedetta ci propone una ricetta dal gusto “americano”: i biscotti alle arachidi e caramelle mou.

Puntata I Menu di Benedetta: 7 dicembre 2012 (Menu Facciamo L’Albero[1])
Tempo preparazione e cottura: 30 min. ca.

Ingredienti Cookies Arachidi e Mou per 4 persone:

  • 100 gr di burro
  • 100 gr di zucchero di canna
  • 1 cucchiaio di miele
  • 80 gr di arachidi tostate e salate
  • 10 caramelle mou
  • 100 gr di cioccolato fondente a gocce
  • 150 gr di farina
  • 1/2 bustina di lievito per dolci

Procedimento ricetta Cookies Arachidi e Mou di Benedetta Parodi

  1. Mescolare il burro fuso con lo zucchero di canna, poi unire il miele.
  2. Aggiungere anche le arachidi, le gocce di cioccolato e le caramelle mou tagliate a pezzetti e mescolare.
  3. Versare nel composto anche la farina con il lievito ed impastare.
  4. Stendere l’impasto sulla spianatoia e modellarlo con le mani formando delle palline schiacciate da ripassare velocemente nella farina e riporre sulla placca con carta forno.
  5. Cuocere in forno per 10 minuti a 170 gradi.

References

  1. ^ Menu Facciamo L’Albero

Nocino di San Giovanni, liquore balsamico dalle proprietà benefiche

Ricettepercucinare.com


nocino fatto in casa - nocino di San Giovanni - Myitalian.recipes

Come ogni anno si avvicina il giorno di San Giovanni e gli amanti del nocino dei frati si preparano a raccogliere come da tradizione le noci per preparare la deliziosa bevanda. Tra i liquori del Salento in effetti il nocino di San Giovanni è uno dei più amati. Sa proprio di tradizione! Ma cosa succede la notte di San Giovanni? Perché è così speciale? E cos’ha il nocino prodotto con queste noci di così speciale?

Cos’è la notte di San Giovanni

La notte di San Giovanni si celebra da moltissimi secoli ed ha radici molti antiche. E’ una notte magica, dove la natura si carica di mistero e nell’aria si respira davvero qualcosa di unico. Come ben sapete si tratta del solstizio d’estate. Ovvero quando la terra è maggiormente vicina al sole. Ma non solo. Secondo la tradizione, è proprio durante questa notte che sole e luna si sposano, riversando su madre Terra alcune energie benefiche che curano come un delicato balsamo malattie, preoccupazioni e tutti i mali del mondo. Vediamo cosa ci racconta la leggenda della notte di San Giovanni tra acqua di san Giovanni, nocino di San Giovanni, riti propiziatori, avvicendamento stagionale, magia e altro.

Secondo la leggenda, durante la Notte di San Giovanni le streghe si radunano in affollatissimi sabba durante i quali espletare ogni sorta di sortilegio. E proprio in occasione della venuta delle streghe, secondo la tradizione popolare e contadina era bene proteggersi in qualche modo: tenendo uno spicchio d’aglio al collo, qualche filo d’erba di San Giovanni, ma anche artemisia, iperico, lavanda ed altri. Anche i frutti del ribes sono chiamati frutti di San Giovanni.

Insomma, tra i riti propiziatori e purificatori che segnano il passaggio da una stagione all’altra, e quelli in difesa dal male e dall’influenza nefasta delle streghe, la notte di San Giovanni è un momento di passaggio importante.

Acqua di San Giovanni: che cos’è?

Avrete sicuramente sentito parlare dell’acqua di San Giovanni. Abbiamo detto che la tradizione contadina vuole che si tengano con sé alcune erbe al fine di auspicare protezione nei confronti di eventi nefasti. Spesso tali erbe sono messe in un’infusione durante tutta la notte. L’infusione in acqua, unita alle gocce di rugiada che vi si formano mano a mano che l’alba si avvicina, danno vita ad un’acqua balsamica unica nel suo genere. Chiamata, appunto, acqua di San Giovanni. Un’acqua considerata ricca di proprietà magiche, con la quale, l’indomani, lavarsi viso e corpo.

Tra le erbe contenute nell’acqua di San Giovanni solitamente troviamo: artemisia, malva, menta, salvia, fiordaliso, papavero, rosa, camomilla. Ma conosciamo più da vicino il nocino di San Giovanni.

Nocino di San Giovanni, un altro appuntamento imperdibile per la notte di San Giovanni

Ovviamente impossibile non nominare il nocino di San Giovanni. Moltissime persone attendono con trepidazione la notte di San Giovanni per raccogliere le noci acerbe da usare per la preparazione di questo liquore.

Dunque proprio il 23 giugno si raccolgono 33 noci per ogni litro di alcol. Il numero deve essere dispari! Si noti la simbologia che si nasconde dietro a questo gesto. E, tornando all’acqua di San Giovanni, le noci devono essere colte di notte, quando sono ancora bagnate di rugiada. 

Poi, si procede con la consueta ricetta del Nocino di san Giovanni, noto anche come nocino dei frati. E si attende sino al mese di ottobre…

 



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