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Ciambelline con la marmellata




Ancora dei biscotti che occupano un posto di rilievo nella pasticceria sarda: le ciambelline. In questo post vi presente le ciambelline in tre diverse versioni che possono rivelarsi utili in base alle esigenze…


Trovo che questi biscottini siano alquanto carini e non possono mancare in un vassoio assortito di dolci sardi al quale conferiscono quel tocco raffinatezza in più! A legger bene la ricetta, possiamo osservare che le dosi e la tipologia degli ingredienti che la compongono, ci consentono di definire tali dolcetti come dei frollini magri. Ciò che potrebbe differenziarli e renderli caratteristici è l’uso dello strutto quale componente grassa, ma nella maggior parte delle  ricette oramai esso viene sostituito dal burro. E’ Superfluo precisare che anch’io utilizzo il burro.
In questo post vi propongo tre diversi bilanciamenti della ricetta delle ciambelline. La prima ricetta che vado a presentarvi è quella che conserva mia madre nel suo quaderno e l’ho eseguita fedelmente senza modifiche. La seconda ricetta invece è nata da una mia esigenza di consumare tuorli, sostituendoli nelle opportune quantità alle uova intere, lasciando invariate le dosi degli altri ingredienti, ossia burro, zucchero a velo e farina. La terza ricetta, invece prevede sempre l’utilizzo di soli tuorli, però vengono ribilanciate le dosi degli altri ingredienti in modo da mantenere la stessa percentuale della componente grasse e di quella liquida della prima ricetta. 
Vediamo ora in dettaglio le tre ricette.
Ricetta n°1
La ricetta di partenza (ossia quella che non ho modificato) è composta da:

  • 23,26% di zuccheri (compreso solo lo zucchero semolato o a velo)
  • 15,74 % di grassi ( provenienti da burro e tuorli)
  • 19,26% di acqua ( proveniente da uova intere e in minima parte dal burro e dalla farina)

Notiamo subito la bassa percentuale di grassi e una quantità discreta di acqua. L’acqua contenuta negli albumi, renderà l’impasto piuttosto morbido e con una consistenza un po appiccicosa. Per poterlo lavorare più agevolmente è importante farlo riposare alcune ore in frigo avvolto nella pellicola ad una temperatura di circa 4°C.  A tale temperatura per via del’indurimento dei grassi, la pasta sarà più dura e la formatura dei biscotti sarà molto più semplice. Il prodotto dopo la cottura, avrà una consistenza croccante grazie alla maggiore quantità di zucchero rispetto al burro, ma tale caratteristica si perderà quando andremo a farcire i nostri biscottini con la marmellata dalla quale assorbiranno tutta l’umidità e si trasformeranno in morbide ciambelline !
 Ingredienti:

  • 800 grammi di farina 00;
  • 400 grammi di zucchero a velo;
  • 300 grammi di burro mordido;
  • 220 grammi di uova intere;
  • 20 grammi di scorza di limone ;
  • 10 grammi di lievito;
  • un pizzico di sale (consiglio di non metterne più di 5 grammi)

Lavorate il burro con lo zucchero a velo, il sale e la scorza di limone. Per fare questa operazione è importante che il burro sia alla giusta temperatura cioè intorno ai 16-18°C , solo così riuscirete ad ottenere una crema soffice. Lavorate il composto per qualche minuto, poi versate  uno per volta le uova e aspettate che il primo uovo sia ben amalgamato prima di aggiungere l’altro quantitativo. Unite ora la farina setacciata insieme al lievito e lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo. Eseguite l’impastamento con un cucchiaio o con la planetaria utilizzando la foglia, in quanto l’impasto si presenta molto morbido. Disponetelo su uno strato di pellicola, formate un panetto di circa due centimetri di spessore, chiudetelo con dell’altra pellicola e riponetelo in frigo per lacune ore. Al termine del tempo di riposo riprendete la pasta e stendetela ad uno spessore di circa mezzo centimetro.Ritagliate i biscotti con la forma che preferite. Tradizionalmente si ritagliano i biscotti utilizzando degli stampini con la stessa forma ma di dimensioni diverse, uno grande e uno piccolo che poi andranno accoppiati con la marmellate. Oppure si possono fare tutti di forma circolare e su metà dei biscotti si fa un foro al centro, anche questi andranno poi uniti con la marmellata.
 Dopo aver stampato i vostri biscotti cuoceteli in forno ad una temperatura media di 160-180°C per circa 15-20 minuti. Una volta cotti mettete al centro di ciascun biscotto “base”, un cucchiaino di marmellata e sovraponete  il biscotto piccolo o il biscotto con il buco ( vedi i due esempi nella foto sottostante). Quando avrete accoppiato tutte le ciambelline spolverizzate con lo zucchero a velo.


Ricetta n°2
In questa ricetta come ho già anticipato in precedenza ho sostituito nelle opportune quantità le uova intere con i tuorli. Questa variazione,ovviamente ha apportato un aumento dei grassi e una diminuzione della parte liquida, con il risultato di un composto meno legato e  quindi più difficile da stendere e da ritagliare. Sul prodotto finito tale  tipologia di bilanciamento conferirà maggiore friabilità. Questo tipo di frolla è composta da: 

  • 23,88 %Zuccheri;
  • 15,13% Acqua;
  • 19,26% Grassi;

Ingredienti

  • 800 grammi farina;
  • 400 grammi di zucchero a velo;
  • 300 grammi burro;
  • 190 grammi di tuorlo;
  • 10 grammi di lievito;
  • 20 grammi di scorza di limone grattugiate;
  • 5 grammi di sale;

 La modalità di preparazione è sempre uguale ( vedi sopra)


Ricetta n°3
La terza e ultima variante che vi propongo consente di ottenere un impasto con una consistenza identica a quella che si ottiene seguendo la ricetta n° 1, utilizzando però tuorli con l’aggiunta di acqua o latte. La composizione di questi biscotti è la seguente:

  • 23,26% Zucchero;
  • 19,04% Acqua;
  • 15,39% Grassi; 

Se confrontiamo questi valori con  quelli della ricetta di partenza possiamo notare che le percentuali di zucchero, acqua e grassi sono pressoché uguali, variano invece gli ingredienti:
 Ingredienti

  • 800 grammi farina 00;
  • 400 grammi di zucchero a velo;
  • 190 grammi di tuorlo;
  • 240 grammi  di burro;
  • 80 grammi di acqua oppure 90 grammi di latte ps;
  • 10 grammi di lievito;
  • 20 grammi scorza di limone;
  •  5 grammi di sale;

Il procedimento di lavorazione è sempre lo stesso. 

Prima di concludere vorrei sottilineare alcuni punti:

  • consiglio di verificare sempre il peso delle uova, degli aromi e del sale. Sono dei piccoli dettagli che delle volte possono fare grandi differenze nei risultati;
  • potete farcire i biscotti con della crema di nocciole, in questo modo rimarranno croccanti più a lungo.

Crostata di more.

My Cooking Idea. Ricette di cucina vegetariana, vegana, dolci e dessert.: Crostata di more.

Crostata di more.



La pianta di gelso anche quest’anno si è risvegliata e ho pensato di sfruttare i suoi deliziosi frutti per preparare un dolce da colazione, più precisamente una crostata ripiena di more… In questo post vi spiegherò come nasce questa mia ricetta…

Quando mi sono ritrovata con ben due chili di more a disposizione, ho deciso subito che tra le altre cose (marmellata, yogurt e gelato) avrei voluto renderle protagoniste anche di un dolce adatto per essere consumato a colazione. E cosa c’è di più bello per iniziare la giornata di una deliziosa fetta di crostata ripiena di frutta? Ecco, quindi che nelle mia mente cominciava a delinearsi la strada che avrebbero preso le more. Mi sorgevano però alcuni dubbi sul loro utilizzo: meglio aggiungerle crude o cotte? Ed inoltre, cosa combinerà in cottura il succo che rilasciano ininterrotamente sulla pasta frolla?
Dopo una lunga riflessione durata qualche minuto, ho deciso che avrei preparato una sorta di marmellata facendo cuocere le more con un po’ di zucchero e un addensante. Tale composto l’avrei posto su una base di un pasta frolla magra, adatta per ripieni umidi, ed infine avrei racchiuso il tutto con degli streussel croccanti, i quali avrebbero contribuito ulteriormente ad assorbire i liquidi della frutta.
Sulla base delle suddette considerazioni è scaturita questa ricetta. Vi riporto di seguito gli ingredienti e le dosi ideali per preparare una crostata di circa 28-30 cm di diametro.


Per la pasta frolla:

  • 300 grammi di farina 00;
  • 150 grammi di zucchero a velo;
  • 90 grammi di burro;
  • 80 grammi di tuorli (circa 4 tuorli di uova dia categoria A);
  • un pizzico di sale;
  • la scorza di un limone gratuggiato;

Per il composto di more:

  • 680 grammi di more di gelso;
  • 100 grammi di zucchero (150 grammi se vi piace più dolce);
  • 3 grammi di xantano (potete sostituirlo con l’addensante che preferite);

Per la pasta streussel:

  • 80 grammi di farina 00;
  • 72 grammi di burro;
  • 75 grammi di zucchero a velo;
  • 73 grammi di mandorle ridotte in farina;
  • Un pizzico di sale;
  • un pizzico di cannella;

Preparazione della pasta frolla
Per la preparazione di questa frolla ho seguito il metodo classico adatto appunto per le frolle magre.
Mescolate il burro (ad una temperatura di circa 12 °C) con lo zucchero a velo, gli aromi e il sale; quando tutto lo zucchero sarà incorporato e il composto avrà una struttura cremosa, unite i tuorli e continuate a mescolare. Infine versate la farina e lavorate il composto solo il tempo necessario per ottenere una pasta omogenea. Avvolgete la frolla con della pellicola trasparente e riponete in frigorifero per almeno due ore, meglio se per tutta la notte.


Preparazione del ripieno
Durante il riposo della pasta frolla dedicatevi alla preparazione del ripieno. Lavate le more e ponetele in uno scolapasta in modo che perdano l’acqua accumulata durante il lavaggio. Trasferitele in un pentolina e unitevi lo zucchero al quale avrete mescolato lo xantano. Mettete sul fuoco e fate cuocere fino al bollore. Proseguite la cottura per alcuni minuti. Lasciate intiepidire e dedicatevi  all’ultimo elemento ossia gli streussel.


Preparazione degli streussel
La preprazione degli streussel è molto simile a quella della pasta frolla. Lavorate il burro con gli aromi e il sale, aggiungete lo zucchero a velo e amalgamate bene il tutto. Infine unite la farina di mandorle e la farina 00. Formate dei cilindretti, copriteli con della pellicola e conservateli per almeno due/tre ore in frigo oppure mezz’ora in freezer. Trascorso questo tempo estraeteli e sbriciolateli con le mani, oppure potete aiutarvi con uno schicciapatate da utilizzare a mo di settaccio, facendo scendere le briciole di impasto dalle fessure dell’attrezzo.


Composizione della torta
Imburrate lo stampo da crostata. Stendete la pasta frolla e adagiatela sullo stampo in modo da coprirne anche i bordi, versate sopra il composto di more e infine coprite con le briciole di streussel cercando di compattarle solo in prossimità del bordo.
Fate cuocere in forno caldo a 160-170 °C per circa 55 minuti. Io l’ho lasciata 60 minuti e in questi cinque minuti in più la marmellata ha eruttato come la lava di un vulcano creando delle belle spaccature sulla superficie e fuoriuscendo lungo il bordo, come potete vedere nella foto:




Alcune considerazioni sul prodotto ottenuto.
In questo [1]post troverete delle indicazioni utili per il bilanciamento delle ricette di pasta frolla. La ricetta che ho creato per la preparazione di questa crostata ha la seguente composizione:

  • Farina 00: 47.94%;
  • Zucchero  a velo: 24.37%;
  • Burro: 14.66%;
  • Tuorli: 12.62%;
  • Sale: 0.2%
  • Aromi: 0.4%.

Come potete notare ho optato per una percentuale di burro decisamente  minore rispetto alla dose di zucchero, questo perché il mio obiettivo era quello di ottenere una frolla che fosse croccante e resistente, l’ideale per contenere farciture molto umide come quella che ho preparato con le more.
In effetti il risultato finale ha soddisfatto le mie aspettative: una crostata con i bordi croccanti e resistenti; il fondo altrettanto resistente, tale da permetterci di mantenere in mano la fetta senza che si spezzi, ma più morbido per via dell’umidità assorbita dalla farcitura. Inoltre la pasta presenta una struttura molto compatta con una alveolatura molto fine dovuta alla bassa percentuale di burro e alla presenza di tuorli. Qualora si volesse ottenere una frolla con una alveolatura leggermente più areata sarà sufficiente sostituire i tuorli con le uova intere e aggiungere la giusta percentuale di lievito.
Per ciò che riguarda il ripieno potete utilizzare l’addensante che preferite, potrebbe andar bene anche l’agar agar o dell’amido di mais.
In conclusione posso dire che ho trovato questa crostata molto buona, con una generosa quantità di farcitura, che non appesantisce, infatti il ripieno non presenta quel gusto dolce a volte un po’ stucchevole tipico della marmellata, ma mantiene una certa nota asprigna tipica delle more di gelso. Come vedete certe volte è più facile e veloce creare da se la propria ricetta ideale piuttosto che andare a cercarla tra mille pagine!

References

  1. ^ questo 

Ciambella di fichi

My Cooking Idea. Ricette di cucina vegetariana, vegana, dolci e dessert.: Ciambella di fichi

Ciambella di fichi



Una torta facile da preparare con un gusto semplice e pulito che si accompagna perfettamente ad una tazza di thè o di latte; quello che ci vuole per una buona colazione. Scoprite come farla…

La ricetta che riporterò di seguito è tratta fedelmente dalla rivista “Più dolci”, questa volta senza modifiche. Con le dosi indicate otterrete un composto di circa 1kg per la cui cottura si consiglia di utilizzare uno stampo ad anello da 24 centimetri di diametro (io ho usato uno stampo da 26 cm ed è venuta leggermente più bassa rispetto a quella che si vede nella foto originale). Ecco l’elenco degli ingredienti e alcune mie considerazioni scaturite dopo l’esecuzione della ciambella.


Ingredienti:

  • 400 grammi di farina 00;
  • 200 grammi di zucchero;
  • 150 grammi di burro;
  • 100 grammi di latte;
  • 70 grammi di mandorle tritate;
  • 3 uova (circa 150 grammi);
  • 4 fichi;
  • 1 bustina di lievito; 
  • un pizzico di sale;
  • il succo di mezzo limone;
  • aromi (a scelta tra limone, cannella, vaniglia).

 Per la decorazione:

  • Gelatina di albicocche;
  • 20 grammi di granella di mandorle.

Prima di iniziare alcune considerazioni.
Gli ingredienti liquidi in questa ricetta sono rappresentati dalle uova e dal latte. In particolare, la dose delle uova viene indicata numericamente, il che è molto approssimativo, in quanto il peso delle uova varia notevolmente a seconda delle dimensioni. Spesso questa imprecisione può determinare dei risultati differenti rispetto a ciò che ci si aspetta di ottenere. Ed è quello che è capitato a me durante la preparazione di questo impasto. Ho utlilizzato delle uova di categoria media e ho potuto notare che il mio impasto, rispetto a quello che è raffigurato nella pagina della rivista (sempre che foto e dosi degli ingredienti siano corrispondenti…) è molto più denso. Per intenderci, quello della foto ha una fluidità tale che il composto sembra  autolivellarsi mentre viene versato all’interno dello stampo, mentre il mio necessitava dell’ausilio del cucchiaio per essere distribuito in modo omogeneo su tutta la superficie.
Per quanto riguarda la scelta dell’aroma da conferire alla nostra torta suggerirei di aggiungere limone e cannella nella miscela di latte e burro (personalmente evito sempre di usare vanillina). Per agevolare eventuali modifiche alla ricetta vi riporto le percentuali di ciascun ingrediente rispetto al peso totale dell’impasto.


La ricetta in dosi percentuali:

  • farina 36.83%;
  • zucchero 18.42%;
  • burro 13.81%;
  • latte 9.21%;
  • mandorle 6.44%;
  • uova 13.81%;
  • lievito 1.38%;
  • sale 0.1%.

Se la consistenza delle torta che otterrete vi sembra troppo asciutta potete riprovarla aumentando le percentuali di uova e latte, tenendo conto che latte e tuorli tendono a conferire morbidezza al prodotto finito, mentre l’albume tende ad indurire.


Preparazione. 
Private i fichi della buccia (nella versione originale indica l’utilizzo dei fichi con la buccia) divideteli a metà e irrorateli con del succo di limone. Fate fondere a fuoco lento il burro nel latte e aggiungete gli aromi da voi scelti, in questo modo le componenti grasse di burro e latte assorbiranno meglio gli aromi che si sprigioneranno durante la cottura dell’impasto. Lasciate intiepidire. Nel mentre tritate le mandorle (io le ho ridotte in polvere) e setacciate la farina con lievito e sale. Montate le uova con lo zucchero e aggiungete poco per volta la miscela di burro e latte alternando con piccole quantità di farina. Infine unite le mandorle polverizzate. Imburrate uno stampo ad anello per ciambella e versate al suo interno il composto appena preparato. Livellate in modo uniforme, adagiatevi sopra i fichi, cospargete con la granella di mandorle e mette in forno statico per circa 1 ora a 170°C.
Prima di spegnere controllate sempre la cottura. Quando la torta sarà cotta toglietela dal forno, quindi sformatela e spennelate la superficie con della gelatina di albiccocche per renderla più lucida. Se evitate di lucidarla manterrà un aspetto più rustico. 

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