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Panini di Pollo alle Arachidi e Cocco

Trovare idee nuove per farcire dei panini non troppo banali spesso è un problema: ecco una ricetta ad hoc di Benedetta Parodi, con pollo, salsa al cocco e pomodorini caramellati.

Puntata I Menu di Benedetta: 20 settembre 2012 (Menu Stasera Partita[1])
Tempo preparazione e cottura: 30 min ca.

Ingredienti Panini di Pollo alle Arachidi e Cocco per 4 persone:

  • 200 ml di latte di cocco
  • aglio qb
  • 100 gr di arachidi salate
  • coriandolo qb
  • curry qb
  • olio
  • 2 fette di pollo
  • 150 gr di pomodorini
  • sale
  • zucchero qb
  • pane qb

Procedimento ricetta Panini di Pollo alle Arachidi e Cocco di Benedetta Parodi

  1. Frullare al mixer il latte di cocco con aglio, arachidi, coriandolo e curry.
  2. Mettere la salsa sul fuoco ad addensare.
  3. Ungere le fette di pollo e cuocerle sulla griglia.
  4. Caramellare i pomodorini in padella con un goccio d’olio, sale e zucchero.
  5. Farcire i panini con pollo, salsa e pomodorini

References

  1. ^ Menu Stasera Partita

Il pesce spada alla messinese con vaporiera Lekuè

 

La cottura a vapore ha sempre avuto su di me grande fascino; basti pensare che,da brava siciliana,cucino il couscous a vapore così come me lo hanno insegnato in famiglia.

Da Wikipedia:

La cottura a vapore è una tecnica di cucina con cui si evita il contatto diretto tra l’acqua ed il cibo da cuocere. Il sistema permette inoltre di rinunciare all’impiego di olio o altre sostanze grasse. Le pietanze vengono adagiate su una superficie permeabile, ad es. provvista di aperture (cestino di metallo, ripiano di bambù etc.), sotto la quale si trova il fondo della pentola con uno strato di acqua allo stato liquido.

Grazie alla copertura si instaura nella pentola una circolazione di aria e vapore grazie alla quale si cuoce il cibo. In linea di massima con la cottura a vapore si raggiungono temperature leggermente inferiori a quelle generate con la cottura tradizionale. Merita un discorso a parte la cottura a vapore praticata con l’ausilio della pentola a pressione.

Il sistema è diffuso in tutti il mondo. In particolare è popolare in Asia, dove vengono usati pure apparecchi elettrici appositamente concepiti (ad esempio per il riso). Anche il piatto tradizionale del Nordafrica, il cuscus, prevede una cottura al vapore ed un recipiente apposito (due pentole sovrapponibili ad incastro, quella superiore col fondo bucherellato), denominata cuscusiera. In Europa è usuale che il metodo venga utilizzato per le verdure.

Cuocere a vapore è spesso meglio che lessare, in quanto, oltre al minor uso di grassi, è più difficile che vengano disperse le sostanze aromatiche e nutritive (ad esempio i sali minerali o le vitamine idrosolubili), per diluizione, nell’acqua (che spesso viene scartata). D’altro canto, diverse pietanze non possono essere preparate a vapore: la carne grassa, ad esempio, necessita di temperature relativamente alte, che non sempre possono essere generate con questo sistema; per il pesce, invece, la cottura a vapore è considerata un buon sistema.

È importante, usando questa tecnica, scegliere il giusto livello dell’acqua: se è troppo alto, c’è il pericolo che con il contatto tra cibo ed acqua le sostanze nutritive ed aromatiche vadano disperse; se è troppo basso, potrebbe accadere che tutta l’acqua finisca per evaporare prima che la cottura sia compiuta.

La vaporiera Lekuè permette di cucinare in modo sano e veloce più alimenti alla volta.

Ingredienti:

due fette di pesce spada

aglio e prezzemolo q.b.

una manciata di capperi di Pantelleria Bonomo e Giglio

due panini raffermi

un cucchiaio colmo di formaggio pecorino grattugiato

sale e pepe q.b.

patate ( quantità a piacere)

olio extravergine d’oliva

Inoltre:

vaporiera in silicone Lekuè

acqua

due pomodorini

un tegame di media misura

 

Togliere la pelle esterna alle fette di pesce spada e salarle.

In un mixer frullare i due panini raffermi fatti a pezzi.

Condire la mollica ottenuta con olio,sale,pepe,pecorino,aglio tritato e prezzemolo.

In uno dei due cestelli della vaporiera Lekuè mettere la prima fetta di pesce spada e,servendosi di un cucchiaio,coprirla con la mollica condita.

Cospargere sopra una manciata di capperi e sovrapporre l’altra fetta di pesce spada. Condire anche questa fetta con la mollica ed i capperi.

Sbucciare le patate e farle a fette.Metterle nel secondo cestello della vaporiera Lekuè e condirle con un giro di olio,sale,aglio e prezzemolo.

Porre sul fuoco il tegame con acqua ( non troppa altrimenti si bagna la vaporiera)

Non è indispensabile ma ho messo nell’acqua due pomodorini tagliati a metà,uno spicchio d’aglio intero,un po’ di prezzemolo ed un filo d’olio.

Appena l’acqua bolle porre il primo cestello della vaporiera ( quello con le patate) e sopra incastrarvi il secondo cestello ( quello con il pesce spada). Chiudere subito con il coperchio in dotazione e cuocere.

La cena è stata servita!!!!!!!

 

 

 

 

 

Panini alla birra con farine speciali-

Ingredienti:
400 g farina di kamut o kamut polverizzato
100 g farina di riso o riso polverizzato
14 g di lievito di birra granulare
1 cucchiaio di malto o miele 
20 g di olio evo + q.b. per la superficie mercato del gusto
100 g latte di soia
100 g acqua
150 g di birra artigianale maltus faber ambrata
 sale fino qb gemma di mare

Procedimento:
Per prima cosa, se avete deciso di non utilizzare le farine ma riso e kamut, è quella di polverizzarli. Se avete il bimby procedete con 100/150 g di prodotto per volta ed azionatelo a velocità turbo per 25 secondi. Si possono polverizzare anche quantità maggiori aumentando il tempo e mantenendo lo stesso punto di velocità, ma io trovo che si polverizzi più finemente procedendo con piccole quantità.
Se non possedete il bimby  utilizzare un mixer o un macina caffè, fino a renderlo il più fine possibile.
Mettete le farine nella ciotola della planetaria.
In un contenitore da microonde riscaldate il malto o miele con l’acqua, massima potenza per 1 minuto. Mettete in funzione la planetaria ed aggiungete il lievito alle farine messe in precedenza, l’acqua e malto intiepiditi, la birra e il latte di soia a temperatura ambiente, per ultimo aggiungete il sale e l’olio.
 Impastate per circa 10 minuti.
L’ impasto risulterà leggermente tenero ed appiccicoso ma non lasciatevi tentare, non aggiungete altra farina.
Formate una palla e mettete a lievitare per 4 ore. L’impasto deve raddoppiare il suo volume.
Raggiunto il raddoppio, infarinatevi leggermente le mani e date la forma che preferite al pane, incidetelo e appoggiatelo sulla teglia ricoperta di cartaforno e fate lievitare ancora 30 minuti.
Spruzzate leggermente di olio la superficie del pane e cuocete per 40 minuti a 180 gradi.
Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di lievitazione: 4 h, 30 minuti
Tempo di cottura: 40 minuti
Difficoltà: bassa

Due parole..

Il risultato migliore, a mio avviso, utilizzando queste farine, si ottiene facendo panini di piccole o medie dimensioni.
Ha bisogno di cuocere lentamente e per un tempo maggiore, rispetto all’utilizzo di farine bianche.
Facendo pagnotte grandi il rischio è che si secchi troppo esternamente e che non si cuocia all’interno.
Così fatto otterrete un pane croccante fuori e morbido dentro,
ma non soffice o gommoso come altri tipi di pane.
L’utilizzo del malto e della birra nell’impasto lo renderà profumato e dal sapore inconfondibile con un leggero retrogusto amarognolo.
L’incisione a fiore l’ho fatta utilizzando un piccolo taglia biscotti.

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