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Ricetta del ragu alla napoletana

ragu alla napoletana - Ricettepercucinare.com


Il ragu alla napoletana è ricco e include diversi tagli di carne: provatelo assieme a noi
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Ricetta del ragu alla napoletana: di che si tratta? Come si prepara? Ebbene, il ragu alla napoletana appartiene alla vasta gamma di ragu che la cucina italiana propone, da nord a sud. Vi raccontiamo subito come si fa questa ricetta tradizionale della cultura gastronomica partenopea. Non esitate ad inviarci la vostra foto del ragu alla napoletana da aggiungere a questo breve articolo! 

Una ricetta tradizionale dalle cotture lunghe

La ricetta del ragu alla napoletana è una ricetta tradizionale e come spesso accade nelle ricette della tradizione le cotture sono particolarmente lunghe. Mettete in conto dunque una mezz’ora di preparazione, ma ben 4 ore di cottura a fiamma minima. Per questo motivo spesso questo genere di ricette si preparano maggiormente nei giorni festivi. Ma mettiamoci all’opera.

Ragu alla napoletana, ingredienti

Come si prepara il ragu alla napoletana

  • tritare la cipolla a dadolata piccola e fatela appassire in una pentola abbastanza capiente nella quale avrete messo un generoso “giro” di olio extravergine di oliva
  • preparate gli involtini di scamone farcendo ciascuna fettina (che dev’essere ben sottile) con prezzemolo, pecorino, parmigiano e aglio e poi fissandole con un po’ di spago da cucina
  • aggiungete gli involtini sulla cipolla e poi anche tutto il resto della carne
  • a questo punto fate rosolare per bene la carne rigirandola da tutti i lati con l’aiuto di una pinza da cucina
  • sfumate poi con il vino rosso
  • quando la parte alcolica del vino è evaporata, è il momento di aggiungere il pomodoro
  • aggiungete dunque il concentrato diluito in poca acqua e tutta la passata
  • regolate di sale e coprite parzialmente
  • lasciate sobbollire per 4 ore abbondanti
  • servite con dei rigatoni ed una spolverata di pecorino e parmigiano, oppure con il vostro formato di pasta preferito!

Et voilà il ragu alla napoletana è pronto, ci è voluto del tempo ma sicuramente il risultato sarà perfetto e gradito a tutti!



Olive in salamoia domande e risposte

olive in salamoia - Ricettepercucinare.com


Olive in salamoia, vera bontà mediterranea
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Fare le olive in salamoia non è per nulla difficile. L’ingrediente principale, oltre alle olive è probabilmente la pazienza. Secondo il metodo tradizionale di preparazione, il più comune, facile e diffuso, le olive devono infatti stare a bagno per 40 giorni. Organizzatevi per tempo insomma. Solitamente la raccolta delle olive avviene a novembre dunque potrete invasare le vostre olive nere in salamoia intorno a Natale. Potreste anche assaggiarle, anche se bisognerebbe lasciarle riposare per un mese prima di gustarle il tutta la loro bontà e in tutto il loro sapore. Detto questo, rispondiamo ad alcune domande comuni sulle olive in salamoia.

Come si fanno le olive in salamoia?

Vediamo dunque come si fanno le olive in salamoia in tutta semplicità. Dovrete raccogliere le olive oppure farvele dare da qualcuno che ha gli alberi. Poi le immergerete in acqua in un secchio o bacinella. Cambierete l’acqua una volta al giorno per 40 giorni. Al termine dei 40 giorni dovrete preparare una salamoia facendo bollire 100 gr di sale per ogni litro di acqua. Quando la salamoia è fredda, invasate le olive in vasi ben sterilizzati. Se volete potete aggiungere degli aromi di vostro gusto: scorza di agrumi, mirto, pepe e quant’altro.

Non hai voglia di farle? Puoi sempre acquistarle

Online si trovano alcune aziende interessanti che producono e vendono olive in salamoia preparate secondo la ricetta della tradizione. La Terra di Puglia per esempio si occupa di vendita online di olive in salamoia ed altri prodotti tipici pugliesi da abbinare e servire assieme: friselle, sottoli, melanzane a filetti, tarallini, olio di oliva e così via. Ma torniamo a noi.

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Varietà di olive da usare per le olive all’acqua

Note anche con il nome di olive all’acqua, le olive in salamoia sono solitamente piccoline. In Puglia, per esempio, si usano le celline o le leccine, per intenderci. E’ fondamentale che non siano troppo mature però! Sceglietele di un colore marroncino per così dire “intermedio”, dunque nè troppo verdi, nè troppo nere.

Perchè si lasciano le olive in acqua così tanti giorni?

Le olive in salamoia devono rimanere in acqua per tanti giorni per perdere l’amaro. 40 giorni!  Il processo si chiama per l’appunto deamarizzazione delle olive. Accorciare i tempi significherebbe avere un prodotto finale amaro e poco gradevole al palato. Qualcuno accorcia questi tempi usando soda caustica oppure cenere, ma vi sconsigliamo di imbarcarvi in questi metodi se non vi sentite troppo a vostro agio con la ricetta. C’è anche chi usa calce in polvere o calce viva, in tal caso si chiamano olive alla calce.

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L’alternativa semplice alle olive in salamoia: le olive al sale

Se l’idea di mettere le olive in acqua per 40 giorni non vi convince, non ne avete nè la voglia nè il tempo, potete fare le olive al sale. Dovrete mettere le olive in un recipiente di coccio con abbondante sale grosso e gli aromi di vostro gusto. Il sale cuocerà e farà maturare le olive. Non dovrete far altro che togliere mano a mano l’acqua di vegetazione delle olive. In tal caso ci metteranno meno di 40 giorni: assaggiatele ogni tanto per verificare quando sono pronte!

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Cosa fare dopo i 40 giorni in acqua?

Dopo che le olive sono rimaste per 40 giorni in acqua dovete prepararvi ad invasarle. Ecco come si fa:

  • lavate e sterilizzate dei vasi nuovi (per lo meno le capsule che siano nuove)
  • preparate una salamoia facendo bollire 100 grammi di sale grosso per ogni litro d’acqua
  • quando la salamoia è pronta, fatela raffreddare
  • a questo punto potete invasare le olive
  • chiudete bene i vasi e disponete in dispensa per un mese
  • dopo un mese potete assaggiare le vostre olive in salamoia!



Mandarini Spumosi

A Natale i dolci della tradizione sono imprescindibili, ma qualcosa di sfizioso e cremoso per legare tutto assieme ci sta benissimo. Per questo Benedetta ci suggerisce la sua ricetta per una crema alla clementina da servire dentro i mandarini. Semplice e raffinata.

Puntata I Menu di Benedetta: 18 dicembre 2012 (Menu Natale Alta Cucina[1])
Tempo preparazione e cottura: 40 min ca.

Ingredienti Mandarini Spumosi per 4 persone:

  • 10 mandarini
  • 100 gr di zucchero
  • 1 uovo e 1 tuorlo
  • 45 gr di farina
  • 100 ml di latte
  • 150 gr di panna montata
  • salsa dolce all’amarena

Procedimento ricetta Mandarini Spumosi di Benedetta Parodi

  1. Rimuovere la calotta dai mandarini, poi incidere delicatamente la parte che separa la polpa dalla buccia col coltello e svuotare il tutto con il cucchiaino.
  2. Filtrare la polpa dei mandarini per ricavarne il succo.
  3. In un’altra ciotola mescolare uovo e tuorlo con lo zucchero sbattendole leggermente.
  4. Unire la farina e mescolare bene, poi aggiungere poco per volta il succo di clementina.
  5. Aggiungere anche il latte, poi trasferire la crema in un pentolino sul fuoco a raddensare velocemente mescolando finchè non raggiunge la consistenza giusta.
  6. Trasferire nuovamente la crema in una ciotola a raffreddare, poi incorporare delicatamente la panna montata mescolando dal basso verso l’alto.
  7. Riempire i gusci dei mandarini con la crema e guarnire a piacere con salsa dolce all’amarena.

References

  1. ^ Menu Natale Alta Cucina

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