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Fiori di zucca alla bottarga

Ecco un ripieno  davvero insolito e sfizioso per i fiori di zucca.  Ricotta e bottarga: un mix insolito che si sposa alla perfezione. Il gusto sapido e deciso della bottarga, trova il suo giusto equilibrio con la cremosità e la delicatezza della ricotta. Ad ogni morso proverete una sensazione unica. Una sola accortezza: sono talmente buoni che uno tira l’altro, ma ricordate. Sono fritti. Quindi non esagerate!


INGREDIENTI
70g di bottarga di muggine
20 fiori di zucca
300g di ricotta

120g di farina
1 tuorlo
250 ml di acqua ghiacciata

maggiorana qb
olio di semi d’arachide
sale
pepe

Procedimento:
Privare i fiori di zucca di una parte del gambo e del pistillo.
In una ciotola mescolare bene la ricotta, 30 g di bottarga grattugiata, qualche fogliolina di maggiorana, sale e pepe.
Aprire delicatamente i fiori di zucca e riempirli con un cucchiaino di crema di ricotta, quindi richiuderli bene avvicinando i petali tra loro.
Sbattere il tuorlo con 2,5 dl di acqua ghiacciata, unire il sale e la farina sempre mescolando.
(non usare il frullatore e non lavorare troppo la pastella che, come caratteristica, avrà piccoli grumi di farina)
Immergere i fiori di zucca nella pastella e friggerli in abbondante olio ben caldo. Scolarli su della carta da cucina e servirli accompagnati con il resto della bottarga tagliata a fettine.

Marmellata di uva, come farla senza semini

Ricettepercucinare.com


marmellata di uva - Ricettepercucinare.com

Marmellata d’uva, come farla senza semini? Siete in molti a scriverci per domandarci come fare. Cominciamo dunque dal principio ed arriviamo a rispondere a questo quesito. Settembre è alle porte e la marmellata d’uva fa davvero voglia a tutti. Per prepararla, vi siete procurati della deliziosa uva matura, la vostra preferita. Avete già in mente di gustare la vostra marmellata di uva su pane o fette biscottate, la mattina. Oppure di preparare qualche deliziosa crostata con marmellata di uva. Ebbene, vediamo però come superare un ostacolo tipico che si presenta nella preparazione della marmellata d’uva. Ovvero, la presenza dei fastidiosissimi semini che si trovano dentro l’uva. E che possono rendere poco gradevole in bocca il prodotto finito. 

Marmellata d’uva, che uva scegliere?

Ebbene dovete sapere che è davvero impossibile trovare una varietà di uva senza semi. Tutti gli acini d’uva, qualcuno di più o qualcuno di meno, contengono semi. Ma non solo, ora vi sveleremo qualcosa che vi lascerà di sasso. Dopodichè deciderete se fare la marmellata di uva senza semi oppure no.

Parola d’ordine, vinaccioli!

Quelli che fino ad ora abbiamo chiamato semi dell’uva, hanno invece un nome ben specifico. Si chiamano vinaccioli. Dovete sapere che i vinaccioli sono davvero preziosissimi. E fanno anche bene. Sono infatti ricchissimi di oli buoni e polifenoli. Si tratta di ingredienti antiossidanti, cioè capaci di ridurre lo stress ossidativo cellulare, ritardare l’invecchiamento cellulare, favorire l’ossigenazione dei tessuti. In breve, tenerci alla larga da tutte le patologie tipiche del tempo che avanza e di quelle legate al decadimento o alla degradazione cellulare (cioè i tumori).

Insomma, i vinaccioli sono un ingrediente preziosissimo usato ampiamente sia in ambito alimentare (si produce l’olio di vinaccioli), sia cosmetico (molte case cosmetiche usano i vinaccioli per produrre creme viso, sieri, latti detergenti e altro). Insomma, a livello di salute gettare i vinaccioli non è una buona idea. Certo lo è a livello di gradevolezza in bocca e al palato. Scegliete voi! Ora vi diciamo come rimuovere i vinaccioli per fare la vostra marmellata di uva!

Come fare la marmellata di uva senza semi

Dunque per fare la marmellata d’uva metterete l’uva a cuocere con la quantità di zuccheri che deciderete secondo la vostra ricetta. Potrete poi aggiungere spezie o altra frutta o aromi di vostro gusto. Quando gli acini in cottura cominceranno a sfaldarsi, fate così: prendete un colino a maglie strette e passate tutto il contenuto della vostra pentola in una seconda pentola, passando tutto attraverso il colino. Potete anche usare un passaverdure, montando l’attrezzo apposito (ogni passaverdure ha attrezzi con fori più o meno larghi).

A questo punto avrete, nella seconda pentola, la purea di uva priva dei semini e anche di parte delle bucce. Proseguite la cottura, fate la famosa prova del piattino e poi invasate la vostra marmellata d’uva come d’abitudine!

L’alternativa al “lavoraccio” della preparazione della marmellata di uva

Se hai poco tempo ma anche tanta voglia di assaggiare una marmellata di uva dal piglio casereccio, ebbene, ti diamo un indirizzo dove comprare un ottimo prodotto casereccio fatto con uve locali. Stiamo parlando dello shop di prodotti tipici pugliesi La Terra di Puglia. Clicca sul nome dello shop oppure sull’immagine, per acquistare la tua marmellata d’uva tradizionale (o meglio, confettura!) e prepararti per una colazione all’insegna dei sapori di casa!

confettura di uva pugliese - Laterradipuglia.it



Torta di pesche di Caterina

Questa torta di pesche abbina la leggerezza al gusto. La ricetta me l’ha data la mia amica Caterina, fissata con la linea e poco avvezza ai fornelli. Infatti è furbissima. Si prepara in un lampo. L’unica cosa lunga è il tempo di cottura. Ma ne vale la pena!

INGREDIENTI
750 gr di pesche a fettine (circa 6-7 pesche piccole)
400 ml di latte
3 uova intere
200 gr di zucchero
4 cucchiai di farina

Procedimento:
Far scaldare il latte. Intanto sbattere le uova con lo zucchero e la farina, quindi amalgamare il tutto e unire anche le pesche, tagliate a fette. Mettere il composto in una teglia con la carta da forno e cuocere per 1 ora a 180°

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