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Sformato di riso e zucchine

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Sformato di riso e zucchine




Finalmente un vero sformato, inteso come una preparazione estratta integra dallo stampo! Basta avere gli ingredienti di buona qualità e nelle giuste dosi…

Tempo fa ho pubblicato la ricetta dello sformato con i fiori di zucca, il cui risultato però non è stato dei migliori..e poiché io non mi dò mai per vinta, appena ho avuto a disposizione una sufficiente quantità di fiori ho deciso di replicare la tale preparazione, però con un ripieno diverso, ho realizzato così uno sformato di riso. Per questa ricetta mi sono ispirata a quella precedente, però ho sostituito ricotta e uova con del riso di tipo originario che permette di ottenere un composto compatto.
Ingredienti per 4 persone:

  • 500 grammi di fiori di zucca ( la quantità dipende dal tipo di stampo che avete scelto);
  • 320 grammi di riso originario;
  • 2 spicchi di aglio;
  • 1 zucchina;
  • un rametto di erbe aromatiche miste;
  • 2 foglie di alloro;
  • noce moscata;
  • un bicchiere di latte;
  • 3 cucchiai di grana;
  • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva.

Fate lessare il riso in abbondante acqua salata. Nel mentre preparate il condimento: lavate e mondate le zucchine, tagliatele alla julienne e fatele insaporire per pochi minuti in una padella con l’olio, l’aglio tritato, alcuni fiori di zucca spezzettati e le foglie di alloro. Scolate il riso quando risulta essere ancora un po al dente (circa 2- 3 minuti prima del termine del tempo di cottura indicata sulla confezione) e versatelo nella padella contenente le  zucchine. Versate subito un bicchiere di latte tiepido e fate cuocere ancora finché il composto risulterà ben asciutto. Una volta spento aggiungete il grana grattugiato, la noce moscata e le erbe aromatiche da voi scelte.
Imburrate lo stampo e rivestitelo completamente con i fiori di zucca ben aperti, distribuitevi sopra il composto di riso, livellate la superficie e ricoprite ancora con altri fiori di zucca.
Fate cuocere in forno a 170°C per circa 20-25 minuti. Come potete osservare il riso subisce una cottura piuttosto prolungata e questo gli darà modo di rilasciare una cospicua  dose  di amido che tenderà a  legare i chicchi tra loro. Se preferite un riso più sgranato potete usare una diversa varietà di riso oppure prestare maggiore attenzione alla cottura riducendone i tempi.



Conchiglioni con ripieno di melanzane e ricotta


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Conchiglioni con ripieno di melanzane e ricotta




Visto che l’estate oramai volge al termine, sfrutto questi ultimi giorni per proporvi le ultime ricette dell’estate ancora a base di melanzane… 

La preparazione della pasta ripiena ci tratterrà un po’ più a lungo in cucina, ma ritengo che questo piccolo sacrificio venga ampiamente ricompensato se poi sul piatto ci ritroviamo questa delizia. Ammetto che questo è uno dei miei piatti preferiti e trovo che l’accoppiata delle melanzane con la ricotta sia assolutamente vincente e insuperabile. Il ripieno che ho preparato segue la linea classica, ho cercato infatti di non mischiare troppi aromi al fine di mantenere ben distinguibili il gusto della ricotta e delle melanzane, che in questo caso devo essere assolutamente ben cotte. Per tal motivo ho optato per l’utilizzo di melanzane tonde di tipo viola. Esse, infatti, dopo la cottura risultano essere più morbide e tendono a “sfasciarsi” maggiormente rispetto a quelle lunghe nere. Così che quando vengono miscelate alla ricotta si ottiene un composto di consistenza uniformemente cremosa senza la presenza di ingredienti più duri. Passiamo alla lista degli ingredienti e alla descrizione della ricetta.


Ingredienti per 4 persone:

  • 250 grammi di conchiglioni;
  • 250 grammi di ricotta (io ho utilizzato ricotta vaccina);
  • 2 melanzane;
  • 1 spicchio d’aglio;
  • un mazzetto di prezzemolo;
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato;
  • 2 cucchiai di olio;
  • 350 grammi di passata di pomodoro;
  • 4 foglioline di basilico fresco.

Preparazione delle melanzane.
Lavate e mondate le melanzane. Tagliatele a piccoli cubetti regolari, tritate lo spicchio d’aglio e il prezzemolo. Versate in una padella, di dimensioni adeguate, due cucchiai d’olio, aggiungete il trito di aromi e i cubetti di melanzane. Fate insaporire sul fuoco per alcuni minuti, dopo di che coprite il tegame e fate cuocere a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto e, se necessario, aggiungete del brodo o dell’acqua. Prima di spegnere regolate di sale e verificate che le melanzane siano ben cotte e molto morbide, controllando che il fondo di cottura sia ben asciutto senza presenza di acqua. Mettete da parte le melanzane e dedicatevi alla preparazione di un semplice sugo al basilico che vi servirà per condire i conchiglioni.


Preparazione del sugo.
Versate la passata di pomodoro in una pentola insieme ad un cucchiaio d’olio e fate cuocere a fuoco dolce per circa 30 minuti. Al termine della cottura unite le foglie di basilico fresco spezzettate al momento. Preparatevi alla cottura della pasta. Riempite d’acqua una pentola capiente, aggiungete il sale e portate all’ebollizione. Nel frattempo riprendete la preparazione del ripieno.


Preparazione del ripieno.
Lavorate la ricotta con un cucchiaio in modo da renderla cremosa, aromatizzatela con una grattata di noce moscata, unite le melanzane, il parmigiano e mescolate in modo da distribuire bene gli ingredienti. 


Cottura e riempimento della pasta.
Versate la pasta nell’acqua, che nel frattempo è giunta al bollore, e fatela cuocere per metà del tempo indicato sulla confezione. Allo scadere dei minuti scolate i conchiglioni e passateli sotto il getto dell’acqua fredda in modo da bloccarle la cottura che dovrà essere ultimata in forno.


Ultima cottura.
Preparate la teglia dove andrete a disporre i vostri conchiglioni ripieni. Versate sul fondo buona parte del sugo che avete preparato e procedete a riempire la pasta con il ripieno di ricotta e melanzane preparato in precedenza. Man mano che li riempite allineateli all’interno della teglia, irrorateli con poco sugo e spolverizzate con il parmigiano. Mettete in forno caldo a 180°C per 15 minuti circa.

Crostata di more.

My Cooking Idea. Ricette di cucina vegetariana, vegana, dolci e dessert.: Crostata di more.

Crostata di more.



La pianta di gelso anche quest’anno si è risvegliata e ho pensato di sfruttare i suoi deliziosi frutti per preparare un dolce da colazione, più precisamente una crostata ripiena di more… In questo post vi spiegherò come nasce questa mia ricetta…

Quando mi sono ritrovata con ben due chili di more a disposizione, ho deciso subito che tra le altre cose (marmellata, yogurt e gelato) avrei voluto renderle protagoniste anche di un dolce adatto per essere consumato a colazione. E cosa c’è di più bello per iniziare la giornata di una deliziosa fetta di crostata ripiena di frutta? Ecco, quindi che nelle mia mente cominciava a delinearsi la strada che avrebbero preso le more. Mi sorgevano però alcuni dubbi sul loro utilizzo: meglio aggiungerle crude o cotte? Ed inoltre, cosa combinerà in cottura il succo che rilasciano ininterrotamente sulla pasta frolla?
Dopo una lunga riflessione durata qualche minuto, ho deciso che avrei preparato una sorta di marmellata facendo cuocere le more con un po’ di zucchero e un addensante. Tale composto l’avrei posto su una base di un pasta frolla magra, adatta per ripieni umidi, ed infine avrei racchiuso il tutto con degli streussel croccanti, i quali avrebbero contribuito ulteriormente ad assorbire i liquidi della frutta.
Sulla base delle suddette considerazioni è scaturita questa ricetta. Vi riporto di seguito gli ingredienti e le dosi ideali per preparare una crostata di circa 28-30 cm di diametro.


Per la pasta frolla:

  • 300 grammi di farina 00;
  • 150 grammi di zucchero a velo;
  • 90 grammi di burro;
  • 80 grammi di tuorli (circa 4 tuorli di uova dia categoria A);
  • un pizzico di sale;
  • la scorza di un limone gratuggiato;

Per il composto di more:

  • 680 grammi di more di gelso;
  • 100 grammi di zucchero (150 grammi se vi piace più dolce);
  • 3 grammi di xantano (potete sostituirlo con l’addensante che preferite);

Per la pasta streussel:

  • 80 grammi di farina 00;
  • 72 grammi di burro;
  • 75 grammi di zucchero a velo;
  • 73 grammi di mandorle ridotte in farina;
  • Un pizzico di sale;
  • un pizzico di cannella;

Preparazione della pasta frolla
Per la preparazione di questa frolla ho seguito il metodo classico adatto appunto per le frolle magre.
Mescolate il burro (ad una temperatura di circa 12 °C) con lo zucchero a velo, gli aromi e il sale; quando tutto lo zucchero sarà incorporato e il composto avrà una struttura cremosa, unite i tuorli e continuate a mescolare. Infine versate la farina e lavorate il composto solo il tempo necessario per ottenere una pasta omogenea. Avvolgete la frolla con della pellicola trasparente e riponete in frigorifero per almeno due ore, meglio se per tutta la notte.


Preparazione del ripieno
Durante il riposo della pasta frolla dedicatevi alla preparazione del ripieno. Lavate le more e ponetele in uno scolapasta in modo che perdano l’acqua accumulata durante il lavaggio. Trasferitele in un pentolina e unitevi lo zucchero al quale avrete mescolato lo xantano. Mettete sul fuoco e fate cuocere fino al bollore. Proseguite la cottura per alcuni minuti. Lasciate intiepidire e dedicatevi  all’ultimo elemento ossia gli streussel.


Preparazione degli streussel
La preprazione degli streussel è molto simile a quella della pasta frolla. Lavorate il burro con gli aromi e il sale, aggiungete lo zucchero a velo e amalgamate bene il tutto. Infine unite la farina di mandorle e la farina 00. Formate dei cilindretti, copriteli con della pellicola e conservateli per almeno due/tre ore in frigo oppure mezz’ora in freezer. Trascorso questo tempo estraeteli e sbriciolateli con le mani, oppure potete aiutarvi con uno schicciapatate da utilizzare a mo di settaccio, facendo scendere le briciole di impasto dalle fessure dell’attrezzo.


Composizione della torta
Imburrate lo stampo da crostata. Stendete la pasta frolla e adagiatela sullo stampo in modo da coprirne anche i bordi, versate sopra il composto di more e infine coprite con le briciole di streussel cercando di compattarle solo in prossimità del bordo.
Fate cuocere in forno caldo a 160-170 °C per circa 55 minuti. Io l’ho lasciata 60 minuti e in questi cinque minuti in più la marmellata ha eruttato come la lava di un vulcano creando delle belle spaccature sulla superficie e fuoriuscendo lungo il bordo, come potete vedere nella foto:




Alcune considerazioni sul prodotto ottenuto.
In questo [1]post troverete delle indicazioni utili per il bilanciamento delle ricette di pasta frolla. La ricetta che ho creato per la preparazione di questa crostata ha la seguente composizione:

  • Farina 00: 47.94%;
  • Zucchero  a velo: 24.37%;
  • Burro: 14.66%;
  • Tuorli: 12.62%;
  • Sale: 0.2%
  • Aromi: 0.4%.

Come potete notare ho optato per una percentuale di burro decisamente  minore rispetto alla dose di zucchero, questo perché il mio obiettivo era quello di ottenere una frolla che fosse croccante e resistente, l’ideale per contenere farciture molto umide come quella che ho preparato con le more.
In effetti il risultato finale ha soddisfatto le mie aspettative: una crostata con i bordi croccanti e resistenti; il fondo altrettanto resistente, tale da permetterci di mantenere in mano la fetta senza che si spezzi, ma più morbido per via dell’umidità assorbita dalla farcitura. Inoltre la pasta presenta una struttura molto compatta con una alveolatura molto fine dovuta alla bassa percentuale di burro e alla presenza di tuorli. Qualora si volesse ottenere una frolla con una alveolatura leggermente più areata sarà sufficiente sostituire i tuorli con le uova intere e aggiungere la giusta percentuale di lievito.
Per ciò che riguarda il ripieno potete utilizzare l’addensante che preferite, potrebbe andar bene anche l’agar agar o dell’amido di mais.
In conclusione posso dire che ho trovato questa crostata molto buona, con una generosa quantità di farcitura, che non appesantisce, infatti il ripieno non presenta quel gusto dolce a volte un po’ stucchevole tipico della marmellata, ma mantiene una certa nota asprigna tipica delle more di gelso. Come vedete certe volte è più facile e veloce creare da se la propria ricetta ideale piuttosto che andare a cercarla tra mille pagine!

References

  1. ^ questo 

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