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Amaretti


<a href="https://www.xn--imendibenedetta-pub.com/ricette/my-cooking-idea.html">My Cooking Idea</a>. Ricette di cucina vegetariana, vegana, dolci e dessert.: <a href="https://www.xn--imendibenedetta-pub.com/ricette/amaretti-2.html">Amaretti</a>

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Amaretti



I  pasticcini a base di mandorle, conosciuti e apprezzati in quasi tutte le regioni d’Italia: gli amaretti. In questo post troverete la ricetta  e alcuni consigli utili per preparare al meglio quelli tipici sardi…
Gli amaretti sono dei pasticcini a base di mandorle, diffusi e conosciuti in quasi tutte le regioni d’Italia e si distinguono in due tipologie:

  • gli amaretti secchi, come l’amaretto di Saronno, che si presentano croccanti e friabili con una strutture interna alveolata;
  • gli amaretti di consistenza morbida, come gli amaretti di Sassello, molto simili alla pasta marzapane.

Gli ingredienti principali utilizzati per la loro preparazione sono: mandorle dolci, mandorle amare, zucchero, e albume in quantità variabile a seconda della consistenza desiderata, con eventuale aggiunta di diversi aromi (limone, cannella, vaniglia…) in base alle tradizioni locali.
Gli amaretti rientrano anche nei prodotti dolciari tradizionali della Sardegna, dove vengono chiamati amarettos o sospiros. Con la preparazione che riporto qui di seguito otterrete degli amaretti dalla consistenza interna morbida, di colore chiaro, e con il caratteristico sapore della mandorla amara, mentre la superficie esterna è dorata e quindi più croccante.


Dosi per circa 600 grammi di amaretti:

  • 250 grammi di zucchero semolato;
  • 275 grammi di mandorle dolci da pelare;
  • 25 grammi di mandorle amare;
  • 120 grammi circa di albume d’uovo.

Come prima cosa prepariamo le mandorle. Io utilizzo sempre le mandorle dolci con la pelle, perché mi è stato detto (non so quanto possa essere vero) che alcuni tipi di mandorle pelate subiscono dei trattamenti idonei per la preparazione di alcuni prodotti ma compromettenti per la riuscita di altri. Una volta mi è capitato di utilizzare le mandorle pelate e, in effetti, gli amaretti, durante la cottura, si sono completamente sciolti diventando un disco di impasto sottilissimo! Non sono sicura che quella volta la causa sia stata l’utilizzo delle mandorle già pelate, però onde evitare altri inconvenienti preferisco utilizzare quelle con la buccia, con le quali non ho mai avuto problemi di questo tipo. Per spellare facilmente le mandorle basta semplicemente sbollentarle per pochi secondi in acqua bollente. Dopo averle sbucciate si fanno asciugare mettendole all’interno del forno impostato ad temperatura  piuttosto basta e ricordandosi di controllarle di tanto in tanto! È importante che siano ben asciutte (ma attenzione: NON TOSTATELE!) perché poi dovranno essere tritate e non dovranno presentare traccie di umidità.


A questo punto si può procedere alla tritatura delle mandorle insieme allo zucchero semolato utilizzando un tritatutto. La granulometria deve essere abbastanza fine ma non tale da sembrare una farina. È consigliabile effettuare questa operazione utilizzando le mandorle ben fredde, meglio se “reduci” da un tempo di permanenza (15 minuti circa) in congelatore, in modo da evitare il surriscaldamento del prodotto che provocherebbe una inevitabile fuoriuscita dell’olio dalle mandorle.
Incorporare ora, al composto di mandorle e zucchero, l’albume, versandolo poco a poco in modo che venga assorbito bene dall’impasto. Consiglio di amalgamare il composto con le mani in modo da tastarne meglio la sua consistenza, che deve essere molto morbida e un poco appiccicosa. E’ preferibile lasciar riposare l’impasto per alcune ore, meglio ancora se per una notte intera anche per una notte intera.Con le mani leggermente umide, formare delle palline poco più grandi di una noce e disporle su una teglia con il fondo rivestito da carta da forno. Durante la formatura, possiamo già renderci conto della buona riuscita della consistenza dell’impasto, che dovrebbe essere quella che permette alla pallina di adagiarsi leggermente sul fondo una volta poggiata sulla teglia.
Ora si può procedere alla cottura, che deve avvenire ad una temperatura non troppo elevata con il flusso di calore proveniente prevalentemente dal basso. Infatti l’impasto degli amaretti contiene una discreta percentuale di albume, che è costituito per il 90% circa del suo peso da acqua. È quindi l’evaporazione dell’acqua contenuta negli albumi che permette agli amaretti di gonfiarsi. Io per la cottura utilizzo il forno statico impostato ad una temperatura di 170 gradi circa sistemando la teglia sul ripiano più basso.



Il tempo di cottura può variare dai 30 ai 35 minuti, in modo da consentire alla superficie degli amaretti di assumere un bel colore dorato. Prima di rimuoverli dalla teglia, è consigliabile lasciarli raffreddare per qualche minuto, in modo che la base degli amaretti non rimanga eventualmente attaccata sulla carta da forno.




Deliziose o biscotti ricciricci

Taoooo (tradotto: ciaooooo)…
Come state gente? che mi raccontate?
Da qui nessuna novità rilevante (che sto andando in piscina per Imparare a nuotare è rilevante? bah).
Oggi biscotti e con ciò vi saluto e ci rivediamo/rileggiamo/risentiamo alla prossima.

Deliziose o biscotti ricciricci


1 kg di farina 00,

6 uova,
250 gr di margarina o strutto (io uso quest’ultimo),
400 gr di zucchero,
1/2 bicchierino di liquore Strega,
2 bustine di lievito per dolci,
la buccia di un limone grattugiata,
ciliegine candite o mandorle con la pelle.

Setacciare la farina in una ciotola e unire tutti gli ingredienti senza alcuna priorità e impastare tutto insieme come per una pasta frolla (io metto tutto nell’impastatrice).
Dalla massa “pizzicare” pezzi d’impasto irregolari di modo che abbiano quell’aspetto “riccio” in superficie, mettervi al centro una mezza ciliegina candita o una mandorla e posizionare i biscotti sulla placca del forno foderata con carta forno.
Infornare a 180°C per 20-30 minuti (regolatevi dal colore, devono essere belli dorati ma non scurirsi troppo).
Con questa dose ne vengono fuori davvero tanti, io li conservo in bustine di plastica (quelle per congelare) e mi durano tantissimo ma se vi sembrano troppi allora dimezzate le dosi.

Ricetta Biscotti alla lavanda

Pubblicata 10/09/2012 Scritto da
Benedetta in Dolci e dessert[1]

I biscotti alla lavanda sono molto semplici da fare ma, a dispetto di questa semplicità, hanno davvero un sapore divino!! La voglia mi è venuta perché quest’anno avevo tanta lavanda sul mio terrazzo che, al momento opportuno, ho raccolto e fatto seccare con l’idea di cucinarci qualcosa (oltre ad utilizzarla per i classici sacchettini da armadio). Ma in quale momento li ho realizzati? In agosto, proprio quando quel caldo ti fa passare la voglia di accendere non solo il forno ma anche i fornelli!!! Ma si sa.. il fine giustifica i mezzi! Dopo tanti anni in cui i rapporti con mio zio sono sempre stati un po’ lontani, quest’anno (dopo quasi 7 anni dalla scomparsa di mio padre) c’è stato un riavvicinamento… ad agosto eravamo invitati a casa sua al mare e così un weekend siamo andati a trovarlo insieme a zia… ovviamente volevo portargli qualcosa di speciale, qualcosa che non si poteva semplicemente comprare, qualcosa da cui poteva passare l’affetto ma anche l’emozione e perchè no, anche un po’ di quell’ansia che era collegata a quell’incontro.  Come un lampo, mi è venuta l’idea… i biscotti alla lavanda! E così il 10 agosto… ho acceso il forno!!! Dopo averli cotti, li ho assaggiati e li ho trovati di una gradevolezza inesprimibile così, per portarli a zio, ho anche stampato le fantastiche fascette di carta lilla che ho preso dal sito Dailysuze.com[2]… purtroppo però, quando siamo arrivati lì, per motivi di alimentazione ristretta lui non aveva potuto assaggiare più di tanto i biscotti, pur commentando che erano buoni… considerato che zio non è un tipo che dice le cose per farti piacere, ero rimasta molto contenta ma dispiaciuta del fatto che non aveva potuto goderne a pieno. Dopo quel weekend ci siamo risentiti, ma senza accennare ai biscotti… poi, dopo qualche giorno, quando non ci pensavo più, una sua telefonata strana, fuori orario… per dire che li aveva mangiati con Annamaria e altre persone e… li avevano trovati semplicemente deliziosi… consigliandomi di aprire un biscottificio!!! Un attimo di pura gioia e di felicità… perchè di questo si è trattato… emozione allo stato puro! E con questa emozione vi annuncio che oggi, 10 settembre, il sito festeggia il suo 4° compleanno… per l’occasione, niente torte speciali (non trovo mai il tempo per far tutto) ma un regalo glielo abbiamo fatto… gli abbiamo cambiato il vestitino rinnovando la grafica ma non solo… vi piace? E anche in home page… finalmente una mia foto in primo piano… che abbia davvero smesso di nascondermi?

Ingredienti per circa 55/60 biscotti:

– 375 gr. di farina

– 180 gr. di burro a temperatura ambiente (io ho usato il burro Beppino Occelli)

– 180 gr. di zucchero

– 3 uova

– 1 cucchiaino di miele

– 1 pizzico di sale

– 3/4 cucchiai di fiori di lavanda secchi

Preparazione:

Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola, ad eccezione dei fiori di lavanda

Preparate i fiori secchi di lavanda prendendo solo i fiori ed eliminando i rametti cui sono attaccati

Aggiungete un po’ di lavanda all’impasto, iniziate con 2 cucchiai e poi in caso assaggiate dopo

Iniziate ad impastare la frolla

Lavoratela con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo; assaggiate l’impasto in modo da trovare la giusta dose di lavanda per avere un aroma gradevole ma non eccessivo; io ho aggiunto altri 2 cucchiaini di fiori di lavanda

Impastate lo stretto necessario per amalgamare i fiori di lavanda all’impasto, la frolla non deve essere lavorata a lungo ma deve appunto rimanere frolla

Formate quindi una palla e mettetela in frigo per almeno mezz’ora

Trascorso questo tempo, tiratela fuori, prendete una teglia da forno, copritela di carta da forno e, con l’aiuto di una o più formine (a seconda del vostro gusto), ricavate dei biscotti di circa 1/2 cm di altezza

 Ricavate i biscotti fino ad esaurimento della pasta frolla  (vi occorreranno 2 teglie)

Infornate a 180/200° per 15/20 minuti o comunque fino a quando sono dorati  secondo gradimento (io

Ecco come li ho confezionati per portarli a zio

Ed ecco le foto scattate prima di portare i biscotti a zio

Zio che ovviamente non sa del mio sito web…

Chissà che faccia potrebbe fare nel riconoscere in questi biscotti confezionati con tanto amore… quei biscotti che ha mangiato!!

Con questa ricetta partecipo al contest “mmm…cookies!!!” di Giulia&Giulia[3][4]

References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Dolci e dessert (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ Fascette per biscotti lavanda (www.dailysuze.com)
  3. ^ Giulia (www.loveateverybite.com)
  4. ^ Giulia (blog.giallozafferano.it)

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