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Involtini di melanzane ripieni di ricotta


<a href="https://www.xn--imendibenedetta-pub.com/ricette/my-cooking-idea.html">My Cooking Idea</a>. Ricette di cucina vegetariana, vegana, dolci e dessert.: Involtini di melanzane ripieni di ricotta

Involtini di melanzane ripieni di ricotta




Ancora una ricetta con la coppia vincente: melanzane e ricotta…
Anche questo post vede come protagoniste le melanzane, sempre accompagnate dal gusto dolce e delicato della ricotta vaccina.
 Vi propongo degli involtini  molto stuzzicanti, realizzati con delle fette di melanzane che racchiudono al loro interno una crema di ricotta, vivacizzata da croccanti pezzetti di noce. La loro preparazione è semplice e veloce. La cottura delle melanzane è la fase che richiede relativamente più tempo. Io le ho semplicemente grigliate nel forno, come descrivo anche in questa[1] ricetta, ma se ritenete che in questo modo possano risultare troppo asciutte e volete qualcosa di più goloso e succulento potete friggerle, a voi la scelta tra  più gusto o meno calorie! 
Ingredienti per 4 persone:

  • 12 fette di melanzane grigliate;
  • 250 grammi di ricotta;
  • 2 pomodori ;
  • 30 grammi di grana grattuggiato;
  • 6 noci;
  • uno spicchio d’aglio;
  • qualche fogliolina di prezzemolo.

Preparazione delle melanzane.
Mondate e lavate le melanzane, tagliatele nel senso della lunghezza in fettine di circa 1 centimetro di spessore, grigliatele su una piastra calda, oppure se preferite potete friggerle in olio caldo. Mettete da parte e dedicatevi alla preparazione del ripieno.
Preparazione del ripieno e farcitura degli involtini.
Sgusciate e tritate grossolanamente le noci, pelate e tritate molto finemente la polpa di due pomodori ben sodi. Lavorate con un cucchiaio la ricotta fino a renderla cremosa e omogenea, unitevi le noci, la polpa di pomodoro ( eliminate l’acqua di vegetazione in eccesso, altrimenti renderebbe il ripieno troppo morbido) e il grana grattugiato. Mescolate al fine di distribuire omogeneamente tutti gli ingredienti. Distribuite la crema appena preparata su ogni singola fetta, richiudete quest’ultima avvolgendola su se stessa e fermate l’involtino con uno stuzzicadenti (oppure per una preparazione più “elegante” utilizzate dell’erba cipollina). Man mano che farcite i vostri involtini riponeteli in un teglia con il fondo leggermente unto e cospargete sulle loro superficie un  trito di aglio, prezzemolo, noce moscata e un filo d’olio (ovviamente se le melanzane sono fritte, evitate aggiunta di altro olio). Trasferite la teglia nel forno preriscaldato a 180°C per 6-7 minuti. 
Sono ottimi anche da consumare freddi; in tal caso se, come me, non gradite il sapore pungente dell’aglio crudo, vi suggerisco di spolverizzarli con dell’origano e un filo d’olio crudo, oppure con un leggero soffritto di aglio e prezzemolo (due opzioni rivolte sempre alle melanzane grigliate). 

References

  1. ^ questa

Pane carasau, pane tipico


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Pane carasau, pane tipico




Il pane carasau, conosciuto anche come carta da musica, è uno di quei pani tipici della Sardegna particolarmente adatto a lunghi periodi di conservazione.

L’origine di questa tipologia di pane è strettamente legata all’attività pastorale ampiamente diffusa nell’isola  Il pane carasau, infatti, era il pane che i pastori sardi portavano con loro durante la transumanza. 
Esso viene preparato a partire da un impasto fatto con semolato di grano duro, acqua, sale e lievito di birra che, dopo un adeguato tempo di lievitazione, viene steso in una sfoglia sottile di pasta. La cottura avviene a temperature molto alte intorno ai 450-500°C. I gas prodotti durante la lievitazione fanno gonfiare come un palloncino il disco di pasta che, ancora morbido, viene estratto dal forno e subito diviso in due fogli. Successivamente le sfoglie di pane vengono fatte tostare(seconda fase di cottura chiamata appunto carasatura)ad una temperatura più bassa e diventano così croccanti, asciutte e in tal modo ne verrà garantita la conservabilità per un periodo abbastanza lungo, anche di alcuni mesi.
Questo tipo di pane è diffuso in tutta l’isola e a seconda della zona di produzione cambia il nome e lo spessore della sfoglia, ma sostanzialmente la preparazione e gli ingredienti sono tutti molto simili tra loro.
In questo post vi presento il pane carasau che abbiamo preparato un po’ di tempo fa nel nostro forno a legna[1]. Vi riporto le dosi riferite ad un chilo di sfarinato, in modo da rendere il calcolo più facilmente convertibile alle vostre dosi. Ovviamente la cottura si riferisce all’utilizzo di un forno che riesca a raggiungere temperature molto alte, prossime ai 500°C. Nel caso si utilizzi un forno casalingo semplice, credo sia indispensabile l’uso della pietra refrattaria.

Ingredienti:

  • 1000 grammi di semolato di grano duro;
  • 10 grammi di lievito di birra;
  • 12 grammi di sale;
  • 500 grammi di acqua.

Se volete provare una variante con la farina integrale vi suggerisco di provare questa miscela ( in questo caso il pane prende il nome di Pistoccu e si presenta con uno spessore maggiore)

  • 100 grammi di semola grossa;
  • 150  grammi di farina integrale di grano duro;
  • 750 grammi di semolato di grano duro;
  • 10 grammi di lievito di birra;
  • 12 grammi di sale;
  • 500 grammi di acqua.

Note. 

  • I tempi di lievitazione sono sempre relativi alle temperature e alla dose di lievito che intendete usare. E’ sempre valido il consiglio di tenere alti i tempi di lievitazione e bassa la dose di lievito.
  • Anche la dose dell’acqua è relativa alla tipologia della farina che viene utilizzata.

Preparazione dell’impasto e prima fase di riposo.
Setacciate la farina. Aggiungete il lievito di birra sbriociolato ( o se preferite scioglietelo nell’acqua) e aggiungete l’acqua e a metà della fase di impastamento unite il sale. Lavorate fino ad ottenere un impasto che sia uniforme e liscio. Dategli la forma di una palla e lasciatelo riposare per circa un’ora.


Formatura e seconda fase di riposo.
Trascorso il riposo, riprendete l’impasto e dividetelo in panetti di circa 150-200 grammi. 
Formate delle palline, disponetele  su un piano infarinato ben distanziate tra di loro, coprite con della pellicola, per evitare la formazione di croste e lasciate lievitare.


Stesura e terza fase di riposo.
Quando avranno raddoppiato il loro volume, prendete le palline di pasta una per volta e stendetele con il matarello in una sfoglia tonda piuttosto sottile di circa 1 mm di spessore.
infarinate un telo di cotone e disponetevi sopra la prima sfoglia. Infarinate e coprite con un altro telo. Proseguite mettendo quindi una sfoglia sopra l’altra intervallate da i teli di cotone infarinati. Lasciate riposare per circa un’ora. 


Cottura e tostatura.
Quando il forno sarà ben caldo, infornate le sfoglie una alla volta. Dopo pochissimi secondi vedrete la pasta gonfiarsi come un pallone. Togliete subito dal forno (il pane deve essere ancora morbido e non deve colorare) e con un coltello dividete i due fogli, facendo ben attenzione a non scottarvi con il  vapore che fuoriesce. Ponete una sopra l’altra le sfoglie che ricaverete e ponete un peso sopra in modo da tenere la sfoglia liscia ed evitare che i bordi si accartocino.
Dopo avere cotto e separato tutte le sfoglie potete procedere alla fase di tostatura che va fatta ad una temperatura più bassa, intorno ai 250  fino a leggera dorature della sfoglia.
Ecco il risultato

References

  1. ^ forno a legna

Torta di ricotta: un’idea, mille varianti

torta di ricotta - Ricettepercucinare.com


torta di ricotta - Ricettepercucinare.com

La torta di ricotta è un classico di tante case italiane. La troviamo in una miriade di forme ed accontenta sempre tutti. Grandi e piccini. Ma cosa possiamo fare con 500 grammi di ricotta? Vediamolo subito insieme.

Quale dolce si può fare con la ricotta?

Con la ricotta si possono preparare innumerevoli dolci. Molti di questi dolci possono essere anche ideali per chi soffre di intolleranze al glutine. Vediamo insieme qualche idea e scopriamo quale dolce si può fare con la ricotta.

  • torte lievitate classiche, come la famosa torta Fedora siciliana, oppure torte con ricotta nell’impasto
  • plumcake alla ricotta, soffici e ideali per ogni momenti della giornata
  • dolci ispirati ai cheesecake americani, volendo con l’aggiunta di mascarpone oppure di formaggio spalmabile
  • crostate di vario genere, con solo crema di ricotta, o con l’aggiunta di mela o pera a fettine, o ancora con l’aggiunta di arancia
  • frittelle di ricotta

Cosa si può fare con la ricotta avanzata?

Se è avanzata della ricotta, tutto dipende da quanta ne avete. L’ideale, se è ancora bella fresca ovviamente, è condire una pasta o pastina dei bambini. Non dovrete far altro che aggiungervi un po’ d’acqua di cottura e poi condire la vostra pasta.

crostata di ricotta con gocce di cioccolato - Ricettepercucinare.com

Come si fa la ricotta dolce?

La ricotta dolce è una crema molto usata come dessert al cucchiaio. Ma anche per farcire, per esempio, cannoli siciliani, cassata o altri dolci. Si setaccia la ricotta e la si lavora con dello zucchero a velo. Dopodichè si possono aggiungere gocce di cioccolate, scaglie di mandorla, canditi o altro a piacere.

Quanto zucchero va nella ricotta?

Nella ricotta se è 1 kg ci vanno 400 grammi di zucchero. Se desiderate una crema leggermente meno dolce, optate per 350 grammi di zucchero.

torta di ricotta - Ricettepercucinare.com

Come decorare la torta di ricotta?

Per decorare la torta di ricotta potete optare per un velo della vostra marmellata preferita, sciroppo di zucchero, sciroppo d’acero, ma anche con un po’ (non troppa) di crema pasticcera. Le decorazioni sono diverse. Si possono anche aggiungere scaglie di mandorle, o altre decorazioni golose secondo fantasia.



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