Tag: solo

I sedani alla puttanesca con il tonno e due nuove collaborazioni

 

Come è vero che certi piatti ricordano il passato!!!!

La pasta alla puttanesca era uno dei miei piatti preferiti quando studiavo a Palermo.

Semplice,veloce e saporita.

Continuai a farla anche da sposata ma poi l’abbandonai per provare piatti nuovi,per altri esperimenti culinari.

Ogni tanto,però,la ripropongo e continua sempre a piacermi.

Da Wikipedia

Sul singolare nome esistono varie possibili interpretazioni. Arthur Schwartz riporta quanto segue circa questo piatto:

« … Per quanto riguarda la sua origine etimologica, (il termine puttanesca) è stato oggetto degli sforzi di immaginazione di molti studiosi, che hanno tentato in ogni modo di trovare la soluzione all’enigma. Alcuni dicono che il nome di questa ricetta derivò, all’inizio del secolo, dal proprietario di una casa di appuntamenti nei Quartieri Spagnoli, che era solito rifocillare i propri ospiti con questo piatto, sfruttandone la rapidità e facilità di preparazione. Altri fanno riferimento agli indumenti intimi delle ragazze della casa che, per attirare e allettare l’occhio del cliente, indossavano probabilmente biancheria di ogni tipo, di colori vistosi e ricca di promettenti trasparenze. I tanti colori di questo abbigliamento si ritroverebbero nell’omonima salsa: il verde del prezzemolo, il rosso dei pomodori, il viola scuro delle olive, il grigio-verde dei capperi, la tinta granato dei peperoncini. Altri sostengono che l’origine del nome sia da attribuire alla fantasia di una ragazza di vita Yvette la Francese , che si ispirò alle proprie origini provenzali. Yvette, probabilmente, non era dotata solo di fantasia, ma anche di senso dell’umorismo e di un’ironia alquanto caustica, che forse sfruttò per celebrare, attraverso il nome di questo piatto, la professione più antica del mondo. … »

 

Annarita Cuomo riporta una versione ancora diversa:

« …Fu infatti l’architetto Sandro Petti, ai fornelli del suo Rancio Fellone, una sera di normale routine culinaria, di un’estate qualunque dell’inizio degli anni ’50, a inventare il “Sugo alla Puttanesca”, utilizzando quei prodotti freschi dei nostri orti, che tutti hanno normalmente in dispensa. È lo stesso architetto Sandro Petti a raccontarcelo: “Quella sera di tanti anni fa, era molto tardi, ai tavoli del locale sedettero un gruppo di amici veramente affamati… io avevo finito tutto, e li avvisai: “Mi dispiace non ho più nulla in cucina, non posso preparavi niente”. Ma loro insistettero e mi esortarono dicendo: “Ma dai Sandro, è tardi ed abbiamo fame, dove vuoi che andiamo… facci una puttanata qualsiasi”. La “puttanata qualsiasi” che l’eclettico Sandro Petti (che in cucina è un autentico mago) portò in tavola di lì a poco, era proprio un fumante piatto di “Spaghetti alla Puttanesca” (solo che ancora non erano stati battezzati tali)… una pietanza che, da quella famosa sera, divenne un must della tradizione culinaria dei ristoranti non solo ischitani, ma addirittura di tutto il mondo…. »

 

Ingredienti:

320 g di sedani rigati Valdigrano

450 g di pomodori freschi rossi e carnosi

80 g di olive nere greche Ficacci

olio extravergine d’oliva q.b.

due spicchi di aglio rosso di Nubia

un pezzettino di cipolla

due scatolette da 80 g l’una di tonno  Mareblu

tre filetti di acciughe sott’olio

un pugnetto di capperi di Pantelleria Bonomo e Giglio

un trito di prezzemolo

sale q.b.

peperoncino verde di Siloe Terra In Cielo

 

In una capiente padella rosolare,in olio,l’aglio e la cipollina tritati.

Aggiungere le acciughe fatte sciogliere tenendo la padella lontana dal fuoco e schiacciandole con una forchetta. Subito dopo unire il pomodoro precedentemente lavato,spellato e fatto a pezzettini,un pizzico di sale,il peperoncino,i capperi e le olive nere tagliate a pezzi.

Cuocere dolcemente ed in ultimo unire il tonno ed un fine trito di prezzemolo.

Cuocere la pasta e mantecarla in padella con il gustoso sughetto.

P.S. : una variante può essere l’aggiunta di pangrattato che va dorato in un padellino con un filo d’olio e poi spolverato sulla pasta.

 

 

 

 

 

 

 

Mareblu produce cibi secondo i più elevati standard di qualità e sicurezza.

La qualità del tonno Mareblu è garantita dall’origine.

Mareblu lavora il suo tonno direttamente sul luogo di pesca per mantenere integri qualità e principi nutritivi.

Mareblu offre un tonno gustoso e compatto per soddisfare al meglio il piacere del consumatore.

 

 

 

 

 

 

 

 

shopping bags Star Pennsylvania

 

 

Amo La Casa è la biancheria pensata per tutti gli ambienti domestici,dalla cucina alla camera da letto,dal bagno al soggiorno.

L’azienda Siretessile,con la sua esperienza trentennale,garantisce una piena competenza nell’ambito della lavorazione dei tessuti,dalla materia prima fino alla realizzazione del prodotto finito.

Amo La Casa veste la casa alla moda,con stile e creatività.

 

Ricerche frequenti:

Ricetta Biscotti alla lavanda

Pubblicata 10/09/2012 Scritto da
Benedetta in Dolci e dessert[1]

I biscotti alla lavanda sono molto semplici da fare ma, a dispetto di questa semplicità, hanno davvero un sapore divino!! La voglia mi è venuta perché quest’anno avevo tanta lavanda sul mio terrazzo che, al momento opportuno, ho raccolto e fatto seccare con l’idea di cucinarci qualcosa (oltre ad utilizzarla per i classici sacchettini da armadio). Ma in quale momento li ho realizzati? In agosto, proprio quando quel caldo ti fa passare la voglia di accendere non solo il forno ma anche i fornelli!!! Ma si sa.. il fine giustifica i mezzi! Dopo tanti anni in cui i rapporti con mio zio sono sempre stati un po’ lontani, quest’anno (dopo quasi 7 anni dalla scomparsa di mio padre) c’è stato un riavvicinamento… ad agosto eravamo invitati a casa sua al mare e così un weekend siamo andati a trovarlo insieme a zia… ovviamente volevo portargli qualcosa di speciale, qualcosa che non si poteva semplicemente comprare, qualcosa da cui poteva passare l’affetto ma anche l’emozione e perchè no, anche un po’ di quell’ansia che era collegata a quell’incontro.  Come un lampo, mi è venuta l’idea… i biscotti alla lavanda! E così il 10 agosto… ho acceso il forno!!! Dopo averli cotti, li ho assaggiati e li ho trovati di una gradevolezza inesprimibile così, per portarli a zio, ho anche stampato le fantastiche fascette di carta lilla che ho preso dal sito Dailysuze.com[2]… purtroppo però, quando siamo arrivati lì, per motivi di alimentazione ristretta lui non aveva potuto assaggiare più di tanto i biscotti, pur commentando che erano buoni… considerato che zio non è un tipo che dice le cose per farti piacere, ero rimasta molto contenta ma dispiaciuta del fatto che non aveva potuto goderne a pieno. Dopo quel weekend ci siamo risentiti, ma senza accennare ai biscotti… poi, dopo qualche giorno, quando non ci pensavo più, una sua telefonata strana, fuori orario… per dire che li aveva mangiati con Annamaria e altre persone e… li avevano trovati semplicemente deliziosi… consigliandomi di aprire un biscottificio!!! Un attimo di pura gioia e di felicità… perchè di questo si è trattato… emozione allo stato puro! E con questa emozione vi annuncio che oggi, 10 settembre, il sito festeggia il suo 4° compleanno… per l’occasione, niente torte speciali (non trovo mai il tempo per far tutto) ma un regalo glielo abbiamo fatto… gli abbiamo cambiato il vestitino rinnovando la grafica ma non solo… vi piace? E anche in home page… finalmente una mia foto in primo piano… che abbia davvero smesso di nascondermi?

Ingredienti per circa 55/60 biscotti:

– 375 gr. di farina

– 180 gr. di burro a temperatura ambiente (io ho usato il burro Beppino Occelli)

– 180 gr. di zucchero

– 3 uova

– 1 cucchiaino di miele

– 1 pizzico di sale

– 3/4 cucchiai di fiori di lavanda secchi

Preparazione:

Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola, ad eccezione dei fiori di lavanda

Preparate i fiori secchi di lavanda prendendo solo i fiori ed eliminando i rametti cui sono attaccati

Aggiungete un po’ di lavanda all’impasto, iniziate con 2 cucchiai e poi in caso assaggiate dopo

Iniziate ad impastare la frolla

Lavoratela con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo; assaggiate l’impasto in modo da trovare la giusta dose di lavanda per avere un aroma gradevole ma non eccessivo; io ho aggiunto altri 2 cucchiaini di fiori di lavanda

Impastate lo stretto necessario per amalgamare i fiori di lavanda all’impasto, la frolla non deve essere lavorata a lungo ma deve appunto rimanere frolla

Formate quindi una palla e mettetela in frigo per almeno mezz’ora

Trascorso questo tempo, tiratela fuori, prendete una teglia da forno, copritela di carta da forno e, con l’aiuto di una o più formine (a seconda del vostro gusto), ricavate dei biscotti di circa 1/2 cm di altezza

 Ricavate i biscotti fino ad esaurimento della pasta frolla  (vi occorreranno 2 teglie)

Infornate a 180/200° per 15/20 minuti o comunque fino a quando sono dorati  secondo gradimento (io

Ecco come li ho confezionati per portarli a zio

Ed ecco le foto scattate prima di portare i biscotti a zio

Zio che ovviamente non sa del mio sito web…

Chissà che faccia potrebbe fare nel riconoscere in questi biscotti confezionati con tanto amore… quei biscotti che ha mangiato!!

Con questa ricetta partecipo al contest “mmm…cookies!!!” di Giulia&Giulia[3][4]

References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Dolci e dessert (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ Fascette per biscotti lavanda (www.dailysuze.com)
  3. ^ Giulia (www.loveateverybite.com)
  4. ^ Giulia (blog.giallozafferano.it)

Ricerche frequenti:

Proudly powered by WordPress