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Insalata Chelsea

Ecco un’insalata molto sfiziosa e un po’ insolita. L’ha mangiata Fabio questa estate in un ristorantino a Londra durante le Olimpiadi e quando è tornato ha voluto che la rifacessi subito. E in effetti è davvero golosa. Non solo: è perfetta anche da portare in ufficio: un’alternativa alla solita e a volte “triste” insalata

INGREDIENTI

– Fagiolini lessi qb
– Olive taggiasche qb
– 400 gr tonno fresco
– Pomodorini qb
– Farro lesso qb
– Olio
– Sale
– Basilico qb

Procedimento:
Condire il farro con un po’ di olio. Ripassare i fagiolini in padella, aggiungere i pomodori secchi, le olive e salare. Unire tutto al farro, rosolare un minuto il tonno tagliato a dadini, salarlo e aggiungerlo al farro. Unire i pomodorini e il basilico.

Ricerche frequenti:

Tempura di calamari? No, di cipolle!

Pubblicata 15/10/2012 Scritto da
Benedetta in Fritture,Sapori dal mondo,Secondi vari[1][2][3]

Quando ho realizzato la tempura di gamberi[4] (anche se la frittura giapponese è inimitabile) in casa non avevo verdure da fare fritte come accompagnamento… così, visto che comunque la pastella preparata con la farina per tempura Avionblu[5] era abbondante, ho pensato di friggere degli anelli di cipolla. A noi la cipolla piace molto (a priori!) e comunque si sa… conoscete il detto? Fritta l’è bona anche una ciabatta! Che si chiami tempura, che si chiami frittura… non ci sono eccezioni… è tutto bono!!! Ed eccovi qua la mia tempura di cipolle (o anelli di cipolla fritti, per parlare come si mangia!) che ricorda vagamente, per la forma, una tempura di calamari! Ovviamente se volete friggere i calamari, la preparazione è la stessa… basta che gli anelli di calamaro siano ben asciutti (a meno che non vogliate schizzi di olio per tutta la cucina!)!! Per tutte le indicazioni sulla tempura (pasta liscia o granulosa, fatta lì per lì o prima) vi rimando alla ricetta della tempura di gamberi citata poco sopra!

Ingredienti per 3 persone:

– 1 cipolla
– farina per tempura (io quella Avionblu[6])
– acqua gassata freddissima
– sale
– olio di soia (in alternativa olio di semi di arachidi) per friggere

Preparazione:

Prendete una cipolla

Pulitela quindi affettatela in modo da ricavare degli anelli di cipolla di varie misure

 Passate a preparare la pastella: versate la farina in una ciotola e aggiungete l’acqua fredda gassata (160 gr di acqua ogni 100 gr. di farina); se volete potete aggiungere il sale nella pastella oppure metterlo dopo

 Mescolate per ottenere una pastella… Immergere gli anelli di cipolla nella pastella girandoli per far aderire la pastella da entrambi i lati

Sgocciolate un po’ gli anelli dalla pastella in eccesso quindi immergeteli, pochi per volta, nell’olio di soia bollente (140/160°) o, in alternativa, nell’olio di semi di arachidi (il punto di fumo è molto simile)

Quando gli anelli di cipolla sono dorati, scolarli con l’apposita pinza e metterli su un piatto con un foglio di carta assorbente

Salare (se non avete salato la pastella prima) e servire!!

Buon appetito!

References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Fritture (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ Visualizza tutti gli articoli in Sapori dal mondo (www.imenùdibenedetta.com)
  3. ^ Visualizza tutti gli articoli in Secondi vari (www.imenùdibenedetta.com)
  4. ^ tempura di gamberi (www.imenùdibenedetta.com)
  5. ^ Avionblu (www.avionblu.com)
  6. ^ Avionblu (www.avionblu.com)

Ricerche frequenti:

Cena con Paella al Circolo Gennaro Club di Prato (PO)

Pubblicata 13/10/2012 Scritto da
Benedetta in Recensioni ristoranti[1]

Martedì 9 ottobre io e Fabio siamo stati a cena al Circolo Gennaro Club di Prato con un coupon Groupon che prevedeva: Cena con 1 kg di paella, cocktail di benvenuto, maxiantipasto di 4 portate a testa, dolce a scelta e un litro di sangria o vino per 2 persone a 24 €.

Per noi era la prima esperienza groupon relativa ai ristoranti in offerta[2] (avevamo fatto acquisti diversi su groupon ma mai provato un ristorante) e devo dire che ero anche un po’ scettica… ma andiamo con ordine…

Visto che spesso anche io mi ero chiesta quale potesse essere la qualità del servizio offerto a prezzi oggettivamente così bassi, ho pensato che sarebbe stato utile condividere la mia esperienza sul web, a vantaggio di altri curiosi/dubbiosi/interessati. Avendo già pensato di scrivere una recensione il più imparziale possibile al riguardo avevo già escluso di presentarmi o “farmi in qualche modo riconoscere” e anche di poter fare delle foto a modino (vista la luce sarebbero stati necessari reflex e cavalletto.. ma dite che sarei passata inosservata se mi fossi presentata munita di tale attrezzatura?) Ma mica potevo fare come nella vignetta pubblicata da Paolo[3] (guardatela!!) che mi ha fatto sorridere!!! Così, la decisione… avrei  sacrificato la qualità delle foto (che avrei fatto con il cell… le orribili foto del mio “passato” Iphone 3… rimpiangendo le foto del buon vecchio nokia N97 mini) per una imparzialità del servizio e correttezza della recensione… e anche se queste foto sono oggettivamente bruttine, sono soddisfatta della mia scelta.

Veniamo all’ambiente: un ristorante sito in periferia di Prato, di fronte al campo di calcio di Chiesanuova, zona a me sconosciuta nonostante “bazzichi” Prato da ormai molti anni.

Zona popolata… con palazzi molto alti intorno… molto parcheggio ma pochi posti auto liberi… e nonostante tutto uno era lì, libero e disponibile per noi… sarà merito della sede anatomica della fortuna, nel mio caso piuttosto spiccata e prominente!

Insomma, tornando al ristorante, da fuori nulla di eccezionale. Entrando riconosciamo una zona molto carina e confortevole in veranda… sicuramente molto gradevole e vivibile nei mesi estivi (foto qui accanto).

Ci accolgono in modo gentile e accogliente… ci sediamo…

Questo era ciò che era previsto… lo elenco e poi lo commenterò sotto:

  • cocktail di benvenuto alcolico o analcolico
  • antipasto: pepata di cozze, crostini di pesce con ad esempio gamberetti, salmone, tonno; prosciutto crudo con coccoli e stracchino fresco, tartine ai profumi toscani
  • un piatto di covaccini all’olio extravergine
  • 1 kg di paella ogni 2 persone a scelta tra:
  • – valenciana de marisco (marinara) di terra vegetariana
  • dolce fatto in casa a scelta come crema catalana, tiramisù, cheesecake, creme caramel, panna cotta
  • una bottiglia d’acqua ogni 2 persone
  • un litro di sangria o di vino (bianco o rosso) ogni 2 persone
  • caffè o amaro

Osservo l’ambiente, semplice ma carino e confortevole, non lussuoso né tantomeno pacchiano, insomma, un luogo dove ci si sente facilmente a casa. Una tv e un proiettore che proietta il programma televisivo sulla parete dietro il tavolo accanto al nostro.

Osservo la tavola: apparecchiata con tovaglie verdi e tovaglioli in tinta bianco e verde, il tutto in tessuto non tessuto. Noto la cosa ma non mi infastidisce… è in linea con l’ambiente accogliente ma anche semplice.

Ci chiedono se vogliamo un aperitivo analcolico oppure un prosecco… optiamo per il prosecco che arriva insieme al covaccino all’olio. Prosecco buono, covaccino caldo e croccante… ferma la fame da un lato e apre l’appetito dall’altro.

Io e Fabio ci guardiamo intorno… vicino a noi due coppie di ragazzi fotografano i piatti che arrivano… inizio a fare le foto in scioltezza. Seria (quasi dovessi fare una super recensione gastronomica), prendo anche appunti sul notepad del cellulare… ho paura di dimenticare qualcosa… forse per paura dell’effetto sangria già sperimentato in Spagna…

Ci chiedono se vogliamo la sangria[4]… o preferiamo il vino (bianco o rosso)… e se vogliamo  subito un litro o se vogliamo frazionare in due “consegne”… optiamo per la sangria, 1 litro tutto insieme. Quando arriva noto che è servita nella caraffa da vino… avrei preferito una caraffa più caratteristica, ma è solo una questione estetica… certo, se dovessi dare il mio consiglio, proporrei una caraffa con manico più caratteristica e magari proporrei 2 tipi di sangria: sicuramente la classica rossa (1/2 litro) per l’antipasto e l’altro mezzo litro, se di gradimento, di sangria bianca (de cava)[5] che si sposa molto bene con la paella, soprattutto quella con il pesce. Questo renderebbe ancora più sensato il frazionamento della consegna in due parti, oltre ai motivi di “riscaldamento” della sangria stessa.

La assaggio, me la ricordavo più dolce in Spagna…

Dopo circa 20 minuti dall’aperitivo arrivano gli antipasti serviti su un grosso tagliere girevole… 2 crostini ai fegatini toscani (tipici toscani), 2 crostini con un sughetto di moscardini, impepata di cozze, coccoli con prosciutto crudo e stracchino.

Fabio non mangia il crudo nè ama le cozze… ma vista la qualità delle pietanze, ho spolverato io anche la sua parte. I coccoli erano croccantissimi e per niente “untuosi”, anche da freddi. E quella sangria, che all’inizio mi era sembrata un po’ troppo secca, si sposava perfettamente con l’antipasto.

Dalle foto potete vedere cosa è avanzato… niente…

Per la paella avevamo scelto quella de marisco (andava scelto al momento della prenotazione) tra quelle disponibili: valenciana, de marisco (marinara), di terra, vegetariana.

Un po’ di attesa (ma nemmeno eccessiva) e arriva… presentazione scenografica poichè il vassoio arriva scintillando… con calamari, seppioline, cozze, vongole, gamberetti; guarnizione con peperoni e 2 gamberoni. A voler trovare un difetto il riso era uno “zinzinino” troppo cotto per i miei gusti ma era gustosamente piccante al punto giusto… tutto il pesce era così morbido che nel complesso il matrimonio era perfettamente riuscito!!

Anche qui la mia pignoleria trova modo di esprimersi: ho invidiato il tavolo accanto a noi dove erano in 4… invece che nel vassoio un po’ ammaccato (che comunque trasmette un che di vissuto, l’idea di una pietanza preparata e servita da tempo),  la loro la paella era stata servita nella classica paellera… molto più carina della nostra! (L’erba del vicino è sempre più verde!!)

L’ho ripresa 2/3 volte ma era tantissima… Fabio al bis era già arrivato (lui che mangia così poco) e pur con tanto dispiacere l’abbiamo lasciata.

Al momento di riprendere i piatti ci hanno chiesto in modo molto gentile e delicato se era tutto ok ed io commentato che era buonissima ma tantissima!

Per dolce erano previsti: tiramisù, cheesecake[6], creme caramel, panna cotta[7], sbrisolona ricotta e cioccolato… prevedibile l’ordine… Fabio ama il creme caramel e Lady Cheesecake (che sarei io, su soprannome del mio amico Matteo) ha fatto il suo ordine preferendo i frutti di bosco alla buona vecchia nutella… ottimo il cheesecake (non troppo dolce, non troppo acido), ottimo il creme caramel (i piatti vuoti delle foto parlano da soli).

La sangria però è avanzata… io non mi sono riguardata, ma Fabio dovendo guidare, si è mantenuto su un assaggio molto limitato…

Al momento di andare via, visto che non avevamo ordinato nè caffè nè amaro (la mattina ci aspettava la sveglia presto!), ci hanno chiesto se desideravamo un caffè o un amaro, abbiamo declinato l’invito ringraziando e spiegando che preferivamo fare passo per motivi di “sveglia all’alba”.

Abbiamo chiesto se dovevamo pagare una differenza (non ricordavamo se l’acqua era prevista o no) e ci è stato risposto che non c’era niente di extra.

Siamo usciti, salutando, assolutamente soddisfatti… avevamo mangiato bene, in quantità, tante pietanze e tutte buone, spendendo solo 12 euro… peccato non aver comprato 2 buoni anziché uno!

Sicuramente un locale dove torneremo, indipendentemente dal coupon Groupon, adesso che grazie a Groupon lo abbiamo scoperto (ma non senza tenere d’occhio le prossime offerte su Groupon!). Ovviamente non potremo avere le stesse condizioni economiche, ma quando si mangia bene, il prezzo perde sicuramente di importanza.

References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Recensioni ristoranti (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ ristoranti in offerta (www.groupon.it)
  3. ^ Paolo (30euronondipiu.blogspot.it)
  4. ^ Sangria (www.imenùdibenedetta.com)
  5. ^ sangria bianca (de cava) (www.imenùdibenedetta.com)
  6. ^ cheesecake (www.imenùdibenedetta.com)
  7. ^ panna cotta (www.imenùdibenedetta.com)

Ricerche frequenti:

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