La torta rustica di grano saraceno con confettura di mirtilli rossi e gelato fiordilatte

Il vento….i gatti…il cane…..ditemi voi come si possono fare delle fotografie decenti quanto si hanno intorno tanti bei gattini ed un cane enorme sempre affamati; e dire che prego sempre mio marito di dar loro da mangiare prima di fare il mio “ lavoro” di fotografa inesperta quale sono. A tutto ciò spesso si aggiunge il vento che mi solleva la tovaglietta coprendomi il piatto e sporcandosi di tutto ciò che il piatto contiene. La soluzione a questo disastro? Fotografare in casa ma…non lo farei mai per cui mi lamento ma continuo ad avvilirmi.

Questa che vedete sotto è la mia dolce Calvina…..sempre affamata,come la sua padrona.

Si chiama Calvina perchè l’istituto dove ho insegnato per 19 anni si chiama I.T.C. S. Calvino……e che c’entra direte voi?

Un giorno un mio alunno arrivò a scuola posteggiando la macchina davanti l’entrata della scuola….appena sceso sentì un miagolio,aprì il cofano della macchina e trovò la sorpresa: c’era una gattina piccolissima.

La portò a scuola,la nascondemmo nel bagno e facemmo a gara per coccolarla e darle un pochino di latte comprato nelle macchinette della scuola.

Durante la ricreazione si pose il problema di cosa fare di questa bella gattina…la prendo io…no la prendi tu….alla fine dissi: la prendo io,democraticamente parlando, perchè ho comprato casa in campagna ed ho bisogno di un gattino per eventuali topi.

Mi hanno dovuto accompagnare a casa,  la gattina era impaurita e graffiava e rischiavo un incidente.

Come chiamarla? Calvina naturalmente!!!!

 

Ora dedichiamoci al dolce…….

 

Ingredienti:

250 g di farina integrale di grano saraceno Farabella

250 g di farina di mandorle ( ho frullato a polvere le mandorle bianche)

200 g di burro

250 g di zucchero

6 uova

mezza bustina di lievito per dolci

un pizzico di sale

Inoltre:

confettura di mirtilli rossi

preparato per gelato fiordilatte Fabbri

340 ml di latte freddo di frigorifero

una nocciolina di burro ed un po’ di farina per la tortiera

zucchero al velo

 

Ammorbidire il burro ( personalmente lo metto nel microonde per un attimo) e montarlo,in ciotola,con lo sbattitore elettrico; aggiungere prima lo zucchero,poi i sei tuorli,uno alla volta,continuando a montare.

Ora è il momento di unire le due farine ed il lievito setacciato a più riprese. Fatto ciò l’impasto risulta abbastanza sodo ma bisogna ancora aggiungere gli albumi che renderanno il tutto più morbido.

Montare a neve i sei albumi con un pizzico di sale ed incorporarli,pian piano, al composto usando un cucchiaione ma adottando il solito corretto metodo della mescolata dal basso verso l’alto al fine di non smontare il tutto.

Ora non resta che imburrare ed infarinare una larga tortiera e versarvi il cremoso composto.Livellare con il dorso di un cucchiaio ed infornare a 180° per 35/ 40 minuti. Fare,come al solito,la prova stecchino per verificare l’avvenuta cottura.

La ricetta presente nella mia rivista di cucina consigliava di tagliare la torta a metà,orizzontalmente, e di farcirla con uno strato di confettura di lamponi o di mirtilli; poi ricomporla e spolverarla di zucchero al velo.

Ho fatto diversamente: ho lasciato intera la torta,senza farcirla.

Tutte le volte che,in famiglia, ne avevamo voglia tagliavamo una fetta ( corposa)  e la farcivamo nel mezzo di confettura di mirtilli rossi; l’abbiamo accompagnata con del buon gelato fiordilatte della Fabbri.

Preparazione del gelato fiordilatte:

In una capiente ciotola versare il contenuto della busta; unire 350 g ( pari a 340 ml ) di latte freddo e mescolare con un cucchiaio.Montare con lo sbattitore elettrico alla massima velocità per circa 4-5 minuti.

Versare in una vaschetta e mettere nel congelatore.

 

Alcune fette di torta ( onde evitare il “ disastro” di mangiarla tutta) sono state subitamente messe nel congelatore avvolte da pellicola ( in caso di futura voglia irrefrenabile di dolci).

La torta  può essere accompagnata,in sostituzione del gelato, da uno zabaione caldo ( mi riservo questa “ esperienza culinaria” per i mesi più freddi ).

E’ stata la prima volta che ho preparato un dolce con farina di grano saraceno e spero non l’ultima!!!

Ne sono rimasta molto soddisfatta.

Si consiglia di non usare una qualunque confettura in quanto quella ai frutti di bosco con il suo sapore acidulo si sposa perfettamente con questo dolce. 

 

 

 

La torta da infornare è bruttina da vedere ma poi diventerà tanto,tanto buona.

Qui sotto c’è la ricetta ( comprensiva di foto) presente in una delle mie tantissime vecchie riviste di cucina…anno 2000.C’era un bellissimo inserto tutto sulla Valtellina e sui prodotti tipici del luogo.

 

Ho messo il cartellino della torta accanto alla ciotola del gelato…..va bene,sono fusa…con tutti questi animali intorno….

ciotole e piattini a pois Greengate

 

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