Per il dolce di oggi Benedetta propone un crumble natalizio particolare, preparato con la zucca abbinata alle classiche mele. Veloce da fare questo piatto abbina la delicatezza della frutta e verdura speziate e cotte dolcemente alla consistenza croccante del crumble.
Puntata I Menu di Benedetta: 5 dicembre 2012 (Menu Prima della Grande Abbuffata[1]) Tempo preparazione e cottura: 70 min ca.
Ingredienti Crumble di Mele e Zucca per 6 persone:
25 gr di burro
800 gr di zucca tagliata a dadini
3 mele rennette
60 gr di zucchero
3 cucchiai di uvetta
il succo di mezzo limone
cannella qb
zenzero qb
chiodi di garofano qb
90 gr di burro
160 gr di farina
120 gr di zucchero (o zucchero di canna)
un pizzico di bicarbonato qb
sale
per completare
zucchero a velo
gelato qb
Procedimento ricetta Crumble di Mele e Zucca di Benedetta Parodi
Sciogliere il burro in padella, poi aggiungere la zucca tagliata a dadini e le mele sbucciate e tagliate a pezzetti.
Dopo un paio di minuti aggiungere lo zucchero, l’uvetta, il succo di limone, cannella, zenzero e chiodi di garofano.
Cuocere coperto a fuoco dolce finchè mele e zucca non risultano ben appassite.
Nel frattempo tritare al mixer il burro freddo con farina, zucchero, bicarbonato e sale.
Trasferire mele e zucca in una tortiera bassa con a base larga, schiacciarle un po’ e ricoprirle dalle briciole di crumble preparate al mixer.
Cuocere in forno per 45 minuti circa a 190 gradi.
Servire a cucchiaiate completando con zucchero a velo e gelato.
Le erbe selvatiche o spontanee commestibili sono un patrimonio naturale del quale spesso disponiamo senza nemmeno rendercene conto. Semplicemente perchè non le conosciamo. Eppure è una ricchezza naturale, sana ed economica alla quale attingere in totale sicurezza. Molti sanno raccogliere le erbe spontanee, altri le acquistano presso i fruttivendoli. Oggi spendiamo due parole sulla paparina verdura del Salento molto nota ed apprezzata anche – ad onor del vero – nel resto d’Italia. Scopriamo insieme cosa sono e perché questa erba spontanea è così gradita ai più.
Paparina verdura selvatica del Salento, segreto di benessere e scrigno di bontà
In Salento è molto nota e molto apprezzata e prende il nome di paparina.Si tratta della parte verde dellapianta del papavero, quella che rimane dopo che l’infiorescenza è sfiorita. Sembrano delle ampie roselline di foglioline verdi allungate e delicate. In Veneto, per esempio, le chiamano proprio rosole. E nelle altre regioni d’Italia hanno altri nomi, ora fantasiosi, altre volte legati alle loro proprietà, o alla loro forma. Gli anziani forse le conoscono maggiormente, i giovani meno. Si è persa, infatti, l’abitudine di andar per campi a raccogliere le erbe spontanee commestibili.
Cos’è la paparina e come si gusta
Come detto la paparina verdura selvatica del Salento è davvero gustosa e ricca di proprietà. La potete acquistare dai fruttivendoli locali e, dopo averla lavata a più riprese, dovete cuocerla in olio caldo con l’aggiunta di un po’ di cipollotto e qualche oliva cellina. Questa è la ricetta della paparina del Salento, quella autentica e che oggi si sta riscoprendo. Potete anche aggiungerci una punta di peperoncino, se è di vostro gusto.
Proprietà della paparina
La paparina ha ottime proprietà benefiche per il nostro organismo. E’ antinfiammatoria, digestiva, coccola il nostro intestino ed è ricca di vitamine e sali minerali. Quanto all’effetto sedativo che forse penserete sia fortemente marcato, esso è, al contrario, davveromolto blando.
Come assaggiare la paparina per la prima volta e dove trovare la paparina verdura del Salento
Come detto non tutti siamo in grado ed abbiamo tempo di andar per campi a raccogliere la paparina o altre erbe spontanee. Oggi per fortuna c’è chi lo fa per noi. La Terra di Puglia raccoglie, cuoce ed invasa in totale sicurezza la paparina colta a mano nei campi del Salento per voi. Per voi che non l’avete mai assaggiata e vorreste gustare un prodotto nuovo, e per voi che invece la conoscete bene, ma avete difficoltà a reperirla, forse per la distanza che vi separa dalla terra nella quale siete cresciuti.
Un’idea diversa dal solito
Un’altra idea che vi diamo è quella di usare le erbe spontanee per dar vita a focacce e torte salate. Impastate una buona farina sana e leggera, come per esempio una farina Senatore Cappelli, con poca farina di forza, e mettete a lievitare. Farcite poi con le paparine del Salento, oppure con spinaci freschi, o altra verdura verde. Sarà un modo divertente per far mangiare la verdura anche a chi non la gradisce!