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Capocollo di Martina Franca, come usarlo in cucina

capocollo di martina franca - La Terra DI Puglia


Profumato e morbidissimo, il Capocollo di Martina Franca si scioglie in bocca
capocollo di martina franca - La Terra DI Puglia

Il capocollo di Martina Franca, a Martina Franca e non solo, è davvero un’istituzione. Solo in Val D’Itria si riesce a produrre questo straordinario insaccato molto amato anche fuori regione. Perchè lì clima, altitudine, temperature sono davvero unici ed irripetibili. Un piccolo paradiso pugliese, dove il clima è arido ed assolato così come nel resto della regione, ma reso più fresco dalla presenza di estese aree boschive, con querce, pini ed alberi secolari che rendono l’aria profumatissima e frizzantina anche in piena estate. E’ qui che, complice la sapienza dei produttori locali, nasce un prodotto unico ed irripetibile, il Capocollo di Martina Franca, appunto. Ma come gustarlo? Come utilizzarlo in cucina per valorizzarlo al meglio? A voi alcuni consigli. 

1 – Sulla pizza

Il capocollo di Martina Franca è ottimo sulla pizza. Gli abbinamenti che preferiamo sono quelli con la cipolla, oppure, tanto per restare in Puglia, con la stracciatella pugliese. Da provare assolutamente.

pizza con capocollo e cipolle

2 – Come antipasto fantasioso

Vi consigliamo di prendere qualche fettina di capocollo e di farcirla con un latticino pugliese, come una stracciatella oppure un pò di burrata, di aggiungere un pomodorino confit e di avvolgere il tutto come fosse un involtino. Disponete i vostri involtini a raggiera su un piatto steso e collocate al centro qualche oliva leccina. Et voilà, l’antipasto “made in Puglia” è pronto!

3 – Nei saltimbocca….. alla pugliese!

E’ vero, i saltimbocca per definizione sono alla romana e prevedono l’uso del prosciutto crudo. Ma visto che va di moda reinterpretare i piatti, perchè non provare a realizzare dei saltimbocca alla pugliese, per così dire, con il Capocollo di Martina Franca? Per farlo naturalmente dovrete sostituire un insaccato con l’altro. Provare per credere!

saltimbocca alla romana - My Italian Recipes

Preparazione Nocino dei Frati | Ricettepercucinare.com

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nocino fatto in casa - nocino di San Giovanni - Myitalian.recipes

Il gusto avvolgente del nocino dei frati: un viaggio nella tradizione e nella preparazione

Cari amici appassionati di liquori artigianali e tradizioni italiane, oggi vi porterò in un affascinante viaggio nella preparazione del Nocino, un liquore tipico che porta con sé secoli di storia e il sapore avvolgente della tradizione monastica.

Nocino dei frati: un breve contesto storico

Il Nocino dei Frati è un liquore tipico pugliese, ed in particolare molto legato alla meravigliosa cittadina di Altamura, in provincia di Bari.. La sua storia e soprattutto la sua ricetta è radicata nelle tradizioni monastiche, con i frati che per secoli hanno dedicato tempo ed esperienza per perfezionare la ricetta di questo nettare oscuro. Perché oscuro? Perché la ricetta originale del Nocino dei frati di Altamura è un segreto custodito gelosamente da lungo tempo.

La magia degli ingredienti nella preparazione Nocino dei frati

La preparazione del Nocino è un’arte che richiede pazienza e dedizione. Gli ingredienti chiave includono noci verdi non mature, alcool, zucchero, e una selezione di spezie come chiodi di garofano, cannella e vaniglia. Questa miscela di ingredienti crea un connubio unico di sapori e aromi che rendono il Nocino così irresistibile. Le dosi? I frati altamurani che producono il famosissimo Padre Peppe, non la svelerebbero mai. Ma in Italia vi sono tante altre varianti del nocino dei frati, tutte ugualmente gustose ed interessanti.

Il rituale della raccolta delle noci

La magia inizia con la raccolta delle noci verdi, di solito a metà giugno, quando sono ancora tenere e immaturi. Questo momento è cruciale, poiché le noci devono essere tagliate con attenzione per evitare l’amaro eccessivo che potrebbe influire sul risultato finale.

La macerazione e l’attesa

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Una volta raccolte, le noci vengono fatte macerare nell’alcool, dando vita a un processo lento e delicato. Il contenitore utilizzato tradizionalmente è di vetro o ceramica, consentendo al liquore di acquisire lentamente i sapori delle noci e delle spezie. La pazienza è la chiave in questa fase, poiché il Nocino richiede diverse settimane di riposo prima di raggiungere la perfezione.

Il dolce piacere del Nocino

Dopo la lunga attesa, il Nocino è pronto per essere filtrato e dolcificato con uno sciroppo di zucchero. Il risultato è un liquore dal colore scuro, con un aroma intenso e un sapore complesso che cattura l’essenza delle noci e delle spezie.

Tradizione da condividere

Il Nocino dei frati non è solo un liquore, ma un simbolo di convivialità e tradizione. La sua preparazione artigianale è una forma di arte che collega il passato al presente, offrendo a chiunque abbia il privilegio di assaporarlo un viaggio nei sapori autentici e nelle antiche tradizioni italiane.

In conclusione, preparare il Nocino dei frati è molto più di una semplice ricetta; è un atto di preservazione delle tradizioni e di celebrazione della ricchezza culturale italiana. Provate a immergervi in questo antico rituale e scoprite il piacere di gustare un nettare che racchiude secoli di esperienza e passione. 



Quanto deve cuocere il cotechino?

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Quanto deve cuocere il cotechino: consigli e indicazioni

Quante volte ci siamo chiesti “quanto deve cuocere il cotechino?” Non è una domanda rara, dal momento che spesse volte il cotechino capita di prepararlo una volta l’anno, ovvero il 31 dicembre. Non è un alimento di uso quotidiano, e quindi è lecito dimenticarsi come si fa. Ebbene, infatti il cotechino è un piatto tradizionale italiano, particolarmente associato alle festività natalizie. Preparato con carne suina, grasso e spezie, questo insaccato si presenta come una gustosa opzione per chi desidera portare in tavola un piatto ricco e saporito. La sua cottura, tuttavia, richiede attenzione e precisione per ottenere il risultato perfetto. In questo articolo, esploreremo quanto deve cuocere il cotechino e forniremo utili consigli per garantire una preparazione impeccabile.

Scelta del cotechino

Prima di addentrarci nella cottura, è essenziale scegliere un cotechino di qualità. Optate per prodotti freschi e di provenienza controllata, preferibilmente presso un macellaio di fiducia. Controllate attentamente l’etichetta per verificare gli ingredienti e la percentuale di carne utilizzata, garantendo così un risultato finale di alta qualità.

Preparazione del cotechino

Prima di cuocere il cotechino, è consigliabile immergerlo in acqua fredda per almeno un’ora. Questo passaggio aiuta a eliminare il sale in eccesso e a renderlo più equilibrato dal punto di vista del sapore. In alternativa, potete anche lasciarlo in ammollo in acqua tiepida per circa 30 minuti.

Cottura

La cottura del cotechino è un processo delicato che richiede attenzione. Ecco come cuocere al meglio questo delizioso insaccato:

  • Scelta del metodo di cottura. Il cotechino può essere cotto in diversi modi, ma uno dei più comuni prevede la bollitura. Immergetelo in una pentola con abbondante acqua fredda, portate a ebollizione e lasciate cuocere a fuoco lento per il tempo consigliato.
  • Tempi di cottura. Il tempo di cottura può variare a seconda delle dimensioni del cotechino. In genere, calcolate circa 1 ora di cottura per ogni chilogrammo di peso. Verificate sempre le indicazioni riportate sull’etichetta del prodotto per assicurarvi di seguire le raccomandazioni specifiche.
  • Puntura del cotechino. Per verificare se il cotechino è pronto, potete utilizzare uno stuzzicadenti o una forchetta. Puntate il cotechino nella parte più spessa e verificate se il liquido che fuoriesce è limpido. Se è così, il cotechino è pronto per essere servito.
  • Finitura in forno. Se desiderate una crosta più croccante, potete trasferire il cotechino cotto in forno preriscaldato a 180°C per circa 15-20 minuti. Questo passaggio conferirà al cotechino una consistenza esterna più croccante senza compromettere la morbidezza interna.

Come servire il cotechino al meglio

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Una volta cotto, il cotechino può essere servito caldo, tagliato a fette spesse e accompagnato da contorni come purè di patate, lenticchie o crauti. La sua consistenza succulenta e saporita sarà il trionfo di un pranzo o una cena tradizionale italiana.

Abbiamo risposto alla domanda “quanto deve cuocere il cotechino?” Cuocere il cotechino richiede pazienza e attenzione, ma il risultato sarà sicuramente un piatto delizioso e apprezzato. Sperimentate con le vostre varianti preferite di contorni e godetevi il piacere di portare in tavola una prelibatezza tradizionale italiana.



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