Torta di rose ……. sempre deliziosa

La torta di rose è uno di quei dolci favolosi da gustare, moltissime sono le ricette e le varianti. Spesso la faccio con l’impasto della treccia russa, però l’altro giorno volevo rifare quella favolosa fatta al corso, però non avevo la pasta madre ben rinfrescata e così l’ho leggermente modificata per poterla preparare con poco lievito, anche perché sapevo che l’avrei cotta il giorno dopo.
La torta era meravigliosa, anche se ha perso un po’ la forma avendo uno stampo troppo alto, l’ho cotta nel forno a legna … semplicemente meravigliosa, purtroppo la foto è solo quella dell’ultimo pezzo rimasto però anche se non rende merito vi assicuro che è assolutamente da fare.

PREIMPASTO (Primo pomeriggio o mattino)
40gr latte
6gr lievito di birra
70gr circa farina 00
PRIMO IMPASTO (Prima serata 20.00)
Preimpasto
310gr farina 00 (proteine 13%)
2 uova  + 2 tuorli
70gr acqua
50gr burro
50gr zucchero
SECONDO IMPASTO (Seconda serata 23.00)
90gr farina 00
25gr latte
2 tuorli
60gr burro
50gr zucchero
7gr sale
18gr miele d’acacia
1 cucchiaino estratto vaniglia

FARCIA
Crema pasticciera
Marmellata albicocche
PREIMPASTO
Volendo usare poco lievito è importante fare un preimpasto e lasciarlo lievitare bene
Sciogliere il lievito nel latte e poi aggiungere  la farina  e amalgamare  fino a formare un panetto che metteremo a lievitare per 5-6 ore in un barattolo a chiusura ermetica
Alla sera come si può notare la lievitazione è molto ricca.

PRIMO IMPASTO
Sciogliere il preimpasto nell’acqua, poi aggiungere le uova ed amalgamare bene
Io questa volta ho lavorato tutto l’impasto a mano, si può naturalmente utilizzare l’impastatrice.
Quando abbiamo amalgamato bene, aggiungiamo i tuorli, lo zucchero e un po’ alla volta la farina continuando ad impastare molto bene, solo a questo punto aggiungiamo un po’ alla volta il burro che dovrà essere ammorbidito (della stessa consistenza dell’impasto) per poterlo amalgamare meglio.
Lavorare l’impasto bene fino a quando si presenterà bello liscio e semilucido.
Mettere l’impasto in una ciotola coperta con pellicola e mettere a lievitare per 2-3 ore fino a triplicare il volume
Nota curiosa io ho messo la ciotola in macchina e poi siamo partiti per la montagna
SECONDO IMPASTO
Quando l’impasto è triplicato, 

lavorarlo per un paio di minuti sgonfiandolo, poi aggiungere il latte e un po’ di farina in  modo da avere sempre un bell’impasto sostenuto.
Aggiungere uno alla volta i tuorli, con un po’ di zucchero e farina e amalgamare bene per mantenere l’impasto sempre bello elastico prima di aggiungere il tuorlo successivo.
Alla fine aggiungere anche il sale, poi il miele e un po’ alla volta il burro che anche in questo caso deve essere morbido.  Solo alla fine aggiungere l’estratto di vaniglia.
Lavorare ancora bene l’impasto ed alla fine controllare il velo, prendendo un pezzettino di pasta infarinarlo leggermente e tenderlo tra le dita se si stende diventando trasparente proprio con un velo l’impasto è perfetto.
Trasferire l’impasto nella ciotola coprire con pellicola lasciarlo riposare per 30 minuti, quindi trasferirlo in frigo fino al mattino
Mentre l’impasto riposava, ho preparato e messo in salamoia il coniglio perché la domenica oltre a questa splendida torta di rose ci sarebbe stato il coniglio con la polenta dipatate
FORMA TORTA DI ROSE
Al mattino togliere l’impasto dal frigo, lasciarlo a temperatura ambiente per circa 15 minuti, per rendelo maneggiabile e poi stenderlo in un rettangolo di circa 7mm di spessore, quindi farcirlo con un velo di marmellata di albicocche lasciando libere due dita in basso, 

quindi sopra la marmellata spalma un po’ di crema pasticcera quindi arrotolare stretto l’impasto e poi avvolgerlo nella pellicola e trasferirlo in frigorifero  per 15 minuti circa per far riprendere un po’ di consistenza

Quindi tagliare con una spatola a pezzi di 4cm circa, 

quindi sistemarli in uno stampo alto circa 7cm foderato con carta forno leggermente distanziate tra loro e con il taglio verso l’alto.

Coprire con pellicola e far lievitare fino al raddoppio

A lievitazione avvenuta spennellare con tuorlo e latte e infornare a 170° fino a cottura, fare la prova stecchino il tempo dipende dalla grandezza dello stampo. Io l’ho cotta nel forno a legna per circa 30 minuti.

Con questa splendida torta di rose, di cui le foto non rendono merito, vi auguro un buon ferragosto

Le pizzette di pasta sfoglia

 

Sicuramente molte di voi le hanno fatte ma siccome nel mio blog metto tutte ( o quasi) le ricette che faccio (se cucino pastina con il dado o spaghetti al burro vi risparmio la visione) oggi è la giornata delle pizzette.

Prologo:

Mi trovavo sola in casa e mi prudevano le mani per la voglia di fare qualcosa in cucina;fare ricette complicate non era il caso perchè mi aspettavano da correggere 102 temi di quattro classi (ahimè,è l’unico lavoro,del mio mestiere,che non mi piace fare e qualche volta vi racconto perchè). Ho aperto il frigorifero ed ho trovato tre rotoli di pasta sfoglia….idea!!!!…..faccio le pizzette.

Con un rotolo ne sono venute tante ( considerato che la pasta era già stesa sottile) ed appena fatte,calde calde, ne ho mangiato una bella quantità.Le rimanenti le ho lasciate per mio figlio Gianni che sapevo sarebbe rientrato per il pranzo.

Il problema è che, ogni volta che passavo accanto al tavolo dove c’erano le pizzette rimaste,ne prendevo una e,con tanti sensi di colpa,la inghiottivo velocemente.

Prima una,poi un’altra,poi un’altra ancora…….ne sono rimaste soltanto due. Giravo per casa in preda ai continui sensi di colpa sia perchè ne avevo mangiato tante sia perchè ne avevo lasciato solo due al mio ragazzo,sia perchè dovevo correggere 102 temi e non mi decidevo ad iniziare l’arduo lavoro.

Tutto è passato quando Gianni tornato a casa mi ha detto: mamma,non le voglio……..sapete che ho fatto? Non aveva terminato di dire: “ non le vogli…..o  “  che erano già finite nella mia bocca….sparite in un attimo.

Ma si può essere così mangioni dico io ?

 

 

Epilogo della giornata: con la pancia piena si possono correggere 102 temi?

No di certo,altrimenti vomito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ingredienti:

Un rotolo di pasta sfoglia del banco frigo

alcuni pomodorini

alcune acciughe sott’olio

origano di Pantelleria Bonomo e Giglio

caciocavallo stagionato grattugiato

un filo di olio extravergine d’oliva ( che ho dimenticato a mettere)

Inoltre:

una larga teglia da forno

carta da forno

 

Aprire la confezione di pasta sfoglia e ritagliare dei tondini e dei quadratini con degli stampi per pasta (quelli che vedete nell’ultima foto in basso).

Depositarli in teglia su carta forno e condirli con pomodorini tagliati in quattro,pezzettini di acciuga ( niente sale,basta l’acciuga!),pizzichi di origano e del buon caciocavallo stagionato grattugiato.

Prima di infornare a 200° sarebbe stato il caso di mettere sopra un filo di olio.

Consumare le buone pizzette possibilmente appena fatte,come per tutte le ricette con la pasta sfoglia.

 

P.S. : mi gira la testa a guardare questa foto delle pizzette da infornare,è tutta storta….anche a voi?

 

Gelato all’albicocca cremoso per MTC e senza gelatiera

Ecco questo mese come ho visto la proposta di Mapi, per Mtc di luglio mi sono detta che non avrei potuto partecipare per mancanza di tempo e soprattutto perché la digitale è in Irlanda con il piccolo per “studio” e divertimento, insomma una bella esperienza che mi sembra giusto che i ragazzi facciano, anche per confrontarsi con usanze diverse.
Però vi sembra che questi motivi mi potessero fermare ……………. nooooooo
Ho fatto tutto a regola d’arte secondo lo splendido post di Mapi, chiedo solo ai giudici clemenza per le pessime foto fatte con il cell ……………… che non rendono merito alla bontà di questo splendido gelato

Ho fatto un gelato all’albicocca, usando la ricetta di Mapi, che qui vi riporto ma andate a leggere tutto il post sul gelato è molto istruttivo
250ml latte fresco intero
250gr albicocche
100gr zucchero semolato
3 tuorli di uova grandi
15ml acqua
1 cucchiaio raso di zucchero semolato
1/2 cucchiaino estratto di vaniglia o una stecca


Preparare la crema inglese
Tagliare a metà il baccello di vaniglia e metterlo in un pentolino insieme al latte e a metà dello zucchero. Mescolare per sciogliere lo zucchero, poi mettere sul fuoco e portare fin quasi a ebollizione. Togliere la pentola dal fuoco, coprire e lasciare in infusione per almeno 15 minuti per estrarre tutto l’aroma della vaniglia.
Nel frattempo montare i tuorli con il restante zucchero finché il composto “scrive”.
Riportare il latte quasi a bollore e versarlo a filo sulle uova montate mescolando continuamente con una frusta. Versare in un polsonetto protetto da frangifiamma e fare addensare la crema inglese fino a quando non velerà il dorso di un cucchiaio e avrà raggiunto la temperatura di 85 °C.
Non superare questa temperatura o lo stadio della velatura del cucchiaio, altrimenti la crema si coagula e impazzisce. Toglierla immediatamente dal fuoco e immergere la base della pentola in una ciotola contenente acqua e ghiaccio mescolando continuamente, altrimenti si raffredda solo quella a contatto coi bordi del recipiente, mentre il resto rimane caldo. Se l’acqua si intiepidisce sostituirla con altra acqua fredda e ghiaccio per abbatterne rapidamente la temperatura.
Quando la crema sarà fredda trasferirla in un barattolo a chiusura ermetica (lasciandoci ancora dentro il baccello di vaniglia) e far riposare in frigo almeno un’ora, anche tutta la notte: il composto deve essere freddo di frigorifero prima di passare alle fasi successive della lavorazione. Prima di utilizzarla estrarre il baccello di vaniglia e aiutandosi con la lama liscia di un coltello raschiare tutti i semini e mescolarli alla crema.
Nel frattempo con le albicocche, lo zucchero, l’acqua e il succo di un limone potete preparare una composta mettendole in un pentolino e facendolo cuocere per circa 15 minuti e poi metterla a raffreddare prima di utilizzarla ……………… io stavo facendo proprio la marmellata di albicocche, quindi questo passaggio l’ho saltato prelevando direttamente un po’ di composta dal pentolone che ho frullato e messo a raffreddare e poi in frigo per un paio d’ore.
Amalgamare i due composti ormai freddi, unire l’estratto di vaniglia e procedere al condensamento manuale o meccanico.
Io ho una gelatiera ma ho voluto seguire il procedimento manuale di Mapi ed è venuto splendido, anzi lo trovo quasi più comodo.
Procedimento senza gelatiera
trasferire il composto in un contenitore basso, lungo e stretto munito di coperchio (le misure ideali sono cm 23x16x38, altrimenti suddividetelo in più contenitori piccoli, in modo che congeli uniformemente), tappare e riporre nella parte più fredda del freezer per 60-90 minuti. Trascorso questo tempo la miscela sarà ghiacciata sulla base e sui bordi, ma morbida al centro. Mescolarla molto velocemente con uno sbattitore elettrico per uniformarne la densità (volendo la si può trasferire velocemente nel robot da cucina per frullarla), poi riporla nuovamente nella vaschetta livellandola bene e rimettetela in freezer. Ripetere il procedimento per altre 2 volte a intervalli di un’ora e mezza ciascuno; dopo la terza volta trasferire il gelato nella vaschetta che lo conterrà, preferibilmente in polipropilene e riempita fino a 6 mm dal bordo; coprire il composto con un rettangolo di carta forno fatto aderire alla sua superficie (per limitare la presenza di aria umida e impedire la formazione di fastidiosi cristalli di condensa sulla superficie), tappare e rimettere in freezer per 30-60 minuti per far raggiungere al gelato raggiungere la giusta densità. Prima di servirlo, se fosse trascorso più tempo e il gelato fosse troppo solido, passarlo in frigo per 20 minuti
Servire il gelato all’albicocca con delle fettine di limone caramellate, passate in un pentolino con dello zucchero per qualche minuto e un paio di biscottini al limone

Semplicemente delizioso

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