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La ricetta della pasta con le seppie di Cotto e Mangiato del 18 ottobre 2012

Pubblicato da Melody Laurino[1] alle giovedì, 18 ottobre 2012 e classificato in Cotto e Mangiato[2], Programmi TV[3].

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Pronti a scoprire il piatto di oggi presentato da Tessa Gelisio a Cotto e Mangiato[5] del 18 ottobre 2012?

INGREDIENTI

  • 3 seppie (400 g)
  • 1 cipolla bianca
  • peperoncino[6]
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • 350 g di polpa di pomodoro biologica
  • 200 g di piselli surgelati
  • 1 cucchiaio di farina
  • 320 g di pasta corta

PREPARAZIONE

  • Lavare e pulire le seppie;
  • Fare un soffritto di cipolla bianca e peperoncino;
  • Rosolare le seppie e poi sfumare con il vino bianco;
  • Aggiungere dopo 5 minuti la polpa di pomodoro e piselli;
  • Salare ed aggiungere 1 cucchiaio di farina;
  • Cuocere la pasta in acqua calda e salata;
  • Scolare al dente e continuare la cottura in padella per qualche minuto con l’acqua di cottura;

cotto e mangiato,primo piatto,seppie,Tessa Gelisio[7][8][9][10]

References

  1. ^ Melody Laurino (plus.google.com)
  2. ^ Visualizza tutti gli articoli in Cotto e Mangiato (www.imenùdibenedetta.com)
  3. ^ Visualizza tutti gli articoli in Programmi TV (www.imenùdibenedetta.com)
  4. ^ Stampa ricetta/articolo (www.imenùdibenedetta.com)
  5. ^ Cotto e Mangiato (www.imenùdibenedetta.com)
  6. ^ peperoncino (www.imenùdibenedetta.com)
  7. ^ cotto e mangiato (www.imenùdibenedetta.com)
  8. ^ primo piatto (www.imenùdibenedetta.com)
  9. ^ seppie (www.imenùdibenedetta.com)
  10. ^ Tessa Gelisio (www.imenùdibenedetta.com)

Anguria VS Melone: gli italiani scelgono il primo per la loro estate

Il frutto estivo per eccellenza
Si sa, durante la stagione estiva è importante consumare un elevato quantitativo di frutta, giacché quest’ultima ci consente di mantenerci freschi, specie se si ha in previsione di trascorrere un’intera giornata al mare o in piscina. Tra i frutti maggiormente acquistati durante la stagione estiva vi sono senz’altro l’anguria ed il melone, due alimenti ricchi di acqua e tanti nutrienti che fanno bene al nostro organismo e lo mantengono fresco ed idratato durante le peggiori giornate di afa. Visto che, oramai, il mese di agosto sta giungendo al termine e, in molti, ritornano dalle vacanze per riprendere la propria vita di sempre, abbiamo pensato di parlare di un vero e proprio duello a suon di frutta: lo scontro è tra il melone e l’anguria, conosciuta pure come cocomero per i romani e melone d’acqua o fuoco per i campani. Gli italiani quale frutto apprezzano ed acquistano di più?
L’anguria batte il melone in Italia
L’indagine, che è stata condotta tramite sondaggio effettuato dalla Cna-Swg con la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, ha preso in considerazione 1000 persone. A quanto pare, tre italiani su quattro sembrano prediligere l’anguria come frutto per combattere la calura dell’estate: si parla addirittura del 73% di persone che preferiscono il cocomero, contro il 23% che invece gusta piacevolmente il melone. A livello di età, l’anguria sembra essere prescelta maggiormente da persone di età compresa tra i 45 e 54 anni, contro il melone che invece è preferito nella fascia di età compresa tra i 55 e 64 anni. Per quanto riguarda l’aspetto geografico, invece, nelle isole si arriva addirittura all’83% di persone favorevoli al consumo di anguria, mentre al sud l’80% e nel nord-ovest il 61%.  Per gustare nei migliori dei modi questa frutta, molti lo fanno a cubetti (26%), altri lo inseriscono nella macedonia (10%) e infine viene servito pure con lo spiedino di frutta (8%). Il melone, invece, è proposto in tavola con il prosciutto crudo (42%), anche se in realtà c’è anche chi lo gusta nella macedonia (10%). E voi che cosa preferite consumare anguria o melone?

Ottobre, il nocino dei frati è quasi pronto

Ricettepercucinare.com


nocino fatto in casa - Myitalian.recipes

Abbiamo già avuto occasione di parlare sulle pagine di questo magazine della ricetta del nocino dei Frati, una ricetta antica tipicamente pugliese che prevede che il famoso liquore si prepari ogni anno raccogliendo le noci proprio in occasione della festa di San Giovanni. Ecco perchè questo liquore è detto anche nocino di San Giovanni. Se dunque avete seguito la ricetta, ricordatevi che siamo quasi pronti per assaggiare il nostro nocino….vediamo di fare il punto della situazione e di sapere qualcosa in più su questo liquore così buono e cosi tipicamente locale. 

Quando è pronto il nocino

Il nocino si prepara all’inizio dell’estate ed è pronto poi in autunno. Solitamente è bene attendere il Natale per stapparlo e gustarlo, ma è già sufficientemente maturo anche per Ognissanti. Dunque, sul finire del mese di ottobre potete già fare un primo assaggio e rendervi conto se il vostro prodotto è gradevole o meno, se risponde alle vostre aspettative o meno. Noi pensiamo di sì!

Perché il nocino è afrodisiaco?

Proprietà officinali e medicamentose del nocino di San Giovanni

Si sente spesso dire che il nocino è afrodisiaco. Innanzitutto diciamo subito che gli antichi consigliavano di bere il nocino come fosse uno sciroppo medicamentoso capace di rinvigorire il corpo, di dare tono e di rinforzare il sistema immunitario. Era anche considerato un ottimo digestivo, dunque perfetto dopo gli eccessi alimentari. Che sia afrodisiaco non ne siamo certi, ma se ha l’effetto rinvigorente e corroborante che abbiamo or ora menzionato, sicuramente porterà chi lo beve a sentirsi anche maggiormente propenso all’amore!

Mani femminili e piedi scalzi!

Se state leggendo questo articolo è perchè forse a suo tempo avete già fatto il nocino fatto in casa. Se al momento dell’apertura della bottiglia il nocino dei Frati non dovesse essere all’altezza delle vostre aspettative, sappiate che un motivo c’è. Vuole la tradizione che le noci per la preparazione del nocino debbano essere raccolte da mani femminili e da donne con piedi scalzi, solo la notte di San Giovanni, in corrispondenza al solstizio d’estate. Un prerequisito per dar vita alla vostra magia in bottiglia insomma!



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