Il pesce spada alla messinese con vaporiera Lekuè

 

La cottura a vapore ha sempre avuto su di me grande fascino; basti pensare che,da brava siciliana,cucino il couscous a vapore così come me lo hanno insegnato in famiglia.

Da Wikipedia:

La cottura a vapore è una tecnica di cucina con cui si evita il contatto diretto tra l’acqua ed il cibo da cuocere. Il sistema permette inoltre di rinunciare all’impiego di olio o altre sostanze grasse. Le pietanze vengono adagiate su una superficie permeabile, ad es. provvista di aperture (cestino di metallo, ripiano di bambù etc.), sotto la quale si trova il fondo della pentola con uno strato di acqua allo stato liquido.

Grazie alla copertura si instaura nella pentola una circolazione di aria e vapore grazie alla quale si cuoce il cibo. In linea di massima con la cottura a vapore si raggiungono temperature leggermente inferiori a quelle generate con la cottura tradizionale. Merita un discorso a parte la cottura a vapore praticata con l’ausilio della pentola a pressione.

Il sistema è diffuso in tutti il mondo. In particolare è popolare in Asia, dove vengono usati pure apparecchi elettrici appositamente concepiti (ad esempio per il riso). Anche il piatto tradizionale del Nordafrica, il cuscus, prevede una cottura al vapore ed un recipiente apposito (due pentole sovrapponibili ad incastro, quella superiore col fondo bucherellato), denominata cuscusiera. In Europa è usuale che il metodo venga utilizzato per le verdure.

Cuocere a vapore è spesso meglio che lessare, in quanto, oltre al minor uso di grassi, è più difficile che vengano disperse le sostanze aromatiche e nutritive (ad esempio i sali minerali o le vitamine idrosolubili), per diluizione, nell’acqua (che spesso viene scartata). D’altro canto, diverse pietanze non possono essere preparate a vapore: la carne grassa, ad esempio, necessita di temperature relativamente alte, che non sempre possono essere generate con questo sistema; per il pesce, invece, la cottura a vapore è considerata un buon sistema.

È importante, usando questa tecnica, scegliere il giusto livello dell’acqua: se è troppo alto, c’è il pericolo che con il contatto tra cibo ed acqua le sostanze nutritive ed aromatiche vadano disperse; se è troppo basso, potrebbe accadere che tutta l’acqua finisca per evaporare prima che la cottura sia compiuta.

La vaporiera Lekuè permette di cucinare in modo sano e veloce più alimenti alla volta.

Ingredienti:

due fette di pesce spada

aglio e prezzemolo q.b.

una manciata di capperi di Pantelleria Bonomo e Giglio

due panini raffermi

un cucchiaio colmo di formaggio pecorino grattugiato

sale e pepe q.b.

patate ( quantità a piacere)

olio extravergine d’oliva

Inoltre:

vaporiera in silicone Lekuè

acqua

due pomodorini

un tegame di media misura

 

Togliere la pelle esterna alle fette di pesce spada e salarle.

In un mixer frullare i due panini raffermi fatti a pezzi.

Condire la mollica ottenuta con olio,sale,pepe,pecorino,aglio tritato e prezzemolo.

In uno dei due cestelli della vaporiera Lekuè mettere la prima fetta di pesce spada e,servendosi di un cucchiaio,coprirla con la mollica condita.

Cospargere sopra una manciata di capperi e sovrapporre l’altra fetta di pesce spada. Condire anche questa fetta con la mollica ed i capperi.

Sbucciare le patate e farle a fette.Metterle nel secondo cestello della vaporiera Lekuè e condirle con un giro di olio,sale,aglio e prezzemolo.

Porre sul fuoco il tegame con acqua ( non troppa altrimenti si bagna la vaporiera)

Non è indispensabile ma ho messo nell’acqua due pomodorini tagliati a metà,uno spicchio d’aglio intero,un po’ di prezzemolo ed un filo d’olio.

Appena l’acqua bolle porre il primo cestello della vaporiera ( quello con le patate) e sopra incastrarvi il secondo cestello ( quello con il pesce spada). Chiudere subito con il coperchio in dotazione e cuocere.

La cena è stata servita!!!!!!!

 

 

 

 

 

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