Tag: prestigio

Collaborazione www.1808.it- Caffè Molinari

Una nuova collaborazione a cui tengo in modo particolare…
l’azienda è a due passi da me, a Modena.
“Nasce nel 1804 a Modena la ditta commerciale
“Giuseppe Molinari” che si sviluppa subito con successo nel settore
alimentare, diventando nel 1880 fornitrice della casa Savoia con il nome di
“Ditta Fratelli Molinari”. In questo periodo inizia ad assumere inoltre
prestigio l’aceto balsamico Molinari vincendo numerosi premi internazionali.
Come nelle altre città
in cui nascevano  agli inizi del ‘900 i
primi Caffè come luoghi di incontro
di artisti ed intellettuali, cuori del fermento politico e patriottico, come il
“Florian” di Venezia o il “Caffè Greco” di Roma, anche a
Modena nel 1911 la famiglia Molinari decide di costruire su quel modello, nel
cuore della città, il “Bar Molinari“,
passando alla storia con il  nome più
moderno di “bar“,
abbandonando la vecchia dicitura settecentesca di “Caffe‘”.
Conosciuta prevalentemente per la produzione di caffè, un
buon caffè…  Caffè Molinari è tra i
leader di mercato in tutto il mondo.
Vi lascio il link del sito,
dove potrete avere informazioni dettagliate di ogni singolo prodotto e dove
potrete fare i vostri acquisti online.
Troverete caffè di vario
tipo,  in grani e macinato, dall’aroma
intenso o delicato, dal decaffeinato, al caffè aromatizzato, che
vi assicuro è unico nel suo genere. Troverete in vendita anche cialde e capsule
per macchine da caffè espresso, le macchine espresso stesse, caffettiere  e altro ancora. Varietà di miscele per moka. tè, tisane e orzo.
Confezioni regalo e Prodotti Gourmet.
Vi consiglio proprio di visitare  www.1808.it e di
provare i prodotti, meritano.
Ringrazio per la fiducia che mi è stata data.

Storia delle frittelle veneziane | Ricettepercucinare.com

Storia delle frittelle veneziane | Ricettepercucinare.com


frittelle veneziane - Ricettepercucinare.com

La regione Veneto è una regione con una tradizione gastronomica straordinaria capace di scandire, a suon di sapori, i piccoli grandi appuntamenti dell’anno e del calendario. Non v’è santo o ricorrenza che non abbia una sua pietanza caratterizzante. Per quanto riguarda il Carnevale, parliamo naturalmente delle frittelle veneziane. Durante il periodo del Carnevale, in Veneto trovate le frittelle in tutti i panifici e supermercati. Le trovate semplici, le classiche veneziane, ma anche con crema o zabaione. Che gioia addentare queste piccole grandi bontà! E che ricordi d’infanzia, per chi le ha gustate più e più volte da bambino! Ma conoscete la storia delle frittelle veneziane? Ve la raccontiamo noi. 

Le frittelle veneziane, dolce nazionale della Repubblica Serenissima

Innanzitutto dovete sapere che le frittelle veneziane sono così buone che le trovate sino in Friuli e sino al confine con la Lombardia. La loro storia affonda le sue radici nella seconda metà del XIV secolo. Il primissimo documento scritto che cita la ricetta delle frittelle veneziane si trova oggi a Roma, all’interno della Biblioteca Casatanense. In dialetto le chiamiamo anche “fritoe” o fritole. La ricetta rinascimentale è invece conservata al Museo Correr di Venezia, all’interno di una serie di appunti di cucina firmati da Bartolomeo Scappi.

La corporazione dei fritoleri

Pensate che nel Seicento i fritoleri, cioè coloro che facevano le fritole, si unirono in una corporazione. Alla corporazione appartenevano una settantina di fritoleri, che potevano tramandarsi l’appartenenza ad essa di padre in figlio. Nel Settecento, poi, pensate che la frittella fu insignita del titolo di “Dolce Nazionale dello Stato Veneto”. 

Le frittelle veneziane nell’arte

Pensate che le frittelle veneziane fanno parte così fortemente della storia e della cultura del Veneto che sono presenti anche in molte opere d’arte di prestigio. Sono innumerevoli i quadri appartenenti al Seicento o al Settecento che raffigurano proprio il personaggio del venditore o della venditrice di fritole. Ai tempi era possibile acquistare le frittelle come cibo da strada: il venditore forniva la frittella infilzata in una sorta di spiedo, affinchè fosse possibile gustarla senza ungersi le dita nè scottarsi.

Le frittelle veneziane nella letteratura

Non mancano le citazioni letterarie. Lo scrittore e nobiluomo veneziano Pietro Gasparo Moro scriveva nel 1800 a proposito dei fritoleri:

Hanno sempre sul davanti un pannolino che s’assomiglia al grembial delle donne, che sembra venuto allora fuor dal bucato. Tengono in mano un vasetto bucherellato con cui gettano del continuo zucchero sulla mercie, ma con tal atteggiamento che par vogliano dire: e chi sente l’odore e il sapore di questa cosa che noi inzuccheriamo?

Analogamente, Giovanni Marangoni, li descriveva così:

Cuocitori e venditori a un tempo, impastavano la farina sopra ampi tavolati per poi friggerle con olio, grasso di maiale o burro, entro grandi padelle sostenute da tripodi. A cottura ultimata le frittelle venivano esposte su piatti variamente e riccamente decorati, di stagno o di peltro. Su altri piatti, a dimostrazione della bontà del prodotto venivano esibiti gli ingredienti usati: pinoli, uvette, cedrini.

Non possiamo infine non menzionare Carlo Goldoni, famosissimo commediografo veneziano, che menziona la frittella proprio all’interno di una sua commedia dal titolo Il Campiello, risalente al 1756. 

La frittelle veneziana nella cucina ebraica

Come sapete a Venezia c’è uno dei ghetti ebraici più antichi d’Italia. Gli ebrei gradirono particolarmente la fritola veneziana e scelsero di rivisitarla, dando vita ad una versione tutta loro che ancora oggi è protagonista della ricorrenza del Purim.

Per la ricetta delle frittelle veneziane originale, vi invitiamo a cliccare qui



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