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La torta dei 3 buchi ( Three Holes Cake )

Sono sempre attratta dalle novità; quando leggo qualcosa che mi colpisce se non lo provo non posso dormire,non posso mangiare,non posso lavorare…..non posso far niente perchè ho in mente solo “ lui”….

E’ quanto accaduto leggendo in internet di questa torta dal singolare nome che deriva da un procedimento,nella realizzazione,a dir poco inusuale.

L’aspetto comico della vicenda è stato quando ho letto che,nel momento in cui in uno dei 3 buchi si mette l’aceto,bisogna essere velocissimi nel versare l’acqua,nel mescolare e nell’infornare subito…….il tutto in 20 secondi ( poi vi spiego il perchè).

Ahahahahah………ho battuto il record di velocità!!!!!

Mio figlio,assistendo alla scena, mi guardava con atteggiamento preoccupato: sua madre aveva un cucchiaio colmo di aceto in una mano,nell’altra teneva una brocca con l’acqua,era in tensione per la paura di non essere veloce…..ha versato,mescolato come forse nessun altro ha mai mescolato un impasto per torte….e poi si è fatta una corsa  “ nell’altra” distante cucina dove stazionano i suoi due forni…..ha aperto il forno già caldo,infilato la teglia e poi ha cercato con gli occhi un divano dove riposare le  “membra stanche “.

Appena seduta sul divano ha guardato il figlio: i suoi occhi non erano sorridenti……erano preoccupati……..

Avrà giustamente pensato: MIA MADRE E’ IMPAZZITA?

Cosa si fa per una torta !!!

 

 

E’ una torta morbida morbida senza uova,senza burro,senza latte. Che dite piacerebbe a Stefania,la nostra Araba Felice?  O forse la conosce già e l’ha postata? Glielo chiederò.

Intanto,prima di darvi la ricetta, vi dico che nel giro di un’ora non c’erano più neanche le briciole ( forse perchè era piccolina? Ahahahahah…….)

Ingredienti:

260 g di farina 00

40 g di cacao amaro

180 g di zucchero

un cucchiaino di bicarbonato

mezzo cucchiaino di sale

5 cucchiai di olio di semi

1 cucchiaio di aceto di vino bianco

200 g di acqua a temperatura ambiente

un cucchiaino di estratto di vaniglia

 

Accendere il forno a 175°.

Foderare una piccola teglia quadrata con carta forno appena bagnata ( sotto il rubinetto) e strizzata.

Preparare una brocca con l’acqua già pesata.

In una ciotola mettere la farina,il cacao ed il bicarbonato setacciati insieme. Aggiungere lo zucchero semolato e mescolare.

Ora viene il bello!!!!!!

Con il dito indice fare all’interno della ciotola tre buchi distanziati ( due piccoli ed uno più grande).

Nel primo buco piccolo inserire l’estratto di vaniglia.

Nel buco grande inserire i cinque cucchiai di olio.

Ora sta arrivando il momento di correre….ci siamo quasi……Oh Signore che trepidazione……

Riempire un cucchiaio di aceto e….mentalmente….dire a se stessi: 

“ uno,due,tre……Via………”

Velocissimamente versare il cucchiaio di aceto nel secondo buco piccolo,velocissimamente versare,tutta in una volta,l’acqua nella ciotola,velocissimamente mescolare con una frusta a mano,velocissimamente versare il cremoso impasto ottenuto dentro la teglia con carta forno livellando con il dorso di un cucchiaio e velocissimamente correre verso la stanza dove si ha il proprio forno (chiamasi cucina!!!!!) e…..( CHE FATICACCIA……)  infornare la torta per massimo 30 minuti !!!!!!!!!!!!!!!!

Poi riposarsi dopo cotanta fatica.

Nota: nelle ricette viste in internet ho potuto constatare che le dosi sono uguali ovunque ( almeno quelle che ho letto) ma alcune blogger non hanno usato la carta forno in teglia ma hanno messo il burro; alcune hanno fatto l’operazione   “buchi” direttamente in teglia. Personalmente ho preferito preparare il tutto sporcando anche una ciotola perchè dovendo  usare la frusta per mescolare significava rigare la mia piccola e cara teglietta da forno.

Ho anche notato che la torta,uscita dal forno e tagliata,ha un odorino non proprio eccezionale ma,poi,freddandosi,non si sente più.

Si sente,invece,l’odore del buon cioccolato.

Perfetta per la colazione (anche merenda,anche dopo cena….) accompagnata da un bel bicchiere di latte freddo.

Non vi ho ancora detto la storia dei 20 secondi.

Intanto,dappertutto,si legge che l’aceto va messo per ultimo per non attivare subito la reazione con gli altri ingredienti.

E’ proprio la reazione tra l’ aceto ed il bicarbonato che garantisce la leggerezza.

Più si è veloci,più la torta è leggera e morbida.

 

 

 

Qui è a mollo nel latte……in attesa di un cucchiaio che la prelevi.

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