Coprire i pomodorini con la pasta permette agli stessi di non bruciarsi e rimanere ben affondati nella focaccia
Tutte le ricette della trasmissione di Benedetta Parodi, in onda tutti i giorni su La7
Pubblicata 28/08/2012 Scritto da
Benedetta in Risotti[1]
Una ricetta semplice con pochi semplici ingredienti in cui il valore aggiunto è costituito dal formaggio caprino Mauri a base di latte di bufala, dalle briciole d’oro alimentare e dalla presentazione nel bellissimo piatto trasparente con decoro oro sfumato (che richiama le briciole d’oro) prodotto dalla IVV – Industria Vetraria Valdarnese.[2] E prima di passare alla ricetta… faccio i pubblici auguri di Buon Compleanno a mia nonna e a mia zia (figlia di mia nonna)… sì perchè mia nonna diede alla luce sua figlia nel giorno del suo compleanno!
Ingredienti per 2 persone:
– 160 gr di riso per risotti
– 15 pomodorini ciliegini (i miei erano molto piccoli e ne ho usati una ventina)
– 70 gr di funghi misti con porcini
– 1 spicchio d’aglio
– brodo di dado ai funghi porcini
– 70 gr di caprì di bufala Mauri
– briciole d’oro alimentari Giusto Manetti[3][4]
Preparazione:
Preparare il brodo di dado facendo scaldare in una pentola dell’acqua con un dado di funghi
In una padella scaldate dell’olio quindi aggiungete la cipolla e l’aglio a pezzetti
Quando inizia a soffriggere aggiungere acqua tiepida in modo da far appassire l’aglio e la cipolla senza che si brucino
Aggiungere i funghi ancora surgelati
Far cuocere qualche minuto quindi aggiungere il riso
Fate tostare il riso mescolando con un cucchiaio di legno
Aggiungete quindi un paio di romaioli (alla toscana) o ramaioli di brodo di funghi
Mentre il riso cuoce prendete i pomodorini e lavateli bene (io avevo quelli piccoli ma dolcissimi del mio terrazzo… misti tra ciliegini e mini san Marzano)
Proseguite la cottura del riso
Aggiungete brodo di funghi via via che si ritira
Quando il riso è a metà cottura circa aggiungere i pomodorini tagliati in due o tre parti
Proseguite la cottura mescolando di tanto in tanto
Prendere il Caprì di Bufala Mauri
Quando il risotto è praticamente cotto aggiungete il caprì di bufala in padella
Quindi mantecate il risotto facendo sciogliere ed amalgamare bene il caprino
Mettete un coppapasta al centro di un piatto e riempite il coppapasta con il risotto
Fate raffreddare il riso qualche minuto in modo che si compatti quindi togliere il coppapasta
Io ho dato un tocco di raffinatezza al piatto decorando con qualche briciola d’oro alimentare
Buon appetito!
La nostra alimentazione ci consente di consumare diverse tipologie di alimenti, anche se generalmente quando ci si affeziona ad un prodotto non lo si abbandona più: è l’esempio del latte parzialmente scremato. Ma il latte parzialmente scremato fa bene? O essendo scremato è privo di sostanze nutritive? Sicuramente ce lo siamo chiesto qualche volta mentre la mattina sonnecchiavamo sulla tazza… e allora, mettiamo un po’ d’ordine sul tema e scopriamo se questo latte fa bene o no.
Cominciamo col rispondere alla domanda “che cos’è il latte parzialmente scremato”. Quando si parla di latte parzialmente scremato si è soliti indicare il latte intero che è stato lavorato in centrifuga, così da poter eliminare le eventuali impurità – come si fa sempre per tutti i tipi di latte – e che possiede una quantità inferiore di grassi rispetto al classico latte intero. Pensa che, grazie al procedimento di scrematura, è possibile ridurre della metà la concentrazione di colesterolo, senza danneggiare le vitamine ed i sali minerali contenuti in esso. Nel complesso, quindi, il latte parzialmente scremato è un latte magro che viene suggerito a coloro che hanno bisogno di impostare una dieta ben precisa. Ad esempio, si consiglia il consumo di questo tipo di bevanda a coloro che soffrono di problemi di colesterolo alto, ma anche di ipertensione e cardiovascolari. Come potrai ben immaginare, con un regime alimentare ponderato è possibile ridurre drasticamente i valori dei grassi, cosa che in soggetti di questo tipo può fare la differenza. Il sapore del latte scremato differisce da quello intero: infatti, alcune persone preferiscono non consumare questa bevanda proprio perché il gusto non è di loro gradimento, rinunciando però a tutti gli evidenti vantaggi che si possono riscontrare con il suo consumo (calcio, potassio e proteine). Ma veniamo al nostro quesito: latte parzialmente scremato, fa bene?
La rinuncia del latte – a meno che non siate intolleranti – comporta ad un taglio netto dell’apporto di quei nutrienti che, invece, possono essere di grande importanza nell’organismo di un uomo e di una donna. Proprio per questo, ci sentiamo di suggerirti un consulto con il medico qualora volessi impostare o fossi costretto ad impostare una dieta ipocalorica per perdere peso. Per gestire al meglio l’introduzione dei grassi – senza evitare il latte per via del gusto – sarebbe meglio togliere gli stessi da altri alimenti, così da non togliere completamente un alimento così importante. Ci teniamo a sottolineare anche un falso mito collegato al consumo di questo prezioso cibo: il latte non provoca il cancro e la stessa Fondazione Veronesi ne ha dato conferma smentendo questa testimonianza di falsità che non ha alcun fondamento scientifico. Anzi, il latte ed i latticini sono pure importanti nell’alimentazione, poiché svolgono un’azione preventiva nel confronto di alcuni tumori: è il caso di quello al seno e al colon retto. Dunque se la domanda era latte parzialmente scremato, fa bene? La risposta è sì, fa bene e non conviene toglierlo!