Torta Virginia

Golosissimo dolce proposto oggi da Benedetta Parodi: la torta Virginia (il nome arriva dalla nonna di una componente dello staff) è una torta con cioccolato ed amaretti, non troppo complicata da cucinare, anche se necessita di una preparazione un po’ anticipata. Il risultato merita!

Puntata I Menu di Benedetta: 7 gennaio 2013 (Menu Indovina chi viene a Cena[1])
Tempo preparazione e cottura: 50 min. ca.

Ingredienti Torta Virginia per 4 persone:

  • 100 gr di cioccolato fondente
  • 200 gr di burro
  • 4 uova
  • 200 gr di zucchero
  • 150 gr di amaretti
  • 160 gr di farina
  • 1 bustina di lievito
  • 1 bustina di vanillina
  • latte qb
  • sale
  • cioccolato in gocce qb

Procedimento ricetta Torta Virginia di Benedetta Parodi

  1. Sciogliere il cioccolato in un pentolino con il burro.
  2. Sbattere i tuorli con lo zucchero, poi aggiungere il cioccolato fuso leggermente raffreddato.
  3. Aggiungere anche la farina con lievito e vanillina e mescolare con la spatola, aggiungendo un goccio di latte per ammorbidire.
  4. Unire anche gli amaretti tritati precedentemente al mixer e mescolare.
  5. Montare a parte gli albumi con un pizzico di sale, poi incorporarli delicatamente al composto iniziale mescolando dal basso verso l’alto.
  6. Completare aggiungendo una manciata di gocce di cioccolato.
  7. Trasferire il composto in una tortiera imburrata ed infarinata o foderata di carta forno.
  8. Mettere in forno a 180 gradi per circa mezzora.

References

  1. ^ Menu Indovina chi viene a Cena

Rainbow Cake

Torna a I Menu di Benedetta l’esperta e simpatica Dalila, cake-designer che oggi ha proposto la ricetta della rainbow cake ovvero una torta arcobaleno che mette davvero allegria. Vediamo come prepararla.

Puntata I Menu di Benedetta: 2 ottobre 2012 (Menu per Guardare le Foto delle Vacanze[1])

Ingredienti Rainbow Cake:

  • impasto per pan di spagna qb
  • colorante in polvere qb
  • latte qb
  • formaggio spalmabile qb
  • panna vegetale qb
  • pasta di zucchero qb

Procedimento ricetta Rainbow Cake di Benedetta Parodi

  1. Dividere l’impasto di pandispagna in tante porzioni quanti sono i colori che si desiderano ottenere, e aggiungere ad ognuno di esso del colorante in polvere stemperato in un goccio di latte.
  2. Cuocere i vari pan di spagna colorati in piccole teglie separate, poi una volta leggermente raffreddati tagliarli con la formina cilindrica (oppure con coltello e bicchiere).
  3. Preparare una crema mescolando formaggio spalmabile e panna vegetale e utilizzarla per farcire la torta, composta da vari dischi colorati messi l’uno sopra l’altro e separati dalla crema.
  4. Completare con la crema e guardire con un arcobaleno di pasta di zucchero.

References

  1. ^ Menu per Guardare le Foto delle Vacanze

Il qualeddu a frittata

 

Quando è tempo di qualeddu ogni famiglia trapanese lo compra,lo bollisce,lo frigge e lo mangia con gran piacere.

E’ una verdura molto usata dalle nostre parti.Piace per quel suo sapore amarognolo dal gusto inconfondibile.

Nel paese di mio padre ( Alcamo) lo vendono per strada: “ montagne” di qualeddu stipate dentro piccoli camioncini ed il venditore che riempie un grosso sacchetto di plastica alla modica cifra di 3 euro.

Abitando in campagna ed avendo imparato,nella miriade di erbe varie, a distinguere il qualeddu da verdure similari ( mi sembra che una di queste si chiami sinapa)non è difficile trovarmi con in mano un coltello,un sacchetto,alla ricerca di qualeddu nel mio giardino.

Non avete idea di quanto mi rilassi andare alla ricerca del qualeddu.

Mi rilassa meno lavarlo e bollirlo…….

Normalmente,dopo averlo bollito,si frigge in olio con uno,due spiccchi d’aglio e si mangia come contorno ad un secondo di carne. Ottimo anche con l’aggiunta di salsiccia secca o semplicemente con le uova mescolate dentro oppure ancora a frittata.

Una volta lo feci con i gamberetti a risotto: niente male!!!!!!

Notizie prese dal web:

 

Brassica fruticulosa (qualedda)

LA QUALEDDA
Nome volgare: CAVOLICELLO
Nome dialettale: qualedda
Nome scientifico: Brassica fruticulosa
Famiglia: Cruciferae o Brassicaceae
Di questi tempi la campagna è ricca di qualedda,
un verdura antica ancora molto utilizzata nella
nostra alimentazione. La pianta cresce un po’
ovunque, prediligendo, in modo particolare i
vigneti; si trova con una certa abbondanza anche
nei terreni incolti. Purtroppo l’uso eccessivo di
diserbanti sta, però, determinandone la progressiva
scomparsa. Conosciuta ed apprezzata dalla
popolazione mazarese e siciliana in genere, l’uso
alimentare non è riportato da nessun manuale di
verdure spontanee. Ciò è dovuto, principalmente,
alla sua circoscritta distribuzione geografica. E’
una specie diffusa nelle aree che si affacciano sul
Mediterraneo centro-occidentale. In Sicilia, oltre
che nel trapanese, si consuma in altri territori
dove è nota con peculiari denominazioni locali, a
Ustica è chiamato Rapudda, a Linosa Rapuzzra,
nelle Eolie Rapuddu e nei Peloritani
Cavuliceddu. Da quest’ultimo, deriva il nome
volgare di cavolicello. Appartiene infatti, alla
famiglia dei cavolfiori.
PROPRIETÀ Ha proprietà benefiche di difesa
dell’organismo, virtù digestive, mineralizzanti e
ricostituenti grazie al suo alto contenuto di vitamine
A , C e di sali minerali come potassio, calcio,
magnesio e zolfo. Lessata è preziosa anche nelle diete ipocaloriche,
per il suo inesistente contenuto in grassi. Apporta
invece, fibre ricche di cellulosa, utili alla peristalsi
intestinale. Il gusto deciso, inconfondibile e
gradito al palato di questa verdura, è dovuto ad
un eteroside sulfonato che è una sostanza aromatica.
La presenza di zolfo, il “minerale della bellezza”
oltre a dare l’odore caratteristico rende i
capelli lucidi e soffici e la pelle elastica e giovane.
NELLATRADIZIONE la qualella era utilizzata
per curare le più svariate malattie, le foglie
pestate medicavano ulcerazioni e ferite. La tradizione
terapeutica continua ancora oggi, infatti si
dice che il decotto di qualella cura bronchiti e
asma. Basta cuocere alcune foglie di qualella,
colare e addolcire con miele e bere una tazza al
mattino e una alla sera. Un’altra delle proprieta’
della qualella è quella antiulcera, contiene infatti
il gefanato sostanza impiegata da parecchi anni
proprio nei farmaci antiulcera perchè agisce
come rinforzante sulla mucosa dello stomaco
proteggendola dagli acidi.

 

Ingredienti:

due mazzi di qualeddu

8 uova

due cucchiai di formaggio pecorino

olio extravergine d’oliva

sale q.b.

un pizzico di peperoncino

due spicchi d’aglio

 

Lavare bene il qualeddu e poi versarlo in acqua bollente salata.

Dopo cotto metterlo in uno scolapasta a perdere l’acqua ( altrimenti appena si butta nell’olio succede un patatrac !!!).

In una padella rosolare in olio due spicchi d’aglio e versare il qualeddu facendolo asciugare bene e friggere mescolando spesso.

Sbattere otto uova con un pizzico di sale e di peperoncino,unire il pecorino e versare sul qualeddu.

Fare rapprendere le uova ottenendo una gustosissima frittata.

Tagliarla a spicchi e servirla in tavola.

 

 

 

 

 

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