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E’ sempre mezzogiorno, tutte le anticipazioni

Ricettepercucinare.com


È Sempre Mezzogiorno

Conto alla rovescia per l’inizio della seconda edizione di E’ Sempre Mezzogiorno. I fan del programma non vedono l’ora di tornare a quella piccola consuetudine “invernale” che è stare di fronte alla tv mentre a loro volta sono ai fornelli, magari attendendo il ritorno della famiglia a casa per pranzo, o ancora perchè il programma rappresenta un piacevole momento di evasione dalla propria routine. E allora vi sveliamo tutte le anticipazioni prima dell’inizio della nuova edizione. 

Quando inizia la seconda stagione di E’ Sempre Mezzogiorno

Conto alla rovescia per la seconda edizione di E’ Sempre Mezzogiorno, che inizierà lunedi 13 settembre alle ore 11.55. Ritroveremo dunque il volto di Antonella Clerici, con la sua straordinaria professionalità permeata di spontaneità: un mix che piace da sempre ai telespettatori e che fa sì che Antonella sia da sempre “una di casa”.

Quando va in onda E’ Sempre Mezzogiorno

E’ sempre mezzogiorno va in onda tutti i giorni dal lunedi al venerdi dalle 11.55 alle 13. La prima puntata della seconda edizione andrà in onda lunedi 13 alle ore 11.55. Peraltro anche in questa seconda edizione vi sarà il ledwall che ha dato vita alla straordinaria “scenografia naturale” dello sfondo del bosco che si trova ad Arquata Scrivia, dove Antonella Clerici vive.

Scenografia di E’ Sempre Mezzogiorno 2021-2022

Come detto, il filo conduttore sarà proprio quello della casa nel bosco. Pensate che inizialmente non si era pensato di mandare in onda i programma dagli studi di via Mecenate a Milano, ma proprio dalla casa di Antonella Clerici. Fanno parte della scenografia, oltre il ledwall che manda in onda il bosco attorno a casa Clerici, anche alcune realizzazioni quali scoiattoli, funghi, altalene e quant’altro. Chi ha già seguito il programma tra l’altro sa che gli scoiattoli sono veri e propri protagonisti del programma!

Cast e cuochi della nuova edizione di E’ Sempre Mezzogiorno

Come sapete cast e cuochi di E’ Sempre Mezzogiorno sono più o meno fissi ma ogni anno c’è qualche nuovo protagonista. Per l’edizione 2021-2022 avremo:

  • il fattore Alfio Bottaro
  • la nutrizionista Evelina Falchi
  • la zia Cri
  • il medico di famiglia Sara Caponigro
  • il maestro panificatore Fulvio Marino
  • il signore degli aneddoti Lorenzo Biagirelli

E poi vi sono tutti i cuochi di sempre, molti di essi già protagonisti anche del programma La Prova del Cuoco. Ne citiamo qualcuno: Sal de Riso, Marco Bianchi, Daniele Persegani, Luca Montersino, Natalia Cattelani…..

E’ Sempre Mezzogiorno ricette

Naturalmente a molti di voi piace replicare le ricette di E’ Sempre Mezzogiorno. E ne avete ben donde, dal momento che sono ottime. Allora, se desiderate trovare le ricette del programma tv, le potrete vedere sulle pagine di questo magazine oppure sulla pagina facebook ufficiale del programma.

Come partecipare ai giochi telefonici di E’ Sempre Mezzogiorno

Per partecipare ai giochi telefonici di E’ Sempre Mezzogiorno dovrete collegarvi al sito giocherai.it per prenotarvi, oppure prenotarvi telefonicamente al numero 06.45789090.

 

 



Fiori di bosco al Carolina Reaper

Il Calendario del Cibo italiano è uno splendido progetto che ci permette di imparare a conosce territorio

Il 3 settembre nella GN del Peperoncino, abbiamo scoperto le mille varietà dei peperoncini e le loro caratteristiche. Tutto questo in una bellissima intervista ce l’ha raccontato chi il peperoncino lo coltiva per professione Rita Salvadori, titolare dell’azienda agricola Peperita. Da questa intervista è nata l’idea del Calendario e la disponibilità di Rita Salvadori di creare un contest dove si dava la possibilità ad alcune foodblogger, di imparare a conoscere il peperoncino e il suo uso in cucina liberandolo da preconcetti.

Io non ho mai usato molto il peperoncino e sono stata molto combattuta se partecipare perché a parte un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino penso di non essere mai andata, ma proprio per imparare a conoscerlo ho accettato il guanto di sfida. 

Rita ha mandato ad ognuna di noi un ricchissimo cofanetto di polveri di peperoncino, sale e creme al peperoncino.

Rita prepara prodotti a base di ben 17 varietà di peperoncini, dalle differenti polveri piccanti ai diversi preparati, nessun additivo o conservante, in sintesi un prodotto completamente naturale.Più alto è il numero del peperoncino e più alta è la sua piccantezza

Quando è arrivato il dono di Rita, la mia attenzione è caduta subito su quel 17 e mi sono detta:

“Ecco questo non lo userò mai” solo ad aprire il vasetto sei inondata da un profumo piccante di peperoncino

Poi è arrivata Rita che con un piccolo video ci ha fatto vedere come assaggiare il peperoncino e ci ha spiegato come provarlo con i vari piatti per trovare quello giusto che serva ad esaltare il gusto e non a prevaricarlo. 

Quando, seguendo i consigli di Rita, ho assaggiato il n.17 Carolina Reaper, pur essendo innondata dalla gran piccantezza ne ho apprezzato le caratteristiche

Il Carolina Reaper è di colore rosso e presenta un’estremità che ricorda la coda di uno scorpione. Impiega circa 90 giorni per maturare, al termine dei quali raggiunge una lunghezza che va dai 3 ai 5 cm. E’ un peperoncino estremamente piccante, con un gusto fruttato con note di cioccolato e cannella 

Ed è proprio il Carolina Reaper che mi ha conquistato, perché permette a una carne ricca come il capriolo di essere esaltata lasciando a lungo il gusto ricco in bocca. La piccantezza non sovrasta ma esce lentamente.

FIORI DI BOSCO 

Ecco quindi i miei Fiori di bosco dove la dolcezza della sfoglia alle castagne racchiude il ripieno di capriolo con carolina reaper per creare un armonia di gusto che con la riduzione di melagrana si esalta lasciandoci il gusto del bosco d’inverno.

Capriolo in umido

da preparare il giorno prima (serve mezza dose)

500 kg Polpa di capriolo

1 cipolla

1 carota

1 spicchio aglio

alcuni chiodi garofano

1 pezzetto cannella

bacche ginepro

pepe in grani

foglie alloro

500 ml vino rosso Merlot

olio d’oliva

sale

Il capriolo necessita di una lunga cottura risulta più gustoso se preparato il giorno prima, queste dosi sono abbondanti per il ripieno dei ravioli, quello che avanza si può conservare in freezer

Prendete il bel pezzo di capriolo e tagliatelo a pezzi per preparare uno spezzatino, poi metteteli in una ciotola capiente, aggiungete una cipolla a cubetti, una carota, uno spicchio d’aglio, qualche chiodo di garofano, un pezzetto di cannella, alcune bacche di ginepro, del pepe in grani, foglie d’alloro e irrorate tutto con un corposo vino rosso coprendo tutta la carne, poi coprite e mettere al fresco e lasciare aromatizzare per un giorno

Il giorno dopo togliete la carne dal vino, che vi servirà dopo per la cottura, lasciatela scolare un po’ e fatela rosolare molto bene in una padella con un po’ d’olio e una nuova cipolla tritata. Trasferite in una pentola di coccio e continuate la cottura a fuoco molto lento, nel frattempo nella pentola della rosolatura aggiungete il vino della marinatura e fate riscaldare, poi un po’ alla volta aggiungete al capriolo, fate cuocere molto lentamente per un paio d’ore mescolando ogni tanto. 

Verso fine cottura aggiungete un po’ di sale e una macinata di pepe.

Ripieno dei fiori d’inverno

250 g capriolo cotto e freddo

30 g Trentingrana grattugiato

1 puntina di polvere peperoncino Carolina Reaper

1 albume

Prendete la carne di capriolo così preparata e mettetela in un mixer con il grana e tritate velocemente. Poi trasferite in una ciotola dove aggiungerete il peperoncino mescolando molto bene per amalgamarlo, assaggiate per sentirne la piccantezza e se necessario aggiungerne ancora un po’ tenendo presente che non deve prevalere sul ripieno ma aiutare ad esaltarlo, aggiungete poi l’albume e mescolate molto bene. Far riposare per almeno 30 minuti, per permettere un buon bilanciamento del gusto

Pasta fresca per i fiori

250 g farina bianca

70 g farina di castagne

2 uova

semola per spolverare

un pizzico di sale 

Setacciate le farine e poi iniziate ad incorporare le uova ed amalgamate molto bene, se serve aggiungete un goccio d’acqua e lavorate fino ad avere un bell’impasto, coprite e mettete a riposare per circa 30 minuti.

Stendete la pasta con il mattarello o con la macchina della pasta, in una sfoglia sottile spolverando le sfoglie con della semola.

Distribuite su metà delle sfoglie dei mucchietti del ripieno di capriolo ben distanziati fra loro, spennellate la sfoglia attorno al ripieno con un po’ d’albume, quindi coprite con un altro strato di sfoglia e chiudete bene attorno al ripieno, poi con un coppa pasta a forma di fiore tagliate i propri ravioli e metteteli su una teglia spolverata con della semola

Riduzione al melograno

1 melagrana

1 cucchiaino di zucchero

60 ml Merlot o vino corposo

pepe 

sale al peperoncino Trinidad Scorpion Moruga Y.

Sgranate la melagrana facendo attenzione ad eliminare tutte le parti bianche che darebbero amarezza. Versate i grani ottenuti in un pentolino (tenetene da parte un po’) con il vino, pepe e una piccola macinata di sale al peperoncino Trinidad Scorpion Moruga Y. e il cucchiaino di zucchero

Fate cuocere schiacciando i chicchi con un mestolo di legno fino alla densità desiderata, poi filtrate la riduzione per eliminare i semi e tenere da parte.

Cottura e presentazione fiori di bosco

Portate ad ebollizione abbondante acqua salata, quindi tuffate i fiori preparati e fate cuocere per un paio di minuti.

Preparate nel frattempo in una padella del burro fuso con la salvia, facendo attenzione a non farlo brunire ma creando una bella cremina alternando il burro con un goccio d’acqua fino a quantità desiderata. 

Prelevate delicatamente i fiori cotti e mantecateli nel burro.

Servite i fiori di bosco in un piatto dove avrete messo un po’ di riduzione di melagrana e decorate con altra riduzione e qualche chicco di melagrana.

Gustate ed assaporate i fiori di bosco

Cannoli di sfoglia ai profumi di bosco e campagna per MTC68

Quando è stato svelato il nome della vincitrice della Pasta con il pesce, ho condiviso pienamente la scelta di Cristina perchè quella salicornia mi aveva conquistata dal primo istante in cui l’avevo vista. E’ stata un emozione forte sapere che aveva vinto Francesca e senza neanche leggere le motivazioni le ho subito scritto che ero felicissima della sua vittoria e che se lo meritava. Francesca dopo l’emozione della vittoria per MTC68 ci ha regalato una sfida meravigliosa I Cannoli di sfoglia in cui ci sfida non solo in cucina ma anche con una dedica

Ecco la dedica sicuramente mi spiazza, perchè io idealmente vorrei dedicarlo a lei, la ragazza con gli occhi che sorridono che ho conosciuto a Sinalunga e con cui c’è stato un feeling immediato. Mi ricordo ancora quando al ristorante seduti al tavolo per la cena cercavamo di convincerla ad iscriversi a fb e quindi al gruppo mtc, lei obbiettava che non era tecnologica e per quello non lo faceva, mi ritrovai a dire    

“…..ma ti perdi il bello della gara, l’attesa, le ansie i suggerimenti, la crescita…” ……….. ed eccoti Francesca dopo neanche due anni a rispondere da giudice a un gruppo a volte un po’ puntiglioso, ma sempre molto stimolante. Mi perdonerai se non li dedico a te perchè non me lo permette il tuo ruolo di giudice, ma che io ti stimo moltissimo lo sai da quel giorno

Potrei dedicarli ad Alessandra e a tutte voi di Mtc e mai come oggi ne sentirei il desiderio, ma lo sapete per me siete il mio appuntamento mensile con delle amiche a cui da sempre non so rinunciare, ma non è una sorpresa lo ripeto spesso soprattutto quando faccio fatica a trovare il tempo per giocare come vorrei

Questi due cannoli invece sono dedicati a due fratelli che hanno vissuto la loro vita serenamente con i problemi, le gioie e i colori che ognuno di noi incontra nel proprio cammino ma che adesso, che potrebbero ancora godersi i nipoti, sono invece impossibilitati a farlo perché delle malattie subdole come Alzheimer e Parkinsonismo li stanno catturando. Un percorso tremendamente parallelo, che stanno percorrendo passo dopo passo e non domandatemi quale sia la peggiore per chi sta loro vicino sono entrambe devastanti, per il malato pensavo che se ce la testa è meglio ma non è vero forse è meglio l’incoscienza data dall’alzheimer.

A loro dedico questi cannoli che rispecchiano le loro vite che io voglio ricordare com’erano, perchè così stento a riconoscerli

Un cannolo con ganache di marroni ed arancia dedicata a mia zia con cui ho lavorato per 25 anni giorno dopo giorno in negozio, a volte ci scontravamo per divergenze di lavoro ma poi dopo qualche brontolamento tutto passava. 

Gli piacerebbe perché è sempre stata golosa e ogni tanto dal panificio tornava con una pastina, se poi si andava in pasticceria un moretto non mancava mai.

Il cannolo con la crema mousseline alle mele la dedico a mio padre, che non sapeva resistere al mio strudel di cui era golosissimo e che per me rappresenta il dolce di casa, parla di tepore, affetti e abbracci.

Adesso però è il momento di passare alla preparazione che è molto lunga e di cui copio quasi integralmente la sfoglia del post di Francesca, ma vi consiglio di leggere il suo post, io aggiungendo solo le foto che ho fatto.

Pasta Sfoglia per cannoli

Ingredienti

per il panetto

350 g burro (83,5%grassi)

150 g farina 00

per il pestello

350 g farina 00

150 g burro (83,5% grassi)

10 g sale

10 g miele al posto del malto

Acqua fredda g 50

Vino bianco secco g 60

Procedimento

Per prima cosa ho provveduto a preparare il panetto a mano. 

Ho utilizzato il burro ancora freddo di frigorifero e l’ho amalgamato con la farina.

Il composto non va lavorato troppo a lungo, deve essere omogeneo ma il burro deve mantenere una discreta plasticità. Fatto questo ho modellato il panetto dandoli una forma quanto più rettangolare possibile e sottile, l’ho avvolto in pellicola alimentare e riposto in frigo per minimo un’ora e mezzo.

Nel frattempo ho preparato il pastello inserendo nella farina tutti gli ingredienti, sciogliendo nei liquidi freddi il sale prima di aggiungerli alla farina. 

L’impasto deve essere lavorato ma non troppo va bene lasciato un po’ grezzo ma ben amalgamato

Ho avvolto l’impasto nella pellicola e l’ho fatto riposare in frigo per minimo mezz’ora. 

Trascorso il tempo del riposo, che per me si è allungato dovendo farlo combaciare con il lavoro, ho ripreso l’impasto e l’ho steso con il mattarello cercando di darli una bella forma rettangolare, è molto importante per una corretta sfogliatura tenere la forma rettangolare per tutta la lavorazione della sfoglia. Quando si stende la sfoglia il piano deve essere sempre leggermente infarinato.

Ho steso la pasta allo spessore di 1 cm circa e ho steso anche il panetto freddo, battere con il mattarello se lo avete lasciato troppo alto e poi stenderlo con il mattarello, la misura deve essere un terzo del pastello in modo tale che una volta poggiato nella parte centrale della pasta sia possibile ricoprirlo con i due lembi di pasta (vedere foto). 

A questo punto mantenendo i lati aperti in alto e in basso ho eseguito il primo giro a 3 o piega, portando la parte alta verso il centro e ricoprendola con quella in basso in modo tale da ottenere tre strati di pasta sovrapposti ed ho steso la pasta. Subito dopo ho eseguito la prima piega a quattro, ho ribaltato il lato inferiore e quello superiore verso il centro e poi ho chiuso a libro la pasta, in modo tale da ottenere quattro strati 

Ho messo in frigorifero a riposare per minimo 45 minuti. 

Una volta ripreso l’impasto l’ho steso, sempre in forma di rettangolo, mantenendo il lato chiuso alla mia destra. La pasta sfoglia si stende sempre nel solito verso, lato aperto davanti,lato chiuso a destra, e sempre lavorando il più possibile in verticale ed aggiustando via via in orizzontale.

A questo punto ho eseguito tutti i giri, sono ancora 4 in totale, 2 a 3 e 2 a 4, alternandoli e intervallandoli dopo ogni giro con riposi in frigo di 20-30 minuti. (Io li ho lasciati molto di più sempre per poterli gestire con il lavoro)

Una volta eseguiti tutti i giri la vostra sfoglia sarà pronta per essere cotta, deve fare solo un ultimo riposo in frigo di minimo un’ora, ma è meglio lasciarla riposare tutta la notte. 

E questa è la pasta sfoglia fredda dopo l’ultimo riposo notturno, divisa a metà e pronta per l’utilizzo.

Per comodità si possono preparare i cannoli e poi metterli formati in freezer o cuocerli 

Dopo il riposo prendere un pezzo di sfoglia e stenderlo abbastanza sottile, ma non troppo saranno circa 4-5 mm sinceramente non l’ho misurata sono andata ad occhio.

Ho poi tagliato tutta la sfoglia stesa in strisce da 1,5 cm che ho arrotolato sullo stampo per cannoli di diverse misure, sormontando leggermente la parte di striscia che andavo arrotolando su quella già arrotolata. 

Su consiglio di Francesca ho spennellato anch’io con un po’ d’uovo sbattuto il lato di sfoglia che si sormonta per farla aderire bene e per ottenere dei bei cannoli, con i ritagli ho fatto delle striscette che ho arrotolato su se stesse.

Passare i cannoli in frigorifero per 15 minuti o in freezer fino a cottura.

Per la cottura preriscaldare il forno a 190° statico, spennellare i cannoli con l’uovo sbattuto e poi spolverare con zucchero a velo quindi infornare per circa 15-20 minuti. 

Gli ultimi due minuti controllarli a vista per evitare che coloriscano troppo. 

La friabilità della sfoglia fatta in casa non ha paragoni

Con i cannoli pronti, ma meglio prima come ho fatto io, possiamo preparare le creme 

Cannoli con ganache montata ai marroni 

variazione dalla ricetta di MERCOTTE 

da Fou de Patisserie, gen-febbr. 2014

da preparare la sera prima

80 g cioccolato fondente al 72%

50 ml + 130 ml di panna fresca liquida

10 g di miele di acacia

2 cucchiai crema di marroni 

1 cucchiaio cacao amaro

Rhum

1 cucchiaino polvere grossolana d’arancia disidratata

Fate fondere il cioccolato a bagnomaria. 

Mentre il cioccolato fonde, portare a sobbollire 50 ml di panna con il miele, poi versarla in due o tre volte sul cioccolato e mescolare molto velocemente con una spatola. 

Mescolare la crema di marroni con il cacao e il rum, poi aggiungerla al composto di cioccolato e panna. Quando sarà ben amalgamata aggiungere anche i 150 ml di panna fredda e mescolare, poi coprire con pellicola e mettere a riposare per tutta una notte in frigorifero.

Poco prima di utilizzarla montare la ganache con le fruste, quindi inserire la polvere di buccia d’arancia tritata, lasciandone da parte un po’ per la decorazione.

Farcire i cannoli con la ganache ai marroni e arancia e decorare con un po’ di polvere d’arancia

Un cannolo dal sapore ricco e cremoso dove la dolcezza del marrone con il rum si amalgama al gusto dell’arancia

Creme gustosissime anche da assaporare con un bastoncino di sfoglia

Crema Mousseline alla composta di mele

mousseline di Laduree e composta di M. Roux 

da preparare qualche ora prima

Composta

280 g mele 

60 g burro 

80 g zucchero

cannella in polvere 

Tagliate le mele a fettine sottili o a pezzettini e mettetele in una casseruola con 50 g d’acqua e il burro e cuocere a fuoco basso finchè sono morbide e un po’ asciutte, quindi toglierle dal fuoco, aggiungere la cannella e lavorarle con una frusta fino ad ottenere una composta che metteremo a raffreddare. 

Mousseline

125 g burro a temperatura ambiente

250 ml latte intero

2 tuorli d’uovo

75 g zucchero semolato

25 g amido di mais

vaniglia in polvere

Scaldare il latte con la vaniglia.

In una ciotola a parte mettere lo zucchero e i tuorli, quindi sbattere con le fruste elettriche fino a quando si formerà un composto chiaro e spumoso, poi incorporare l’amido di mais. 

Aggiungere un po’ di latte caldo alle uova motate con lìamido e mescolare bene quindi trasferire tutto nel pentolino e con una frusta mescolare fino a quando inizierà ad addensarsi.

Spegnere e fare raffreddare leggermente la crema per circa 10 minuti e poi aggiungere metà burro ammorbidito e frullare con la frusta

Portare la crema a cottura e fuori dal fuoco unire metà del burro.

Mescolare bene con una frusta, poi metterla a raffreddare completamente a temperatura ambiente. Con un mestolo amalgamare metà della composta di mele e per ultimo il burro ammorbidito rimasto, sbattere ancora leggermente con la frusta. 

Con la composta avanzata ricoprire l’interno del cannolo con un leggerissimo strato, essendo i cannoli molto piccoli aiutarsi con il manico di un cucchiaio da cocktail, poi all’interno dello strato appena creato farcirlo con la crema mousseline alla composta aiutandosi con una siringa o sacca da pasticceria, poi sulla parte eccedente della crema dal cannolo mettere un pizzico di cannella in polvere

All’assaggio il cannolo sotto la friabilità della sfoglia, avrà un immediata sensazione di freschezza dovuta allo strato di composta di mele per poi affondare nella delicatezza della mousseline  che continua con il profumo di mela

Dopo tanto lavoro non resta che assaporare i gustosi cannoli, che avrei potuto anche dedicare ai miei ragazzi, sicuramente per altri motivi, ma loro sono così forti e decisi come il cannolo alla ganache, ma nello stesso tempo dolci e sensibili se le situazioni lo richiedono, ma come i ragazzi giovani ogni tanto hanno i loro momenti di scontro con i genitori anche i cannoli si ribellano alla forma canonica e in cottura si uniscono ai bastoncini di sfoglia per ottenere un attimo di gloria

Ringrazio Francesca ed Alessandra per la splendida sfida proposta, spero solo che le aspettative non siano state deluse

e un grazie a Mai 

per i suoi meravigliosi Banner

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