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Cena con Paella al Circolo Gennaro Club di Prato (PO)

Pubblicata 13/10/2012 Scritto da
Benedetta in Recensioni ristoranti[1]

Martedì 9 ottobre io e Fabio siamo stati a cena al Circolo Gennaro Club di Prato con un coupon Groupon che prevedeva: Cena con 1 kg di paella, cocktail di benvenuto, maxiantipasto di 4 portate a testa, dolce a scelta e un litro di sangria o vino per 2 persone a 24 €.

Per noi era la prima esperienza groupon relativa ai ristoranti in offerta[2] (avevamo fatto acquisti diversi su groupon ma mai provato un ristorante) e devo dire che ero anche un po’ scettica… ma andiamo con ordine…

Visto che spesso anche io mi ero chiesta quale potesse essere la qualità del servizio offerto a prezzi oggettivamente così bassi, ho pensato che sarebbe stato utile condividere la mia esperienza sul web, a vantaggio di altri curiosi/dubbiosi/interessati. Avendo già pensato di scrivere una recensione il più imparziale possibile al riguardo avevo già escluso di presentarmi o “farmi in qualche modo riconoscere” e anche di poter fare delle foto a modino (vista la luce sarebbero stati necessari reflex e cavalletto.. ma dite che sarei passata inosservata se mi fossi presentata munita di tale attrezzatura?) Ma mica potevo fare come nella vignetta pubblicata da Paolo[3] (guardatela!!) che mi ha fatto sorridere!!! Così, la decisione… avrei  sacrificato la qualità delle foto (che avrei fatto con il cell… le orribili foto del mio “passato” Iphone 3… rimpiangendo le foto del buon vecchio nokia N97 mini) per una imparzialità del servizio e correttezza della recensione… e anche se queste foto sono oggettivamente bruttine, sono soddisfatta della mia scelta.

Veniamo all’ambiente: un ristorante sito in periferia di Prato, di fronte al campo di calcio di Chiesanuova, zona a me sconosciuta nonostante “bazzichi” Prato da ormai molti anni.

Zona popolata… con palazzi molto alti intorno… molto parcheggio ma pochi posti auto liberi… e nonostante tutto uno era lì, libero e disponibile per noi… sarà merito della sede anatomica della fortuna, nel mio caso piuttosto spiccata e prominente!

Insomma, tornando al ristorante, da fuori nulla di eccezionale. Entrando riconosciamo una zona molto carina e confortevole in veranda… sicuramente molto gradevole e vivibile nei mesi estivi (foto qui accanto).

Ci accolgono in modo gentile e accogliente… ci sediamo…

Questo era ciò che era previsto… lo elenco e poi lo commenterò sotto:

  • cocktail di benvenuto alcolico o analcolico
  • antipasto: pepata di cozze, crostini di pesce con ad esempio gamberetti, salmone, tonno; prosciutto crudo con coccoli e stracchino fresco, tartine ai profumi toscani
  • un piatto di covaccini all’olio extravergine
  • 1 kg di paella ogni 2 persone a scelta tra:
  • – valenciana de marisco (marinara) di terra vegetariana
  • dolce fatto in casa a scelta come crema catalana, tiramisù, cheesecake, creme caramel, panna cotta
  • una bottiglia d’acqua ogni 2 persone
  • un litro di sangria o di vino (bianco o rosso) ogni 2 persone
  • caffè o amaro

Osservo l’ambiente, semplice ma carino e confortevole, non lussuoso né tantomeno pacchiano, insomma, un luogo dove ci si sente facilmente a casa. Una tv e un proiettore che proietta il programma televisivo sulla parete dietro il tavolo accanto al nostro.

Osservo la tavola: apparecchiata con tovaglie verdi e tovaglioli in tinta bianco e verde, il tutto in tessuto non tessuto. Noto la cosa ma non mi infastidisce… è in linea con l’ambiente accogliente ma anche semplice.

Ci chiedono se vogliamo un aperitivo analcolico oppure un prosecco… optiamo per il prosecco che arriva insieme al covaccino all’olio. Prosecco buono, covaccino caldo e croccante… ferma la fame da un lato e apre l’appetito dall’altro.

Io e Fabio ci guardiamo intorno… vicino a noi due coppie di ragazzi fotografano i piatti che arrivano… inizio a fare le foto in scioltezza. Seria (quasi dovessi fare una super recensione gastronomica), prendo anche appunti sul notepad del cellulare… ho paura di dimenticare qualcosa… forse per paura dell’effetto sangria già sperimentato in Spagna…

Ci chiedono se vogliamo la sangria[4]… o preferiamo il vino (bianco o rosso)… e se vogliamo  subito un litro o se vogliamo frazionare in due “consegne”… optiamo per la sangria, 1 litro tutto insieme. Quando arriva noto che è servita nella caraffa da vino… avrei preferito una caraffa più caratteristica, ma è solo una questione estetica… certo, se dovessi dare il mio consiglio, proporrei una caraffa con manico più caratteristica e magari proporrei 2 tipi di sangria: sicuramente la classica rossa (1/2 litro) per l’antipasto e l’altro mezzo litro, se di gradimento, di sangria bianca (de cava)[5] che si sposa molto bene con la paella, soprattutto quella con il pesce. Questo renderebbe ancora più sensato il frazionamento della consegna in due parti, oltre ai motivi di “riscaldamento” della sangria stessa.

La assaggio, me la ricordavo più dolce in Spagna…

Dopo circa 20 minuti dall’aperitivo arrivano gli antipasti serviti su un grosso tagliere girevole… 2 crostini ai fegatini toscani (tipici toscani), 2 crostini con un sughetto di moscardini, impepata di cozze, coccoli con prosciutto crudo e stracchino.

Fabio non mangia il crudo nè ama le cozze… ma vista la qualità delle pietanze, ho spolverato io anche la sua parte. I coccoli erano croccantissimi e per niente “untuosi”, anche da freddi. E quella sangria, che all’inizio mi era sembrata un po’ troppo secca, si sposava perfettamente con l’antipasto.

Dalle foto potete vedere cosa è avanzato… niente…

Per la paella avevamo scelto quella de marisco (andava scelto al momento della prenotazione) tra quelle disponibili: valenciana, de marisco (marinara), di terra, vegetariana.

Un po’ di attesa (ma nemmeno eccessiva) e arriva… presentazione scenografica poichè il vassoio arriva scintillando… con calamari, seppioline, cozze, vongole, gamberetti; guarnizione con peperoni e 2 gamberoni. A voler trovare un difetto il riso era uno “zinzinino” troppo cotto per i miei gusti ma era gustosamente piccante al punto giusto… tutto il pesce era così morbido che nel complesso il matrimonio era perfettamente riuscito!!

Anche qui la mia pignoleria trova modo di esprimersi: ho invidiato il tavolo accanto a noi dove erano in 4… invece che nel vassoio un po’ ammaccato (che comunque trasmette un che di vissuto, l’idea di una pietanza preparata e servita da tempo),  la loro la paella era stata servita nella classica paellera… molto più carina della nostra! (L’erba del vicino è sempre più verde!!)

L’ho ripresa 2/3 volte ma era tantissima… Fabio al bis era già arrivato (lui che mangia così poco) e pur con tanto dispiacere l’abbiamo lasciata.

Al momento di riprendere i piatti ci hanno chiesto in modo molto gentile e delicato se era tutto ok ed io commentato che era buonissima ma tantissima!

Per dolce erano previsti: tiramisù, cheesecake[6], creme caramel, panna cotta[7], sbrisolona ricotta e cioccolato… prevedibile l’ordine… Fabio ama il creme caramel e Lady Cheesecake (che sarei io, su soprannome del mio amico Matteo) ha fatto il suo ordine preferendo i frutti di bosco alla buona vecchia nutella… ottimo il cheesecake (non troppo dolce, non troppo acido), ottimo il creme caramel (i piatti vuoti delle foto parlano da soli).

La sangria però è avanzata… io non mi sono riguardata, ma Fabio dovendo guidare, si è mantenuto su un assaggio molto limitato…

Al momento di andare via, visto che non avevamo ordinato nè caffè nè amaro (la mattina ci aspettava la sveglia presto!), ci hanno chiesto se desideravamo un caffè o un amaro, abbiamo declinato l’invito ringraziando e spiegando che preferivamo fare passo per motivi di “sveglia all’alba”.

Abbiamo chiesto se dovevamo pagare una differenza (non ricordavamo se l’acqua era prevista o no) e ci è stato risposto che non c’era niente di extra.

Siamo usciti, salutando, assolutamente soddisfatti… avevamo mangiato bene, in quantità, tante pietanze e tutte buone, spendendo solo 12 euro… peccato non aver comprato 2 buoni anziché uno!

Sicuramente un locale dove torneremo, indipendentemente dal coupon Groupon, adesso che grazie a Groupon lo abbiamo scoperto (ma non senza tenere d’occhio le prossime offerte su Groupon!). Ovviamente non potremo avere le stesse condizioni economiche, ma quando si mangia bene, il prezzo perde sicuramente di importanza.

References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Recensioni ristoranti (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ ristoranti in offerta (www.groupon.it)
  3. ^ Paolo (30euronondipiu.blogspot.it)
  4. ^ Sangria (www.imenùdibenedetta.com)
  5. ^ sangria bianca (de cava) (www.imenùdibenedetta.com)
  6. ^ cheesecake (www.imenùdibenedetta.com)
  7. ^ panna cotta (www.imenùdibenedetta.com)

Chloe Facchini curiosità e indiscrezioni

Ricettepercucinare.com

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chi è chloe facchini chef di e' sempre mezzogiorno - Ricettepercucinare.com

Gli chef di E’ sempre mezzogiorno sono molto amati dal grande pubblico e spesso i nostri attenti lettori ci scrivono per sapere qualcosa di più anche sulla loro vita privata. Perchè sono simpatici, spontanei, bravi e preparati, ed entrando tutti i giorni nelle nostre case sono un po’ di famiglia. Conosciamo meglio Chloe Facchini, la chef transgender di E’ Sempre Mezzogiorno.

Chi è Chloe Facchini chef transgender di E’ Sempre Mezzogiorno

Chloe Facchini è la chef transgender di E’ Sempre Mezzogiorno. Nata con il nome di Riccardo Facchini, proviene dalla provincia di Bologna ed ha oggi 40 anni. L’amore per le cucina proviene dalla nonna, che le ha insegnato molte ricette della tradizione. Diplomata all’istituto alberghiero, si è laureata in Lingue e Letterature Straniere ed ha poi lavorato in molti ristoranti d’Italia e d’Europa.

Nella sua carriera spicca la collaborazione con Anthony Genovese, famoso chef stellato. Per quanto riguarda la sua carriera televisiva, la vediamo tutte le settimane a E’ Sempre Mezzogiorno, prima ancora a La Prova del Cuoco e anche ad altri programmi culinari andati in onda su Bravo Tv e su Sky Uno.

Fidanzato e vita privata di Chloe Facchini

Oggi Chloe Facchini è una donna che ha affrontato un lungo percorso per cambiare genere. Nel corso di un’interessante intervista rilasciata di recente all’emittente Radio Capital, Chloe ha affermato di essersi sempre sentita donna, ancor prima di sapere cosa potesse essere la transessualità. Oggi Chloe Facchini è felicemente fidanzata con il suo compagno Maurizio Siesto.

Chi è il fidanzato di Chloe Facchini

Come detto, il fidanzato di Chloe Facchini si chiama Maurizio Siesto. E’ un pasticcere e si occupa di Cake Design.

Quali sono gli hobby di Chloe Facchini chef transgender di E’ Sempre Mezzogiorno

Come detto Chloe Facchini ha preso il diploma di Istituto Alberghiero e la laurea in Lingue e Letterature Straniere. I suoi hobby sono la lettura e la musica, ma non solo. Per oltre 15 anni la chef di E’ sempre mezzogiorno ha praticato il salto ad ostacoli a cavallo.

 



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Sempre più ristoranti etnici in Italia

I ristoranti etnici sono sempre più popolari in Italia
L’Italia è terra di buongustai, ricchissima di specialità gastronomiche non solo nazionali, bensì, anche estere: e a questo proposito, infatti, nel nostro paese si contano circa 23’000 aziende attive nel settore della ristorazione che hanno alla loro guida un principale nato al di fuori dei confini italiani, un numero che è senz’altro degno di nota. A rendere noti questi dettagli molto interessanti del comparto gastronomico nazionale è stata la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, certificando così una crescita delle cucine etniche in Italia.
Per compiere questa analisi, la Camera di Commercio ha preso in esame le informazioni presenti nel registro delle imprese dal 2012 al 2017, giungendo alla conclusione che, sull’arco di cinque anni, l’incremento di cucine etniche è stato pari al 40 percento. Nel prossimo paragrafo, preoccupiamoci di prendere nota in modo più dettagliato di questo trend, scoprendo quali sono i segmenti di mercato della ristorazione maggiormente interessati, sempre secondo il report che abbiamo preso in esame per il nostro articolo odierno.
Ristoranti e gastronomia da asporto etnici: un fenomeno crescente
Per comprendere meglio la portata di questa evoluzione, non possiamo fare a meno di soffermarci a considerare che l’analisi condotta dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi suddive le 23’000 attività di ristorazione – distribuite in tutto il paese – nel modo seguente: circa 14’000 sono ristoranti tradizionali, mentre 9’000 sono gli esercizi che si preoccupano di preparare piatti da asporto, con una forza lavoro globale che arriva a contare circa 83’000 occupati nel settore.
Da questi numeri, inoltre, emerge come vi sia una media di più di una persona ogni otto, attiva in questo settore nel nostro paese, che è impiegata in un’attività gestita da stranieri. Nel report, inoltre, emerge che Milano occupa il primo posto per quanto riguarda le aziende della ristorazione gestite da stranieri (3’137, pari al 40 percento, con una crescita del 6.2 percento in un anno e del 48 percento su cinque), con 12’889 lavoratori. Al secondo posto troviamo Roma – con 2’357 aziende, in crescita del 5.5 su un anno e più di 7’000 lavoratori, mentre al terzo posto c’è Torino, con 1’277 imprese, in crescita del 7.4 percento su base annua e con 4’000 lavoratori.

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